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martedì 26 aprile 2016Aggiornato il:

Problema di spazio

Sto cercando una soluzione ad un problema di spazio in casa.

Al ritorno di ogni viaggio, oltre ad una montagna di roba da lavare e svariati souvenir, la mia valigia è piena di carta. Tra la mia abitudine a raccogliere di tutto, e la scusa che molte cose potrebbero servirmi per il blog, mi riempio di una quantità immane di roba.





Nello specifico, sto parlando di:

- Depliant 
Dall'opuscolo turistico con tutte le informazioni per raggiungere una meta alla rivista patinata di dubbia utilità. Specialmente se scritta in cinese.

- Pubblicità 
Vuoi mica andare da McDonalds (o qualsiasi altro fast food) in Asia e non portarti via la pubblicità con tutti i tipi di panini in prezzo locale? Non mi dite che mai nessuno vi ha chiesto quanto costa un Big Mac a Tokyo. O a Shanghai. Sono informazioni utilissime, sarete d'accordo con me, no?
Non solo. Sono sommersa dai volantini di tutti i neko café/ dog café / qualsiasi bestia café collezionati in Giappone e in Corea. Perché sono tanto carini...
E poi in Giappone, per esempio, ci sono vere e proprie riviste mensili o settimanali SOLO di pubblicità, ci si trova di tutto, dal parrucchiere al ristorante. E io, naturalmente, le ho ancora tutte.

- Biglietti da visita 
Utilissimi per ricordarmi i luoghi in cui ho dormito, mangiato, acquistato souvenir ecc. ma è un attimo farsi sfuggire di mano la situazione. "Prendi il bigliettino, così almeno se ci perdiamo c'è l'indirizzo". E si ritrovò con 1200 biglietti che si mischiano e non si sa più dove/come/perché sono finiti in borsa.

- Cartoline 
Cartoline illustrate, commemorative, pubblicitarie. Roba che in genere compro, ma molto spesso vengono date come biglietto d'ingresso. Ne vado letteralmente matta, insieme ai timbri.

- Cartine 
Della metro, delle città, dei palazzi, musei... Ne ho perfino alcune illustrate a mano in finta pergamena. Sono l'unica cosa che non butterò mai, perché potrebbero tornare utili (e poi le trovo bellissime).

- Scontrini fiscali 
Quando viaggio tengo sempre conto delle spese, e se sono di corsa metto gli scontrini nel borsellino per rendicontarli la sera (sì, sono pignola e meticolosa, non mi dite niente). Poi restano lì, si accumulano, sbiadiscono e diventano assolutamente inutili.

- Biglietti del treno 
Ma anche dell'aereo, del bus, della metro, del traghetto...

- Ricevute degli alberghi 
Specialmente di quelli in Cina dove trattengono una caparra extra al check-in sulla carta di credito (che fidarsi è bene ma anche no).

- Ricevute delle banche 
Perché dopo la faticaccia che facciamo ogni volta a cambiare i soldi (moduli su moduli da compilare davanti a impiegate che l'inglese non sanno cosa sia) voglio almeno un trofeo.

- Tovaglioli dei fast food 
Mos Burger, gli voglio così bene che mi porto via i tovagliolini col marchio da tenere tipo santino.

- Varie ed eventuali 
Foglie secche, sottobicchieri di cartone, carte di caramelle, buste di carta con la marca del negozio o del museo.


→ I cuoricini indicano il grado di importanza, ovvero in una scala da uno a tre quali sono le cose di cui ho più difficoltà a buttare 
(= posso anche farne a meno, credo / = ci devo pensare / = non lo butterò mai)


Pensate ad ogni singola voce che ho appena descritto, aggiungetene un paio di cui mi sono sicuramente dimenticata, e moltiplicatele per tutte le mete dei miei viaggi dal 2010 a oggi.
La quantità accumulata occupa uno scatolone che ormai non riesco nemmeno più a tirare giù da quanto pesa (sì, perché da furbona l'ho messo in un ripiano alto dello scaffale).
E ogni volta che trovo in giro una cartina o un altro cimelio di viaggio, apro il coperchio e li infilo come se fosse una buca delle lettere. Sta quasi esplodendo.




Vivo in una casa piccolina, lo spazio è importantissimo e nonostante la patologia da accumulatrice seriale mi rendo conto che è ora di trovare una soluzione. Ne ho pensate tre, ditemi che ne dite.

1- Creare un archivio serio.

I reperti del mio primo viaggio in Giappone sono stati suddivisi, catalogati in maniera sommaria e inseriti in quadernoni con le buste trasparenti. Peccato che ce ne sono voluti tre, e che il quadernONE cicciONE nello scatolONE è tutto tranne che comodo da consultare. E il problema dello spazio, comunque, non si risolve.

Potrei inserire le cose più importanti come le cartine in un faldone da ufficio e dividere per categorie il resto, e separarmi definitivamente da tutto ciò che è superfluo. Ma sono dubbiosa.

Oppure, potrei tenere le cose più carine e raccoglierle in travel journal, uno per ogni destinazione, e buttare via il resto.
Qui ho trovato degli spunti bellissimi (allora non sono la sola a raccogliere di tutto!).


2- Fare una scansione dei documenti più ingombranti e buttarli via.

Questa potrebbe essere un'idea, ma subentra un altro problema. Il tempo. Considerando la mole di lavoro, e ipotizzando di dedicare alla missione due ore al giorno, tutti i giorni, potrei metterci un mese.
Se poi teniamo conto della mia pignoleria che mi porterebbe a ritagliare, impaginare e catalogare bene nelle diverse cartelle tutto il materiale a occhio e croce direi che di mesi ce ne vogliono due.


3- Prendere lo scatolone e dargli definitivamente fuoco.

Un po' drastico ma efficace.



Probabilmente farò un mix delle tre soluzioni, mi pentirò immediatamente di aver buttato via i miei preziosi cimeli e alla fine mi renderò conto di non aver neanche recuperato spazio.
Non mi dite che sono l'unica ad accumulare roba dopo un viaggio, vi prego.

Voi come fate?



26 commenti:

  1. ovviamente la 3 sarebbe la migliore ma non lo faremo mai. Digitalizzare le info utili e tenere solo quelle belle è lungo e non molto efficace anche perché,a parte il lavoro (io sto digitalizzando le vecchie diapo e conto di lavorarci circa 6 mesi), molte info sono già accessibili su internet. Io adesso butto via l'inutile e tengo il resto in buste separate per ogni viaggio, ma lo spazio è sempre meno...

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    1. Il punto è proprio quello, "butto via l'inutile" è una frase che mi costa molta fatica, perché per me TUTTO può tornare utile. Comunque è vero che molte cose si trovano in internet, ma nel caso della Cina non è proprio così.

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  2. Come mi rivedo in te stessa...credimi..io raccolgo tutto, tranne gli scontrini delle banche e le ricevute degli alberghi..Ma sono una pattumiera credimi e poi raccolgo tutto in una vecchia cassapanca che scoppierà prima o poi ne sono certa..ma è piena zeppa di queste cose, all'inizio tutte classificate e ora gettate alla rinfusa..devo fare pulizia..sai quante volte l'ho detto? ma l'ho mai fatto?
    Mai..ti stringo forte!

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    1. Mi hai fatto venire in mente la cassapanca a casa di mia mamma, piena di roba di cui non ricordo nemmeno l'esistenza!
      Dici che siamo irrecuperabili?
      Un abbraccio ^_^

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  3. Metà delle cose che hai elencato io le incollo all'album di foto, anche se col tempo ho creato una nuova categoria di album senza foto, solo con metà delle cose che hai elencato tu che mi procuro anche dopo un pomeriggio al museo. Sto imparando a ridurre al minimo.
    Sorrido per il contrasto tra la precisione che metteresti nel selezionare, ritagliare e catalogare (se ti ci mettessi) e lo scatolone in cui imbuchi l'impossibile ;)
    A parte questo: il mio metodo per riuscire a liberarmi del superfluo indispensabile è selezionare con cattiveria (sarei comunque buona rispetto al resto del mondo), mettere tutto in una busta (è tutta carta) e lasciare che la mia mente si separi lentamente, cioè pensare che quella roba da domani non sarà più mia ma del cassonetto della carta. Una volta pronta (e quando quella busta comincia a essere in mezzo alle scatole), la butto senza guardare cosa c'è dentro (è un ordine!), tanto la selezione era già fatta e andava bene, giusto? Giusto!
    Alcune cose hanno vissuto questa esperienza due volte, perché non ero convinta al 100% :D

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    1. Sto cercando di ridurre anch'io, ma porto lo stesso a casa un sacco di roba.
      Il contrasto c'è, hai ragione! Butto tutto nello scatolone per mancanza di tempo, poi quando ho un attimo per mettere un minimo in ordine mi metto le mani nei capelli.
      Comunque proverò a seguire il tuo consiglio, grazie!

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  4. assumi un detenuto il semilibertà che ti scannerizzi tutti i documenti

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    1. Il fatto è che poi tocca pagarlo, ed è un periodo di magra da queste parti ^_^

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  5. Io passo direttamente dalla valigia alla pattumiera,ho la casa troppo piccola anche per quella.

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  6. Anch'io sono così! Devo ancora trovare il coraggio di buttare un quantitativo di roba che ormai non guardo nemmeno più. Il travel journal però aiuta perché lo spazio disponibile è limitato e costringe a fare una selezione. E dopo essere riuscita ad incollarci le cose più carine è più facile buttare il resto.

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    1. Sì, in effetti è una buona soluzione, solo che avrei bisogno di tempo anche per quello. Mi sa che è giunto il momento di organizzare la giornata in modo da tirare fuori 'ste due ore che mi servono per fare ordine.

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  7. Ma tu sei pazza!! Ahahahahah, come fai a tenere TUTTO???? Io i vari, scontrini, ricevute, biglietti li tengo solo fino a che ho finito di ricontrollare le spese e segnarmele belle ordinate. Poi li butto...
    Invece tutte quelle cose che possono tornare utili (cartine, brochure, ecc...) li conservo ordinati, in "faldoni" di viaggio in ordine alfabetico. Ovviamente li conservo in garage e si riempiono di polvere...ma ti dirò, alcuni ho avuto modo di riutilizzarli (per me o per amici e parenti) e li ho aggiornati buttando le informazioni vecchie e integrando le cose nuove!

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    1. Eh, sono un caso disperato, lo so!
      Anche a me tornano utili, ho riaperto lo scatolone di recente per recuperare le cartine di Pechino e mi sono resa conto della quantità di roba che ho accumulato.

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  8. abbiamo la stessa patoloigia
    anche io conservo tutto quanto prendo tutti gli opuscoli che trovo in giro ahahaha :)

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    1. E come fai? Tutto in uno scatolone come faccio io?

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  9. Secondo me tu mettendo il cuoricino hai già valutato il valore affettivo delle varie cose e sai che di altre puoi farne a meno (senza forse), se pensi che determinate informazioni possano desserti utili in futiro, cerca di scriverle nei tuoi post (cosa che già fai), così oltre ad essere un servizio utile per chi legge, diventa (ma credo lo sia già) un archivio digitale personale. In fine per gli scontrini: magari prima di partire prepara una tabella exel sulla base delle spese che per esperienza sai di voler segnare , e quando torni trascrivi tutto lì e butta via gli scontrini.
    Ti sembrerà poca roba, ma vedrai che già così avrai dimezzato lo scatolone ;-)

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    1. Sì, l'idea è di conservare solo le cose che reputo più importanti (a livello affettivo oltre che per utilità) e buttare tutto il resto. Solo che già mi vedo, a perdere il pomeriggio a controllare bene tutto e auto-convincermi che potrebbero servirmi ancora...
      Se esco dal tunnel ti farò sapere.

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  10. Da quando ci sono le macchine fotografiche digitali ho sostituito quasi ogni souvenir con un sacco di foto, non occupano spazio fisico e mi forniscono tutti i ricordi di cui ho bisogno!

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    1. Sì, quella è una bella conquista. Almeno ho eliminato tutti gli album!

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  11. Una volta - quando non c'era internet - tornata da un viaggio conservavo di tutto, che "non si può mai sapere". E poi, sistematicamente, a distanza di 4/5 anni buttavo via tutto.
    Adesso - a parte le foto e i diari di viaggio - conservo solo i biglietti da visita e qualche cartina "seria" e articoli di viaggio su paesi che invece non ho ancora visitato.

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    1. Ma infatti mi avete convinta, devo fare un bel repulisti, così faccio spazio.

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  12. Questo post mi piace particolarmente, perché si parla di dove ficcare le tonnellate di carta che ci si porta a casa dopo un viaggio - celo - e di dove sistemare tutto con una casa piccola - celo - e uno scatolone che sta esplodendo - manca, ma solo perché ho preso direttamente un bauletto. Sicuramente i dépliant e le mappe asiatiche in lingua locale sono molto più affascinanti dei miei biglietti di Monaco o Barcellona, quindi capisco quando dici che non vuoi buttarli. Sto cercando anche io una soluzione, per ora mi piace l'idea del travel journal, credo che ne farò uno di viaggi misti e uno dedicato solo alla Finlandia, l'unico grande problema è il tempo. Dico un sacco di cose e poi non ho tempo di farle =___= l'archivio non mi piace molto come idea, mi sa di ufficio.

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    1. Bene, mi fa piacere di non essere l'unica! L'archivio piace poco anche a me, sto optando per un travel journal per ora solo abbozzato. Diciamo che al momento il lavoro consiste nel ritagliare e incollare, che è anche divertente. Sono riuscita a buttare via senza pietà molte cose accumulate durante il viaggio in Italia e in Francia.
      Per il resto, dubito che riuscirò a separarmi da tutto ciò che abbia una scritta in giapponese/cinese/coreano.

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