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mercoledì 12 novembre 2014Aggiornato il:

Ultima (ma intensa) giornata a Seoul



Diario di viaggio in Corea
23 e 24 agosto 2014


Taiyaki
Colazione con Taiyaki
(il dolce giapponese a forma di pesce col ripieno di azuki).


Oggi è il nostro ultimo giorno in Corea, ma siccome abbiamo il volo a mezzanotte c'è ancora tutta una giornata davanti.

Stamattina andiamo al Namsangol Hanok Village, un complesso di abitazioni tradizionali della dinastia Joseon provenienti da diversi posti della città e collocati ai piedi della montagna Namsan.
Queste case tradizionali appartenute a famiglie di diverse estrazioni sociali conservano al loro interno mobili e utensili da cucina originali. Il tempo non è dei migliori, ma la visita è piacevole.
Nei cortili degli hanok si possono anche provare gli sport e i giochi dell'epoca, e considerando che l'ingresso a questo parco è gratuito direi che ne vale davvero la pena.




Un ampio spiazzo tra le abitazioni, e la Seoul Tower sullo sfondo.
Namsangol Hanok Village

Tetti, lanterne con i colori della Corea e la Seoul Tower.
Namsangol Hanok Village

Questa è la mia casa preferita, perché è costruita seguendo il dislivello del suolo e per la facciata in cui la pietra e il legno si alternano in una maniera davvero molto elegante.
Namsangol Hanok Village

Giardino tradizionale
Namsangol Hanok Village

Interni: la cucina, la sala e la finestra di una camera da letto.
Namsangol Hanok Village


Da qui prendiamo l'autobus che sale in cima alla montagna, dove svetta la Seoul Tower. E' stata costruita nel 1969 per le trasmissioni radiofoniche e televisive, ed è aperta al pubblico dal 1980, diventando il simbolo della città. La torre è bruttina, ma il contesto è meraviglioso. La salita che porta alla base della torre conserva una parte delle vecchie mura della città e per chi è appassionato di trekking ci sono diversi percorsi da fare a piedi.

All'interno della torre ci sono osservatori, i lucchetti degli innamorati sulla terrazza, uno shop a tema e il Teddy Bear Museum, per soddisfare la massa di turisti che ogni giorno affollano questa che è l'attrazione più famosa della città.

Personalmente a me piace di più di notte, quando si illumina e cambia colore.

Nascosta dalla vegetazione
Seoul Tower

Non è la giornata ideale per godersi il panorama da quassù.
Namsan

La strada per la Seoul Tower
Namsan

I lucchetti dell'ammmore
Namsan



Riprendiamo l'autobus e scendiamo vicino alla stazione centrale di Seoul. Di fianco alla costruzione moderna con le pareti di vetro (qui arrivano e partono i treni ad alta velocità) c'è la vecchia stazione in mattoni rossi. Il sottopasso che porta al grande piazzale è popolato di poveracci e senzatetto a cui qualche volontario sta portando il pranzo.

Proseguiamo a piedi e passiamo la porta Sungnyemun, attraversiamo Namdaemun Market e arriviamo a City Hall. Il vecchio Municipio che ora ospita la Biblioteca Metropolitana si affaccia su Seoul Plaza, una piazza pedonale che si presenta come un enorme prato. L'interno del nuovo municipio (è del 2012) ci lascia a bocca aperta. Una struttura di vetro che utilizza nuove forme di energia rinnovabili come il riscaldamento geotermico che sfrutta l'acqua piovana riciclata. All'interno c'è l'impressionante, enorme e bellissimo "muro verde" composto da piante che rendono l'ambiente fresco d'estate e depurano l'aria. Sembra in effetti di trovarsi dentro ad una grande serra.

La vecchia stazione di Seoul
Seoul Station

Pranzo in uno dei tanti ristoranti della nuova stazione.
In alto: la versione "vecchio stile"  del pranzo da consumare sul treno (con tanto di contenitore in metallo usurato dal tempo) - Sotto: riso con verdure e gamberi (e uovo) - A sinistra: casseruola di tteokbokki, gnocchi di riso in sugo piccante.
Korean food

Sungnyemun
Vecchia porta tra palazzi moderni.
Sungnyemun

Il nuovo Municipio di Seoul. (Qui un articolo fotografico di Repubblica)
Municipio Seoul


Continuiamo a piedi (ormai non ci fermiamo più) e arriviamo nello Stream. Oggi è sabato e il lungo fiume è molto animato. Ci sono balli tradizionali, concertini, giocolieri, e un fiume di gente.
Quanto mi mancherà tutto questo, ormai conosciamo questi posti così bene che ci sembra di essere qui da tantissimo tempo.

Ridendo e scherzando abbiamo macinando parecchi chilometri, ma già che ci siamo facciamo ancora un saltino a Insadong. La troviamo strapiena di gente che passeggia su e giù nella via pedonale. Da lì al nostro ostello è questione di una decina di minuti.

Cheonggye Plaza
Cheonggye Plaza

Jongno (uno dei miei quartieri preferiti)
Jongno

Lezione di scrittura calligrafica a Insadong
Insadong


Che dire, l'ultimo giorno è sempre un misto di sentimenti che si ripropongono ogni volta, ad ogni viaggio. La sensazione di dover andare via proprio quando ti sembra di esserti ambientato al 100%. La malinconia di vedere l'ultimo tramonto dalla terrazza di un ostello che ti ha dato l'illusione di essere a casa tua e invece eri solo uno dei tanti ospiti che vanno e vengono. L'euforia per aver fatto un'altra esperienza stupenda.


Dalla terrazza del nostro ostello ci godiamo l'ultimo tramonto a Seoul.
Seoul



Salutiamo il responsabile dell'ostello che mi prende alla sprovvista con un abbraccio che mi fa venire il magone. Ciao ciao Seoul.





Il viaggio di ritorno comincia sull'autobus che ci porta all'aeroporto. Dovevamo impiegarci meno di un'ora ma ci troviamo bloccati nel traffico serale di Seoul, stravolto da quello che sembra un colossale ritrovo delle forze di polizia. Ci sono centinaia di pullman, camionette e macchine della polizia che bloccano il traffico e ci fanno perdere un sacco di tempo.


Arriviamo all'aeroporto al pelo, e a mezzanotte siamo a bordo. Dormo buona parte delle nove ore che servono per arrivare a Istanbul, e poi ci accampiamo in aeroporto per far passare il tempo dello scalo. Tra un operativo voli poco favorevole e un ritardo che si accumula passano altre dieci ore. Quando finalmente saliamo sull'aereo che ci porta a Torino siamo ormai in viaggio da 24 ore e la Corea è tornata ad essere lontanissima.


A Caselle perdiamo un altro paio d'ore in attesa di una valigia rimasta ad Istanbul. Proprio quella imbottita di ogni bendiddio culinario, riempita fino a scoppiare (avevo paura che esplodesse tipo bomba).
Per fortuna è arrivata a casa sana e salva due giorni dopo.

Ma di questo vi parlerò la prossima volta.






Riepilogo: Il mio itinerario completo in Corea del Sud
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Info pratiche:

Namsangol Hanok Village
28, Toegye-ro, 34-gil, Seoul
9-21 Chiuso il martedì - Ingresso libero
Metro Line 4 / 3 Chungmuro Station exit 3 / 4

N Seoul Tower
105, Namsangogwon-gil, Yongsan-gu, Seoul
10-23 Ingresso osservatorio 9,000 KRW
Metro Line 4 / 3 Chungmuro Station exit 2 + Bus giallo 02
www.nseoultower.co.kr/eng/

City Hall
Metro Line 1 (exit 4 / 5 per Seoul Plaza - exit 3 / 2 per Deoksungung Palace)
L'ingresso al Municipio è gratuito.

Limousine bus per Incheon Airport
La tariffa varia in base alla fermata di partenza, da Anguk abbiamo speso 10,000 KRW a testa.
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24 commenti:

  1. Ma stupendi gli interni della casa coreana *_*
    E belli tutti i luoghi che avete visto, la salita alberata alla torre è fantastica!

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    1. Nelle città super moderne è proprio questo che mi stupisce, la bellezza della natura dove ti aspetteresti di vedere solo grattacieli.

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  2. Che meraviglia, un altro mondo...

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  3. L'ultimo giorno è sempre un po' triste, non c'è nulla da fare.
    A noi quest'anno hanno perso una valigia all'andata (ok, perso è ila parola sbagliata, quella giusta è "lasciato appositamente per non si sa quali motivi a Copenhagen") ma anche a noi è arrivata due giorni dopo, quando ormai la Dolce Metà (che è un po' apprensivo) disperava quasi di vederla XD

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    1. Nelle ore di ritardo accumulato il comandante ha chiaramente detto "siamo in ritardo a bestia, partiamo ora o mai più, e tanti cari saluti alle valigie che non sono ancora arrivate". Ma tanto la gente non ascolta mai gli annunci, infatti mentre io ero già allo sportello 'bagagli smarriti' ho visto scene di panico al nastro ^_^

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  4. ...E dunque sei tornata alla base, a Torino, la mia Torino...!
    Sai...mi riesce difficile anche solo realizzare che c'è chi incrociamo di sguincio magari tra i sanpietrini battutissimi di Via Lagrange e si porta con sè un tale abglaglio di esperienza, vita, cultura...Ti ammiro tanto, ecco!

    E se posso essere indiscreta...posso chiederti che lavoro (studi?) fai, per aver maturato tanto e tale amore per la cultura dell'est asiatico..?

    Buon rientro, anyway.
    Con stima1
    Chiara from Chieri (!)

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    1. Le tue parole mi imbarazzano, non so se merito certi complimenti *_*
      Ho studiato grafica pubblicitaria e storia dell'arte, tecniche turistiche, e lingue, ma ho fatto mille lavori diversi. Adesso sono fissa in un cinema (da tanti anni) e il vantaggio è che nei tempi morti posso divorare libri, guide, articoli e approfondire gli argomenti che mi interessano.

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    2. Wow. E ti domandi se meriti ammirazione? Tanterrima! E dunque...presterò attenzione alle casse dei cinema taurinensi alla ricerca di una guida turisrtica che faccia capolino da sotto il vetro...:-)

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  5. Che meraviglia l'Namsangol Hanok Village!!! *_*
    E che incubo il viaggio di ritorno :(
    Dimmi che farai qualche post ancora sulla Corea, sui tuoi acquisti o su altro, perché sono tristissima che la serie sia finita!

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    1. Ma certo! Riuscirò a farvi venire la nausea ^___^
      Quello sugli acquisti è quasi pronto...

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  6. Ultima tappa... ultime meraviglie! Ho letto questo post prima di andare a dormire, ieri sera, e ho immaginato bei mondi.
    La torre non è poi così brutta, suvvia^^

    Moz-

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    1. Le ho dato della "bruttina" in senso affettuoso ^_^

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  7. Che viaggio da favola Ciccola mia, indimenticabile veramente e le foto lo dimostrano ancora di più avendolo seguito passo passo, tra albe, tramonti, panorama mozzafiato, curiosità varie, cucina etcetc ...
    Ti ringrazio per avermi portata virtualmente con te..
    Al prossimo vengo anch'io!!!!
    Un bacio stupefacente!

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  8. I tuoi viaggi sono sempre molto belli, vorrei potermi nascondere in valigia.
    Riesci a scoprire posti davvero meravigliosi.
    Il taiyaki ha davvero un aspetto delizioso, mentre i lucchetti mia hanno spaventata (Moccia purtroppo ha conquistato anche l'oriente).

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    1. Eh eh la mania dei lucchetti nasce proprio in oriente, Moccia l'ha presa e lanciata in Italia.

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  9. Un viaggio da sogno.
    Potrei vivere di azuki.

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    1. A me l'azuki non piace particolarmente, preferisco qualcosa di meno dolce. Però nel dolcetto caldo ci sta proprio bene.

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