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giovedì 28 ottobre 2010Aggiornato il:

Museo Ghibli



Il mio amore per il Giappone, e per tutto ciò che riguarda questo Paese, ha origini nella mia infanzia quando come molti miei coetanei guardavo i cartoni animati giapponesi. Credevo che certi atteggiamenti dei personaggi fossero propri dei cartoni animati, ho capito più tardi che facevano invece riferimento alla cultura e alle abitudini giapponesi.

Come ho già detto nei precedenti post, subito dopo aver pensato "vado in Giappone" ho aggiunto "vedrò il Museo Ghibli!" e in effetti, è stata un'esperienza davvero emozionante per me che mi sono rivista tutti i film prima di partire...

A Tokyo e un po' dappertutto in Giappone Totoro è un personaggio di particolare importanza. Ne vanno proprio fieri, e a mio avviso ne hanno tutte le ragioni.
Mitaka, dove si trova il Museo, è un po' luogo di pellegrinaggio, tappa obbligata per molti turisti.
All'uscita dalla stazione, per chi avesse timore di aver sbagliato strada, c'è un ufficio informazioni, con un bel Totoro seduto sulla sedia.




La via fino al Museo ha le indicazioni ogni 200 metri, impossibile perdersi...

Camminando abbiamo incontrato una classe dell'asilo durante una passeggiata (alcuni bambini sono dentro un carrello spinto dalla maestra... quelli più agitati o forse i più stanchi?...)

Arrivati all'ingresso del parco ormai non stavo più nella pelle, saltellando come una bambina abbiamo varcato la soglia... Quando si realizza un sogno che sembrava impossibile si è così felici da stare quasi male (questo è almeno quello che ho provato io).


Come inizio è già uno spettacolo, ogni dettaglio permette di entrare nel "Mondo Ghibli", la realtà vista attraverso gli occhi di Miyazaki.

Alla cassa c'è Totoro!! Il cartello sul cancello avverte i visitatori che per oggi i biglietti sono esauriti, fortuna che noi li abbiamo comprati mesi fa dall'Italia...

Con il foglio della prenotazione siamo andati alla cassa per ritirare i nostri biglietti: i fotogrammi sono del film di Kiki, l'idea è davvero originale e resteranno il souvenir più bello da conservare.


Il mosaico con la scritta in italiano conferma l'amore di Miyazaki per l'Italia.

L'interno del Museo non si può fotografare, ma in questo sito ci sono diverse foto, addirittura della sala cinematografica.

Personalmente prima di partire ho cercato di saperne il meno possibile, per non rovinarmi la sorpresa.
Appena entrati ci siamo messi in coda per vedere il cortometraggio nella sala cinema, poi ci siamo persi nelle varie sale del Museo.

All'esterno c'è la statua del robot di Laputa.
Tra il verde di questo giardino sul tetto il robot mi sembra un po' malinconico...




E' stata un'impresa trovarlo libero da bambini e adulti, ma sono riuscita ad averlo tutto per me per questa foto ricordo molto preziosa.

La costruzione del Museo non è solo immersa nel verde, ma anche ricoperta dal verde!





Una fontanella davvero particolare...




I fuliggini intrappolati in questa finestra a oblò sono fantastici...

C'è anche la postazione di Kiki: non sono la sola ad aver posato imitando la streghetta, eravamo in tante, tutte molto imbarazzate, ma nessuna ha rinunciato alla posa per la foto!


L'architettura del Museo in alcuni punti ricorda l'Art Nouveau, e alle volte sembra che l'intento sia quello di far perdere l'orientamento...
All'interno c'è uno splendido ascensore e una scala a chiocciola a misura di bambino.
Quella della foto è la bellissima scalinata che porta al robot sul tetto.



Dopo aver visitato ogni angolo, sia dentro che fuori, la tappa obbligata è quella allo shop!
Si chiama Mamma Aiuto, il faccione del logo è un personaggio di Porco Rosso che assomiglia moltissimo a Lore (si è riconosciuto subito!)


Qualche souvenir tra quelli che ho comprato (i prezzi sono piuttosto alti):

Spilla con Totoro

Portachiavi fuliggine

Agenda Totoro

Adesivo

Il sacchetto del negozio

Biglietto Totoro

Troveremo moltissimi altri posti in cui comprare oggetti di Totoro & co, in particolare nel corso del nostro viaggio abbiamo scoperto due negozi degni di nota (uno a Matsuyama e l'altro a Nagasaki) di cui parlerò prossimamente.

Omaggio a Totoro
Disegno a matite - Simona 2010

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