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mercoledì 5 luglio 2017Aggiornato il:

Mangiare cinese (vero) a Torino

La nostalgia è una brutta bestia. Ieri sera, appena sono entrata nel ristorante cinese vicino casa mia mi è sembrato di ritrovarmi di colpo tra gli hutong di Pechino. Cosa può fare un odore, ha il potere di farti saltare in mente ricordi nascosti.

Il posto in questione è un piccolo bar all'inizio di via Cibrario a Torino. Cucina autentica cinese, alcune specialità del nord e del sud, un menu tradotto in un italiano approssimativo, una scelta abbastanza ristretta (che è sempre un bene) e il classico ambiente spartano che piace a me.

Uova marinate in salsa di soia



Eravamo in quattro e abbiamo esagerato a ordinare (come al solito, direi), dato che le porzioni sono più che abbondanti.

Prima di deliziarvi con i piatti devo spiegare cosa c'è di così "cinese" in questo posto oltre al cibo.

- Sul tavolo, invece della salsa di soia, c'è la salsa piccante e l'aceto di soia. L'odore dell'aceto di soia mi riporta dritta dritta a Pingyao, dove questo aceto scorre a fiumi negli espositori di quasi tutte le botteghe all'interno delle mura. È l'accompagnamento più azzeccato per i ravioli, ne esalta i sapori senza coprirli (come succede invece con la salsa di soia che è più aggressiva).

- Non esistono posate. Abbiamo chiesto un coltello per dividere un panino ripieno e hanno rovistato nei cassetti per un bel po' prima di trovarne uno (che non tagliava).

- Le bottiglie vuote di birra te le lasciano sul tavolo fino a fine pasto. Ai miei compagni di cena è sembrata una cosa strana, io ci sono abituata. In Cina fanno così, per ricordarsi a fine pasto quante ne devi pagare.

- Il tavolo rotondo sembra uscito dal soggiorno della nonna. Le sedie hanno ancora il rivestimento di plastica sul cuscino, per non rovinarle. Tutto ciò è molto cinese.

Devo anche dire cosa c'è di "poco cinese":

- Le decorazioni, pacchiane in maniera troppo sobria.

- L'aria condizionata spenta. In Cina si usa congelare i clienti a prescindere dalla temperatura esterna.


Veniamo al cibo.

Per cominciare (bene) abbiamo preso le uova marinate nella salsa di soia (腌蛋), il calzone con erba cipollina e uova (韭菜盒子), il panino con pancetta (肉夹馍 tradotto letteralmente "hamburger") e un'insalata di stagione (cetrioli e melanzane 时令小菜).

Calzone e panino ripieno, che in Cina sono tipici piatti da street food.
Si trovano nelle bancarelle dei mercati e nei chioschi vicino alle stazioni.

Insalata mista di stagione, interpretazione cinese: cetrioli che rinfrescano e non mancano quasi mai,
e melanzane cotte con aglio che mi hanno ricordato tantissimo quelle mangiate a Zhangjiajie.


Con i ravioli abbiamo un po' esagerato. Sono 15 per ogni porzione, ne abbiamo ordinati 3 in quattro persone... Piccolini, fatti a mano, deliziosi.

Abbiamo preso:
ravioli con agnello e carote (孜然羊肉饺子) buoni ma troppo cumino per i miei gusti
ravioli con gamberetti e zucchine (西葫芦虾下仁饺子) delicati ma gustosi
ravioli con cavolo cinese e maiale (白菜猪肉饺子) i migliori, semplicemente deliziosi


Direi che si vede chiaramente che questi ravioli sono fatti a mano,no?


Siete già sazi? Pure noi, ma l'ho detto, abbiamo ordinato troppo.
Si continua dunque con i noodles.

Per me spaghetti in brodo con costine di maiale (排骨拉面), li volevo freddi ma pare che oggi ci sia solo l'opzione calda, pazienza. Devo dire che siccome ero sazia li ho solo assaggiati, ed è un peccato perché sono buonissimi. Il brodo mi ha ricordato un pochino il Pho vietnamita (Lore dice che non gli assomiglia per niente, avrà ragione lui che di cucina ne sa, ma ognuno ha il suo palato e il mio vi dice che assomigliano al pho).

Per lui spaghetti con maiale in salsa piccante (大肉干拌面), deliziosi, li avessero portati freddi con un po' di cetrioli tagliati fini sarebbero stati quasi uguali a quelli mangiati a Guilin.

Spaghetti in brodo con costine di maiale

Spaghetti in salsa piccante


I nostri amici hanno preso un Dapanji (大盘鸡) per due con pollo patate e tagliatelle (una bomba).
Il dapanji è un piatto che pare sia stato inventato da uno chef emigrato a Xinjiang nel tentativo di riprodurre i sapori del suo Sichuan. In pratica è una casseruola con pollo, verdure, spezie, peperoncino e latiaozi (tagliatella fatta a mano).

Dapanji per due

Mangiato da dio, speso pochissimo. Quando mi tornerà la nostalgia della Cina (e tornerà presto, lo so), saprò dove andare.

→ MEI SHI ME KE, via Cibrario 3, Torino

14 commenti:

  1. wooooooooooow che delizia questi piatti..oltre ad essere sicuramente buonisismi sono bellissimi!

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    1. Sono molto fotogenici, oltre ad essere molto buoni.

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  2. Che nostalgia! Di sicuro a Milano ci sarà qualcosa di autentico, ma devo ancora trovarlo.

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  3. Ma quando fate queste abbuffate, chiamate anche noi :)

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  4. Infatti l'odore ha un grande potere di farci rivivere i ricordi anche lontani in un momento...

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  5. Con le decorazioni "pacchiane in maniera troppo sobria" mi hai fatta morire!
    Ce l'ho ben presente il ristorante ma non avrei mai pensato potesse essere tipico. Me lo segno!

    Alice

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    1. A vederlo da fuori non è molto invitante, ma merita davvero.

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  6. Interessante. Finalmente un ristorante "cinese" vero!

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  7. I ravioli e il panino con la pancetta devono essere deliziosi!😋😋 Buona domenica Simona!😘

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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