Icona-facebook Follow Me on Pinterest Icona-facebook

venerdì 29 dicembre 2017Aggiornato il:

Un anno di me

Ho vergognosamente trascurato il blog nelle ultime settimane.

Avrei dovuto concludere il racconto del mio viaggio estivo, scrivere di qualche esperienza culinaria autunnale, raccontarvi delle mie recenti esperienze in cucina (io che fino a un mese fa mi avvicinavo ai fornelli giusto per fare il caffè, devo essere impazzita) e parlarvi dei miei desideri di viaggio per il prossimo anno.

Invece niente. Che poi a dir la verità nella mia testa è tutto scritto, ho un sacco di idee che mi vengono soprattutto di notte (e la mattina chi se le ricorda più, ma son dettagli).
È sedermi davanti al computer che mi risulta pesantissimo.

Comunque. Scrivo questo post per archiviare il mio 2017 (che ricorderò affettuosamente come l'anno horribilis) provando a salvare quel che di buono c'è stato e cancellando definitivamente il resto. Riavvolgo il 2017, dando fondo a tutta l'ironia di cui sono capace, tirando fuori il meglio, per guardarlo con occhi diversi e convincermi che alla fine è stato brutto ma non bruttissimo, dai.

domenica 10 dicembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - Due giorni a Dalat (seconda parte)


gattosandro viaggiatore
Dalat Market


Diario di viaggio in Vietnam - Due giorni a Dalat (seconda parte)
27 agosto 2017


Riassunto delle puntate precedenti. Dopo aver visitato Singapore siamo volati in Vietnam dove non ci siamo fatti mancare niente, tra visite, tappe, bagni al mare e buon cibo. Ora siamo a Dalat, dove ci ha preso alla sprovvista un tempo poco estivo, con pioggia e basse temperature. Abbiamo affrontato il viaggio da Nha Trang in auto, guidata dal nostro autista soprannominato Svarione, con un sottofondo musicale che ci ricorderemo nei secoli dei secoli, così come il viaggio di ritorno, che ora vi racconto.

---

Avete presente quelle belle mattine estive in cui dopo giorni e giorni di caldo vi svegliate e c'è un po' di freschino perché fuori piove e allora indugiate tra le lenzuola, per godervi il tepore notturno? Ecco, più o meno mi sveglio così, solo che le coperte sono ghiacciate e in stanza ci sono i pinguini che ci fanno ciao, perciò ho poco da indugiare. Schizzo fuori dal letto e sono pronta in due minuti, anche perché ho dormito vestita.

sabato 25 novembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - Due giorni a Dalat (prima parte)


gattosandro viaggiatore
Casette a Dalat

Diario di viaggio in Vietnam - Due giorni a Dalat (prima parte)
26 agosto 2017


Partiamo presto da Nha Trang stamattina. Giusto il tempo di fare colazione e il nostro autista è già fuori dall'albergo che ci aspetta. Attraversiamo la città per andare a prendere il resto della truppa (Il Suocero e La Vietnamita) e partiamo alla volta di Dalat. Il cielo è piuttosto grigio, e man mano che ci lasciamo la città alle spalle la strada si fa sempre meno trafficata, fino a ritrovarci completamente immersi nel verde.

All'incirca a metà strada ci fermiamo in un "autogrill" a prendere un caffè. È l'ultimo posto utile in cui fermarsi, da qui in poi ci saranno solo salite e curve di montagna. L'autista, che chiamerò Svarione per motivi che vi svelerò nella seconda parte del viaggio, affronta il percorso con molta prudenza. Si dimostra anche molto premuroso nel fermarsi un momento a farci sgranchire le gambe nei pressi di una discarica puzzolente dove il vento gelido ci congela la faccia.

giovedì 16 novembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - Cam Rahn


gattosandro viaggiatore
La spiaggia di Cam Rahn

Diario di viaggio in Vietnam - Cam Rahn
25 agosto 2017


In Vietnam ci sono molte attività che vengono svolte in strada. La mattina alcune vie si riempiono di barbieri che appendono il loro specchio, sistemano la sedia imbottita, e si mettono in attesa di una testa da rasare o di una barba da accorciare.  In genere sono io quella che si presta all'esperimento di un taglio estremo in viaggio (qui un esempio del mio coraggio) ma questa volta tocca a Lore.

Scegliamo un barbiere a caso, che lo fa accomodare, gli appoggia la mantellina sulle spalle, e discute brevemente con lui sul tipo di taglio. La comunicazione italiano/vietnamita (ovvero a gesti) sembra scorrere liscia senza bisogno dell'aiuto del pubblico. Il barbiere deve semplicemente lasciare una sorta di cresta dalla fronte al collo, larga qualche centimetro, e rasare tutto il resto. Io osservo la scena seduta su una sedia di plastica (gentilmente offerta), e insieme a me c'è un vecchietto seduto sul motorino che si gode lo spettacolo ridendo tantissimo.

giovedì 2 novembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - Long Son Pagoda

Nha Trang

Diario di viaggio in Vietnam - Long Son Pagoda
24 agosto 2017


Stamattina facciamo un giro al mercato Dam, alla ricerca di qualche souvenir, e poi andiamo in spiaggia. Trascorrere qualche giorno a Nha Trang significa, per noi, soprattutto mare e relax. Ormai siamo di casa al Lousiane, e oggi ci restiamo anche per pranzo.

giovedì 26 ottobre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - Nha Trang


Mercato di Nha Trang (Chợ Xóm Mới)

Diario di viaggio in Vietnam - una giornata a Nha Trang
23 agosto 2017


Ci alziamo presto e andiamo a fare un giro al mercato, dove c'è già parecchia gente. A Nha Trang ci sono due mercati, quello di stamattina si chiama Xom Moi (Chợ Xóm Mới) ed è il classico mercato cittadino pieno di bancarelle con ogni genere alimentare, oggetti per la casa, e un po' di abbigliamento. Siamo qui per curiosare tra i banchi, ma anche perché ci servono alcune cose per la nostra terrazza. La camera dell'albergo, come raccontavo ieri, ha un balcone enorme ma completamente vuoto, va arredato. Ci servono almeno due sgabelli e un posacenere, che compriamo davvero con due soldi.

lunedì 16 ottobre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - da Can Tho a Nha Trang


Autogrill vietnamita con giardino e ponticello



Diario di viaggio in Vietnam - da Can Tho a Nha Trang
22 agosto 2017

Dobbiamo lasciare Can Tho, oggi saremo in viaggio per gran parte della giornata. Prima di metterci in macchina elaboriamo un piano: ok partire presto, ok cercare di fare in fretta perché a Saigon potremmo ritrovarci invischiati nel traffico micidiale, ok tutto, MA. All'andata abbiamo fatto una tirata unica e siamo arrivati con le chiappe doloranti e il mal di schiena, questa volta facciamo almeno una sosta.
Il Premuroso (il nostro autista) recepisce fin troppo bene il messaggio. Partiamo, e dopo neanche mezz'ora siamo già fermi.

venerdì 6 ottobre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - Can Tho e il Mekong


Can Tho - Mercato notturno

Diario di viaggio in Vietnam
21 agosto 2017

Sono le 4 del mattino e c'è fermento al mercato di Can Tho, sia in quello coperto, dove c'è un gran movimento nei banchi di carne e pesce, che per la strada, dove la merce è esposta sul marciapiede o nei piccoli carretti ambulanti. 

Abbiamo appuntamento con Madame Bateaux, dato che ieri sera dopo una lunga contrattazione abbiamo ottenuto tariffa e orario per la gita di oggi. O meglio, lei ha ottenuto i soldi e noi un orario, ma al momento non si è presentato ancora nessuno. Mi inoltro nella via buia per dare un'occhiata al mercato coperto, dove il pavimento è viscido e c'è un viavai di gente impressionante. Una marea di pesci che saltellano nelle bacinelle, grossi pezzi di carne che vengono tagliati e appesi, ortaggi dalle strane forme, e luci al neon che fanno male agli occhi. Torno indietro che ho i piedi inzaccherati e schizzati di fango (non ho visto una pozzanghera), ma almeno Madame è arrivata.

lunedì 25 settembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - da Singapore a Saigon


Skyline di Singapore all'alba, dalla piscina dell'albergo. (Si vede anche la ruota del Singapore Flyer)

Diario di viaggio in Vietnam - da Singapore a Saigon
20 agosto 2017


Dobbiamo lasciare la stanza alle 10, questo significa che abbiamo ancora qualche ora da trascorrere a Singapore, dato che ci svegliamo sempre prestissimo.
Facciamo una lunga passeggiata dall'albergo a Lavender street, riuscendo a visitare due templi che l'altro pomeriggio erano già chiusi (Leong San e Sakya Muni Buddha Gaya). Da lì proseguiamo in Serangoon road che attraversa tutto il quartiere indiano fino ad arrivare a Bencoolen street, dall'altra parte del fiume.

lunedì 18 settembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio - Singapore (terza parte)


Tempio Thian Hock Keng


Diario di viaggio - Singapore (terza parte)
19 agosto 2017

Stamattina visitiamo la zona che, lo dico subito, è la mia preferita di Singapore: Chinatown. Sono di parte, adoro la Cina e tutto ciò che riguarda la cultura cinese,  dai templi (che secondo me hanno un'architettura unica e meravigliosa) al cibo, che alla fine è quello con i sapori che apprezzo di più.

mercoledì 13 settembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio - Singapore (seconda parte)



Diario di viaggio - Singapore (seconda parte)
18 agosto 2017


Ieri sono crollata molto presto, e ora mi ritrovo sveglia nel cuore della notte. Dalla finestra attendo impaziente di vedere le prime luci dell'alba, e appena il cielo diventa chiaro esco a prendere una boccata d'aria. Adoro vedere la città che si sveglia, in giro c'è già qualcuno che va a lavorare, c'è gente che aspetta l'autobus, o cammina velocemente a prendere la metro.

Faccio un giro per il quartiere e trovo un 7 eleven dove compro dei biscotti per la colazione. In camera abbiamo il bollitore e l'acqua in bottiglia, e appena torno su prepariamo il caffè, dato che Lore si è alzato.

Stamattina visitiamo la zona intorno a Marina Bay. Mi fa strano pensare che un albergo sia considerato uno dei simboli della città, e devo ammettere che visto in foto mi ha sempre lasciata piuttosto dubbiosa e perplessa. Ecco, sarà per l'altezza impressionante, sarà che subisco il fascino dei grattacieli, ma ho rivalutato il mio giudizio.

giovedì 7 settembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio - Singapore (prima parte)


Diario di viaggio - Singapore (prima parte)
16 e 17 agosto 2017


Sono sull'autobus per Malpensa. L'autista deve essere reduce da un Ferragosto parecchio alcolico, a giudicare dalla guida a zig zag e dall'occhio pallato. Stamattina all'alba siamo passati a fare colazione al bar di Maria (una cinese simpatica ma fuori di testa) che voleva a tutti i costi offrirmi un chupito. Ti ringrazio ma meglio di no, amica mia, sai com'è, mi sono appena alzata e vorrei evitare di perdere l'aereo.

A Malpensa c'è un discreto viavai di gente, ma al check-in c'è poca coda. Evidentemente non siamo arrivati abbastanza in anticipo dato che il volo è già pieno e non riusciamo ad avere i posti vicini. Pazienza.

È la prima volta che volo con Etihad, sono seduta vicino al finestrino, e di fianco a me c'è un ragazzo indiano gentilissimo con cui scambio qualche parola durante le sette ore scarse che ci vogliono per arrivare ad Abu Dhabi. A Lore va un pochino peggio, è nei sedili centrali ma almeno ha il posto corridoio. Per pranzo scelgo riso con agnello, terribile, e prendo una birra. Le ore passano abbastanza in fretta anche se non mi alzo nemmeno una volta per andare in bagno, dato che il mio vicino dorme e non lo voglio disturbare.

lunedì 4 settembre 2017Aggiornato il:

Di viaggi, ritorni, e propositi

Sono rientrata da poco a Torino. Il viaggio di ritorno è sempre strano per me, ci metto un po' a elaborare l'idea che devo riabituarmi alla vita di tutti i giorni. Forse è per questo che non mi concedo tregua e appena metto piede a casa disfo le valigie, carico la lavatrice, sistemo tutto, divido i souvenir, scarico le foto. Praticamente una pazza scatenata.
Poi crollo, e infatti è due giorni che fatico a stare sveglia.

Torno sul blog dopo più di un mese di assenza, ho una voglia matta di raccontare questo agosto così caldo, di questa estate che mi ha stravolta, di questo viaggio che ho atteso tanto. Troppo.

Un post condiviso da Simona Zanellato (@simo_ciccola) in data:

Un chiosco di panini a Nha Trang (Vietnam)

lunedì 31 luglio 2017Aggiornato il:

Racconti di un luglio già finito

L'estate è la mia stagione preferita, ma quest'anno succede che una serie di avvenimenti me la stanno facendo apprezzare meno, e lo so già che arriverò a fine settembre col rimpianto di non averla vissuta come avrei desiderato. Stato d'animo altalenante, ho degli sprazzi di gioia e dei picchi di tristezza che è inutile descrivere.

Comunque, luglio, col bene che ti voglio, non sei stato poi così brutto.

Il Mare
No, luglio non è stato brutto, anche se alla fine non sono andata al mare nemmeno una volta, e gli amici della spiaggia si saranno già dimenticati di noi, quei due strani individui a cui hanno offerto vino e simpatia.

Anzi, una volta ci sono andata, il tempo di una passeggiata sul molo mentre ancora tutti dormivano, un'alba malinconica e poi via. Al lavoro, ai miei obblighi quotidiani, alle responsabilità intervallate sporadicamente da un po' di follia, come una gita durata il tempo di una colazione sulla spiaggia.

Spotorno all'alba

mercoledì 5 luglio 2017Aggiornato il:

Mangiare cinese (vero) a Torino

La nostalgia è una brutta bestia. Ieri sera, appena sono entrata nel ristorante cinese vicino casa mia mi è sembrato di ritrovarmi di colpo tra gli hutong di Pechino. Cosa può fare un odore, ha il potere di farti saltare in mente ricordi nascosti.

Il posto in questione è un piccolo bar all'inizio di via Cibrario a Torino. Cucina autentica cinese, alcune specialità del nord e del sud, un menu tradotto in un italiano approssimativo, una scelta abbastanza ristretta (che è sempre un bene) e il classico ambiente spartano che piace a me.

Uova marinate in salsa di soia

martedì 20 giugno 2017Aggiornato il:

Quel bisogno fisico di vedere il mare

Titolo: Friccheggiare al mare. 
Sottotitolo: Cronaca di una 24 ore di follia.
Avvertenza: La gradazione alcolica di questo post è molto elevata, si sconsiglia la lettura ai minori di 18 anni e agli astemi.


Metti una mattina in cui ti alzi presto perché il caldo non ti fa dormire.
Vai sul balcone in cerca di una frescura che non c'è.
Guardi il panorama dal balcone e pensi che sarebbe bellissimo se ci fosse il mare al posto dei palazzi.
Immagini. Mare. Non fai in tempo a ripetere la parola mare che sei già in macchina.
Via dall'afa, dallo smog, dai pensieri.

Nessuna meta in particolare, ci ritroviamo a Spotorno praticamente per caso, e si rivela una scelta molto ma molto fortunata.

Il bisogno fisico di riempirmi gli occhi di blu

sabato 3 giugno 2017Aggiornato il:

Gita nelle Langhe



Come raccontavo qui, ho approfittato di un cofanetto regalo per staccare un po' la spina e per concedermi una rilassante gita nelle Langhe. Partiamo da Torino in tarda mattinata e arriviamo ad Alba poco dopo l'ora di pranzo, pausa caffè lungo la strada inclusa (in totale non sono neanche 70 km).

Parcheggiamo e troviamo subito il B&B, che tra l'altro ha un nome diverso da quello indicato sulla prenotazione, ma non c'è nessuno, forse siamo troppo in anticipo. Comunque ho un certo languore perciò proseguiamo dritto per qualche metro e ci fermiamo a mangiare qualcosa in Piazza Ferrero, dove ci sono locali accoglienti e tanti tavolini all'aperto. La giornata è splendida e fa piuttosto caldo.

Due calici di vino e taglieri misti, per cominciare bene la vacanza.

mercoledì 31 maggio 2017Aggiornato il:

Cofanetti sì o no? La mia opinione

Avevo bisogno di staccare la spina, e c'era quel cofanetto regalo che mi guardava speranzoso da mesi. Ora, i cofanetti sono un buon motivo per cambiare aria (scadono, dunque è bene usarli o vanno persi) ma spesso diventano anche una consistente palla al piede (sei obbligato a scegliere tra le proposte offerte, che non sempre incontrano i tuoi desideri).


Il cofanetto in questione, nello specifico, è Wonderbox Mille e una notte d'evasione, che prevede una notte più colazione in tantissime strutture in Italia e all'estero (Spagna, Portogallo, Francia) e ad una prima occhiata sembra esserci una vasta scelta. Prezzo sul sito € 74,90.


Ok, voglio staccare la spina, facciamo un viaggetto e già che ce l'abbiamo usiamo il cofanetto.
Mi metto a cercare qualcosa non troppo lontano da casa, in modo da sfruttare la notte in regalo e tornare il giorno dopo, o cerco qualcosa di più distante, valutando il budget per le notti extra?
Opto per la prima opzione, toccata e fuga "vicino" casa.

giovedì 25 maggio 2017Aggiornato il:

Sapori in viaggio: la mia top ten (più un extra)

Non è una novità, l'aspetto culinario dei luoghi che visito è molto importante per me. Che si tratti di cucina tradizionale, street food o cibi particolari, trovo che sia bello tuffarsi nelle abitudini di un luogo attraverso i suoi sapori, e molto spesso la cucina locale influenza il mio giudizio complessivo sul viaggio.

Sono una buona forchetta (lo ero, in questo periodo per una serie di motivi sono calata di una taglia e mi sto concedendo ben pochi piaceri della tavola, purtroppo) ma ho i miei gusti. Così oggi voglio fare un giro tra i ricordi raccontandovi i miei piatti preferiti scoperti e gustati durante i miei viaggi (Italia esclusa, altrimenti avremmo vinto facile).

Sono dieci piatti ma non è una classifica, preferisco elencarli come se facessero parte di un grande (e abbondante, mooolto abbondante) menu.

giovedì 18 maggio 2017Aggiornato il:

Ci sono

Quasi un mese senza pubblicare niente. Ogni giorno apro il blog, scrivo, cancello, lascio in bozza e rimando. Ho aperto questo piccolo spazio sette anni fa con un entusiasmo che è rimasto costante nel tempo, alimentato da tante cose positive che mi sono accadute e che ero orgogliosa di condividere.

In questi giorni ho pensato molto a quanto mi ha resa felice viaggiare e condividere le mie esperienze, e se negli ultimi tempi non ci riesco più devo accettare il fatto che forse non è un buon momento, succede. Direi quasi che ho il blocco dello scrittore, se non fosse che a) non sono uno scrittore - b) scrivo anche più di prima, ma qualcosa mi ferma un attimo prima di cliccare su "pubblica".

sabato 22 aprile 2017Aggiornato il:

Organizzando il viaggio: la scelta dell'albergo a Singapore

L'organizzazione dell'itinerario estivo comincia dalla prima parte del viaggio, Singapore.
Tre giorni a Singapore dovrebbero essere sufficienti a vedere tutto ciò che mi interessa, da Gardens by The Bay a Chinatown, Little India, il quartiere musulmano e Orchard Road.

source

mercoledì 12 aprile 2017Aggiornato il:

Il meglio del blog

Immagine di repertorio - header del 2012


Non sembra ma anche un blog ha bisogno di fare la revisione periodica, è un lavoro che porta via parecchio tempo ma trovo che sia una cosa importante. Sarò pignola, ma ci tengo a rivedere quello che ho scritto per controllare due cose fondamentali:
  • che sia tutto impaginato bene
→ ogni tanto quando aggiusto le larghezze mi ritrovo con le foto impaginate ad minchiam e devo mettermi lì a sistemarle una per una, post per post, un lavoraccio. Il mio passato di grafica mi perseguita.
  • che le informazioni scritte nei miei diari di viaggio siano ancora valide
→ sarà una mia fissa, ma se qualcosa cambia (un percorso in autobus, una linea metropolitana, un museo che chiude) io devo assolutamente aggiornare il post con le notizie aggiornate. Altro lavoraccio che conferma quanto io sia pignola.


Spulciando nel blog sono capitata su questo post (7 link project) dove in pratica venivano proposti sette post tra i più importanti, con qualche caratteristica speciale, da "pensavo di aver scritto il post del secolo e non se l'è impipato nessuno" a "pensavo di aver scritto una ciofeca e invece và quanti commenti".

venerdì 31 marzo 2017Aggiornato il:

#GuardaComeViaggio: le mie abitudini in viaggio

Le abitudini, secondo me, descrivono una persona meglio di un pregio o un difetto. Di conseguenza, le abitudini in viaggio descrivono il modo d'essere di un viaggiatore.

Quali sono le mie? Per raccontarvele partecipo volentieri al TAG #GuardaComeViaggio lanciato dal blog Profumo di Follia.

Penso che molte delle mie fisse le conosciate già, comunque queste sono le mie abitudini, raccontate punto per punto seguendo i cinque argomenti indicati da Anna nel suo blog (dove dormo, dove mangio, come mi muovo, le attrazioni che scelgo e strane abitudini).


Dove dormo

Prediligo le sistemazioni economiche, che mi permettono di vivere a contatto con la gente del posto, e questo non è necessariamente legato ad un problema di budget. Ad un albergo pieno di comfort ma impersonale e freddo preferisco di gran lunga un posto più spartano dove posso fare amicizia con gli altri ospiti e respirare un po' di cultura locale.

La mia prima scelta sono sempre gli ostelli, perché offrono più servizi e in genere sono gestiti da gente giovane ed entusiasta. Ho solo una pretesa: camera privata con bagno. Non sono mai stata tipa da camerata, se proprio devo sono disposta a condividere il bagno per qualche giorno ma quando dormo ho la necessità di avere la mia privacy.

Un'altra fissa riguarda la posizione. Devo essere sicura di potermi muovere facilmente e in autonomia senza dover macinare chilometri a piedi (esistono i taxi, lo so, ma preferisco usarli il meno possibile).

Quando posso cerco le sistemazioni tradizionali, perché ho la sensazione di vivere in un'altra epoca e mi sembra di riuscire a capire meglio le abitudini delle persone. Ho dormito in un soffice futon all'interno di una piccola casa giapponese con le porte di carta, su un pavimento riscaldato a ondol di una casa tradizionale coreana, su un durissimo e comodissimo letto kang cinese, in un campo tendato nel mezzo del Sahara. Le stesse notti, trascorse in un hotel, non mi avrebbero regalato queste bellissime esperienze che diventano un elemento importante del viaggio.

La "mia" casa tradizionale coreana (Jeonju - Korea Trip 2016)


lunedì 20 marzo 2017Aggiornato il:

Le mie ricerche dei voli su Momondo

Come ho spoilerato nel precedente post, ho preso il volo per il prossimo viaggio.
Ve lo dico subito: rispetto alla mia abilità nello scovare sempre ottime soluzioni questa volta ho pagato uno sproposito perché mi sono mossa tardi.

Non ho potuto decidere le date con largo anticipo, e rispetto ai prezzi trovati a dicembre/gennaio sono arrivata a fine febbraio che le tariffe erano già lievitate.

In sintesi le mie tre fasi durante la ricerca:

venerdì 17 marzo 2017Aggiornato il:

Non sono una travel blogger (e altre futili chiacchiere)

Siamo già a metà marzo e io sono indietro, molto indietro. Sono praticamente rimasta a gennaio, la tabellina di marcia si è ingolfata e il calendario si è riempito di impegni che si accumulano senza sosta. Il tempo mi sfugge e questa volta lo ammetto, sono andata in crisi.

C'è da dire che nei momenti liberi spesso e volentieri ho sempre qualcosa da fare, e ultimamente mi ritrovo a corto di idee. Allora mi sono messa a cercare in rete consigli e pozioni magiche per cercare ispirazioni e trovare il segreto per avere una certa costanza. Ho scoperto (ma lo sapevo già) che sto sbagliando tutto. Al giorno d'oggi, se si vuole fare i fighi e dire "ho un blog" bisogna avere una linea editoriale seria, un calendario rigidissimo da rispettare, un pubblico di nicchia ma argomenti che acchiappino più persone possibili.

venerdì 3 marzo 2017Aggiornato il:

Compiegne (e Parigi)

Quando si ha poco tempo per viaggiare bisogna trovare la scusa buona e il momento giusto. Così capita che decidi di regalare un viaggio al marito e ci infili dentro compleanno, Natale e anniversario. Poi prendi una manciata di amici, una casa in Francia da invadere, e ne viene fuori un pigiama party di tre giorni in cui l'unica preoccupazione è stata quella di preparare la tavola (e che in frigo non mancasse la birra). Ci aggiungi due notti a Parigi et voilà, il viaggio è servito.

Questa è la cronaca di una gita di tre giorni a Compiegne più due notti a Parigi.




lunedì 27 febbraio 2017Aggiornato il:

Korean BBQ a Torino

Fino ad una decina di anni fa della cucina asiatica si conosceva giusto quello che ci proponevano i ristoranti cinesi, adesso invece sono quasi certa che a Torino ci siano più ristoranti giapponesi che pizzerie. Che poi al 90% siano cinesi che propongono improbabili sushi nastro o costosi ristoranti dove raramente ho trovato i sapori provati in Giappone poco conta.

In questa massiccia proposta culinaria nipponica emerge un ristorante che propone cucina coreana, e siccome è una delle mie preferite non potevo non provarlo. Ci sono stata la prima volta un paio di mesi fa, quando aveva appena aperto, e sono tornata la scorsa settimana in piena astinenza da bulgogi.


Metto subito le mani avanti: il personale di sala (e immagino quello in cucina) spazia dalla Cina alle Filippine, ma i sapori e i piatti sono profondamente coreani perciò della nazionalità del cuoco mi importa poco o niente.

In sala siamo gli unici occidentali in mezzo ad una folta clientela dagli occhi a mandorla. E questo promette sempre bene.


venerdì 17 febbraio 2017Aggiornato il:

Il viaggio che vorrei #3


L'ultima (forse) puntata del viaggio che vorrei mi riporta in Asia. Non posso farci niente, il richiamo è troppo forte, e sto meditando una tappa a Singapore in abbinamento ad una seconda volta in Vietnam.

mercoledì 8 febbraio 2017Aggiornato il:

Il viaggio che vorrei #2

Interrail. Se c'è un viaggio che avrei voluto fare da giovane è proprio questo. Adolescenza particolare, la mia. Durante le vacanze estive i miei amici esploravano il mondo, io andavo a lavorare.
Ad ogni modo il desiderio di fare quell'esperienza c'è ancora, il treno è il mio mezzo di trasporto preferito, e sono dell'idea che non è mai troppo tardi per recuperare.

Ho preso in considerazione il Pass Interrail (adulti) e il Pass di Flixbus, e ho elaborato due itinerari (uno in treno e uno in autobus) valutando i costi e le distanze per un viaggio in Europa di 15 giorni.

Questo è il risultato.




mercoledì 25 gennaio 2017Aggiornato il:

Il viaggio che vorrei #1

In genere in questo periodo dell'anno sto già lavorando al viaggio estivo, ma questa volta non ho ancora deciso la meta. Il 2017 è ufficialmente l'anno del cambiamento (me lo ha già dimostrato in un paio di occasioni) ed io ho deciso di assecondarlo provando a cambiare le mie abitudini.

Non avendo ancora deciso nulla posso dunque esplorare le destinazioni che mi stuzzicano la fantasia, lavorandoci sopra come se stessi effettivamente organizzando il viaggio. Alla fine, quando deciderò quale sarà la meta, ci sarà già una bozza da cui partire e avrò la sensazione di aver impegnato bene il mio tempo.

Con "il viaggio che vorrei" vi racconto il viaggio che sto pensando di fare, ne ho in mente tre, forse se ne aggiungeranno altri e nel frattempo mi auguro di riuscire a decidere.
Questo è il primo.


mercoledì 11 gennaio 2017Aggiornato il:

Ristorante Del Cambio (la mia esperienza)



Dopo aver tanto parlato di fast food permettetemi di tirarmela un po' raccontandovi la mia esperienza in un ristorante stellato. A Torino il Ristorante del Cambio è sempre stato per me il simbolo del lusso che i comuni mortali non si sarebbero mai potuti permettere. Sinceramente non mi sarebbe mai venuto in mente di andarci, se non avessi ricevuto un regalo di quelli importanti (i regali più belli e graditi sono i viaggi e le cene, lo dico sempre) anche perché credevo si trattasse di un posto un po' da vecchi e noioso.

Ebbene, mi sono ricreduta, e mi sono anche parecchio divertita.
Ma andiamo con ordine, che una serata del genere va raccontata per bene.

venerdì 6 gennaio 2017Aggiornato il:

Bilanci e propositi per il 2017

Dicembre è stato per me un mese molto intenso, talmente pieno di impegni che ho dovuto per forza trascurare qualcosa, e il primo a farne le spese è il mio blog. Che equivale a dire che ho un pochino trascurato me stessa. Ho compensato con cene, coccole e risate insieme alle persone che amo, quindi sono comunque felice di come ho concluso questo strano 2016.

Il 2017 è iniziato come è finito: un botto di lavoro, serate con gli amici, e ancora lavoro (anche se la mia schiena chiede solo di potersi sdraiare un momento e delle borse sotto gli occhi che potrebbero scambiarmi per un panda). Il mio proposito per il futuro è di impegnarmi al massimo per riuscire a dosare il mio tempo in maniera da ricavare lo spazio necessario per le mie passioni. Vorrei riuscire a prendere le decisioni giuste, e credere un pochino di più in me stessa.

Comunque, riavvolgendo il nastro dei ricordi, questo è stato il mio 2016.