tag:blogger.com,1999:blog-61302459045416621542024-03-14T03:48:26.090+01:00gattosandro viaggiatore - travel blogDiari, consigli e itinerari di viaggioSimona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.comBlogger525125tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-59070236074600695412024-01-13T17:08:00.000+01:002024-01-13T17:08:16.772+01:00Una settimana a Cipro - rientro con imprevisto<p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-crociera-ad-agia.html">- post precedente: Agia Napa -</a></p><p><b><br /></b></p><p><b>Diario di viaggio a Cipro</b><br />19 settembre</p><p>Ci svegliamo abbastanza presto così facciamo tutto per benino:</p><p>- <b>chiudiamo le valigie</b> (con un po' di fatica ma incredibilmente sono riuscita a farci stare tutto, sarà perché ho quasi tutto addosso?)<br />- <b>lasciamo la casa</b> dopo aver controllato bene gli armadi (chissà perché ho sempre l'ansia di dimenticare qualcosa, manco viaggiassi con oggetti preziosi)<br />- <b>andiamo a restituire il nostro affezionato catorcio</b> (il disbrigo delle pratiche è più lungo di quanto mi aspettassi, ma siamo in largo anticipo quindi corriamo dietro al gatto dell'autonoleggio, che come tutti i gatti del mondo snobba chi lo guarda con gli occhi a cuore e si butta in braccio a chi per i gatti non ha particolarmente interesse - la Bionda - nel tentativo di convertirla)<br />- carichiamo tutto sul pulmino e <b>ci facciamo portare in aeroporto</b> in perfetto orario sulla nostra tabellina di marcia (anzi, abbiamo anche il tempo di fare colazione).</p><p>Il tabellone dice che il nostro volo è in orario, esce il gate, ci incamminiamo. Eccolo lì <b>il nostro aereo Easy Jet</b> che ha finito di scaricare e ora sta già imbarcando noi.</p><p>Mi avvicino e vedo che la gente inizia a tornare indietro, <b>non si parte</b>.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilV8sTiSzEfiHlzLq_IjCixJ8H-_4qaLX84aPrht56b5wgTcwPMvoC7Z0SeUsvUc3MgDwSny4dB_0-_qemIF44cB-stMdFBtKX0gT2wW2qHvFM1Fmmy9hE7VkZxp2cyXUyGhKz_jIACANx6ULnyQubM6QcNqhnoXIIFdkNl_Vy0Z38U2qCnsgAv1vuqo8/s4080/20230919_095744.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilV8sTiSzEfiHlzLq_IjCixJ8H-_4qaLX84aPrht56b5wgTcwPMvoC7Z0SeUsvUc3MgDwSny4dB_0-_qemIF44cB-stMdFBtKX0gT2wW2qHvFM1Fmmy9hE7VkZxp2cyXUyGhKz_jIACANx6ULnyQubM6QcNqhnoXIIFdkNl_Vy0Z38U2qCnsgAv1vuqo8/w640-h360/20230919_095744.jpg" width="640" /></a></div><p></p><span><a name='more'></a></span><p>Tra notizie confuse sulla causa del ritardo, una gestione improvvisata della situazione, buoni pasto distribuiti a rate, una sola cosa certa: dobbiamo accamparci da qualche parte per trascorrere in qualche modo <b>dieci ore</b> in aeroporto.</p><p>Come prima cosa decidiamo di investire la cifra del primo buono in tre medie bionde, per digerire la notizia con stile. Poi riusciamo ad accaparrarci una porzione di divanetto mediamente comodo, per chi si accontenta, ma parecchio lontano dalla zona fumatori, per non perdere la media dei chilometri a piedi giornaliera.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCujvpMqz9GOJ31MmQUNBlX2pUNBewrFH-FVrUr-ovC5aPLPX2CsrNgmUlLOBLEKSlGiKfUWatrkRqbgLp_elhPaiI-8XkoPxBDUz9WN4agqQTLte7IgBxH_PCxU4xx3IadMeiYZJOYn8wDG074EFzXn7Kxg-qLc7W5V4Hj-Kzut1D62JQEZWj9h5uqa8/s2046/20230919_123748-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCujvpMqz9GOJ31MmQUNBlX2pUNBewrFH-FVrUr-ovC5aPLPX2CsrNgmUlLOBLEKSlGiKfUWatrkRqbgLp_elhPaiI-8XkoPxBDUz9WN4agqQTLte7IgBxH_PCxU4xx3IadMeiYZJOYn8wDG074EFzXn7Kxg-qLc7W5V4Hj-Kzut1D62JQEZWj9h5uqa8/w640-h480/20230919_123748-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Finalmente <b>arriva davvero il momento di imbarcarci</b>, è sera, siamo distrutte, ma poteva andare peggio. Potevamo passare in aeroporto pure la notte.<p></p><div>Alla fine cos'era successo? Pare che sul volo della mattina che è atterrato a Cipro (quello che ci doveva portare a Milano) si sia sentito male un membro dell'equipaggio. Inizialmente hanno ricevuto l'ok a ripartire senza di lui, ma poi è arrivato dall'alto l'obbligo di stop e abbiamo dovuto aspettare che arrivasse un nuovo personale di volo che non avesse sul groppone troppe ore di lavoro (giustamente). Il primo disponibile era quello che è arrivato in serata, e questo è il motivo per cui il ritardo è stato di dieci ore.</div><div><br /></div><div>Sul momento ero abbastanza sconsolata, avevo urgenza di rientrare, ho dovuto prendere un giorno di ferie in più senza preavviso e il mio umore non era dei migliori, ma devo dire che <b>EasyJet ha gestito al meglio l'imprevisto</b>. In aeroporto abbiamo ricevuto due buoni da 10 euro, a bordo ci hanno offerto acqua e snack. Ho fatto richiesta di rimborso, anche se la procedura non è semplicissima, e dopo poco tempo ho ricevuto il bonifico.</div><div><br /></div><div>Tutto è bene quel che finisce bene no?</div><div><br /></div><div><br /></div><div>-------------------------------------------------------------------------</div><div>Il diario di viaggio a Cipro, tappa per tappa, lo trovate qui:</div><div><ul style="text-align: left;"><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-prima-parte.html">Arrivo a Cipro (Larnaca)</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-lefkara-e-nicosia.html">Lefkara e Nicosia</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-paphos.html">Paphos </a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-famagosta-e-il-lato.html">Famagosta e il lato turco</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-troodos.html">Troodos</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-kolossi-e-kourion.html">Kolossi e Kourion</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-crociera-ad-agia.html">Agia Napa</a></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-47184535399683872462023-12-20T21:01:00.002+01:002024-02-08T12:57:02.239+01:00Una settimana a Cipro - crociera ad Agia Napa<p><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-kolossi-e-kourion.html">- post precedente: Kolossi e Kourion - </a></p><p><b>Diario di viaggio a Cipro</b></p><p>18 settembre 2023</p><p>Stamattina mi sveglio con un po' di malinconia e realizzo che è l'ultimo giorno a Cipro, questa settimana è letteralmente volata. Non possiamo lasciare l'isola senza aver fatto almeno un giro in barca, perciò andiamo ad <b>Agia Napa</b> a vedere cosa offre il porto turistico.</p><p>Questa cittadina è un po' la Rimini cipriota, la gente che sceglie Cipro per il mare e per fare baldoria e casino (tanto casino) deve venire qui. Io l'ho trovata bella ma cara, rumorosa e troppo patinata. Ma è il mio parere eh.</p><p>Appena ci avviciniamo ai banchetti delle crociere veniamo sommerse da proposte. Prendiamo qualche volantino e decidiamo quale offerta ci ispira di più mentre beviamo un caffè - caro e neanche particolarmente buono - al gigantesco bar della spiaggia. I tour sono più o meno tutti uguali, qualcuno dura qualche ora, altri tutto il giorno, in alcuni si mangia, in altri no. Noi scegliamo un <b>giro in barca da mezza giornata, con pranzo incluso</b> e sosta in più punti per fare il bagno. L'itinerario è più o meno sempre lo stesso, si parte da Agia Napa, si gira intorno alla penisola di Capo Greco e si arriva al confine col territorio turco di Cipro. Se siete ricchi e/o asociali potete anche affittare uno yacht privato eh, ma i posti per immergersi sono uguali per tutti.</p><p>Io adoro le gite in barca, non sono per niente snob, e non disdegno un po' di sano casino (<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2018/01/diario-di-viaggio-in-vietnam-nha-trang.html">tipo questo</a>), ma alla fine questa gita è stata tutto sommato tranquilla.</p><p><br></p><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpPStU40qit1VP0R2-j86ONbwQTprbWy13wxyxgF9ar5dyNggomNTM3A9gu6ZK5CcZ2zDYwsTCZ0qqeDhvQGwMRk8goFexW0MakgFtZ08_x6Xz4Olx4K0TNacWTIbc2E_9Vx4ePmltpPzbH73XtApvVUxj0O6-RJ_ajc2GgS4nlEs_uCymUFV7erjX6gw/s4080/20230918_104417.jpg"><img border="0" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpPStU40qit1VP0R2-j86ONbwQTprbWy13wxyxgF9ar5dyNggomNTM3A9gu6ZK5CcZ2zDYwsTCZ0qqeDhvQGwMRk8goFexW0MakgFtZ08_x6Xz4Olx4K0TNacWTIbc2E_9Vx4ePmltpPzbH73XtApvVUxj0O6-RJ_ajc2GgS4nlEs_uCymUFV7erjX6gw/w640-h362/20230918_104417.jpg" width="640"></a></div><p></p><span><a></a></span><p>Saliamo in barca e ci piazziamo intorno a un tavolo, posizione tattica sia per la visuale che per la comodità di avere un appoggio quando dovremo pranzare. Il panorama è semplicemente stupendo. Il colore del mare non si può descrivere, le foto danno solo un'idea, bisogna assolutamente vederlo di persona.</p><p>La barca è piuttosto piena, ci sono gruppi ragazzi - simpatici - coppie, famiglie e anzianotti. L'animazione grazie al cielo è pressoché inesistente, la navigazione è accompagnata da spiegazioni, racconti e musica (hit <i>tritamaroni</i> ispaniche e <i>tunza-tunza</i> per nostalgici). Non facciamo in tempo a partire che i nostri vicini di tavolo stanno già brindando, e noi? Non ce la meritiamo la birretta della gita? Scendo al bar a prendere tre Corona sale e limone (che non mi piace granché, ma fa tanto vacanza), e torno su felice (cercando di non volare dalle scale con tre birre in mano e il portafoglio infilato nel costume).</p><p>In breve, dopo aver lasciato il porto si naviga lungo la costa dove vediamo subito il Bridge of Lovers, scogliera a forma di ponte vicino ad Ammos Kambouri Beach (piccola spiaggia attrezzata, tranquilla e molto carina). Poco dopo ci fermiamo alle Sea Caves, le prime di una serie di caverne che si sono formate nella roccia, per poi costeggiare Capo Greco, altissimo e imponente visto dalla barca. Si scorge il punto in cui arriva il sentiero (perché tutti questi posti sono ovviamente raggiungibili e visibili via terra) dove ci sono panchine, un monumento per la Pace, e poco più avanti il faro.</p><p>Andando avanti vediamo altre grotte, arriviamo alla Blue Lagoon (probabilmente il posto più bello dove ho fatto il bagno) e in lontananza scorgiamo Famagosta.</p><p>All'ora di pranzo ci si mette in fila per raggiungere il bar dove vengono riempiti i piatti di cibo discretamente buono (anche in variante vegetariana). Ancora qualche bagno e ci si prepara al rientro, come vola il tempo quando ci si diverte.</p><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Foohr_Dl-uNeG4V0EWzLUWLIws0vTtXtZMKOuLJowk16kaFFBI69qa6KWv-uFNPQMY4AnqgY7TDlaybaXy_-HgcAzLwe3luuxZnfEUWSZDJLwfGfpKaMiyfb0AL9QYNFJxZkzpCzah16kXKnnuNvmzO8ao9TbcBR7ag5vUjMiKq7uTwd0bhFRgQTCBE/s4080/20230918_103550.jpg"><img border="0" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Foohr_Dl-uNeG4V0EWzLUWLIws0vTtXtZMKOuLJowk16kaFFBI69qa6KWv-uFNPQMY4AnqgY7TDlaybaXy_-HgcAzLwe3luuxZnfEUWSZDJLwfGfpKaMiyfb0AL9QYNFJxZkzpCzah16kXKnnuNvmzO8ao9TbcBR7ag5vUjMiKq7uTwd0bhFRgQTCBE/w640-h362/20230918_103550.jpg" width="640"></a></div><div><br></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1p42P4u_5WPw7EM_nato0fR1PgkulntEhx0F1O8wpFMw2YBtycthfV_91_VnT-zgs8UpuQbx-p9mbgEV9qWlSxq9owPx6f095n2fe7KPlPvPDGW-bnLFL1l7I7MPKuCURXxr_R-uQwoc21KCMoG4snQDG_kSshDSHeDCFWlfhXjx_gJ0tB_ccJWzIngc/s4080/20230918_105503.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1p42P4u_5WPw7EM_nato0fR1PgkulntEhx0F1O8wpFMw2YBtycthfV_91_VnT-zgs8UpuQbx-p9mbgEV9qWlSxq9owPx6f095n2fe7KPlPvPDGW-bnLFL1l7I7MPKuCURXxr_R-uQwoc21KCMoG4snQDG_kSshDSHeDCFWlfhXjx_gJ0tB_ccJWzIngc/w640-h360/20230918_105503.jpg" width="640"></a></div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZBEZsIBL2OU9SMZIO_phf0z_dDYw8kd7bggEvYxcbkAeVyqeL78XM6Fn_Hk11o7FgFOkHMSKlVuCJH7YrYCyf-5mroptU8CqlX5QBUiiQNI20VfIqlpKKNhVjQK-cZ_HqUf-4FMJRT0P0gbqQb1uOzaHRBJYykoOWRNUycFrySbicy1pUIteKCVNKMjQ/s4080/20230918_110248.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZBEZsIBL2OU9SMZIO_phf0z_dDYw8kd7bggEvYxcbkAeVyqeL78XM6Fn_Hk11o7FgFOkHMSKlVuCJH7YrYCyf-5mroptU8CqlX5QBUiiQNI20VfIqlpKKNhVjQK-cZ_HqUf-4FMJRT0P0gbqQb1uOzaHRBJYykoOWRNUycFrySbicy1pUIteKCVNKMjQ/w640-h360/20230918_110248.jpg" width="640"></a></div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6qRG-c9vI2yECG-6HYT2vCX3YHw5vS2Unw5jsLvNQXNL4c60sm1OXWGOmSjGSVRsPafpzxO451cwMdF46gkVPZPs7RX-GjyPmVsHWgafF6RRQ78sB3pruLgspk9839equPM8usO3VpOXExQ_6tpgNG_0ibK92NGiz9LseAg7AG_0ZY2-vw5V0kJ-jzoA/s4080/20230918_110959.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6qRG-c9vI2yECG-6HYT2vCX3YHw5vS2Unw5jsLvNQXNL4c60sm1OXWGOmSjGSVRsPafpzxO451cwMdF46gkVPZPs7RX-GjyPmVsHWgafF6RRQ78sB3pruLgspk9839equPM8usO3VpOXExQ_6tpgNG_0ibK92NGiz9LseAg7AG_0ZY2-vw5V0kJ-jzoA/w640-h360/20230918_110959.jpg" width="640"></a></div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgQMGz28AW0EmcVt6Wr_Y7z40tQY0xj_IjdEnZt2PNGDt58usSqT3XwULVA_AcqR2-fOim1zTAu26N3M2q119j4hZ0l-3nnYJzaywQ98oR9kARzOLqPeRctyZNxJte-Qtgb7gYRer1b9qMxxantEjBDtnSRwC-nOplsqKto99gKPZAK1VC5wrxcRcDmNs/s4080/20230918_112233.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgQMGz28AW0EmcVt6Wr_Y7z40tQY0xj_IjdEnZt2PNGDt58usSqT3XwULVA_AcqR2-fOim1zTAu26N3M2q119j4hZ0l-3nnYJzaywQ98oR9kARzOLqPeRctyZNxJte-Qtgb7gYRer1b9qMxxantEjBDtnSRwC-nOplsqKto99gKPZAK1VC5wrxcRcDmNs/w640-h360/20230918_112233.jpg" width="640"></a></div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7vIiarMmQc32MwS3TyReKpgsb6kBOyqbUT6C0-ikiJJyufpb3QmSqDEUhhRocYWZzsvhUBjpMuuTEJmYj4nzbrCgJ96WwQQOjOFqaJSMds5vs4Gcs2h1Cd8C0zpKZcrZrIUtnpvlpfGCSrUWPHAErbNo_DcAusu2nWgf38Z1qAbymHXmOe58L7450NiE/s4080/20230918_112621.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7vIiarMmQc32MwS3TyReKpgsb6kBOyqbUT6C0-ikiJJyufpb3QmSqDEUhhRocYWZzsvhUBjpMuuTEJmYj4nzbrCgJ96WwQQOjOFqaJSMds5vs4Gcs2h1Cd8C0zpKZcrZrIUtnpvlpfGCSrUWPHAErbNo_DcAusu2nWgf38Z1qAbymHXmOe58L7450NiE/w640-h360/20230918_112621.jpg" width="640"></a></div><div><br></div>Rientriamo al porto di Agia Napa, salutiamo lo staff come se fossimo amici, e andiamo a recuperare la macchina. Per fortuna decidiamo di fermarci in un bar, così mi trovo davanti ad una birra media quando mi arriva una brutta notizia. Per fortuna la telefonata è arrivata alla fine del giro in barca, così mi sono potuta divertire senza pensieri.<div><br></div><div>Fatto sta che il mio umore cambia totalmente e la giornata prende una piega che non mi sarei aspettata.</div><div><br></div><div>Decidiamo di andare a <b>Nissi Beach</b>, che dovrebbe essere la spiaggia più bella di Agia Napa. Sulla strada ci sono solo giostre per turisti, locali per turisti, ristoranti per turisti, posti per turisti, e parcheggi a pagamento per turisti. La rinomata Nissi Beach sarebbe di sicuro bellissima, se non fosse completamente ricoperta di lettini ombrelloni e tanta ma tanta gente. Una parte di spiaggia è talmente fighetta (e snob) che ha i privè, i posti migliori hanno il cartellino "prenotato", e pur tentando di sederci da qualche parte non ci ha considerato nessuno. E meno male, così ce ne siamo andate via all'istante, alla faccia del parcheggio già pagato.</div><div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtlB0vRArxRtqRazTOILVyhRGD9irCH-SFOBlMhyphenhyphenVGC_SwSu35YvOkGgq2ZywTbjt0SJDsp2ETCeJ-e6nK-Ptnp6Pkw8ViYieDm3jELG42yhRlcuoqIUcT24nJWcoPCV4vZMlGmF62tw3YF2HVdWtW24Dv9FZrwRaQ9BXDdXheowa7nDGN2WHiHJM0G3g/s4080/20230918_155824.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtlB0vRArxRtqRazTOILVyhRGD9irCH-SFOBlMhyphenhyphenVGC_SwSu35YvOkGgq2ZywTbjt0SJDsp2ETCeJ-e6nK-Ptnp6Pkw8ViYieDm3jELG42yhRlcuoqIUcT24nJWcoPCV4vZMlGmF62tw3YF2HVdWtW24Dv9FZrwRaQ9BXDdXheowa7nDGN2WHiHJM0G3g/w640-h360/20230918_155824.jpg" width="640"></a></div><div><br></div><div>Torniamo a <b>Larnaca</b>. Vorremmo visitare il Castello (la fortezza militare sulla spiaggia che ospita un museo e una terrazza da cui ammirare il tramonto) ma è chiuso. Abbiamo aspettato l'ultimo giorno e ci è andata male, peccato. </div><div><br></div><div>Giriamo un po' e si fa ora di cena, torniamo nel ristorante giordano per concludere in bellezza questa vacanza. Ordiniamo come al solito troppi piatti, infatti stasera riusciamo a spendere ben 50 euro in tre.</div><div>È ora di fare la valigia, domani si parte.</div><div><br></div><div>E siccome il nostro rientro è stata un'odissea, il diario di viaggio a Cipro si concluderà nella prossima puntata.</div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCjnjMzwplhDz6dLpO04hzNydUgdtS20pNqvs4zzJS8W1o77AYaUVRymTdCoZd2-YeY5av3aivj_tZeOR4AAqvWLKoslvJ4j3R6N671BxPAbePSH0VVTrDohNsipgxFrrXnOJjxVxAuD7yOvCtADA2sEeEJ0_9_u_RnbITah7BK3iLQJhScUKcIpsXhVc/s4000/20230918_172750.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCjnjMzwplhDz6dLpO04hzNydUgdtS20pNqvs4zzJS8W1o77AYaUVRymTdCoZd2-YeY5av3aivj_tZeOR4AAqvWLKoslvJ4j3R6N671BxPAbePSH0VVTrDohNsipgxFrrXnOJjxVxAuD7yOvCtADA2sEeEJ0_9_u_RnbITah7BK3iLQJhScUKcIpsXhVc/w640-h360/20230918_172750.jpg" width="640"></a></div><br><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghjML6nrOWyYAbRRkAZx_uviC_2nT-hKqw_E45cF0JLYERAsSLjy35tkKUp13xxP10PrbniM2N9nBofxinzQZNJ3fXFT7bD5bpcXm-Dxwxcnut4ueKQfmC-NMPx0He6AZgAeOuZPCUfvAu8qleL-Xz5HDKV05kMY54-qRWTWYQu2sgHoL_pEDjoNSnXjU/s4080/20230918_173809.jpg"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghjML6nrOWyYAbRRkAZx_uviC_2nT-hKqw_E45cF0JLYERAsSLjy35tkKUp13xxP10PrbniM2N9nBofxinzQZNJ3fXFT7bD5bpcXm-Dxwxcnut4ueKQfmC-NMPx0He6AZgAeOuZPCUfvAu8qleL-Xz5HDKV05kMY54-qRWTWYQu2sgHoL_pEDjoNSnXjU/w640-h360/20230918_173809.jpg" width="640"></a></div><div><br></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWcbj2khvMp-bBaSUD33W7lzWrVYs1CliXqpK1HISCmbWm6ipW0b0xzoJa7bimzoVPHLwir3orFeimSfaItDRcHKIzZDHGrFsr-8dccXImgLMvQD193q_hRwPPb4KGGEM_h7IjbfhrvWg9lOypqRdFDRHnn8E2OQo-I3eHHW0926uKZ_iFDh5QqjVFlFg/s2046/20230918_201840-COLLAGE.jpg"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWcbj2khvMp-bBaSUD33W7lzWrVYs1CliXqpK1HISCmbWm6ipW0b0xzoJa7bimzoVPHLwir3orFeimSfaItDRcHKIzZDHGrFsr-8dccXImgLMvQD193q_hRwPPb4KGGEM_h7IjbfhrvWg9lOypqRdFDRHnn8E2OQo-I3eHHW0926uKZ_iFDh5QqjVFlFg/w640-h480/20230918_201840-COLLAGE.jpg" width="640"></a></div><br><div>- <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2024/01/una-settimana-cipro-rientro-con.html?m=1">continua</a> -</div><div><br></div><div><br></div>----------‐---------------------------------------</div><div><i>Info pratiche</i> </div><div><br></div><div><b>Agia Napa</b> </div><div>Poco prima di arrivare al porto c'è un comodo parcheggio. Non è tanto grande, ma arrivando la mattina presto si trova posto (per mezza giornata abbiamo speso € 3).</div><div><br></div><div><b>Gita in barca</b></div><div>Come ho spiegato, ci sono tour di qualsiasi tipo e durata, se siete amanti del genere c'è anche il galeone dei pirati. Noi ne abbiamo scelto uno da mezza giornata con pranzo incluso e abbiamo speso € 30 a testa. Portatevi dell'acqua, che i prezzi sulla barca sono abbastanza alti.<br><p><br></p></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-90015523145207675142023-12-16T22:38:00.002+01:002023-12-20T21:21:08.525+01:00Una settimana a Cipro: Kolossi e Kourion<p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-troodos.html">- post precedente: Troodos -</a></p><p><b>Diario di viaggio a Cipro </b><br />17 settembre 2023</p><p>Oggi visitiamo la parte meridionale dell'isola di Cipro. Temperatura calda ma non troppo e cielo di un blu che più blu non si può. </p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfQMD1InbBcwo8CoK_gx9IeR5sI5Jpd5LGb1_zzOiMil8Cbz6YJFvzz-URCsfb-9UgTNzUWzVipMYzyZTJWuRK7CFYmgk661aKNrktrHAm7f-zqLdowglyon3N36nh2grUFmcPFX5ymTCvT_ioJp4lEXcPh0DuT7vdsGrB9-LHm7KVa65afwPc8vN2Oq0/s4080/20230917_101052.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kolossi Castle" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfQMD1InbBcwo8CoK_gx9IeR5sI5Jpd5LGb1_zzOiMil8Cbz6YJFvzz-URCsfb-9UgTNzUWzVipMYzyZTJWuRK7CFYmgk661aKNrktrHAm7f-zqLdowglyon3N36nh2grUFmcPFX5ymTCvT_ioJp4lEXcPh0DuT7vdsGrB9-LHm7KVa65afwPc8vN2Oq0/w640-h362/20230917_101052.jpg" title="Kolossi Castle" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table><b>Prima tappa<br />Castello di Kolossi</b><p></p><p>Il parcheggio di fronte al castello è libero ed è praticamente vuoto, forse perché la domenica mattina non è molto frequentato. Facciamo colazione nel chiosco vicino all'ingresso dove prendo anche qualche souvenir e entriamo.</p><p>L'edificio in pietra calcarea è del XIII secolo. Costruito durante il dominio dei Franchi, è una delle opere di fortificazione più importanti. Appartenne all'Ordine dei Templari e poi a quello dei Cavalieri di San Giovanni che mantenne a Kolossi l'amministrazione militare (Commanderie) che fu la più importante anche per la produzione di grano, cotone, zucchero e olio dei fertili terreni di Kolossi. La produzione riguardava anche il vino cipriota per eccellenza, la Commandaria. Ma di vino parlerò più avanti.</p><span><a name='more'></a></span><p>Sulla facciata del castello ci sono delle particolari fessure (ho scoperto che si chiamano <i>machicolation</i>) per versare l'olio bollente in corrispondenza dell'ingresso col ponte levatoio. Entriamo e ci troviamo in una grande sala con un affresco della Crocifissione di Gesù. Si può scendere al piano di sotto dove ci sono tre sale comunicanti, mentre per salire al piano superiore e sul tetto c'è una scala a chiocciola in pietra (ne sentivo la mancanza). Al secondo piano ci sono due sale con grandi camini e finestre, probabilmente una era la sala da pranzo e l'altra la camera da letto. </p><span></span><p>Sarà che siamo praticamente le uniche visitatrici, sarà che l'edificio è davvero ben tenuto e ben raccontato, dato che ci sono cartelli dappertutto, ma a me è piaciuto moltissimo.</p><p>Nei pressi del castello ci sono i resti della fabbrica che produceva lo zucchero, le rovine del molino e l'acquedotto. Poco distante c'è la minuscola chiesa bizantina dedicata a Sant'Eustachio.</p><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje4I5Bc5mkURJ8d9hD-PKEruyioZXw01MjvO_0ynqj05g8JNZmokENi_HqF6dQtNehCEtw2lnH2PIchV9D9qR97GyCXecza5DMGd2TljOrrJCb5mFu_WhjoFxBQpJXDg9RAAHKFD0wV5nLcggdW6INue8mE3NuNu9NLVxTDwe_nvrKnfl27Z1wX5BglVg/s4080/20230917_094328.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kolossi Castle" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje4I5Bc5mkURJ8d9hD-PKEruyioZXw01MjvO_0ynqj05g8JNZmokENi_HqF6dQtNehCEtw2lnH2PIchV9D9qR97GyCXecza5DMGd2TljOrrJCb5mFu_WhjoFxBQpJXDg9RAAHKFD0wV5nLcggdW6INue8mE3NuNu9NLVxTDwe_nvrKnfl27Z1wX5BglVg/w640-h360/20230917_094328.jpg" title="Kolossi Castle" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il castello di Colossi</td></tr></tbody></table><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCaphFcV793YT51U58hV7KdmcdjsRotzTi4jPobMNSjU-suVUKTHpZykezSfwqw09askRNBSdykAHuPZbCSb9k9O2fEeGrUHIaUyhGfK_U1h6ODzV_AfqQht1loxq1N-TO14IvKcTmmBtyecOuHgTOgISJCNGIUgCVuTPxQXkM-eBKfSQnk5RxvJe9yFY/s4080/20230917_100811.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kolossi Castle" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCaphFcV793YT51U58hV7KdmcdjsRotzTi4jPobMNSjU-suVUKTHpZykezSfwqw09askRNBSdykAHuPZbCSb9k9O2fEeGrUHIaUyhGfK_U1h6ODzV_AfqQht1loxq1N-TO14IvKcTmmBtyecOuHgTOgISJCNGIUgCVuTPxQXkM-eBKfSQnk5RxvJe9yFY/w640-h360/20230917_100811.jpg" title="Kolossi Castle" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I resti della fabbrica</td></tr></tbody></table><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVEOiooqGcZcCbEA2XVMIMgczzyGBeGKgsN7X2SQXVTSsB_WgCWZav_fk77Nyz4u9xTATa30Hp0lSIDVpkmp0w2sFCqpavf_R5q79MWNNPTNu1n9xPcyeq5bhQ3IWugXRZtGZpH_I06DOy502u0qYOfbS596ajONv6hWUAHtkcc2R3ETPN-n49gWKyukQ/s4080/20230917_101828.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Sant'Eustachio" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVEOiooqGcZcCbEA2XVMIMgczzyGBeGKgsN7X2SQXVTSsB_WgCWZav_fk77Nyz4u9xTATa30Hp0lSIDVpkmp0w2sFCqpavf_R5q79MWNNPTNu1n9xPcyeq5bhQ3IWugXRZtGZpH_I06DOy502u0qYOfbS596ajONv6hWUAHtkcc2R3ETPN-n49gWKyukQ/w640-h360/20230917_101828.jpg" title="Sant'Eustachio" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Chiesa di Sant'Eustachio</td></tr></tbody></table><div><br /></div><b>Seconda tappa<br />Kourion</b><div><br /></div><div>I resti di Kourion, città regno costruita sulle colline che dominano la valle del fiume Kouris, sono tra i più importanti (e a mio parere più belli) di Cipro.</div><div><br /></div><div>La posizione è splendida, il parco è abbastanza grande e attira parecchi turisti, ma gli spazi sono ben distribuiti e ci sono anche diverse panchine all'ombra degli ulivi per riposarsi un po'.</div><div><br /></div><div>Appena entrate visitiamo la <b>casa di Eustolios</b>, protetta da una copertura e circondata da passerelle di legno che permettono di ammirare gli splendidi mosaici dei pavimenti senza rovinare niente.</div><div>Subito dopo c'è il <b>teatro greco-romano </b>che attualmente viene utilizzato per spettacoli e concerti all'aperto.</div><div><br /></div><div>Dopo un breve sentiero intervallato da alcuni punti di interesse si arriva all'<b>Agorà</b> romana circondata da colonne, con un bagno pubblico (enorme e bellissimo) un piccolo tempio e una basilica.</div><div>Il parco termina con la <b>casa dei Gladiatori</b> e la <b>casa di Achille</b>.</div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic8yy8W1Y3V8Cne-R7ZFImO4BKxJQVs5dyLt7HK4s9wAW7kKlAHUlFLJb5zFJYjq08deVo7oy8gmymEfoXLuILz5Flpw5CkMow9RZPAoHVlhHOQEqf4S1HcZfMbjOuhpx1agNLeqi80kqikNbCKVBRazXhx7uiWdZZhJwATFHACR8P5uVbV3dqtu5fw4c/s4080/20230917_104023.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic8yy8W1Y3V8Cne-R7ZFImO4BKxJQVs5dyLt7HK4s9wAW7kKlAHUlFLJb5zFJYjq08deVo7oy8gmymEfoXLuILz5Flpw5CkMow9RZPAoHVlhHOQEqf4S1HcZfMbjOuhpx1agNLeqi80kqikNbCKVBRazXhx7uiWdZZhJwATFHACR8P5uVbV3dqtu5fw4c/w640-h360/20230917_104023.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLp6PmPUUCWX5Cpc-ToX2NqTChHKYacBWd91j2Zy25KZ3XxLzfp7o4Ccgu2X6pBzYSmEV0C9TxwlspevcNuCM4_R4IdBqf2ao2Z7RuVzOs2lklje24o4mCi-J2xQs4-zmmmoyk3VtiAjmzjGlE9gZ40zSr0XLqRcu0jADcLNRH5kmod2n31yjtNF47s4g/s4080/20230917_104558.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLp6PmPUUCWX5Cpc-ToX2NqTChHKYacBWd91j2Zy25KZ3XxLzfp7o4Ccgu2X6pBzYSmEV0C9TxwlspevcNuCM4_R4IdBqf2ao2Z7RuVzOs2lklje24o4mCi-J2xQs4-zmmmoyk3VtiAjmzjGlE9gZ40zSr0XLqRcu0jADcLNRH5kmod2n31yjtNF47s4g/w640-h360/20230917_104558.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">La </span><span style="text-align: left;">casa di Eustolios</span></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVmfI-WaN3RtqwFfHa0zdKCUXxexkHr1uNyFFoxqiipGgva1E37WeGtqKhQjaGQ4UZwsgiVo1GyARj_2C0Bsi1vuFMT0TK6sR6BtUUqfR3vCjzP4L-ewRTAOB39fIVo_7z7y3X-7SW0aP8nFvjhN9sCfF1gWVMSceOeVb4Udp163HjSGcxW-uVypTMNvE/s4080/20230917_104717.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVmfI-WaN3RtqwFfHa0zdKCUXxexkHr1uNyFFoxqiipGgva1E37WeGtqKhQjaGQ4UZwsgiVo1GyARj_2C0Bsi1vuFMT0TK6sR6BtUUqfR3vCjzP4L-ewRTAOB39fIVo_7z7y3X-7SW0aP8nFvjhN9sCfF1gWVMSceOeVb4Udp163HjSGcxW-uVypTMNvE/w640-h360/20230917_104717.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">La </span><span style="text-align: left;">casa di Eustolios</span></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg65pi2VWGQStUneT_QNvA87ABAI3Pu686qdFuD6LdgjCO-jhfqwLB26cSD7oeYmYLzLpPwzFAFAloI0cqX4jlhLPACjf8968u4C6rXujMrDXWE64bOnIHLjxTO9Hho-R5VARsCtRTsGXE6MJoUKi6b1-2jlf4tR6IITB7XgXwhNChAL1es2IYHkCM0XDI/s4080/20230917_104928.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg65pi2VWGQStUneT_QNvA87ABAI3Pu686qdFuD6LdgjCO-jhfqwLB26cSD7oeYmYLzLpPwzFAFAloI0cqX4jlhLPACjf8968u4C6rXujMrDXWE64bOnIHLjxTO9Hho-R5VARsCtRTsGXE6MJoUKi6b1-2jlf4tR6IITB7XgXwhNChAL1es2IYHkCM0XDI/w640-h360/20230917_104928.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">La </span><span style="text-align: left;">casa di Eustolios</span></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYLGzzIPbWIQJtGSgb6-amYHkJBuYp-H8Kf_povS3QMuuPYPWF7DTZHsiMKGU-18ob_vjbfnLsP1v09_MsvUfFkVic13tkBuBJnpWsMGc7SJZioEGFwOyFpggapPtvbn8vLSSUJUmAuRbfiTW-4SfvH3g9oHh1i5Tei-SXuCE1Z-FVLHh5o1IU49Eu9z8/s3264/20230917_105920.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="1504" data-original-width="3264" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYLGzzIPbWIQJtGSgb6-amYHkJBuYp-H8Kf_povS3QMuuPYPWF7DTZHsiMKGU-18ob_vjbfnLsP1v09_MsvUfFkVic13tkBuBJnpWsMGc7SJZioEGFwOyFpggapPtvbn8vLSSUJUmAuRbfiTW-4SfvH3g9oHh1i5Tei-SXuCE1Z-FVLHh5o1IU49Eu9z8/w640-h294/20230917_105920.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il teatro (e noi tre)</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKSP5WmsVuvkfXR_R5A7WISd8qnwJ0RR4XV26xeId1yeBjmgaanVvdlGOyqj-_sDhUc_u7PWcOsOFcZ1Ww1OnKNzpfVdKVJZ1vnBd4TgOihp2lcsnknFQrkhm2V3kFR8FVG5HDodyO6imLtp9DlmSIx-qg4m1AwxexgDdBDgKyNhUHwadAmhdWDn3qtSk/s4080/20230917_111018.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKSP5WmsVuvkfXR_R5A7WISd8qnwJ0RR4XV26xeId1yeBjmgaanVvdlGOyqj-_sDhUc_u7PWcOsOFcZ1Ww1OnKNzpfVdKVJZ1vnBd4TgOihp2lcsnknFQrkhm2V3kFR8FVG5HDodyO6imLtp9DlmSIx-qg4m1AwxexgDdBDgKyNhUHwadAmhdWDn3qtSk/w640-h360/20230917_111018.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh55b6mttW4k9Ce4YbGP_PmDz9_kSnTVhKGVWByGWFjxjNOo8-WHvV82wwdftUJKq_J84f8Bmscy02TzVcS4dmNYR2RqitLvMqWdUybKcq4mmOu9dfFTAHCqzKa1wZVbCkBI7GO4b6qrzvMEXHTxIeujL9-zlIWZeNkRFDEibSf_A34UFwCFuEEt_M7XZA/s4080/20230917_111226.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh55b6mttW4k9Ce4YbGP_PmDz9_kSnTVhKGVWByGWFjxjNOo8-WHvV82wwdftUJKq_J84f8Bmscy02TzVcS4dmNYR2RqitLvMqWdUybKcq4mmOu9dfFTAHCqzKa1wZVbCkBI7GO4b6qrzvMEXHTxIeujL9-zlIWZeNkRFDEibSf_A34UFwCFuEEt_M7XZA/w640-h360/20230917_111226.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Agorà</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgADPhWvwiVFd0CcbOw9rQVDYIgcIWOCniAf-9DyvbN7KAFlQ5uD8Gu7lB3AFKG3ZWP58V4y4wjbDQ1JRBneRfEJQSy6aRZ-teWel5wnHUggDNOYNT3q6pygKWihPiq_6Q98JVZzz3ITNKWfbcLT9QR5RHml45JdX1HKSpXAfKMxUpfiElqN8rRTM2K-kY/s4080/20230917_111500.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgADPhWvwiVFd0CcbOw9rQVDYIgcIWOCniAf-9DyvbN7KAFlQ5uD8Gu7lB3AFKG3ZWP58V4y4wjbDQ1JRBneRfEJQSy6aRZ-teWel5wnHUggDNOYNT3q6pygKWihPiq_6Q98JVZzz3ITNKWfbcLT9QR5RHml45JdX1HKSpXAfKMxUpfiElqN8rRTM2K-kY/w640-h360/20230917_111500.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Agorà</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhZmYd_HbUOObRb_Z276-90yMsFDPyjluu1lJDrln59UGRR34ltCOhtk5Eus-b3cf3ZNi4ZdXi6QDrLTTWRKVgG9v1MZF_XwXi5RSoiWN0QHSjeE9lqnDAN9B-h2Tt_qZY0Z9VgjYr8F4sfZTNO2EMGqFAKECWEo2H6HNs3a0oZGltA61tuN4VZfFxsrE/s4080/20230917_111947.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhZmYd_HbUOObRb_Z276-90yMsFDPyjluu1lJDrln59UGRR34ltCOhtk5Eus-b3cf3ZNi4ZdXi6QDrLTTWRKVgG9v1MZF_XwXi5RSoiWN0QHSjeE9lqnDAN9B-h2Tt_qZY0Z9VgjYr8F4sfZTNO2EMGqFAKECWEo2H6HNs3a0oZGltA61tuN4VZfFxsrE/w640-h360/20230917_111947.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I resti della Basilica</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVC3d6ecL9aUGTwlA92HioSm91AI_G8CGDPQJAhAqcihKR4s2mNBbwRZQNRyA3ifF6MvgxoPYqiN1DkGqk3md2ZH2rERVwGTWI6aG2MLI-g_p4Ebl1JuawQE5wF2aeRQjxHQfMvv9sA9MpOX5LzvckkxbDwiWx-13eguHerreantRvX1ULKsQG556ECPg/s4080/20230917_113124.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kourion" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVC3d6ecL9aUGTwlA92HioSm91AI_G8CGDPQJAhAqcihKR4s2mNBbwRZQNRyA3ifF6MvgxoPYqiN1DkGqk3md2ZH2rERVwGTWI6aG2MLI-g_p4Ebl1JuawQE5wF2aeRQjxHQfMvv9sA9MpOX5LzvckkxbDwiWx-13eguHerreantRvX1ULKsQG556ECPg/w640-h360/20230917_113124.jpg" title="Kourion" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kourion Beach</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Terza tappa<br />The Cyprus Wine Museum</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">L'intenzione, per oggi, è di concludere la giornata in spiaggia ma siccome siamo vicine al museo del vino ci sembra interessante cogliere l'occasione per visitarlo. Si trova all'interno di un edificio tradizionale cipriota che un tempo era una locanda.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Facciamo il biglietto d'ingresso che comprende la visita al museo e una degustazione completa, convinte di risolvere così la questione pranzo, e seguiamo la proprietaria che ci guida attraverso la storia del vino e degli strumenti come l'alambicco. Ci piazza davanti ad una tv per guardare un documentario a tratti interessante ma di cui avrei anche fatto a meno e poi ci spostiamo nel cortile ad aspettare che la nostra degustazione sia pronta. Ci fanno compagnia una combriccola di gatti dolcissimi, partono coccole e fusa che quasi quasi <i>chissenefrega</i> del vino, datemi un felino e sono a posto così, grazie.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Comunque è ora di andare al tavolo, già apparecchiato, con un tagliere esteticamente bello ma un po' misero, considerando che è da dividere per tre. Non mi aspettavo un pasto luculliano, per carità, ma almeno due grissini in più potevano metterli. Il numero dei vini e la relativa spiegazione era invece più che soddisfacente anche se alla fine io apprezzo di più i rossi rispetto ai bianchi, il Commandaria è sicuramente il migliore, ma non sono una grande intenditrice quindi il mio parere lascia il tempo che trova. Ci fanno assaggiare anche lo Zivania, che non fa proprio per me.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"> </div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGd9BaeGYH2UnBJyAI1JKyUnAulJsDJUdFfW04FM45YjsJ5ocDC_X-sIZZ-KtjvK4XtMs3XCWtCUXKIgwmYjWxHCB87QlGd4he3T9oy6-i17Y7atIWcfc02K4BHXFMD6sTWTnyyH_aEr2oH336rLAqJMmWtaolRTo-iPkTtgYOvq5BCwhC46XPPjSu_h8/s2046/20230917_132903-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGd9BaeGYH2UnBJyAI1JKyUnAulJsDJUdFfW04FM45YjsJ5ocDC_X-sIZZ-KtjvK4XtMs3XCWtCUXKIgwmYjWxHCB87QlGd4he3T9oy6-i17Y7atIWcfc02K4BHXFMD6sTWTnyyH_aEr2oH336rLAqJMmWtaolRTo-iPkTtgYOvq5BCwhC46XPPjSu_h8/w640-h480/20230917_132903-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'attrazione più bella del museo del vino</td></tr></tbody></table><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiFUWVmueHQKuoQ8-3wclhzq2hbvvV7gUP-d1874TsxuFgPlCv4QGktE__UR6cxhd1Has2RQ9mDJwkhKKg4GhpsIp2LDvWAHnTKMBvS4qXh5npNPBp_VvQgHKD2T05NvtmsgIJbYu0hTOXKGdpAd-R6eCQBvDJoKVOOFLyVAphkb_pgcW2aNx0nU45dGg/s2046/20230917_124148-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiFUWVmueHQKuoQ8-3wclhzq2hbvvV7gUP-d1874TsxuFgPlCv4QGktE__UR6cxhd1Has2RQ9mDJwkhKKg4GhpsIp2LDvWAHnTKMBvS4qXh5npNPBp_VvQgHKD2T05NvtmsgIJbYu0hTOXKGdpAd-R6eCQBvDJoKVOOFLyVAphkb_pgcW2aNx0nU45dGg/w640-h480/20230917_124148-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Degustazione</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div><br /></div><b>Quarta tappa<br />Kourion Beach</b></div><div><b><br /></b></div><div>È giunto il momento di goderci un po' di sano relax in spiaggia. Kourion Beach è affollata ma abbastanza tranquilla, con un po' di fatica troviamo tre lettini liberi e un ombrellone e ci dedichiamo al sano cazzeggio marittimo intervallato da qualche bagno e un accenno di pisolino.</div><div><br /></div><div>La spiaggia è di sabbia con tanti sassolini colorati, in acqua si sta benissimo e la cornice è piuttosto scenografica. Se avete intenzione di andare a Cipro per stare al mare questa è un'ottima località, soprattutto se avete bambini perché l'accesso al mare è agevole e l'acqua è bassa per un bel tratto.</div><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK3HHDzyPxfXVK6Y7F2LvCOmQAY_Ff1xnkeLK5wQE-jN_50JcsRMX3jiUNlANdgpiEsmYDlClZNaxLawEmOHCjAYF5E9K9JGtGOfs46kD1VZ_WTbg_J9s2HZo5DfC7rqBMGLkb6us1XUHr4sM4VSu-eh3v-85K-L6soXOtAVGhneiomYFo4NVJ6e_1SYw/s4080/20230917_143759.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Kourion Beach" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK3HHDzyPxfXVK6Y7F2LvCOmQAY_Ff1xnkeLK5wQE-jN_50JcsRMX3jiUNlANdgpiEsmYDlClZNaxLawEmOHCjAYF5E9K9JGtGOfs46kD1VZ_WTbg_J9s2HZo5DfC7rqBMGLkb6us1XUHr4sM4VSu-eh3v-85K-L6soXOtAVGhneiomYFo4NVJ6e_1SYw/w640-h360/20230917_143759.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Quinta tappa<br />Larnaca</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Torniamo a Larnaca e siccome non abbiamo praticamente fatto pranzo ci fiondiamo da Takis con una fame da lupi. Ordiniamo il mondo, e mentre aspettiamo i nostri piatti spazzoliamo i meze osservando con ammirazione lo chef e la sua brigata nella minuscola cucina a vista mentre lavorano a ritmi pazzeschi. Questo posto è sempre pieno come un uovo e il motivo è semplice: si mangia da dio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Sono abituata a valutare il gradimento dei miei viaggi anche (o soprattutto?) in base alla cucina locale, e devo dire che Cipro si sta guadagnando i primi posti della classifica.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUhyl2QxOszHZIKZUYDzJdr4wmhPJveNQskJ4khY2HRlfF6iQmSSNKQKGX_jRNI2nLZX2hC95HyvFWcXK7-c24pt6jb2X-RhCZxdvWjSPp83k6pSRZysHzOEvgdS1lTxT8xZcN-nLQ2j4Zp_ZzG5O6GlFFdQAvpdOQ_yveiYUdQw9Qyl6OrD2uLzaMF0Q/s2046/20230917_203540-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUhyl2QxOszHZIKZUYDzJdr4wmhPJveNQskJ4khY2HRlfF6iQmSSNKQKGX_jRNI2nLZX2hC95HyvFWcXK7-c24pt6jb2X-RhCZxdvWjSPp83k6pSRZysHzOEvgdS1lTxT8xZcN-nLQ2j4Zp_ZzG5O6GlFFdQAvpdOQ_yveiYUdQw9Qyl6OrD2uLzaMF0Q/w640-h480/20230917_203540-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-crociera-ad-agia.html">- continua -</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">-------------------------------</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><i>Info pratiche</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Castello di Kolossi</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Da Larnaca sono circa 80 km, viaggio piacevole anche perché siamo andate di domenica e abbiamo evitato il traffico che affligge Limassol durante la settimana. Il Castello è a circa 15 chilometri da Limassol. Comodo parcheggio di fronte all'ingresso.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ingresso € 2.50</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Kourion</b><br />Il parcheggio è all'interno del parco, abbastanza ampio ma conviene arrivare presto. Ci sono mappe e depliant all'ingresso e il percorso è ben segnalato.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ingresso € 4.50</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>The Cyprus Wine Museum</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">42 Odos Pafou, Erimi </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Visita guidata + degustazione € 15</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Kourion Beach</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Le spiagge sono libere ma si affittano lettini e ombrelloni a € 2.50 l'uno</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><b>Takis</b> </div><div>Il ristorante che dovete assolutamente provare se siete a Larnaca<br />Una cena da leccarsi i baffi in una taverna informale e accogliente (abbiamo speso € 35 in tre)<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p><br /></p></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com1Kourion, Episkopi 4620, Regno Unito34.6643665 32.88317846.3541326638211544 -2.2730716000000015 62.974600336178845 68.039428399999991tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-42802962560873660252023-12-05T22:46:00.005+01:002023-12-16T22:39:56.817+01:00Una settimana a Cipro - Troodos<p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-famagosta-e-il-lato.html"> - post precedente: Famagosta e il lato turco - </a></p><p><br /></p><p><b>Diario di viaggio a Cipro</b><br />16 settembre 2023</p><p>Oggi andiamo alla scoperta del <b>Troodos</b>, la catena montuosa più grande di Cipro di cui il Monte Olimpo è la vetta più alta. Siccome volevamo cercare di evitare il più possibile il percorso più tortuoso abbiamo stilato per oggi un itinerario forse un po' lungo ma che sulla carta ci sembrava il meno faticoso.</p><p><b>Prima tappa<br />Galata</b></p><p>Partendo da Larnaca di buon'ora costeggiamo la zona di confine a nord per aggirare le strade di montagna e arriviamo a <b>Galata</b>, un paesino minuscolo dove visitiamo una chiesa Patrimonio dell'Umanità UNESCO.<b> Panagia Podhitou</b> è una piccola chiesa bizantina del 1502 che assomiglia ad una baita e spunta, isolata, nel verde. È appena fuori dal paese, si potrebbe arrivare a piedi ma noi abbiamo una macchina e la usiamo. Oltretutto c'è un comodo parcheggio proprio all'ingresso.</p><p>Quello che si vede all'esterno (e che sembra appunto una baita) è in realtà un 'involucro' di mattoni col tetto di paglia che custodisce la piccola chiesa che abbiamo la fortuna di trovare aperta. Sapevamo infatti che viene aperta su richiesta chiamando il numero di telefono appeso sulla porta o chiedendo del custode nel bar della piazza, cosa che probabilmente ha fatto la coppia arrivata poco prima di noi.</p><p>La chiesa ha una sola navata e presenta pitture murali dello stile italo-bizantino ma l'interno è piuttosto buio e tra l'altro è proibito fare foto (immagino quindi che non sia il caso di accendere la torcia sul telefono). </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNK3HCJ4v8wiBtv8Bp671kf94dxyAHlC3266psnML1OLy9kgwUIcAy6Wtvi_fySEJxyk-HdFevVg588zZYLPKIUaLUI32Ow7R0JReN-gok5Gi4qbugoEpnMYtNlXNXw_VDpfZTp4JRNLaysOb7Q-6AIYJ2dmiG8bpHm-go0vInEJHbjzFxB6dtX6wxv88/s4080/20230916_102427.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Panagia Podhitou" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNK3HCJ4v8wiBtv8Bp671kf94dxyAHlC3266psnML1OLy9kgwUIcAy6Wtvi_fySEJxyk-HdFevVg588zZYLPKIUaLUI32Ow7R0JReN-gok5Gi4qbugoEpnMYtNlXNXw_VDpfZTp4JRNLaysOb7Q-6AIYJ2dmiG8bpHm-go0vInEJHbjzFxB6dtX6wxv88/w640-h360/20230916_102427.jpg" title="Panagia Podhitou" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Panagia Podhitou</span></td></tr></tbody></table><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBUmyj8Q2ohC45P-HTcXwLKawChCDOtc6tZS8s6lHfAGfCW8Gmlzj8nOpSP7nzRCg7kH7FBGlXjuBNDSz6ea1uUQFYRga6dZi0b3b2V_AxzWqg3CF4Q9gd7UoF-MHA3GTamIka8qapAfTY7PyjvBYhbCUW61z1iMORYnHKQxCzAg7plYQHBW76CrfJ6P4/s4080/20230916_102553.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Panagia Podhitou" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBUmyj8Q2ohC45P-HTcXwLKawChCDOtc6tZS8s6lHfAGfCW8Gmlzj8nOpSP7nzRCg7kH7FBGlXjuBNDSz6ea1uUQFYRga6dZi0b3b2V_AxzWqg3CF4Q9gd7UoF-MHA3GTamIka8qapAfTY7PyjvBYhbCUW61z1iMORYnHKQxCzAg7plYQHBW76CrfJ6P4/w640-h360/20230916_102553.jpg" title="Panagia Podhitou" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Intorno alla Chiesa di Galata, Panagia Podhitou</td></tr></tbody></table><span><a name='more'></a></span><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Seconda tappa<br />Kakopetria</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ci spostiamo di pochi chilometri e ci fermiamo a <b>Kakopetria</b>, un villaggio davvero affascinante. Lasciamo la macchina in un parcheggio vicino alla piazza centrale, dove ci sono quasi esclusivamente ristoranti con le griglie già in funzione, e entriamo nel borgo antico. L'ingresso è subito dopo una cascata, e già il fatto che ci sia una cascata rende l'idea di quanto sia particolare questo villaggio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il tempo sembra scorrere ad un ritmo più lento, tra le strade strette e le basse case in pietra e legno. Qui vivono persone, anatre e tantissimi gatti. La gente del posto produce e vende conserve e marmellate, ci sono locande, qualche bar, e una piccola chiesa dove per poco non mi è preso un colpo quando mi sono accorta che nascosta nella penombra c'era una vecchina che stava facendo un sonnellino. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Se avete intenzione di visitare Cipro facendo più tappe, direi che una notte a Kakopetria andrebbe sicuramente presa in considerazione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-h3EuVAb0_tnrArLFq3QZ2xEyT71dtFAB9-GAPQf9j61uroVL_7uiM8KR_TE6RPl5AzW9OVByCt0xiVBjuzkTKLdDSFe_PkBbnaZukUxWyHV8TWxczbPaXHcGt8S4CjG2wh_hBZSvRfPIMP58qjZCgw__NJNpnDJlsd_nX228sry8EMUhqaJzoMydlgg/s2046/20230916_110442-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Kakopetria" border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-h3EuVAb0_tnrArLFq3QZ2xEyT71dtFAB9-GAPQf9j61uroVL_7uiM8KR_TE6RPl5AzW9OVByCt0xiVBjuzkTKLdDSFe_PkBbnaZukUxWyHV8TWxczbPaXHcGt8S4CjG2wh_hBZSvRfPIMP58qjZCgw__NJNpnDJlsd_nX228sry8EMUhqaJzoMydlgg/w640-h640/20230916_110442-COLLAGE.jpg" title="Kakopetria" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kakopetria</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><b>Terza tappa<br />Chiesa di Agios Nikolaos di Stegis</b><div><br /></div><div>A differenza della prima chiesa (particolare, ma non imperdibile secondo il mio gusto personale, che non sempre coincide con quello delle mie compagne di viaggio) quella di <b>Agios Nikolaos di Stegis</b> merita assolutamente una visita. Si trova poco distante da Kakopetria ed è davvero particolare.</div><div><br /></div><div>Superato l'ampio parcheggio si attraversa quello che sembra il cancello di una villa e ci si ritrova all'interno un grande prato con due casolari in pietra: la prima, piccolina, è la casa del custode con annesso negozio di souvenir religiosi, la seconda, un po' più grande, è la Chiesa che tra l'altro è pure Patrimonio Unesco. </div><div><br /></div><div>L'interno è densamente decorato, le pitture murali sono molto colorate, realistiche e dettagliate. Anche qui è proibito fare fotografie, ed è un peccato perché ci sono dei particolari molto belli ma anche tanto inquietanti. Come i bambolotti che sembrano usciti da un film horror (io ho un po' paura delle bambole brutte, forse ho visto davvero troppi film) che dovrebbero - credo - rappresentare l'anima dei bambini mai nati.</div><div><br /></div><div>A parte questo dettaglio (o forse proprio per questo, chi lo sa) questo posto mi è piaciuto proprio tanto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM7NbskCdnMJN1wCgb13wpJAtl3ZCTfd_754ULZPVvK3zwFxXvBphzVTa1vfjGzvVnuri34fxn7U-Z0DU2yp9zxz_rNkvp-hBq2PjCByJtkjivxFOvrj1TJZss7_a9Is_ZB6hoNMzqGwpYeYmXgetgVx_XEaHQz_xw4zZpU2mLbt5OBec1LqDHDvSpKMY/s4080/20230916_120626.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Chiesa di Agios Nikolaos di Stegis" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM7NbskCdnMJN1wCgb13wpJAtl3ZCTfd_754ULZPVvK3zwFxXvBphzVTa1vfjGzvVnuri34fxn7U-Z0DU2yp9zxz_rNkvp-hBq2PjCByJtkjivxFOvrj1TJZss7_a9Is_ZB6hoNMzqGwpYeYmXgetgVx_XEaHQz_xw4zZpU2mLbt5OBec1LqDHDvSpKMY/w640-h360/20230916_120626.jpg" title="Chiesa di Agios Nikolaos di Stegis" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Agios Nikolaos di Stegis</span></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Quarta tappa<br />Pranzo da qualche parte nei pressi del Monte Olimpo</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La meta finale di oggi è il Monastero di Kykkos, ma si è fatta una certa e vorremmo pranzare. Il panorama è splendido ma lungo la strada non c'è molto, a parte qualche cartello che avverte di fare attenzione ai mufloni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3s5g8g6VJ57CnIa8DtgAscW-kZKgxvJf_vrGU4hNHEPGppd86B1xCKXFJPyabV2r95Ze-Oohc3xCHQt3-PM2EwKD4bdGd4I_sEbe7wRZiktwWKtXg3hCQdtyi0kyjKIZpUuzJGckkT8qlvZDOCq2gLbPJ5PxCuUtPwEReTyHtB2vUCDZSjcitcXDVi9k/s2296/mufloni.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1631" data-original-width="2296" height="454" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3s5g8g6VJ57CnIa8DtgAscW-kZKgxvJf_vrGU4hNHEPGppd86B1xCKXFJPyabV2r95Ze-Oohc3xCHQt3-PM2EwKD4bdGd4I_sEbe7wRZiktwWKtXg3hCQdtyi0kyjKIZpUuzJGckkT8qlvZDOCq2gLbPJ5PxCuUtPwEReTyHtB2vUCDZSjcitcXDVi9k/w640-h454/mufloni.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Attenti ai mufloni</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Appena vediamo un ristorante ci fermiamo. Siamo le uniche clienti e la cosa non ci fa una buona impressione, ma veniamo accolte con un sorriso così gentile che sembra brutto andare via. Quindi ci accomodiamo e studiamo il menu.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ci facciamo prendere dalla fame (e dall'entusiasmo) e ordiniamo come al solito troppe cose, tutte deliziose. Tra le prelibatezze scelte abbiamo preso il <b>kleftico</b>, piatto tipico di agnello con patate cotto a bassa temperatura nel tradizionale forno a cupola che rende la carne morbidissima e deliziosa. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Kleftico significa 'rubato' o letteralmente 'furto' e deriva da un fatto che risale a parecchi secoli fa. Pare che qualcuno rubò una pecora e per non farsi scoprire pensò di cucinarla dentro a una buca ben sigillata con l'argilla per non far fuoriuscire fumi e odori. Il forno a cupola riproduce quel tipo di cottura, e infatti il nome 'kleftico' si usa sia per indicare il piatto di agnello che il tipo di cottura.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Comunque, quel piatto di kleftico enorme e buonissimo sarebbe bastato da solo per due, ma noi abbiamo preso anche salsicce, involtini (che qui si chiamano kupepya) e una bella insalatona, per non farci mancare niente. A fine pasto il gentile proprietario ci ha offerto un liquore dolcissimo di cui non ho capito il nome e ci ha presentato il conto: 41 euro in totale. In tre! Io sono basita da quanto - poco - stiamo spendendo per mangiare, tanto che ricontrollo più volte lo scontrino convinta che ci sia un errore.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxkmSItB85LGToI2w_OqiGGgczcCgH8r7rhBgKDNcxyIhyphenhyphenWBHpftH-IZq21_t9SUiHOM9tWtNb2bFa593QYz5CwU4i1t3A5r0Xx-jg-NGB5wyv3VxwLLK0wLCZ87a448wv6t1UFLNsyHlMt3ss9mOL1LO2918t4XZRmOp_gimri3xJMe0UCk5s_q6-fFk/s3196/20231128_200350-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxkmSItB85LGToI2w_OqiGGgczcCgH8r7rhBgKDNcxyIhyphenhyphenWBHpftH-IZq21_t9SUiHOM9tWtNb2bFa593QYz5CwU4i1t3A5r0Xx-jg-NGB5wyv3VxwLLK0wLCZ87a448wv6t1UFLNsyHlMt3ss9mOL1LO2918t4XZRmOp_gimri3xJMe0UCk5s_q6-fFk/w640-h480/20231128_200350-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ristorante Panorama</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><b>Quinta tappa<br />Monastero di Kykkos</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Rifocillate a dovere, ci mettiamo in marcia e affrontiamo la strada per il <b>Monastero di Kykkos</b>. Alla fine a parte un paio di curve a gomito e un tratto di strada in cui abbiamo dovuto fermarci per far attraversare un gruppetto di fagiane, arriviamo in scioltezza alla meta (è sempre Daniela a guidare eh, non voglio prendermi meriti che non ho).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">L'aria quassù è decisamente più fresca e pulita, siamo sulla cima della montagna su cui sorge il Monastero, ad un'altitudine di 1318 metri, per essere precisi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both;">Il monastero di Kykkos è dedicato a Panagia (la Vergine Maria) ed è il più ricco e sontuoso di Cipro. L'icona (ricoperta di argento dorato e protetta da una teca di madreperla) è una delle tre attribuite ad Agios Loukas (l'apostolo Luca).</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il Monastero è un tripudio di bellezza, colori e mosaici fin dall'ingresso che porta al primo cortile. L'edificio è a due piani porticati e si sviluppa in più parti collegate tra loro. Nel secondo cortile si accede alla Chiesa dove si trova un piccolo museo e la preziosa icona.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Vorrei trasferire su carta tutte le immagini e le sfumature dei mosaici che ricoprono le pareti, mi piacerebbe avere il tempo di sedermi e riempire album di acquerelli per raccontare visivamente (e emotivamente) questo posto. Mi ritrovo a girare senza meta per i corridoi, finisco dove probabilmente non potrei entrare, scatto foto. Tutte queste immagini sono una fonte di ispirazione gigantesca per me. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Le decorazioni della Chiesa poi sono qualcosa di incredibile, c'è una opulenza e una ricchezza di dettagli difficili da cogliere nel complesso, anche perché gli spazi sono limitati e i visitatori del Monastero (che sembrava quasi deserto) sembrano essere tutti qui dentro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Le mie compagne di viaggio non hanno il mio stesso entusiasmo, la struttura (a parte la Chiesa) non è quella originale (andata distrutta da diversi incendi). Come dico spesso su questo blog il viaggio, inteso anche come singola esperienza, è una questione davvero personale perché è la somma di fattori e sentimenti assolutamente personali. Ed è questa la caratteristica che amo di più, ogni posto, ogni viaggio, genera emozioni e ricordi in noi che non saranno mai uguali a quelli degli altri. Magari spesso saranno simili, ma a volte sembrerà di essere stati in posti completamente diversi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Comunque, se non si fosse capito, io ho adorato questo posto e secondo me vale assolutamente la pena di venire fin quassù per visitarlo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Davanti all'ingresso del Monastero c'è qualche bancarella dove è possibile mangiare qualcosa e comprare lo zivania, il liquore di Cipro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYRWu5YF1gGEMb3IqNZ0AJ36WLsBLWC_R5dIS7N5gQGD055-fzLYVaE7Ph7uP8Sya0L17JJ8PkkwARJGd4SHawburG-Z-afEOH-qO-aUYHZvE3gg8XGqyNIEjWcbT8qLDD0cEX5U6DI2qUrtxuUJXq7narCI4UybN5MfwJZCN4DGWQViOU_PgQVTjna4k/s4080/20230916_151019.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYRWu5YF1gGEMb3IqNZ0AJ36WLsBLWC_R5dIS7N5gQGD055-fzLYVaE7Ph7uP8Sya0L17JJ8PkkwARJGd4SHawburG-Z-afEOH-qO-aUYHZvE3gg8XGqyNIEjWcbT8qLDD0cEX5U6DI2qUrtxuUJXq7narCI4UybN5MfwJZCN4DGWQViOU_PgQVTjna4k/w640-h360/20230916_151019.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Z-uR6IdlPmJDygIejL8EOMZ70or0NxqRmwewmPkEB92CMVf0Lh7-uM7_3mld4Sg4KeHXIXEyJPk47Z42t07hAfP2bjbbb5q7DLvahTC6svEhbzwcRce6IigkvPBYPj6XknuvuC17tMJu7rkoHJG_3eXyMV1D1-LNp0R1UAJncMLSOlnkYtlX2VNWsjo/s4080/20230916_151359.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Z-uR6IdlPmJDygIejL8EOMZ70or0NxqRmwewmPkEB92CMVf0Lh7-uM7_3mld4Sg4KeHXIXEyJPk47Z42t07hAfP2bjbbb5q7DLvahTC6svEhbzwcRce6IigkvPBYPj6XknuvuC17tMJu7rkoHJG_3eXyMV1D1-LNp0R1UAJncMLSOlnkYtlX2VNWsjo/w640-h360/20230916_151359.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcJATNeKTnqghyphenhyphenTYfiRPWoKgNPH1bX5WywzlhogdgNLZnMyZZ2fLQ_bj1qmQfZI85vpuWOnZuZMzVp2RrCgBlDc-eycniF4oH_f-pbqnBZTtp4WzdDCVjY8hoF5EuIFi3ux9HUP5rVgwAAxPwPLnCDC71YtHzFl_oCxYeiSk9G3eMissHdnKYx3OKW90s/s2880/20231204_182057-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2880" data-original-width="2880" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcJATNeKTnqghyphenhyphenTYfiRPWoKgNPH1bX5WywzlhogdgNLZnMyZZ2fLQ_bj1qmQfZI85vpuWOnZuZMzVp2RrCgBlDc-eycniF4oH_f-pbqnBZTtp4WzdDCVjY8hoF5EuIFi3ux9HUP5rVgwAAxPwPLnCDC71YtHzFl_oCxYeiSk9G3eMissHdnKYx3OKW90s/w640-h640/20231204_182057-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij8WokGMw7N4LJQI5XFaOdIBjp-oURtswxljyQMQYFC-xYCZLNVU-Lue3e8V_XI317O2oF5xxYw_7BsUZDWd70wNqFpqQwDqX36QpH05JGMIFBSQbUf6P2rO0xAe6Mn4cYq2wH9baIQQltNMiAXYrKWjGV5ReDWWjgm7kXcnt1EChTsob7l73-kK-QoHk/s4080/20230916_152410.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij8WokGMw7N4LJQI5XFaOdIBjp-oURtswxljyQMQYFC-xYCZLNVU-Lue3e8V_XI317O2oF5xxYw_7BsUZDWd70wNqFpqQwDqX36QpH05JGMIFBSQbUf6P2rO0xAe6Mn4cYq2wH9baIQQltNMiAXYrKWjGV5ReDWWjgm7kXcnt1EChTsob7l73-kK-QoHk/w640-h360/20230916_152410.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm_9N8FJVj0fsdflxh7HIPi_Fl_00in-BF09dn7c4-oUXOY2-V4CG21suLKaXVx5TO_QJM-owTbhWYBoKhNjxMkFWYaejwJfliIiUpDdljjVw4G6U_fWbjLiVoE7xcQ786xTyDfVDNK9GJuJWmFclZMk2500cNXUzRUdJ6nNc37c1UjZWS3i1NaBxaXvU/s4080/20230916_153347.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm_9N8FJVj0fsdflxh7HIPi_Fl_00in-BF09dn7c4-oUXOY2-V4CG21suLKaXVx5TO_QJM-owTbhWYBoKhNjxMkFWYaejwJfliIiUpDdljjVw4G6U_fWbjLiVoE7xcQ786xTyDfVDNK9GJuJWmFclZMk2500cNXUzRUdJ6nNc37c1UjZWS3i1NaBxaXvU/w640-h360/20230916_153347.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8L7YWvgXHuifJJZwDfhNYyrpNHJD7XogHfmb1spgdWHqXeuX1yqDK8vwhlquZoKJTMY5_BX29Md3CbMKFKIjAfOgZFgaKqcufwVDM6s-RRG0cjnlxs67rQZF3jwDrm5nkq73SvmQHu01sA2sY366L1r8EfeVZsN_a6EyUln87vFzI66fGN2zpWclt5Cc/s4080/20230916_153526.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8L7YWvgXHuifJJZwDfhNYyrpNHJD7XogHfmb1spgdWHqXeuX1yqDK8vwhlquZoKJTMY5_BX29Md3CbMKFKIjAfOgZFgaKqcufwVDM6s-RRG0cjnlxs67rQZF3jwDrm5nkq73SvmQHu01sA2sY366L1r8EfeVZsN_a6EyUln87vFzI66fGN2zpWclt5Cc/w640-h360/20230916_153526.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><b>Quinta tappa<br />Street Art di Larnaca</b></div><div><br /></div><div>Rientriamo a Larnaca che è abbastanza presto, così pensiamo di uscire un po' dal nostro quartiere e visitare la città. Devo dire che vista così, lontana dal centro antico che è la parte più bella della città, Larnaca dimostra di avere due facce. Una è quella ricca e anonima delle vie piene di locali fighetti e negozi tutti uguali, dove niente fa anche solo percepire di essere a Cipro. L'altra, decadente ma sicuramente più interessante, dei palazzi fatiscenti, delle strade polverose, e dei graffiti.</div><div><br /></div><div>Ai confini di questo quartiere popolare c'è un hotel completamente ricoperto di murales. E così un palazzone oggettivamente brutto diventa un'opera d'arte, un'esplosione di creatività e un soggetto obbiettivamente bello da vivere, guardare e fotografare. </div><div><br /></div><div>Per avere un'idea delle "due facce" e dei contrasti di Larnaca visitate le vie intorno a Kostantinou Kalogera e Aristotelous e poi fate un giro in Ermou Square.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_j8wHtCSu8JoPNHfKMAL3rxgBDWh0bG33GbXFJm2sxW6t1UBQwol5-RZD3JuhYXqFJzSpt7LtMRgegGQ35jY2ed01IxcgfDFo83uZEEmmhHdikVF_naUOMGq33J8MMh2ysdUQg4GnH8yXVrk_DWf98n97MU2dXJQFnBvldRtb-Yofq7pPpC8RvhqL_cI/s4080/20230916_190649.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_j8wHtCSu8JoPNHfKMAL3rxgBDWh0bG33GbXFJm2sxW6t1UBQwol5-RZD3JuhYXqFJzSpt7LtMRgegGQ35jY2ed01IxcgfDFo83uZEEmmhHdikVF_naUOMGq33J8MMh2ysdUQg4GnH8yXVrk_DWf98n97MU2dXJQFnBvldRtb-Yofq7pPpC8RvhqL_cI/w640-h360/20230916_190649.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rise Street Art Hotel Larnaca</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP7vuFXJasWR_UGvFkrw2graIfes_Y05-4fIHhxZXEommMYp0l8huE6hWdMqsoakhVB88Zx1QaDDu354c-s1q3IfwOpbuibbkZnOivizjbpYPcL5GkNOTKxpzojowIps9RTAFFjOhu-8rFEiKFwHqpx6M2pLTSjBt_Na2VSmbcNLZ7fkSFjvuME1NjEYA/s2046/20230916_183811-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP7vuFXJasWR_UGvFkrw2graIfes_Y05-4fIHhxZXEommMYp0l8huE6hWdMqsoakhVB88Zx1QaDDu354c-s1q3IfwOpbuibbkZnOivizjbpYPcL5GkNOTKxpzojowIps9RTAFFjOhu-8rFEiKFwHqpx6M2pLTSjBt_Na2VSmbcNLZ7fkSFjvuME1NjEYA/w640-h480/20230916_183811-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Larnaca</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh-Vz8UuhjqMtVDiRcT6RG8RK7pygudEndj0uVRBLtKgrQz8VVaDqPE2D-16uuxouv2Ots-x9q4oXETFjLxW8xd-brBX-u1mQojW21DfUuPDkfYyJiEEUGER_D1-TpNh52wyXQSkkoCp69hA_qHCHr_jTG2GMNEEyEZ79brmIxvOxeExLWcsHB9c5Usng/s4000/20230912_205001.jpg"><img border="0" data-original-height="2250" data-original-width="4000" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh-Vz8UuhjqMtVDiRcT6RG8RK7pygudEndj0uVRBLtKgrQz8VVaDqPE2D-16uuxouv2Ots-x9q4oXETFjLxW8xd-brBX-u1mQojW21DfUuPDkfYyJiEEUGER_D1-TpNh52wyXQSkkoCp69hA_qHCHr_jTG2GMNEEyEZ79brmIxvOxeExLWcsHB9c5Usng/w640-h360/20230912_205001.jpg" width="640" /></a></div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-kolossi-e-kourion.html">- continua -</a></div><div><br /><p>_________________________________</p><p><i>Info pratiche <br /><br /></i>Larnaca - Galata <br />circa 100 km<br />L'ingresso alla chiese di Panagia Podhitou è gratuito</p><p>Galata - Kakopetria<br />circa 3 km<br />La Chiesa di Agios Nikolaos di Stegi (ingresso gratuito) è a 8 km</p><p>Pranzo: Ristorante Panorama <br />se lo cercate su Maps l'indirizzo esatto è Kalopanayiotis 2862, Cipro</p><p>Monastero di Kikkos <br />ingresso gratuito<br />(Kykkos-Larnaca 120 km)</p><p><br /></p><p></p></div></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com0WVFH+43M, 4800, Cipro34.9227826 32.877672534.866470258008931 32.809007949218753 34.979094941991065 32.946337050781253tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-35184831853703163252023-11-28T19:32:00.003+01:002024-01-13T17:00:18.795+01:00Una settimana a Cipro - Famagosta e il lato turco<p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-paphos.html"> - post precedente: Paphos -</a></p><p><b>Diario di viaggio a Cipro</b><br />15 settembre 2023</p><p>Stamattina il nostro caro amico Maps decide di farci fare una strada alternativa per andare a prendere l'autostrada, così per qualche motivo che ignoriamo passiamo sotto <b>all'acquedotto romano di Larnaca</b>. Ne approfittiamo per scendere dalla macchina e fare due foto, così diamo un senso a questa deviazione non richiesta.</p><p>Oggi andiamo a Cipro nord, nella parte turca, e sono emozionata. È vero, abbiamo già varcato il confine a Nicosia, ma eravamo a piedi mentre oggi siamo in macchina e stiamo andando verso uno dei checkpoint, quello di Pergamos (dopo Pyla). Avevamo letto pareri allarmistici sulla questione checkpoint, dicevano che non si poteva attraversare la linea con un'auto noleggiata nel lato greco, ma direi che non è vero. Siamo arrivati col nostro <i>catorcio a noleggio</i>, abbiamo mostrato i documenti (per sicurezza abbiamo portato il passaporto) pagato una quota di 20 euro che dovrebbe valere come "assicurazione" e siamo entrate senza problemi.</p><p><b>Il lato turco di Cipro è completamente diverso</b>, percorriamo un lungo tratto di strada dove sembra di stare in un luogo deserto, non una casa, non una persona. Costeggiamo una rete con filo spinato finché non ci allontaniamo dalla zona di confine e ci affidiamo ai cartelli stradali perché siamo ufficialmente in Turchia e ho dovuto togliere la connessione dati sul telefono (il signor Wind mi ha subito addebitato qualche euro solo per aver passato il confine).</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4R1IXN5YZD4FH_27kzx1jKtE9_jdSKguOjOBSJbQiiN9jKlDE-MAMGfQteTNcuedYrzfNWEhcK2Ogi9WA9qSgA1GGn2cbu3j8OKNYj9mWIgOUs2J7aL9uYIyR7teR4TL88PiXV9PspKDU7q3YMNkEj-0Sum3Ag8IOAjg76T3H1UHOln9eyvTnuH-4I-g/s2046/20230915_161254-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4R1IXN5YZD4FH_27kzx1jKtE9_jdSKguOjOBSJbQiiN9jKlDE-MAMGfQteTNcuedYrzfNWEhcK2Ogi9WA9qSgA1GGn2cbu3j8OKNYj9mWIgOUs2J7aL9uYIyR7teR4TL88PiXV9PspKDU7q3YMNkEj-0Sum3Ag8IOAjg76T3H1UHOln9eyvTnuH-4I-g/w640-h640/20230915_161254-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><span><a name='more'></a></span><p><br /></p><p><b>Prima tappa<br />Saint Barnabas Monastery</b><br /><br />Incuriosite dal cartello che segnala la strada per il monastero di Saint Barnabas facciamo una deviazione e andiamo a vedere. Ho scoperto che questo personaggio ha una storia tragica e interessante, che ora vi racconto in breve.</p><p>S. Barnabas nacque a Salamina da una famiglia ebrea, andò a studiare a Gerusalemme, incontrò Paolo (l'apostolo) e si convertì, quindi tornò a Cipro convinto di poter predicare il Cristianesimo. Non fu una buona idea perché fu ucciso dagli ebrei e gettato in mare. Alcuni suoi discepoli però riuscirono ad assistere al suo assassinio e recuperarono il corpo. Lo seppellirono insieme alla bibbia di S. Matteo che aveva sempre con sé. Il luogo di sepoltura restò sconosciuto per più di 400 anni, finché apparve in sogno ad un vescovo che ordinò l'apertura della tomba. I resti erano sicuramente irriconoscibili, ma la bibbia era lì e fu la prova che si trattasse proprio di S. Barnabas, e fu quindi ordinata la costruzione del Monastero vicino al luogo di sepoltura.</p><p>Ci fermiamo a prendere un caffè turco nel bar vicino alla biglietteria. Intorno al cortile c'è il corpo principale porticato, mentre la chiesa è diventata un Museo delle Icone. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhmkTnONWhM-mKGCbmDK8R-na0Apl7L3t6MqS5LM3GpppStQM7ff-Lt0uGEyETtG8KgdcK7miVOdlx9ApGoX1SyxZQZnf9aBscykfuwCiz-K19pOr1_SNHS3PHvml_apRjens5ZtkdGSmns9Kh9oDKGAZT-Ep0KSOgFN1ldPsNL8OfUjnOBXdsjehOHSM/s4080/20230915_103837.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhmkTnONWhM-mKGCbmDK8R-na0Apl7L3t6MqS5LM3GpppStQM7ff-Lt0uGEyETtG8KgdcK7miVOdlx9ApGoX1SyxZQZnf9aBscykfuwCiz-K19pOr1_SNHS3PHvml_apRjens5ZtkdGSmns9Kh9oDKGAZT-Ep0KSOgFN1ldPsNL8OfUjnOBXdsjehOHSM/w640-h360/20230915_103837.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoo_Veiwc0LWvJeotZ11spMMzrAN5D2H805hvPLR8h6jixDvnEf2TCmIbjCP4MuPXEGWwgtpoRvKpEBuurExxANn_Ob1GsCt051Pv3LymJQ3hKD7x6WFrcmA6hnwVO6f1hrAfnwAvUDCw8zvzWE9atOxclRTjTkDZvgx9QvjC3iz-WrzdOM7EbqNMtLRA/s4080/20230915_103901.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoo_Veiwc0LWvJeotZ11spMMzrAN5D2H805hvPLR8h6jixDvnEf2TCmIbjCP4MuPXEGWwgtpoRvKpEBuurExxANn_Ob1GsCt051Pv3LymJQ3hKD7x6WFrcmA6hnwVO6f1hrAfnwAvUDCw8zvzWE9atOxclRTjTkDZvgx9QvjC3iz-WrzdOM7EbqNMtLRA/w640-h360/20230915_103901.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpBbicNY94v7qijO5JY-op2FEg41cWr_-c4EKhfgd6Fn7kosSl2ADpOMD9WefgxX_MARDOlh01kq61BeKQxXoCluKivrxTwnDVW1_ztVgzPCdDjcg3tAuDxxmBJhEi1DYQmiZnThy08PxstTBboku8UlwotStf8z-XM1hsM1X35F4yLmP1GbHvxp8JoY8/s2046/20230915_104104-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpBbicNY94v7qijO5JY-op2FEg41cWr_-c4EKhfgd6Fn7kosSl2ADpOMD9WefgxX_MARDOlh01kq61BeKQxXoCluKivrxTwnDVW1_ztVgzPCdDjcg3tAuDxxmBJhEi1DYQmiZnThy08PxstTBboku8UlwotStf8z-XM1hsM1X35F4yLmP1GbHvxp8JoY8/w640-h480/20230915_104104-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><b>Seconda tappa<br />Sito archeologico di Salamis</b></div><div><br /></div><div>Ci rimettiamo macchina alla volta del sito archeologico di Salamis ma imbroccare il percorso corretto è un po' ostico: il traffico, i cantieri e la guida aggressiva dei locali non aiutano. Mi viene da pensare che se è vero che alcune agenzie di noleggio auto vietano di passare il confine non è tanto perché l'assicurazione non copre i danni, ma perché da queste parti guidano veramente male.</div><div><br /></div><div>Il sito archeologico di Salamis si trova sulla costa a nord della città di Famagosta. Non bisogna per forza essere appassionati d'arte o di storia per rendersi conto della bellezza e del valore di questo posto. Mi stupisce il fatto che i turisti possano camminare praticamente ovunque, lo faccio ovviamente anche io cercando di non calpestare i mosaici (quel che resta) mentre cammino tra i resti delle antiche terme, dell'Agorà con le alte colonne, nel teatro romano. Bellissimo. </div><div><div><br /></div><div>Decidiamo di fermarci a pranzo nel ristorante vicino all'ingresso del parco archeologico, così non dobbiamo nemmeno spostare la macchina. Pranzare in riva al mare è sempre una bella cosa, sarebbe altrettanto bello andare in spiaggia e fare anche il bagno, se avessimo pensato di portarci il costume. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR3MOFBjhA6chKglpWg0Yr6ZpFF7pujEAKWpX9UN9lkqM2A9vjkoI1A9MvSmzf4JPxry7VNhyphenhyphenHjE9IvQAAKBXxID0Cg6VbKy573NyZcK8DBvvXqId1ZloK_1U0KAHpeyATss2fqh1BTm_IxpR9V0Pxg82xjT3qyoHcjbz55A7xY_F0ePPZMcyisFQNvDE/s4080/20230915_113819.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR3MOFBjhA6chKglpWg0Yr6ZpFF7pujEAKWpX9UN9lkqM2A9vjkoI1A9MvSmzf4JPxry7VNhyphenhyphenHjE9IvQAAKBXxID0Cg6VbKy573NyZcK8DBvvXqId1ZloK_1U0KAHpeyATss2fqh1BTm_IxpR9V0Pxg82xjT3qyoHcjbz55A7xY_F0ePPZMcyisFQNvDE/w640-h360/20230915_113819.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG4cxztJMyLiDPjwYHhtVzyMFfJpmCL0eGamzAc_la2es1nhrHKyzRsW5ZgZszapgjxZ0qUd2iYfooBCWlY7bCGa7BAW0wF7Lmlz1-rsw0tPdc2cB3ee7F4Lt23c7xvhEjHY0plLpTXC1dIavgArzlx9lIe9VlKQkjWKhVXPp_BLqySaxibLwtZJLuY8E/s4080/20230915_115727.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG4cxztJMyLiDPjwYHhtVzyMFfJpmCL0eGamzAc_la2es1nhrHKyzRsW5ZgZszapgjxZ0qUd2iYfooBCWlY7bCGa7BAW0wF7Lmlz1-rsw0tPdc2cB3ee7F4Lt23c7xvhEjHY0plLpTXC1dIavgArzlx9lIe9VlKQkjWKhVXPp_BLqySaxibLwtZJLuY8E/w640-h360/20230915_115727.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgW4XlfgJo8WvW_rSQzmNB2OIhfwO2LBwmW4aQJCcHtuyzQWzT3KUOlin5hpvAESv3LkYS6S0YywHyANNNiFMfjFvUs4x1zevZLRi2k30UsPQSah3jJTYl95wE-paNJN9M9tK_T4r9HiC0sgM3ipXW50XB6DtKfdqlTVYKrbTZXyf3GM34pwUDiZcxul4/s4080/20230915_121209.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgW4XlfgJo8WvW_rSQzmNB2OIhfwO2LBwmW4aQJCcHtuyzQWzT3KUOlin5hpvAESv3LkYS6S0YywHyANNNiFMfjFvUs4x1zevZLRi2k30UsPQSah3jJTYl95wE-paNJN9M9tK_T4r9HiC0sgM3ipXW50XB6DtKfdqlTVYKrbTZXyf3GM34pwUDiZcxul4/w640-h360/20230915_121209.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjahu_Wx9-v79fiz8Iyl6_26HjphJsWr1BMMo1LQMl6Fw8Fmz4wBQ336CWRMQMV9LM195CnGLHy0qUz1pIDzgFZnYqDfNQT6ZpLOlEIg3g6Mk5VUyMkfhE0DVV5Lej1sFHQZa-yfeauJ3_Rjf0vd3Yl6ehbu82s2scddY60BN8fZW6_d4pJtKwsF6hEbgQ/s4080/20230915_121931.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjahu_Wx9-v79fiz8Iyl6_26HjphJsWr1BMMo1LQMl6Fw8Fmz4wBQ336CWRMQMV9LM195CnGLHy0qUz1pIDzgFZnYqDfNQT6ZpLOlEIg3g6Mk5VUyMkfhE0DVV5Lej1sFHQZa-yfeauJ3_Rjf0vd3Yl6ehbu82s2scddY60BN8fZW6_d4pJtKwsF6hEbgQ/w640-h360/20230915_121931.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisj0b49pFlESRvKBq65TDcp623dyM6Bw4ZqhzR0APJZGO_rMZYHw2MxVXKuWt_tby6u-ZGbKNWDb9Id5hFkYCW2XIJC08IhyphenhypheniU0w4pJe4D0pWXF53BFwHxxj_KyzIqOCXebPejmzbf4ff9o8ehDnr-UdA03CZJNTUOctkT_HRXfQD-7P7744poVkDEnmI/s4080/20230915_125023.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisj0b49pFlESRvKBq65TDcp623dyM6Bw4ZqhzR0APJZGO_rMZYHw2MxVXKuWt_tby6u-ZGbKNWDb9Id5hFkYCW2XIJC08IhyphenhypheniU0w4pJe4D0pWXF53BFwHxxj_KyzIqOCXebPejmzbf4ff9o8ehDnr-UdA03CZJNTUOctkT_HRXfQD-7P7744poVkDEnmI/w640-h360/20230915_125023.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><b>Terza tappa<br />Famagosta</b><div><br /></div><div>Ci spostiamo quindi a Famagosta o Gazimağusa, città nota in antichità come Arsinoe (in onore di Arsinoe d'Egitto), poi come Ammochostos ("nascosta nella sabbia") e infine Famagosta (fama Augusti), nome turco di Mağusa (Gazi è un prefisso turco che significa "glorificata").</div><div><br /></div><div>Circondata da mura veneziane, Famagosta è secondo me una delle città più belle di Cipro. Nel cuore della città vecchia ci sono tante chiese trasformate in moschee, la più bella è sicuramente <b>Lala Mustafa Paşa Camii</b>, sorta sulla ex cattedrale gotica di San Nicola. L'interno è completamente spoglio, con i pavimenti coperti dai tappeti.</div><div>Si trova nella piazza centrale, di fianco ad un sicomoro che pare sia stato piantato durante la costruzione della cattedrale, cioè più di 700 anni fa.</div><div><br /></div><div>Di fronte ci sono le rovine del <b>Palazzo Veneziano</b>, di cui è sopravvissuta la facciata con un arco centrale su cui è presente lo stemma di Giovanni Renier, Capitano Veneziano di Cipro nel 1552.</div><div><br /></div><div>Anche qui gatti, gatti ovunque. </div><div><br /></div><div>Devo dire che mi sono emozionata moltissimo visitando le rovine della chiesa di <b>San Giorgio dei latini</b>, anche se è tenuta in pessime condizioni. Forse perché la struttura lascia immaginare quanto fosse maestosa, o perché il pavimento è diventato ormai un tappeto di erba. Non so, l'ho trovata bellissima. </div><div><br /></div><div>Lì di fronte, dove c'è la Torre di Otello, ci fermiamo a prendere una birra in un locale molto carino. Intorno a noi, nella via piena di ristoranti, si alza il fumo delle griglie. L'aria si riempie di un profumo intenso e invitante di carne alla griglia, e le nuvole di fumo che sfocano i contorni delle palazzine mi ricordano un po' le atmosfere fiabesche delle città termali giapponesi.</div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7faX-Gk_7eVwWyck-q8H_mHCta_me4jJ4oA5q2cC_DU-C1xw6OBjg6yU8p29vi0wsmDuI87CjZ-k8Q2sFlWiNjj2GOr1JMEkItX6EWCXVdR1z4rG_ylv9G9JBJTY9LjcVofEJ4R0ExcGXF7M1CSmTqCdNpu52XsDitg0_RXr58okpB8i9C_J5_sPD_JE/s4080/20230915_144051.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7faX-Gk_7eVwWyck-q8H_mHCta_me4jJ4oA5q2cC_DU-C1xw6OBjg6yU8p29vi0wsmDuI87CjZ-k8Q2sFlWiNjj2GOr1JMEkItX6EWCXVdR1z4rG_ylv9G9JBJTY9LjcVofEJ4R0ExcGXF7M1CSmTqCdNpu52XsDitg0_RXr58okpB8i9C_J5_sPD_JE/w640-h360/20230915_144051.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizeuud1Z3OQjKMc2DmMNV5PVNX5Q9m2pRvNHzO4XzJM_cZutus_kNtkD4WbMgNOek6jR_g__moNfx3w6fxHfc7Zv8kNKDDdW98phfpuq3HO-2xkbQX8TNWtA39ilgDyNzqFE4ixGnHxkWrmfhzYr5hTRr0GPkVgH-PqkVUIl7xURn_J0n3KHudFEJu5qw/s3196/20231128_192455-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizeuud1Z3OQjKMc2DmMNV5PVNX5Q9m2pRvNHzO4XzJM_cZutus_kNtkD4WbMgNOek6jR_g__moNfx3w6fxHfc7Zv8kNKDDdW98phfpuq3HO-2xkbQX8TNWtA39ilgDyNzqFE4ixGnHxkWrmfhzYr5hTRr0GPkVgH-PqkVUIl7xURn_J0n3KHudFEJu5qw/w640-h480/20231128_192455-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk-lHrE9szzZF4-0qVXzpkQq-dxLPEUPW22FaTdYXa_Bum4qW-clN59Cp-TFsH4e1FHi1d4TpL6odYvQCftvIWZxcIEWXAyv2J3YfZ_7O-1-_XrirWyf29MQubdmI8jCrWTkYQyLlxUlCDtLbzupX4vPBCZM4AExeyOafALlVkRVyVUGni-bOuiO9OEnU/s4080/20230915_144652.jpg" style="margin-left: 1em; 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text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgci1pGyvsIYLDPmNQmLWlJ9lenIyHx9Z_6JGGH3eqa4y8mji-IvpH5FPrK2wAXw_7lDBfoeri_pxbFyHNCecYWkV-hxnIaCTYktSH9XIzYNQN_UabnD2oRbbE0B5DDzUN-YANSThofBilEk4xKJs7WoLRE6sJLuaOGewcRTcqQBvxUEmYl0OrlSTPF7DI/s4080/20230915_150203.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgci1pGyvsIYLDPmNQmLWlJ9lenIyHx9Z_6JGGH3eqa4y8mji-IvpH5FPrK2wAXw_7lDBfoeri_pxbFyHNCecYWkV-hxnIaCTYktSH9XIzYNQN_UabnD2oRbbE0B5DDzUN-YANSThofBilEk4xKJs7WoLRE6sJLuaOGewcRTcqQBvxUEmYl0OrlSTPF7DI/w640-h360/20230915_150203.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisghGIVVIHxCZopmxIPqA0I6TOoRSCXY9rJxnfSUu2bHbo9C91OQiHT-erGPJxCOlKYsg_IFodsg4CPk4r0IssEuGZCjijKPhMTYKF43s7NJRgDXwC-lvsWr3KKnbqtjRcJyMfBZ-2SGHS7vIyyzyu-9CFLlO-rIgP202beTLmYbvWkYtpl4rWGN_D9oI/s2046/20230915_150555-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisghGIVVIHxCZopmxIPqA0I6TOoRSCXY9rJxnfSUu2bHbo9C91OQiHT-erGPJxCOlKYsg_IFodsg4CPk4r0IssEuGZCjijKPhMTYKF43s7NJRgDXwC-lvsWr3KKnbqtjRcJyMfBZ-2SGHS7vIyyzyu-9CFLlO-rIgP202beTLmYbvWkYtpl4rWGN_D9oI/w640-h480/20230915_150555-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh43obaJiJNxCwfjueYjn1LbtqwajRugClLhjlPfozrtStBAClU3AiIOGf2qDuX76m6Ej72xuXkn5xs1nG8gB9dkzBp7AwsqLobS-ed5Q3WTEU3Sk3QEjRa2-ff3QuY7CO-5-M_hvgD0qkUh-K5M91SGOMkm76uDV3X2H369X6M0In2HpexVUOK-J7J5y4/s4080/20230915_152845.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh43obaJiJNxCwfjueYjn1LbtqwajRugClLhjlPfozrtStBAClU3AiIOGf2qDuX76m6Ej72xuXkn5xs1nG8gB9dkzBp7AwsqLobS-ed5Q3WTEU3Sk3QEjRa2-ff3QuY7CO-5-M_hvgD0qkUh-K5M91SGOMkm76uDV3X2H369X6M0In2HpexVUOK-J7J5y4/w640-h360/20230915_152845.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-ORSq23AweN2z0GvHhICybDd8qEGq1l2EWx-2sIYSXmu1GxTOaxlfsSfm4bekPXFiVByL3uM6P_IlmGB-4lKBp0EVkLS5UNChre9Is_vk0QTgWsTt2CtqI-1JQsj1n67Nvd7382yCKPXwO89NzV4pC_l4a4WkcCdfq3Lki9E81i0IXBc5AJg8KquxRPM/s4080/20230915_161418.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-ORSq23AweN2z0GvHhICybDd8qEGq1l2EWx-2sIYSXmu1GxTOaxlfsSfm4bekPXFiVByL3uM6P_IlmGB-4lKBp0EVkLS5UNChre9Is_vk0QTgWsTt2CtqI-1JQsj1n67Nvd7382yCKPXwO89NzV4pC_l4a4WkcCdfq3Lki9E81i0IXBc5AJg8KquxRPM/w640-h360/20230915_161418.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Quarta tappa<br />Rientro a Larnaca</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">È ora di rientrare a Larnaca. Attraversiamo il checkpoint senza intoppi (ci chiedono solo di aprire il baule per controllare che non avessimo comprato qualcosa di illegale, forse abbiamo la faccia da contrabbandiere, chissà) e torniamo a casa. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ci trasciniamo in centro alla ricerca di un ristorante anche se nessuna di noi tre ha molto appetito. Troviamo posto da Takis, ristorante sempre pieno di gente, dove ci portano subito dei meze, i piattini di antipasti tipici di Cipro, buonissimi. Dividiamo un paio di piatti e decidiamo che ci torneremo quando saremo affamate, perché la qualità è davvero ottima.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglH-_azoX4OgnNuJwSvGdFr8FhCMgHmkXrhP9BCzvAE7zQNGLb6t9H6kI22mM9K8SVnIg-QXQc7ynfOD_2FVHvrP2Lp3j4IWrGETpxC2zvxSYPCQwn9hEgIuM-22XwOqI2y5znmuyHrFL5Hq76eMvo2iRBkhq8W63w1D7S46ULcXqKZxsB9AMKcJPvXkc/s2046/20230915_211312-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglH-_azoX4OgnNuJwSvGdFr8FhCMgHmkXrhP9BCzvAE7zQNGLb6t9H6kI22mM9K8SVnIg-QXQc7ynfOD_2FVHvrP2Lp3j4IWrGETpxC2zvxSYPCQwn9hEgIuM-22XwOqI2y5znmuyHrFL5Hq76eMvo2iRBkhq8W63w1D7S46ULcXqKZxsB9AMKcJPvXkc/w640-h640/20230915_211312-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div style="text-align: center;">- <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/12/una-settimana-cipro-troodos.html">continua</a>-</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>___________________________________</div><div><i>Info pratiche</i></div><div><br /></div><div>Per <b>passare il confine</b> e andare a Cipro nord bisogna attraversare i checkpoint ufficiali. Con l'auto si paga una tassa che varia in base al tempo in cui si resta nel lato turco. Per un giorno abbiamo speso € 20. Avendo a disposizione più giorni si può dividere il viaggio e soggiornare alcuni giorni a Famagosta, in quel caso conviene probabilmente cambiare auto e affittarla lì. </div><div><br /></div><div>A Cipro nord la moneta è la <b>lira turca</b>, ma accettano anche gli euro.</div><div><br /></div><div><b>Monastero S. Barnabas</b> </div><div>Ingresso € 3</div><div><br /></div><div><b>Parco Archeologico di Salamis</b></div><div>Ingresso € 2.50</div><div><br /></div><div>Pranzo: <b>Bedis Restaurant</b></div><div>Sulla spiaggia, essendo di fianco al parco archeologico e avendo un'enorme terrazza a disposizione ospita le tavolate dei pullman turistici. Il menu è pensato per una clientela internazionale, ma i piatti sono abbondanti e buoni.</div><div><br /></div><div>Cena: <b>Takis Kebab House</b></div><div>Oserei dire che è il ristorante di carne alla brace più buono di Larnaca. La cucina e la griglia sono a vista, il cuoco (con la sua brigata che sembra danzare in spazi super ristretti) è un drago. Ottimi piatti a prezzi davvero economici. <br /><p><br /></p><p><br /></p><span><!--more--></span></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-73595156949209939972023-11-16T19:47:00.002+01:002023-11-28T19:34:39.151+01:00Una settimana a Cipro - Paphos<p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-lefkara-e-nicosia.html"> - post precedente: Lefkara e Nicosia -</a></p><p><b>Diario di viaggio a Cipro</b><br />14 settembre 2023</p><p>Oggi si va a <b>Paphos</b> (o Pafo). Il viaggio è lunghetto, dobbiamo percorrere circa 130 chilometri che scorrono abbastanza lisci fino a Limassol (o Limisso) dove il traffico è infernale. Vista dall'autostrada Limassol appare come un enorme e affollato ammasso di palazzi brutti. Non avevamo in programma di visitarla e meno male, l'idea di infilarmi in quella bolgia non mi attira per niente.</p><p>Detto ciò, appena oltrepassiamo l'ingorgo la strada torna scorrevole e riusciamo a goderci il paesaggio. </p><p>Paphos è una città in cui, se avete tempo, consiglio di stare almeno un paio di giorni per una serie di motivi che elenco brevemente:</p><p>- la città di Paphos ha un <b>sito archeologico</b> talmente grande che ci va almeno mezza giornata per visitarlo tutto senza andare di corsa<br />- idem per le <b>Tombe dei Re</b><br />- la <b>città vecchia</b>, per quello che ho visto, merita una visita<br />- ci sono tante <b>spiagge </b>(molto più belle rispetto a quelle di Larnaca)<br />- da Paphos è più comodo visitare posti come <b>lo scoglio di Afrodite</b>, <b>Petra Tou Romiou</b> e la <b>penisola di Akamas</b></p><p>In ogni caso, pur avendo avuto una sola giornata a disposizione, siamo riuscite a vedere quasi tutto e a ritagliarci del tempo per un po' di sano relax.</p><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik0npAIiUVTIuTJf0b6ZKeOQFqadHktUsTFy6jOg1Smnmq87yvH78en0-AZ0PUSGGf-TzxktWv9Q68GQ3P3bTsYMThYZxCrxQeAiSmS1rHn4R7UvhgivJbqQi12XZMePXNS1TCkTdFX04MeeVrC_nEX51UTX1bDJL3OJXSqEyQBQ0UxJOjBoJ3fyJ9B-k/s2046/20230914_163735-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik0npAIiUVTIuTJf0b6ZKeOQFqadHktUsTFy6jOg1Smnmq87yvH78en0-AZ0PUSGGf-TzxktWv9Q68GQ3P3bTsYMThYZxCrxQeAiSmS1rHn4R7UvhgivJbqQi12XZMePXNS1TCkTdFX04MeeVrC_nEX51UTX1bDJL3OJXSqEyQBQ0UxJOjBoJ3fyJ9B-k/w640-h640/20230914_163735-COLLAGE.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I mosaici di Nea Paphos e un gatto che sembra il mio Filippo</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Prima tappa<br />Le Tombe dei Re</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Questo sito archeologico ha un ampio parcheggio dove lasciamo la macchina sotto ad un ulivo nella speranza di ritrovarla ancora in ombra. Il sole picchia forte, ed è metà settembre. Non oso immaginare la temperatura ad agosto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Prima di dedicarci alla visita attraversiamo la strada e facciamo colazione nel bar di fronte, che ci sfama per la modica cifra di 4 euro a testa. Qua i semafori a richiesta funzionano, basta premere il pulsante e diventa immediatamente rosso per le auto. L'importante è attraversare guardando dalla parte giusta, ché siamo qua da tre giorni e ancora ci dimentichiamo che si guida a sinistra (la Bionda stava per finire sotto a un autobus, si è fermata in tempo mentre io ho rischiato l'infarto).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Rifocillate a dovere, iniziamo la visita. L'ingresso alle Tombe dei Re costa solo € 2.50, la mappa del sito si paga a parte, ma siccome avevamo preso appunti prima di partire abbiamo deciso che potevamo farne a meno.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Si chiamano<b> Tombe de Re</b> ma nessun sovrano è sepolto qui, anzi, in questa necropoli venivano sepolti gli ufficiali amministrativi e le personalità tolemaiche importanti, oltre ai membri delle loro famiglie. Il nome deriva dalla maestosità dei sepolcri scolpiti nella roccia, caratterizzate da un ingresso da cui si accede all'atrio e alle camere sepolcrali. Le tombe sono otto e alcune, le più belle, hanno un cortile porticato con colonne maestose. Alcuni frammenti sulle pareti fanno supporre che un tempo fossero ricoperte da affreschi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il sito si trova su un promontorio a picco sul mare, molto scenografico.</div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtvJA1DUyWsLu14RYFYUf8bFx6UQYUOX8sBtrEo350mingglCe3_-zUKf5FkOs0u2v460hNuPGCjLwIKmj7ZXgI-L5bFeR3CuU91V5QpgZHo02FHbrqmy0LmcNkEntZRRyb84Ajqssta4j0DUdSQ4uMJP7UGDzM7MKdeSmcXU2u5DeUQMU4f66tx-iJ3g/s4080/20230914_105525.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtvJA1DUyWsLu14RYFYUf8bFx6UQYUOX8sBtrEo350mingglCe3_-zUKf5FkOs0u2v460hNuPGCjLwIKmj7ZXgI-L5bFeR3CuU91V5QpgZHo02FHbrqmy0LmcNkEntZRRyb84Ajqssta4j0DUdSQ4uMJP7UGDzM7MKdeSmcXU2u5DeUQMU4f66tx-iJ3g/w640-h360/20230914_105525.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ_69IxuLdzFSgLdezizLTOGAn0IscuJBtPo7d7skAdo653jqLeXtsuhoygGUoteDBE-THYdmAzh6C1wK0dzBwevrBpKLxEwBxTGcNTf7bg4hqTEg_64hdCsZGl8fhRbfYU07CLyWeloOgZOty1x-V2_XrgmgOf9IBOxwx4kzLvHivgefna0qt7wKXWtk/s4080/20230914_103032.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ_69IxuLdzFSgLdezizLTOGAn0IscuJBtPo7d7skAdo653jqLeXtsuhoygGUoteDBE-THYdmAzh6C1wK0dzBwevrBpKLxEwBxTGcNTf7bg4hqTEg_64hdCsZGl8fhRbfYU07CLyWeloOgZOty1x-V2_XrgmgOf9IBOxwx4kzLvHivgefna0qt7wKXWtk/w640-h360/20230914_103032.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_0r3mytDl42Tsznf3AlohllaUPC1EAhDjnwHpdFY-UsFOGi1easUoKC36HBn8nUyQUz3dObEOQblrXd8hlt06Gw51Ho7kIrkLq0l6qOFJOGzw6x0l-_j-ChLmszGDEEeA6fVd_0tkLPxYUURlXymz9z4LkWfV3JBOewO1Vxav-v7Dn6x5G5CoAzNZHz0/s4080/20230914_104114.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_0r3mytDl42Tsznf3AlohllaUPC1EAhDjnwHpdFY-UsFOGi1easUoKC36HBn8nUyQUz3dObEOQblrXd8hlt06Gw51Ho7kIrkLq0l6qOFJOGzw6x0l-_j-ChLmszGDEEeA6fVd_0tkLPxYUURlXymz9z4LkWfV3JBOewO1Vxav-v7Dn6x5G5CoAzNZHz0/w640-h360/20230914_104114.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgjjwa7W_HfFBS8Nd7iHXaT-7oj7H4-UvD6FKbkf1Ho6ZFLXI-MrSdVG4oVRSaTVSigf9FsxrAeNq_36d_NkRaXFyYeOd9F5MHqEyLrouJoVYwhJwAh6_Nxit0YcRFE90GQSI0K7WFO4jTuqHDEDJelebvQBNTIP9yfYf6RqeImJ12uBUQgjrjP9f2VYI/s4080/20230914_103756.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgjjwa7W_HfFBS8Nd7iHXaT-7oj7H4-UvD6FKbkf1Ho6ZFLXI-MrSdVG4oVRSaTVSigf9FsxrAeNq_36d_NkRaXFyYeOd9F5MHqEyLrouJoVYwhJwAh6_Nxit0YcRFE90GQSI0K7WFO4jTuqHDEDJelebvQBNTIP9yfYf6RqeImJ12uBUQgjrjP9f2VYI/w640-h360/20230914_103756.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><br /></div><b>Seconda tappa<br />Venus Beach</b><div><br /></div><div>Terminiamo la visita alle Tombe dei Re che è quasi mezzogiorno, ci sembra saggio trascorrere le ore più calde della giornata in spiaggia, e optiamo per quella più vicina che è proprio lì di fianco e si chiama Venus Beach. </div><div><br /></div><div>A Cipro ci sono tantissime spiagge libere, ma il costo dei lettini è talmente economico (€ 2.50 a lettino, 2.50 a ombrellone) che trovo assurdo non approfittarne. In questa spiaggia c'è anche un chiosco con prezzi più che onesti, e io ho proprio voglia di una bella birretta. Sarà una mia impressione, ma la birra in spiaggia è più buona.</div><div><br /></div><div>L'acqua è trasparente, calda, calma. Mi concedo ben tre bagni, era da parecchio che non andavo al mare, mi mancava. Mentre le mie compagne di viaggio schiacciano un pisolino riesco anche a disegnare un po', che se passo qualche giorno senza una matita e un quaderno vado in astinenza.</div><div><br /></div><div>Peccato solo che tutto questo idillio è rovinato dai lavori (parecchio rumorosi) che stanno facendo per ampliare la spiaggia privata. </div><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnoyTllchIsaL7T9cAJglTcRV4UTCOdmRpgh5F4GJ0tTnKysOWgxPchCsd6CLABQ_dnLhq928dLofONKF_9p8WnQn28dCth8vHPUt0NFhyphenhyphen1-5oqvHkc5IdS1Kt5c57ug6h6DTPyTL_Gmml9GFRmnelmc224dPddddZtSDqMNYFsh25_FuQNwaGOVLhFM/s3867/20230914_121807.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2176" data-original-width="3867" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnoyTllchIsaL7T9cAJglTcRV4UTCOdmRpgh5F4GJ0tTnKysOWgxPchCsd6CLABQ_dnLhq928dLofONKF_9p8WnQn28dCth8vHPUt0NFhyphenhyphen1-5oqvHkc5IdS1Kt5c57ug6h6DTPyTL_Gmml9GFRmnelmc224dPddddZtSDqMNYFsh25_FuQNwaGOVLhFM/w640-h360/20230914_121807.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div></div><div><br /></div><div><b>Terza tappa<br />Sito Archeologico di Nea Paphos</b></div><div><br /></div><div>Via il costume, ci ricomponiamo, e corriamo al sito archeologico di <b>Nea Paphos</b> (Paphos Nuova). </div><div>l'ingresso si trova vicino al porto, dove c'è il Castello di Paphos.</div><div><br /></div><div>L'area è enorme, ed è semplicemente meravigliosa. Le foto non rendono idea della bellezza e della grandezza di questo sito, bisogna andarci per rendersene conto. Provo comunque a raccontarvi cosa abbiamo visto.</div><div><br /></div><div>Appena entrate nel sito archeologico percorriamo il viale che porta al Visitor Center. Da lì proseguiamo verso la zona dei <b>Mosaici di Pafo</b>, una enorme struttura dell'antica Roma con splendidi mosaici che ricoprono i pavimenti. Raffigurano episodi mitologici e sono conservati benissimo. Il sito si visita percorrendo passerelle di legno sopraelevate, ci sono resti di colonne e mura che un tempo delimitavano le diverse zone. </div><div><br /></div><div>Nei pressi dei mosaici ci sono la <b>Casa di Aion</b>, la <b>Villa di Teseo</b> e la <b>Casa di Orfeo</b>.</div><div><br /></div><div>Poco più avanti c'è la <b>Casa di Dioniso</b>, sicuramente la più bella, racchiusa in una struttura di legno. I mosaici sui pavimenti sono talmente belli e dettagliati che a prima vista sembrano dei dipinti.</div><div><br /></div><div>Ci perdiamo tra i resti della <b>Fortezza dalle quaranta colonne</b>, un castello di epoca bizantina con colonne in granito e archi in pietra, per arrivare all' <b>Agorà</b> della città antica di fronte all'<b>Odeon</b> romano. Da qui si vede il <b>faro</b> su cui volendo si può anche salire per scattare qualche foto panoramica. </div><div><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU_DGNrqSAsD94gycEUGWnfFt6lCTqn5jEiwmRpbqISc9EEZ-McGe_HDm9k2esB8Rpbupv-puzdMTYdo74c8GupIKVUbdVEnxn8KCyxQ5Q2JSOsprC_B9YZIlhswX92USpf6s2W3dttXQjFoTuN9HS1bvcgBIbAG4W9uOPHMDjldvZamVDLtGIV6PrxQ8/s4080/20230914_170841.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU_DGNrqSAsD94gycEUGWnfFt6lCTqn5jEiwmRpbqISc9EEZ-McGe_HDm9k2esB8Rpbupv-puzdMTYdo74c8GupIKVUbdVEnxn8KCyxQ5Q2JSOsprC_B9YZIlhswX92USpf6s2W3dttXQjFoTuN9HS1bvcgBIbAG4W9uOPHMDjldvZamVDLtGIV6PrxQ8/w640-h360/20230914_170841.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidi0LvUh12bE538rXsEn4OTBDaT55fDMD-pAE4yqepcBVvDcFCsfCR6IB3tYUTuwc17ux96gCeC0vhHGKkXu0SGDLxkQQlhg8gbU19V7mkFtOIm_zqeWG8sQyrAXR5D2mgfMveN-f78QMyfkYqHmnXl0wbv6Z3SN4VsAJASdpovrmntOKP1yoPchap0bs/s4080/20230914_165838.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidi0LvUh12bE538rXsEn4OTBDaT55fDMD-pAE4yqepcBVvDcFCsfCR6IB3tYUTuwc17ux96gCeC0vhHGKkXu0SGDLxkQQlhg8gbU19V7mkFtOIm_zqeWG8sQyrAXR5D2mgfMveN-f78QMyfkYqHmnXl0wbv6Z3SN4VsAJASdpovrmntOKP1yoPchap0bs/w640-h360/20230914_165838.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaC66mX_fIWbXFreogCDSo2YN1OOpXbktHNr4fUf_-YWpQDm4hXkUP2r3WQzoxf2hIPUtlsASRmnJkWgemGfne3amljzVxtoS_OKZZTvIftoAo64x5rPYGBPa8b7olMY9MdRpjZ2Q4HAwr2HwqPFNzDZRceo6YwaF4duyfAuidCPoyOaoVW3-e7y9MMJE/s4080/20230914_173400.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Paphos, Cipro" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaC66mX_fIWbXFreogCDSo2YN1OOpXbktHNr4fUf_-YWpQDm4hXkUP2r3WQzoxf2hIPUtlsASRmnJkWgemGfne3amljzVxtoS_OKZZTvIftoAo64x5rPYGBPa8b7olMY9MdRpjZ2Q4HAwr2HwqPFNzDZRceo6YwaF4duyfAuidCPoyOaoVW3-e7y9MMJE/w640-h360/20230914_173400.jpg" title="Paphos, Cipro" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><b>Quarta tappa<br />Rientro a Larnaca e cena</b></div><div><br /></div>Torniamo a Larnaca che è sera, siamo stanche ma contente di aver passato una giornata così bella.</div><div><br /></div><div>Concludiamo la giornata con un'ottima cena in un ristorante giordano nella piazza della cattedrale. Il posto si chiama <b>Watar Zyrab</b>, ha una splendida terrazza e un menu interessante e appetitoso.</div><div>Prendiamo gli involtini nelle foglie di vite, hummus, falaffel e kufta. Le mie compagne di viaggio assaggiano anche il dolce, muhalabiyeh, mentre io sono sazia. </div><div><br /></div><div>Questa lauta cena, accompagnata da tre medie di Keo alla spina, ci costa solo 43 euro. Penso proprio che ci torneremo.</div><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJOxmQsVC62M8ug06yDOWiEcIIZ06KYoXI8F0U51JzBtuna7kyWamRFfCh264mYIaVN5wStqyAcbaz4I4_5Ptb64hBKGzxfqYkOtkZ7LvjTOKQk4dn7y3R-fWOzHDHP0gRnADhBQaRTkfdFSAefeEmaQIwLxgN1iwrlJ0LAvSKU0S5VL0xLB4RwrMjJF0/s4080/20230914_205312.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Watar Zyrab Larnaca" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJOxmQsVC62M8ug06yDOWiEcIIZ06KYoXI8F0U51JzBtuna7kyWamRFfCh264mYIaVN5wStqyAcbaz4I4_5Ptb64hBKGzxfqYkOtkZ7LvjTOKQk4dn7y3R-fWOzHDHP0gRnADhBQaRTkfdFSAefeEmaQIwLxgN1iwrlJ0LAvSKU0S5VL0xLB4RwrMjJF0/w640-h360/20230914_205312.jpg" title="Watar Zyrab Larnaca" width="640" /></a></div><br /><p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-famagosta-e-il-lato.html">- continua -</a></p><p>------------------------------</p><p><i>Info pratiche:</i></p><p>Paphos dista da Larnaca circa 130 chilometri. Volendo visitarla in giornata conviene partire molto presto e mettere in conto di trovare traffico a Limassol. </p><p><u>Tombe dei Re</u><br />Ingresso € 2.50</p><p><u>Nea Paphos</u><br />Ingresso € 4.00</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com2Pafo, Cipro34.775394899999988 32.42177866.4651610638211423 -2.7344713999999968 63.085628736178833 67.57802860000001tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-89158388606590676492023-11-11T17:07:00.001+01:002023-11-16T20:00:37.461+01:00Una settimana a Cipro - Lefkara e Nicosia<p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-prima-parte.html"> - post precedente: Una settimana a Cipro - prima parte -</a></p><p><span style="font-size: medium;"><b>Diario di viaggio a Cipro</b></span><br />13 settembre 2023</p><p>Ieri siamo andate a dormire davvero presto, perciò mi sveglio che è ancora notte, vado in terrazza e trovo una stellata pazzesca. Mi godo l'alba sul terrazzo e dopo colazione definiamo l'itinerario della giornata.</p><p><b>Prima tappa<br />Lefkara</b></p><p>Devo fare una premessa, e avvertirvi che <i>Google Maps</i> a Cipro funziona malissimo, per cui mettete in conto che sbagliare strada, specialmente i primi giorni, non è una probabilità ma una certezza. E che se il vostro istinto dice di andare a destra, e Maps dice sinistra, nove su dieci avete ragione voi.</p><p>Detto ciò, la strada per arrivare a Lefkara è facile e arriviamo senza intoppi, anche se Maps inizia a parlarci in greco e conviene fare affidamento alle care e vecchie indicazioni stradali almeno finché sono comprensibili.</p><p><b>Lefkara</b> (o Leukara) è un caratteristico villaggio con case in pietra e porte azzurre, famoso per la lavorazione dell'argento e del pizzo. Si dice che Leonardo Da Vinci visitò questo villaggio e acquistò una tovaglia da donare al Duomo di Milano per coprire l'altare.</p><p>Camminiamo per le vie deserte di questo villaggio delizioso, dove incrociamo poche persone e qualche gatto. Troviamo un po' di gente solo quando arriviamo nella via principale, dove ci sono ristoranti e botteghe, e nella piazza della <b>Chiesa di Santa Croce</b>, dove c'è una caffetteria e un piccolo mercato.</p><p>Ci avviciniamo a un banco, incuriosite da uno strano dolce che ci viene gentilmente offerto in assaggio. Si chiama <i>soutzoukos</i>, ed è una salsiccia di mosto d'uva ripiena di mandorle o noci. Io non amo i dolci, Daniela ne è ghiotta, non è piaciuto a nessuna delle due.</p><p>La chiesa è molto bella sia all'esterno che all'interno, con il soffitto azzurro con tante stelle dipinte, decorazioni dorate e enormi lampadari.</p><p>Ci fermiamo a prendere un caffè e rimontiamo in macchina.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7waL7lsPjvHWMqxsDBPaeeuQmlCx3eDa9mW2QtUKmwgK68cpexcH0-abePw7G7pMJCPreD22CRYfBl4Y4XI15rKGEshcvpSq5Fk50rk1ISZ_ebXqyapO5-l0k71NzPEOj8nqFRsJiy0Est2ZS53nPtXegSbcTDSt8RbuFe8dZld6c3q3hFNOMYvPhZsI/s4000/20230913_091619.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2250" data-original-width="4000" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7waL7lsPjvHWMqxsDBPaeeuQmlCx3eDa9mW2QtUKmwgK68cpexcH0-abePw7G7pMJCPreD22CRYfBl4Y4XI15rKGEshcvpSq5Fk50rk1ISZ_ebXqyapO5-l0k71NzPEOj8nqFRsJiy0Est2ZS53nPtXegSbcTDSt8RbuFe8dZld6c3q3hFNOMYvPhZsI/w640-h360/20230913_091619.jpg" title="Lefkara" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lefkara</td></tr></tbody></table> <span><a name='more'></a></span><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZl3jc_jBNjz9vwOZDD_sMFTigh-lTN5f6pmI88n4YtExQ9U40RHipthdyoWv1_ZfCurBoZk0jf1oRlR1qwqBnegBrnSD2O26fFBkwIhOT-tZe5giCqsxp55sk8BNKcSwxD5XnH5ttCAdUlIhdL4kJyjJjdZ3SQeyVDWskk5KrXiTlla2TOeGglxXYLvY/s4080/20230913_092214.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZl3jc_jBNjz9vwOZDD_sMFTigh-lTN5f6pmI88n4YtExQ9U40RHipthdyoWv1_ZfCurBoZk0jf1oRlR1qwqBnegBrnSD2O26fFBkwIhOT-tZe5giCqsxp55sk8BNKcSwxD5XnH5ttCAdUlIhdL4kJyjJjdZ3SQeyVDWskk5KrXiTlla2TOeGglxXYLvY/w640-h360/20230913_092214.jpg" title="Lefkara" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiesa di Santa Croce</td></tr></tbody></table><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9myaQfzN4QtuiN_h7Y3UC6wQ4R46e_TRY29Hp7EGYowRmp-Oe9f8qTbJSiudCiWyEj2UW9w2un5r6TcuAdPWM1nvyUGInBN1q47vypyZepVl7Yi4ft9sZgMjPO0T2E_-j-8mBukQFgW3YU6BjaCOb5jKf5-K9OHlUMVGz5AMM-TAGjpZsOUphoiEDuF8/s2046/20230913_090811-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9myaQfzN4QtuiN_h7Y3UC6wQ4R46e_TRY29Hp7EGYowRmp-Oe9f8qTbJSiudCiWyEj2UW9w2un5r6TcuAdPWM1nvyUGInBN1q47vypyZepVl7Yi4ft9sZgMjPO0T2E_-j-8mBukQFgW3YU6BjaCOb5jKf5-K9OHlUMVGz5AMM-TAGjpZsOUphoiEDuF8/w640-h640/20230913_090811-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lefkara</td></tr></tbody></table><br /><div><b>Seconda tappa<br />Nicosia</b></div><div><br /></div><div>Imbocchiamo l'autostrada e seguiamo le indicazioni per la capitale, che di punto in bianco smette di chiamarsi Nicosia e diventa Lefkosia (in cipriota) o Λευκωσία (in greco). </div><div><br /></div><div>La strada è scorrevole fino all'ingresso in città, poi veniamo risucchiate dal traffico cittadino riuscendo ad arrivare comunque dritte dritte al grande parcheggio nei pressi delle mura veneziane edificate nel 1567 che hanno la particolare forma di un fiocco di neve.</div><div><br /></div><div>Dal 1974 Nicosia è divisa in due zone: quella meridionale, capitale del governo cipriota, e quella settentrionale divenuta capitale dell'autoproclamato governo della Repubblica Turca di Cipro Nord. La cosiddetta "linea verde" che divide la città è composta da recinzioni con filo spinato e un muro che si può attraversare a piedi passando dal check point. </div><div><br /></div><div>La parte greca di Nicosia è abbastanza moderna. Il centro storico all'interno delle mura è un dedalo di vie che convergono in via Lidras o <b>Ledra Street</b>, una lunga via pedonale piena di negozi e locali che porta al check point. Prima di passare nel lato turco visitiamo il <b>Museo Municipale Leventis</b> dove sono esposti reperti archeologici, costumi, fotografie, ceramiche, mappe e dipinti che raccontano oltre 5.000 anni di storia di Nicosia. </div><div><br /></div><div>Saliamo poi sulla <b>Torre Shacolas</b>, dove si trova l'osservatorio che permette di vedere Nicosia dall'alto.</div><div>Devo dire che fa abbastanza impressione vedere quanti palazzi (anche piuttosto brutti) circondano la città vecchia.</div><div><br /></div><div>Ci fermiamo a pranzare in un locale accogliente che si chiama <b>Piatsa Gourounaki</b>, dove facciamo fatica a finire i piatti perché le porzioni sono davvero troppo abbondanti. Siccome rifiutiamo il dolce il cameriere ci offre un liquore. Sembra brutto rifiutare pure quello, così lo buttiamo giù e proseguiamo la nostra visita.</div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7o0QQ_dELArjbbQEAhj-fqOblIq7_stKFE8nSB5o6A8QiJxF-xDkIiAZ67aufe1CDw0P4qdvXWGvj1lzaGyVcv6QM4D1ILio5x7VspoSUL38lHa2qsnQN7sBQeNg3Dn0tZvBcWewvSrlJyMy4i07vTdAPEBILHWwBTWOHk1oVM-o9M-UqN1p6uAKk_88/s4080/20230913_115559.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7o0QQ_dELArjbbQEAhj-fqOblIq7_stKFE8nSB5o6A8QiJxF-xDkIiAZ67aufe1CDw0P4qdvXWGvj1lzaGyVcv6QM4D1ILio5x7VspoSUL38lHa2qsnQN7sBQeNg3Dn0tZvBcWewvSrlJyMy4i07vTdAPEBILHWwBTWOHk1oVM-o9M-UqN1p6uAKk_88/w640-h360/20230913_115559.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nicosia</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcc3wBHJBstgfV3GQ63ROQ-W4OEu5XUVyttbXAC8AAfd9e3t_kS6OC1DKDmHmSxrewxe5PAPHU_ezJZYzUu51_TsKyY5bSIUf2HRdhK7SyermxgH5rbyF2ONdk90Gcj2k1dscZAEVEAMXHqjUl6sdcdk9o1F85An1zTIm-uXG917_N0C-hY_2auvpXwks/s4080/20230913_121057.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcc3wBHJBstgfV3GQ63ROQ-W4OEu5XUVyttbXAC8AAfd9e3t_kS6OC1DKDmHmSxrewxe5PAPHU_ezJZYzUu51_TsKyY5bSIUf2HRdhK7SyermxgH5rbyF2ONdk90Gcj2k1dscZAEVEAMXHqjUl6sdcdk9o1F85An1zTIm-uXG917_N0C-hY_2auvpXwks/w640-h360/20230913_121057.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Museo Municipale Leventis</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTjFobOE_ekimHMZxiFIwMTEHe0ppfyoBlHe9hpgHxSra6ZFwUfBOUBez3QBRjXDI65WJDFhJSi35fAeE6lu9pqYtWM9g5lymLSPSDy_He9xuvr-jYQZQNve5dPCn4ZYjcnmV_e6XJNsMa3cGIkz6aUiokrt02CHFopq6leW0rbF5s5A5M3wlSQjXFY4/w640-h360/20230913_123528.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nicosia dalla Torre Shacolas</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTjFobOE_ekimHMZxiFIwMTEHe0ppfyoBlHe9hpgHxSra6ZFwUfBOUBez3QBRjXDI65WJDFhJSi35fAeE6lu9pqYtWM9g5lymLSPSDy_He9xuvr-jYQZQNve5dPCn4ZYjcnmV_e6XJNsMa3cGIkz6aUiokrt02CHFopq6leW0rbF5s5A5M3wlSQjXFY4/s4080/20230913_123528.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiug24Nk0jNCvi3VmgpqOXuPc2tyO87ue9qWoDzUUQH_UHM8KOXh_B-CBO33irEbSc5OGTObqPdi_yQgW2qJfVHXR0sfVz05130Pg4LTVnGbWuNyV943YXvKxzSKJ5FKN54LB0ckHf_2svgbQUsdidopm5qdDPILH1VHdVSI8DywSjQOYz21lefHfpeS7Q/s2046/20230913_131031-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiug24Nk0jNCvi3VmgpqOXuPc2tyO87ue9qWoDzUUQH_UHM8KOXh_B-CBO33irEbSc5OGTObqPdi_yQgW2qJfVHXR0sfVz05130Pg4LTVnGbWuNyV943YXvKxzSKJ5FKN54LB0ckHf_2svgbQUsdidopm5qdDPILH1VHdVSI8DywSjQOYz21lefHfpeS7Q/w640-h640/20230913_131031-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Piatsa Gourounaki</span></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTjFobOE_ekimHMZxiFIwMTEHe0ppfyoBlHe9hpgHxSra6ZFwUfBOUBez3QBRjXDI65WJDFhJSi35fAeE6lu9pqYtWM9g5lymLSPSDy_He9xuvr-jYQZQNve5dPCn4ZYjcnmV_e6XJNsMa3cGIkz6aUiokrt02CHFopq6leW0rbF5s5A5M3wlSQjXFY4/s4080/20230913_123528.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTjFobOE_ekimHMZxiFIwMTEHe0ppfyoBlHe9hpgHxSra6ZFwUfBOUBez3QBRjXDI65WJDFhJSi35fAeE6lu9pqYtWM9g5lymLSPSDy_He9xuvr-jYQZQNve5dPCn4ZYjcnmV_e6XJNsMa3cGIkz6aUiokrt02CHFopq6leW0rbF5s5A5M3wlSQjXFY4/s4080/20230913_123528.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Attraversare il check point</b> è semplicissimo. Bisogna mostrare il passaporto per uscire dal lato cipriota, attraversare la zona cuscinetto (che consiste in un corridoio) e mostrare di nuovo il documento nel lato turco. I militari turchi sono serissimi, ma hanno ricambiato volentieri il mio sorriso a 32 denti (ero felice ed emozionata come una bambina, non capita tutti i giorni di fare un'esperienza simile).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lo dico? Lo dico. Il lato turco di Nicosia è diecimila volte più bello. Subisco il fascino dei mercati, delle bancarelle (su cui si trova un sacco di paccottiglia ma anche parecchie stoffe colorate e oggetti perfetti come souvenir), della confusione. Le strade sono polverose, profumano di carne alla griglia, il vociare della gente sovrasta il richiamo del muezzin che arriva dalla moschea. Il colore predominante è il giallo ocra degli edifici e il rosa acceso delle enormi bouganville.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lo dico scherzando, ma lo penso davvero, da questa parte fa più caldo. Per quello che ho potuto notare, a Cipro la gente è calorosa, ospitale e gentile, ma nella parte turca di Nicosia lo è ancora di più.<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Visitiamo <b>Buyuk Han</b>, un caravanserraglio costruito dagli ottomani nel 1572. È un edificio a due piani con un cortile interno e una piccola moschea al centro. Gli antichi locali che servivano da ristoro ai viandanti sono diventati negozi che vendono oggetti artigianali. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Poco distante, in piazza Asmaalti, c'è un edificio simile ma più piccolo che si chiama <b>Kumarcilar Khan</b>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Proseguiamo verso la <b>Moschea Selimiye</b>, di architettura gotica (era una cattedrale cattolica) con due minareti, che però è chiusa. Lì vicino c'è un mercato coperto che si chiama <b>Bandabuliya</b>, ma al posto dell'insegna c'è solo una data, 1939. L'architettura è interessante, all'interno ci sono alimentari e negozi d'arte, e segnalo che ci sono anche bagni pubblici a pagamento (non c'era nessuno ma ho lasciato lo stesso qualche moneta nel cestino).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Camminiamo senza meta, ritrovandoci nelle vie abitate dove diversi edifici stanno in piedi per miracolo e finiamo nel cortile di una Moschea dove non osiamo entrare e concludiamo la visita in un locale turco dove ordiniamo, naturalmente, un ottimo caffè turco.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Dalla parte turca di Nicosia mi porto a casa una coperta (ho poi scoperto di aver fatto un affare, dato che a Larnaca costa più del doppio) e un 'occhio di Allah' (il ciondolo portafortuna a forma di occhio blu). Oltre alla consapevolezza di essere stata in un posto unico al mondo, dato che Nicosia è l'unica capitale divisa in due.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both;">Riusciamo a rientrare a Larnaca in tempo per riuscire a vedere il <b>tramonto sul lago salato</b>. Mi sembra il modo perfetto di concludere una giornata così bella.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaexF_jUo_0LgiJ8evm1WkgSuba0LoDhTp-ihhrjpYdC5FQ7fFuaeG5DLHltzIg9-6tH_1rQ0ZVIN2ThwWXf0wtfZn4lpfniR0iSrvRY_4yi0GvP_EmJp5z9RugTICxkdc9yWZ3cV6BTWVGfnRYiVud42PnTN7cHBxa9Kym2MkM72gBrWkhSMdlDPmjV0/s4080/20230913_142845.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaexF_jUo_0LgiJ8evm1WkgSuba0LoDhTp-ihhrjpYdC5FQ7fFuaeG5DLHltzIg9-6tH_1rQ0ZVIN2ThwWXf0wtfZn4lpfniR0iSrvRY_4yi0GvP_EmJp5z9RugTICxkdc9yWZ3cV6BTWVGfnRYiVud42PnTN7cHBxa9Kym2MkM72gBrWkhSMdlDPmjV0/w640-h360/20230913_142845.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Buyuk Han</span></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXqEZyWmTi5ZxMx2NdOFUMiQw4YNKwMmurpmqB3rg0QxzHnVliAp0s25QjYC0ya5QOlRP7V0O7V0DB7RVF71U4l5Wnc3rW-YKa4eCljxE_g70ZXyvIDvgRZ9Ughtuta9wGWlw9NAmDBRyYqD6YTM6T0fYFZtH-awaTM_5T0pniO_Vs0eqRjl2DzVuopRU/s2046/20230913_142611-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXqEZyWmTi5ZxMx2NdOFUMiQw4YNKwMmurpmqB3rg0QxzHnVliAp0s25QjYC0ya5QOlRP7V0O7V0DB7RVF71U4l5Wnc3rW-YKa4eCljxE_g70ZXyvIDvgRZ9Ughtuta9wGWlw9NAmDBRyYqD6YTM6T0fYFZtH-awaTM_5T0pniO_Vs0eqRjl2DzVuopRU/w640-h640/20230913_142611-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Buyuk Han</span></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs94IsH37VVobAS_8lo0Ia_n4MT_hP8h-u3jq2HZqXakDDts4QXfA7nrCv9GgE-kgPZXK1YwsNyDUKBHlhmC4FkuPviaS5XUnQdMRr8eSNJbhvcyLP79j-X53_YvJUzBgP3oQRxJhW-ZQtT6zMJ3uQ1l4mzTjjr6G2_mrC6Ef7rNYkXjvGKYPiGYOg4QA/s2046/20230913_152340-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs94IsH37VVobAS_8lo0Ia_n4MT_hP8h-u3jq2HZqXakDDts4QXfA7nrCv9GgE-kgPZXK1YwsNyDUKBHlhmC4FkuPviaS5XUnQdMRr8eSNJbhvcyLP79j-X53_YvJUzBgP3oQRxJhW-ZQtT6zMJ3uQ1l4mzTjjr6G2_mrC6Ef7rNYkXjvGKYPiGYOg4QA/w640-h640/20230913_152340-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Moschea - porta colorata - pavimenti</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Dk0rKekjhAcPuDWX-3DMm41kVFeLGvov3qdZZ3kEGDy71yLKjDKV2Qq2ZP5zAIcOBuCZaH4UkuNpflLrUV12Tr5OrFa_xWEcHoN_OLhYC3SXXys-RckgyivTZ42Xwr9DjfLBI-uuQVU3WaGLGkY7xFWw6tvwGBjuabvy2y8zZMCpWns8qgvhRSsVFU8/s4080/20230913_144925.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Dk0rKekjhAcPuDWX-3DMm41kVFeLGvov3qdZZ3kEGDy71yLKjDKV2Qq2ZP5zAIcOBuCZaH4UkuNpflLrUV12Tr5OrFa_xWEcHoN_OLhYC3SXXys-RckgyivTZ42Xwr9DjfLBI-uuQVU3WaGLGkY7xFWw6tvwGBjuabvy2y8zZMCpWns8qgvhRSsVFU8/w640-h360/20230913_144925.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Kumarcilar Khan</span></td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4EXGwJYcc2kQhNtWclo-oTBUcrATuE90hKcOvJIuk1HAhdOF7FRGD2kg95zFpszdwDZhTDkXUq8y2qULrmpVdPWL7bShEtwvoI7r37gnssRcKFQArl-ALs4XA43mTWLQlHc5LIsBZZ-0_FdjEGr9LHUezPHVbnTvRZE_r26CuQKbpl4Pfk1xRyFYiIFI/s4080/20230913_184354.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4EXGwJYcc2kQhNtWclo-oTBUcrATuE90hKcOvJIuk1HAhdOF7FRGD2kg95zFpszdwDZhTDkXUq8y2qULrmpVdPWL7bShEtwvoI7r37gnssRcKFQArl-ALs4XA43mTWLQlHc5LIsBZZ-0_FdjEGr9LHUezPHVbnTvRZE_r26CuQKbpl4Pfk1xRyFYiIFI/w640-h360/20230913_184354.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tramonto sul lago salato (Larnaca)</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-paphos.html">- continua -</a></div><div><br /></div><div>----------------------------------------<br /><i>Info pratiche</i></div><div><br /></div>Nicosia dista da Larnaca circa 50 chilometri. Per includere Lefkara nell'itinerario di oggi abbiamo allungato la strada (all'andata) di circa 35 chilometri (ed è una tappa assolutamente consigliata).<div>Come ho già detto, a Cipro spesso e volentieri <i>google maps</i> dà indicazioni sbagliate o imprecise. L'unica soluzione è prenderla con filosofia e mettere in conto che l'errore potrebbe costare qualche chilometro in più.</div><div><br /></div><div><b>Nicosia</b></div><div><u>Museo Municipale Leventis</u><br />Ingresso gratuito (chiuso il lunedì)<p></p><p><u>Torre Shacolas</u><br />Ledra Museum Observatory <br />Ingresso € 2.50</p><p><u>Buyuk Han Cultural Center</u><br />Ingresso gratuito</p><br /><br /><br /></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com25959+38M, Nicosia 1076, Cipro35.1577011 33.368295935.04542511545349 33.2309667984375 35.269977084546504 33.5056250015625tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-9734123288030808692023-11-04T19:54:00.002+01:002023-11-11T17:08:23.436+01:00Una settimana a Cipro - prima parte<p><i>Con un discreto ritardo pubblico il mio diario di viaggio a Cipro. A metà settembre ho trovato il clima perfetto: caldo ma non caldissimo, cielo sereno, temperatura dell'acqua ancora piacevolmente calda e pochi turisti in giro. </i></p><p><i>Ho pensato a lungo se scrivere o smettere, dato che i blog a quanto pare sono roba passata, ma ho deciso che continuerò ad aggiornare Gattosandro perché è una cosa che mi piace fare. Poi se chi è in cerca di informazioni per Cipro capita da queste parti tanto meglio, sono sempre felice di condividere le mie esperienze. Per questo motivo riprendo a scrivere il diario di viaggio a puntate, il mio modo preferito per raccontare il viaggio.</i></p><p><i><br /></i></p><p><span><b style="font-size: large;">Diario di viaggio a Cipro</b><br />12 settembre 2023</span></p><p><b>Arrivo a Cipro</b></p><p>Il volo di andata è alle 6:05, per risparmiarci la levataccia decidiamo di fare direttamente nottata, quindi partiamo da <b>Torino</b> in serata per arrivare in aeroporto a<b> Malpensa</b> e scoprire che fino alle 3.30 è tutto tristemente chiuso. Persino il distributore automatico è drammaticamente vuoto. In qualche modo passiamo il tempo, e finalmente ci imbarchiamo.</p><p>In questo viaggio siamo in tre come le <i>Charlie's Angels</i>, la bruna (io) la rossa (<a href="https://viaggiandomeno.blogspot.com/" target="_blank">Daniela</a>) e la bionda (Paola).</p><p>Il volo è stato piacevole, avevo il posto finestrino e abbastanza spazio per allungare le gambe provando a dormire un po'. L'arrivo è stato strano, <b>direi deludente</b>. Mi aspettavo di atterrare nel blu dipinto di blu e invece sono piombata nelle cinquanta sfumature di grigio. Come prima impressione <b>Larnaca vista dall'alto mi è sembrata marrone e brutta</b>. Per fortuna avrò presto modo di ricredermi su Cipro (che è meravigliosa) e di scoprire che è stata l'unica giornata di brutto tempo di tutto il mese (oserei dire di tutta l'estate). Infatti nel pomeriggio il cielo è diventato sereno e non si è più vista una nuvola per tutta la settimana.</p><p>L'aeroporto di Larnaca è vicinissimo alla città, aspettiamo la navetta per l'autonoleggio e entriamo in possesso della nostra vettura con cambio automatico, pronte a cimentarci con la guida a sinistra. Dany (l'autista designata) è bravissima, prende subito confidenza con le rotonde e con la macchina, un ammasso di ferraglia che arranca in salita e puzza vagamente di muffa.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeeJifPRVxScsmwRTPwdnKoMxnKL20ClbANgMPShybvZ33prwcd6wSREAgZLg8GPgdopB0llZAQ_CrcI1KqqSMJtt0E0vQoQlZe1y_-jk5kaLSVjShRcJdtzV7Zdk_JxOiV326klYAGs2YIUzkVaYJjF7G0K50OJZQkMycqmvrdgnpcB-XmD2kivt17qs/s2046/20230912_052826-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="EasyJet" border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeeJifPRVxScsmwRTPwdnKoMxnKL20ClbANgMPShybvZ33prwcd6wSREAgZLg8GPgdopB0llZAQ_CrcI1KqqSMJtt0E0vQoQlZe1y_-jk5kaLSVjShRcJdtzV7Zdk_JxOiV326klYAGs2YIUzkVaYJjF7G0K50OJZQkMycqmvrdgnpcB-XmD2kivt17qs/w640-h640/20230912_052826-COLLAGE.jpg" title="EasyJet" width="640" /></a></div><span><a name='more'></a></span><p><br /></p><p><b>Prima tappa<br />Moschea Hala Sultan Tekkesi</b></p><p>Siamo sveglie da due giorni ma come si dice, abbiamo fatto 30, facciamo 31. Quindi, invece di correre a casa a dormire ci fermiamo subito a visitare la moschea Hala Sultan Tekkesi, dato che è di strada.</p><p>Nel parcheggio incontriamo la prima colonia di gatti. A Cipro ci sono gatti ovunque, un paradiso per gli amanti dei felini come noi. La moschea si può visitare, gratuitamente, avendo cura di essere vestiti in maniera decorosa (come in qualsiasi luogo di culto). È particolarmente importante per i musulmani perché pare che proprio qui, nel 647, sia morta la zia di Maometto cadendo da un asino.</p><p>Il complesso è composto da una moschea, un mausoleo, un minareto, un cimitero e alloggi per uomini e donne.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoWklA6wWikNVgnqjD8jNE_mQ5RcexcbbIf1xL6NeIubSJho8WlP3cb385JiH2DeGmneahQuQpcnx7kmuuq-EcBnEVyl0zlXOPPHAvUUsqDfkFz4EK917gnse3P0bOg-x3KxNkVgxbr-EtowDzvF4pZv8SATeDv_BlfxXC-Ug7CmGynq5jMiFqsJK1fYo/s4080/20230912_115938.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Hala Sultan Tekkesi" border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoWklA6wWikNVgnqjD8jNE_mQ5RcexcbbIf1xL6NeIubSJho8WlP3cb385JiH2DeGmneahQuQpcnx7kmuuq-EcBnEVyl0zlXOPPHAvUUsqDfkFz4EK917gnse3P0bOg-x3KxNkVgxbr-EtowDzvF4pZv8SATeDv_BlfxXC-Ug7CmGynq5jMiFqsJK1fYo/w640-h360/20230912_115938.jpg" title="Hala Sultan Tekkesi" width="640" /></a></div><p><br /></p><p><b>Seconda tappa<br />Lago salato</b></p><p>La moschea si trova sulle sponde del lago salato, una vasta distesa di sale che scricchiola sotto ai piedi come se fosse neve. Siamo fortunate, siccome in mattinata ha piovuto sono arrivati i fenicotteri rosa che in genere popolano il lago solo quando si riempie d'acqua. </p><p>Parcheggiamo in un punto che ci sembra abbastanza buono per fare qualche foto e iniziamo a camminare sul sale, che scricchiola e sembra neve. Di colpo il <i>crack crack</i> sotto ai piedi diventa <i>sciaff sciaff</i>: ci siamo spinte troppo avanti, dove il sale mischiato alla pioggia di stamattina è diventato una sorta di poltiglia della consistenza del fango.</p><p>Torniamo alla macchina con le scarpe inzaccherate, giusto per poter dire di aver fatto la prima cazzata della giornata.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH-Oz-nYWvaVCA2DE0HNQvW3DfwXOyEC_VBHnAoO1mkSDT0KNi_VPgb8sx_sTWsYRrVaAO9Q65j-jxLFiCbtCTV5G7WCZBZ7cn7RNzvPTTu0YmFn7GPgUMseDCj94_9d5RnD02XHMKvNbffMl-YwIOeSyUkNd0PT0FOOxEORstBtCrBUoJKso6K_dI7V4/s4080/20230912_120520.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH-Oz-nYWvaVCA2DE0HNQvW3DfwXOyEC_VBHnAoO1mkSDT0KNi_VPgb8sx_sTWsYRrVaAO9Q65j-jxLFiCbtCTV5G7WCZBZ7cn7RNzvPTTu0YmFn7GPgUMseDCj94_9d5RnD02XHMKvNbffMl-YwIOeSyUkNd0PT0FOOxEORstBtCrBUoJKso6K_dI7V4/w640-h360/20230912_120520.jpg" title="Cipro, lago salato" width="640" /></a></div><br /><p><br /></p><p><b>Terza tappa<br />Larnaca</b></p><p>Abbiamo appuntamento con la padrona di casa per ottenere le chiavi del nostro alloggio con posto auto. Parcheggiamo il bolide in cortile e prendiamo possesso della nostra dimora, un bell'appartamento con terrazza in un quartiere tranquillo a cinque minuti a piedi dal centro storico. Non potevamo scegliere posizione migliore, questa è la parte più bella di Larnaca, come avremo modo di scoprire nei prossimi giorni.</p><p>Riposiamo un pochino e usciamo a fare un po' di spesa. Poi ci incamminiamo verso il <b>lungomare di Finikoudes</b> dove si trova la fortezza e il quartiere turco. La spiaggia di Larnaca ha la sabbia scura ed è in gran parte libera. Rientriamo nella vie con le botteghe di prodotti e souvenir tipici ciprioti e arriviamo alla Chiesa di San Lazzaro in una piazza circondata da taverne.</p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBuOPyiLhI43mrqv9eft7lSkFyGlmWNTtUQ_09diw1MQRqtw4-YefpHdS0S6dLmozF1lt5I-ygDLLvuWlX9wySFQvxwtoEEc3CZ6SkeQhDHx4pDsxtQ7VrS0Os_eqoNoQpa_tEuEX9fH7nnzJANnFymCvcUv0gf3FA-yyf6SdUtQMkTwSSM7McFeQQng4/s4080/20230912_180812.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBuOPyiLhI43mrqv9eft7lSkFyGlmWNTtUQ_09diw1MQRqtw4-YefpHdS0S6dLmozF1lt5I-ygDLLvuWlX9wySFQvxwtoEEc3CZ6SkeQhDHx4pDsxtQ7VrS0Os_eqoNoQpa_tEuEX9fH7nnzJANnFymCvcUv0gf3FA-yyf6SdUtQMkTwSSM7McFeQQng4/w640-h360/20230912_180812.jpg" title="Finikoudes" width="640" /></a></div><p><br /></p><p>La tradizione dice che la <b>Chiesa di San Lazzaro</b> è stata eretta sul luogo che custodisce le spoglie di Lazzaro di Betania, che dopo essere stato resuscitato da Gesù avrebbe trascorso il resto della sua vita a Cipro. L'attuale edificio, che nel corso degli anni ha subito modifiche e aggiunte, fu costruito in epoca bizantina. Ha una copertura a volta con tre cupole (uno stile raro a Cipro, presente solo qui e in due edifici a Salamina), un maestoso campanile neogotico con decorazioni a rilievo e un portico che corre lungo la facciata. L'interno è meraviglioso, i soffitti sono in pietra, spogli, in contrasto con l'opulenza delle decorazioni che affollano la chiesa. I fedeli hanno l'abitudine di baciare le icone, disposte intorno all'altare. Intorno alla chiesa c'è un portico dove si trova il museo bizantino.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeDHDR9QP1UY1jsJCxmUbaEK4HVWe21WrnIvGlMkpCTkgsXltW5QFCPO6e6I73yVSab_oG2fRtlvS3qA5GcojlgaUiC_LHWH9ZftGtnq5U_VwQgpSGqSvvypo2PwTZuGtiLNqFAQmQMjSO9JHAEgbFVrE_nPANfLmSt7cBjNkFxMrM1gq6KMJPsaEvTAE/s4000/20230912_172318.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2250" data-original-width="4000" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeDHDR9QP1UY1jsJCxmUbaEK4HVWe21WrnIvGlMkpCTkgsXltW5QFCPO6e6I73yVSab_oG2fRtlvS3qA5GcojlgaUiC_LHWH9ZftGtnq5U_VwQgpSGqSvvypo2PwTZuGtiLNqFAQmQMjSO9JHAEgbFVrE_nPANfLmSt7cBjNkFxMrM1gq6KMJPsaEvTAE/w640-h360/20230912_172318.jpg" title="Chiesa di San Lazzaro, Larnaca" width="640" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Ci spostiamo verso le vie interne e capitiamo in <b>Old Market street</b> dove troviamo un posticino delizioso per la nostra prima, meritatissima, birretta del viaggio. Il proprietario è un personaggio particolare e simpaticissimo, il locale è stracarico di decorazioni e oggetti appesi, la musica è alta ma non troppo, insomma, diventa all'istante il mio posto preferito.</p><p>Per cena scegliamo una taverna a caso, quella da cui proviene il profumo più buono, e non sbagliamo. La stanchezza del viaggio e della giornata si fa sentire, ma abbiamo abbastanza appetito per assaggiare alcune prelibatezze locali tra cui la <b>sheftalia</b>, salsiccia tradizionale di Cipro con agnello e maiale, zucchine in pastella e <b>halloumi</b>, il formaggio tipico alla griglia.</p><p>Le porzioni sono molto abbondanti, e spendiamo pochissimo.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn3U70B9w6RIcWynQiUMnOCZbFsV9Qp7xHxCYBDkT6Wqax5kEd1i4LsOKM2i9cYjwOPjwyyl2eOJQ3tPj8cR3D4IcuM4Jm6dQgder5FSMbmgm_6kp8McPluuaOrtrdlnyBlY6q6UFSLtLtQVS-mfH8FIZYtXvSqbXnhX4OMnugfeaXcE_2Vdjk7Zkm7hg/s1118/Cipro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="1118" height="368" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn3U70B9w6RIcWynQiUMnOCZbFsV9Qp7xHxCYBDkT6Wqax5kEd1i4LsOKM2i9cYjwOPjwyyl2eOJQ3tPj8cR3D4IcuM4Jm6dQgder5FSMbmgm_6kp8McPluuaOrtrdlnyBlY6q6UFSLtLtQVS-mfH8FIZYtXvSqbXnhX4OMnugfeaXcE_2Vdjk7Zkm7hg/w640-h368/Cipro.jpg" title="Cipro food" width="640" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Siamo in piedi da mille ore e abbiamo assolutamente bisogno di dormire, andiamo a letto prestissimo.</p><p style="text-align: center;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/11/una-settimana-cipro-lefkara-e-nicosia.html">- continua -</a></p><p>----------------------------------------<br />Info pratiche</p><p><b>Volo EasyJet</b><br />Milano Malpensa - Larnaca (circa 3 ore)<br />Devo dire che EasyJet è un'ottima compagnia low cost. Rispetto a qualche anno fa ha ridotto le misure del bagaglio a mano, non è minuscolo come quello di RyanAir ma comunque insufficiente per coprire 8 giorni di viaggio, quindi ho pagato il supplemento per avere un bagaglio in più da dividere con le mie compagne di viaggio. </p><p><b>Alloggio</b><br /><u>Dezo Luxury Apartment</u><br />Soluzione perfetta per tre persone, dato che ci sono due camere (una singola e una matrimoniale). Bellissima terrazza, ottima posizione (dieci minuti a piedi dal centro e dalla spiaggia), zona tranquilla, posto auto. La proprietaria è molto precisa, disponibile e schietta. Ci ha detto di chiamarla senza problemi per qualunque cosa, perché non capisce gli ospiti che lasciano recensioni lamentando problemi facilmente risolvibili con una telefonata. La prendiamo in parola e chiediamo se è possibile avere un cuscino in più, e la sera stessa troviamo due guanciali nuovi di pacca.</p><p><b>Autonoleggio</b><br />Dell'autonoleggio si è occupata Daniela, che è una maga nello scovare il prezzo migliore. <br />Comunque l'autonoleggio si chiama <u>Autorent M.C.</u> e fanno servizio di navetta andata e ritorno per l'aeroporto di Larnaca che dista pochi minuti. Abbiamo noleggiato una Kia Picanto con cambio automatico e parecchi chilometri sul groppone, tutto sommato confortevole per girare l'isola.</p><p><b>Indirizzi utili<br /></b><u>The Passage</u>, il nostro pub preferito, si trova in Kleanthi Kalogera a Larnaca. </p><p><u>La taverna</u> dove abbiamo cenato si trova in Pavlou Valsamaki, poco prima del lungomare. L'insegna è solo in greco, ma il posto è facilmente riconoscibile per le porzioni esagerate e il profumo invitante. Ha un cortile interno in condivisione col "nostro" pub, per cui volendo potete cenare in taverna e infilarvi al The Passage per la birretta serale, o viceversa.</p><p><br /><br /></p><p><br /></p>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com12WJ7F+3CM, Aigyptou, Larnaca 6030, Cipro34.9126827 33.623445534.799982911876278 33.4861163984375 35.025382488123718 33.7607746015625tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-12150454188895662142023-09-01T13:30:00.001+02:002023-09-01T13:44:38.404+02:00Quattro giorni a Breslavia<p><i>Fare un viaggetto ad agosto in compagnia della <a href="https://www.instagram.com/poison_dee/" target="_blank">Poison</a> sta diventando una piacevole abitudine. Breslavia (o Wrocłow) è una città polacca di cui ignoravo l'esistenza, ma sono bastate due foto trovate in rete e sapere che c'è il volo da Torino per convincermi a visitarla. </i></p><p><i>Devo dire come prima cosa che è stata una piacevole scoperta perché è davvero meravigliosa, ho trascorso quattro giorni intensi e bellissimi, e se avete una mezza idea di visitarla ma non siete convinti: andate, fidatevi di me.</i></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR7LsXaB53xrOeBVJpK8A1k1HwXpFN_zExxzGl9pSklw7lNMx3HmKiNdrb7lnGXUzmCgXrzFWfbtuTebdA-s1J5CcP_HMRVRvEx_gI6FZsMnQaBLeJSEW4xK72w_ShC2WRfVkGK_VOBm5hv5mHJazcn-ckD2U-T3oIrZcAnndHld75HNectEN6amjWamc/s4080/20230823_094335.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR7LsXaB53xrOeBVJpK8A1k1HwXpFN_zExxzGl9pSklw7lNMx3HmKiNdrb7lnGXUzmCgXrzFWfbtuTebdA-s1J5CcP_HMRVRvEx_gI6FZsMnQaBLeJSEW4xK72w_ShC2WRfVkGK_VOBm5hv5mHJazcn-ckD2U-T3oIrZcAnndHld75HNectEN6amjWamc/w640-h360/20230823_094335.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Breslavia </td></tr></tbody></table><br />
<span style="font-size: x-large;"><a name="indice"></a></span>
<p></p><p><b style="color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: x-large;">Quattro giorni a Breslavia</b></p><b style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 15.4px;"><span style="font-size: medium;">Diario di viaggio e consigli su come organizzare la visita<br /></span></b><br style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 15.4px;" /><h2 style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;">
<li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#primo">Volo Torino - Breslavia</a></b></li>
<li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#secondo">Dove dormire</a></b></li>
<li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#terzo">Cosa fare</a></b></li>
<li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#quarto">Cosa mangiare</a></b></li></ul></h2><h2 style="text-align: left;"><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></h2><h1 style="text-align: left;"><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: large;"><a name="primo">VOLO TORINO - BRESLAVIA</a></span></span></h1><div><span style="color: #444444; font-size: x-small;">
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'indice</span></a></span></div><div><span style="color: #444444; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Siamo partite il sabato sera e rientrate il mercoledì sera.</span></span><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;"> Viaggiamo con</span><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;"> </span><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;"><b>Ryanair</b>, abbiamo fatto il check-in la sera prima e come al solito non abbiamo i posti vicini, ma tanto </span><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">da Torino il volo</span></span><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;"> dura poco meno di due ore.</span></div><div><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;"><br /></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">All'andata il volo ha portato un ritardo di un'ora e mezza, quindi siamo arrivate a Breslavia alle 2 di notte. Insieme all'albergo avevamo prenotato anche il <b>taxi</b>, che di notte impiega circa un quarto d'ora a raggiungere il centro città. </span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Se preferite muovervi con i mezzi ci sono l'autobus WRO Airport Express e l'autobus di linea 106 (che di notte viene sostituito dal 206). Arrivando in tarda serata o di notte mi sento comunque di consigliare il taxi.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Il volo di ritorno è stato un pelo più drammatico. </span></span><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;">Avremmo dovuto partire alle 20:10, </span><span face=""Trebuchet MS", Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444; font-size: 15.4px;">siamo arrivate in aeroporto verso le 18, e dopo neanche una mezz'ora il tabellone annuncia la partenza prevista alle 21:45. Ottimo. Ad un certo punto però il volo scompare dalla lista delle partenze e compare negli arrivi (alle 00:10). Dagli altoparlanti ci invitano a recarci al gate a ritirare acqua e snack, che è una cosa molto gentile ma poco incoraggiante.</span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">L’<b>Aeroporto di Breslavia Niccolò Copernico (WRO) </b>è minuscolo.<br />Ci siamo piazzate al tavolo del bar dove la birra alla spina è buona e costa pochissimo, ci sono le prese per caricare i telefoni e la zona fumatori è proprio lì di fianco. Ho tirato fuori le carte e mi sono preparata psicologicamente a trascorrere la nottata.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Alla fine l'aereo è arrivato e siamo partiti alle 22:15.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span><a name='more'></a></span><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Il nostro tassista ce l'aveva detto che il volo Breslavia - Torino era sempre in ritardo, direi che aveva ragione. Ora, io mi auguro davvero che non sia la prassi, ma mettete in conto che potrebbe succedere, specialmente viaggiando in agosto che è un mese sempre abbastanza ostico e trafficato.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcszhET4HlixlWRt_7ouNWArGu7Dv44-2251_ubW2eliCyuZtVgeW89-r5nuMb4_zICYLwcZv6LFqXwDPgbUJniwq_dgCgwTCHbv3KrkkMYlVv9ARoiyq9sfxRRgy0Pa3PHqGyq2YoF-LSeTCSyDIMsxqaFucKWMIEZL50gf7wndsS5_iBawwpb6XP5s4/s3196/20230830_215231-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcszhET4HlixlWRt_7ouNWArGu7Dv44-2251_ubW2eliCyuZtVgeW89-r5nuMb4_zICYLwcZv6LFqXwDPgbUJniwq_dgCgwTCHbv3KrkkMYlVv9ARoiyq9sfxRRgy0Pa3PHqGyq2YoF-LSeTCSyDIMsxqaFucKWMIEZL50gf7wndsS5_iBawwpb6XP5s4/w640-h480/20230830_215231-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">A sinistra, l'aeroporto di Breslavia. A destra, l'offerta di cibo disponibile. </td></tr></tbody></table><br /><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: large;"><b><a name="secondo">BRESLAVIA - DOVE DORMIRE</a></b></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: x-small;">
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'indice</span></a></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">La città si gira benissimo a piedi e in tram. Scegliere una sistemazione in centro è la soluzione perfetta per avere tutto a pochi minuti di distanza.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Noi abbiamo scelto di soggiornare al <b>Korona Hotel Wroclaw Market Square</b>.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Lo consiglio vivamente per diversi motivi:</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">- la <b>posizione</b> è ottima, a due passi dal Rynek, la Piazza del Mercato (più centro di così non si può)</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">- la <b>colazione</b> è appetitosa, abbondante e varia. Il caffè non delude e c'è una buona scelta di dolce e salato. Mi sono concessa ogni mattina quella che chiamo "la colazione della vacanza", ovvero il piatto con pane, uova, bacon, formaggi e salumi. A casa la mattina bevo a malapena un caffè, in viaggio ho bisogno di energia. Non costa poco (12 euro) ma con una colazione così abbondante sono arrivata tutti i giorni all'ora di cena senza sentire il bisogno di fare pranzo</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">- l'albergo è elegante, confortevole (divani e tavolini nella hall) e <b>profumato</b>. C'è un odore buonissimo ovunque, anche nei bagni</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">- la <b>camera</b> è molto carina, pulita, ben organizzata. Il frigo era vuoto, ma ogni giorno avevamo due bottiglie d'acqua in omaggio, oltre a tè e caffè. La vista è bella (se potete, chiedete una stanza lato strada, perché la vista sul cortile interno è un po' triste), gli infissi insonorizzano abbastanza bene. Ho apprezzato tantissimo i due piumoni singoli sul letto matrimoniale, un po' meno la lunga scrivania con una sedia sola. Il bagno è spazioso, con due cassettoni sotto al lavandino dove mettere il beauty. Ci hanno cambiato gli asciugamani tutti i giorni anche se li lasciavamo appesi, non è una pratica molto ecologica</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">- il check out è alle 12.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;">Se preferite una soluzione più economica ci sono diversi ostelli (ce n'è uno proprio nella piazza del municipio), oppure basta allontanarsi leggermente dal centro.</span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigRMQwNjIBB4DvJjRFEVZBdMX2efZZ1neE2hHU8GF4og2XaAZaCLAhnGvqwusNVE7djQZB8lWEZ-6T08b5fkf-7Wc5BqmAbcWZgICyNHtVRzfm5qT_5rhDoIieapNe1ZXC6rhLpMu7ykR4JsEeosa6KhfVSCPTjCtMBCvhtjEdy-pdnXqAEnMYbm8m9VE/s3196/20230830_220039-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigRMQwNjIBB4DvJjRFEVZBdMX2efZZ1neE2hHU8GF4og2XaAZaCLAhnGvqwusNVE7djQZB8lWEZ-6T08b5fkf-7Wc5BqmAbcWZgICyNHtVRzfm5qT_5rhDoIieapNe1ZXC6rhLpMu7ykR4JsEeosa6KhfVSCPTjCtMBCvhtjEdy-pdnXqAEnMYbm8m9VE/w640-h480/20230830_220039-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vista dalla nostra camera e Koronius, il nano dell'hotel </td></tr></tbody></table><br /><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /><a name="elenco"></a></span></span></div><h1 style="text-align: left;"><span face="Trebuchet MS, Trebuchet, Verdana, sans-serif" style="color: #444444;"><span style="font-size: large;"><a name="terzo">COSA FARE A BRESLAVIA</a></span></span></h1><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'indice</span></a><div>Il mio diario di viaggio con gli itinerari e le info su cosa fare e vedere giorno per giorno.</div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#uno">Primo giorno</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#due">Secondo giorno</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#tre">Terzo giorno</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#quattro">Quarto giorno</a></b></li></ul></div><div><br /></div><div><br /></div><div><b><span style="font-size: medium;"><u>
<a name="uno">Diario di viaggio - Primo giorno</a></u></span></b></div><div><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#elenco"><span style="font-size: x-small;">Torna a Cosa fare a Breslavia</span></a></div><div><br /></div><div>Anche se siamo arrivate tardissimo in hotel il sabato sera (tra una cosa e l'altra siamo andate a dormire alle 3) la domenica ci siamo alzate presto. Dopo un'abbondante colazione ci siamo dirette alla <b>Sky Tower</b>. L'idea era di arrivarci con un tram, ma evidentemente eravamo anocora rimbambite dal viaggio e dalle poche ore di sonno, perché non solo non abbiamo trovato il tram che ci serviva, ma abbiamo pure fatto una strada abbastanza anonima (e bruttina, diciamolo).</div><div><br /></div><div>Per andare alla Sky Tower dal centro prendete la via<b> Świdnicka</b> che parte dal <b>Rynek</b> (all'inizio della via Olawska) e percorretela tutta. All'incrocio con Pilsudskiego troverete <b>Przejscie</b> (Passaggio), o <b>"monumento del passante anonimo" dell'artista Jerzy Kalina</b>. Si tratta di un'installazione composta da quattordici figure, sette che "cadono" nel marciapiede e altre sette che riemergono dall'altra parte della strada. Rappresentano la transizione dall'oppressione alla libertà, ma ci sono diverse interpretazioni in merito. </div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb4EUynj8lxzv9WGd94wjz6dT3vEYC6XYZl3P12x2NL8ekEBh4emQSET3UqxlAo9DlrFPU-Mb0q3kGsTztcDSMKkFLD4bj9rja1uoI7PT7eZWKrPByWHYsiaf5RFuvzsFcxfsZdJ2CTm5YNnsvMbqfkEUmLTyBEUAPtM_UqzQx8XZr1EucJgZHhWFV3xM/s4080/20230823_113215.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="2296" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb4EUynj8lxzv9WGd94wjz6dT3vEYC6XYZl3P12x2NL8ekEBh4emQSET3UqxlAo9DlrFPU-Mb0q3kGsTztcDSMKkFLD4bj9rja1uoI7PT7eZWKrPByWHYsiaf5RFuvzsFcxfsZdJ2CTm5YNnsvMbqfkEUmLTyBEUAPtM_UqzQx8XZr1EucJgZHhWFV3xM/w360-h640/20230823_113215.jpg" title="Przejscie" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Przejscie</span></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>Proseguendo oltre troverete sulla sinistra il <b>teatro Capitol</b>, vi consiglio di entrare a dare un'occhiata, e poco dopo incrocerete la ferrovia sopraelevata, sotto ci sono una serie di locali. Andando verso sinistra si alternano ristoranti etnici, sexy shop, barbieri e negozi di tatuaggi, verso destra ci sono pub e altri ristorantini. È un posto che mi è piaciuto molto, infatti ci siamo fermate a bere una birra al Cuda na Kiju, un localino molto accogliente.</div><div><br /></div><div>Quattrocento metri più avanti, sempre lungo la stessa via che nel frattempo ha cambiato nome e da Świdnicka è diventata Powstańców Śląskich, si arriva alla Sky Tower. <b>Al 49° piano c'è l'osservatorio</b> ma è fortemente consigliato acquistare i biglietti sul <a href="https://skytower.pl/" target="_blank">sito</a> perché terminano in fretta. Infatti quando siamo arrivate non abbiamo trovato posto.</div><div><br /></div><div>Vicino alla Sky Tower c'è il <b>vecchio cimitero ebraico</b>, che visitiamo anche per trovare un po' di ombra tra gli alberi. Per essere al nord mi aspettavo un clima più fresco, invece siamo sui 30° e il sole picchia forte. All'ingresso c'è un bel portone in ferro battuto. Incontriamo un gatto, l'unico felino incontrato in questo viaggio. Il cimitero è un po' decadente, e forse per questo motivo ha un certo fascino. Alcune tombe sono crollate, molte sono ricoperte di vegetazione. Il biglietto costa 15 PLN.</div><div><br /></div><div>Camminiamo parecchio (nella direzione sbagliata) cercando un tram che ci riporti in centro, nel mentre finiamo in una chiesa dove stanno celebrando messa. La gente canta seguendo le parole che scorrono sui monitor, come al karaoke.</div><div><br /></div><div>Quando riusciamo a imbroccare finalmente la linea giusta cerco di capire come funzionano gli abbonamenti ai mezzi. Nel distributore automatico sul tram (in doppia lingua polacco/inglese) è possibile fare biglietti singoli oppure da 24/48/72 ore pagando con la carta. Dopo aver scelto e pagato due biglietti da 48 ore non esce nessun biglietto. Paciocco un po' sulla tastiera, mentre un signore gentilissimo mi spiega qualcosa in polacco. Vado a chiedere all'autista che mi dice che è ok, ho tutto sul telefono. Io sul telefono non ho niente, a parte il messaggio di avvenuto pagamento della mia banca. Immagino che ci sia una APP, non vi so dire, comunque in tre giorni non ho visto un controllore a cui spiegare l'accaduto, quindi è andata bene così. </div><div><br /></div><div>Nel pomeriggio abbiamo girato per il centro, fermandoci a fotografare tutti i <b>nani</b> (o <b>gnomi</b>) che popolano Breslavia. Nei negozi di souvenir c'è la mappa dei primi cento gnomi, ma sono molti di più. Ogni negozio ha il suo, ce ne sono appesi ai lampioni, nelle piazze, ovunque. Anche il nostro hotel ha il suo, si chiama Koronius. </div><div><br /></div><div>Il centro è pieno di chiese, vie, case, piazze deliziose. Alle spalle del Rynek (la <b>Piazza del Mercato col Municipio</b>) c'è una piccola piazza a cui si accede attraverso un arco. Le due casette ai lati dell'arco si chiamano Jaś i Małgosia (Hansel e Gretel), nella piazza svetta la chiesa <b>St Elizabeth</b> con la sua alta torre, ma ne parlerò in seguito. Alle spalle della chiesa c'è la <b>via delle antiche macellerie</b>, un vicolo con costruzioni di legno dove oggi si trovano gallerie d'arte e negozietti. L'antica funzione di questo posto è ricordata dalle statue degli animali all'ingresso. Lì vicino (la via è Więzienna) c'è l'istituto archeologico e etnografico all'interno della ex prigione della città. Si può entrare a vedere il cortile, se il negozio di souvenir è aperto. Per la nostra collezione di nani abbiamo anche, naturalmente, il nano carcerato.</div><div><br /></div><div>In alcuni negozi di souvenir ci sono i <b>timbri</b>! Portatevi dietro un'agendina o un quaderno, trovo che decorarlo con biglietti, appunti e timbri sia un bellissimo ricordo di viaggio. </div><div><br /></div><div>Finiamo sulle sponde dell'Odra e possiamo mica farci scappare l'occasione di un <b>giretto in barca</b>? Individuare i posti in cui è possibile imbarcarsi è semplicissimo, sul lungofiume vedrete un banchetto con una signorina sotto l'ombrellone. È la biglietteria! A proposito, ho scritto 'signorina' e ho avuto una visione. Quanto cacchio sono belle le ragazze polacche? </div><div><br /></div><div>Tornando al giro in barca, siamo partiti dal Ponte dell'Università e siamo arrivati all'isola della Cattedrale. Il nostro traghetto non era attrezzato con guide o altoparlanti quindi la traversata è stata piacevole ma mi sarebbe piaciuto sentire qualche spiegazione, o anche solo un sintetico "quello è il palazzo BOH, quella è la chiesa CHENESO". Nel complesso però molto bello, ne è valsa la pena.</div><div><br /></div><div>Rimediamo al calo di zuccheri con una fetta di torta in un localino delizioso, peccato per il pessimo caffè (a Breslavia ho bevuto ottimi caffè, stavolta siamo state sfortunate).</div><div><br /></div><div>Per la pausa birretta pomeridiana ci rilassiamo al bancone dell'<b>Hard Rock Cafè</b>. Per cena invece andiamo da <b>Hubertus</b>, in via Oławska, una trattoria polacca dove mangiamo pierogi (ravioli ripieni) e bigos (uno stufato di carne con crauti). Pur essendo in pieno centro il posto è spartano. Le porzioni sono abbondanti, i piatti rispetto all'Italia sono decisamente economici. Un antipasto da dividere, due piatti e due birre medie ci costano meno di 15 euro a testa.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdu2Aw_uD9UliWR7R7ORLPfuo4yyziZ4s2QA-GWQIxPMeGjBxJjl580MiJ9gx7nvpcw3HXGEEy4-7JHotNx7UHBJgcvTNRvg9IbcOkAktfqjN_vgh3xr-FjvRqBZlu8OoTSyeCPotdsD8FbVGUaSUDucxQQ1iniD4ozsElS17972MmHCGL3dJUI1Zgy-w/s4080/20230820_164318.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdu2Aw_uD9UliWR7R7ORLPfuo4yyziZ4s2QA-GWQIxPMeGjBxJjl580MiJ9gx7nvpcw3HXGEEy4-7JHotNx7UHBJgcvTNRvg9IbcOkAktfqjN_vgh3xr-FjvRqBZlu8OoTSyeCPotdsD8FbVGUaSUDucxQQ1iniD4ozsElS17972MmHCGL3dJUI1Zgy-w/w640-h360/20230820_164318.jpg" title="Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Breslavia vista dal fiume </td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNKMSbJhveOQxiCtloTSmbnr-7DxS6vmqBr0wNqHDxrJIxlqeQUOFa1AIszTFALnrZYtYvEBV1FfR9naTQrCnWM9AXxXmmDTvR36yEzcJZmzW5QOOuU5yfEMHfr-bGuxOwFufa404sFutttDuyuZqG6oFPacwVZ8Nwf5Xuk4QEHapnLRY0Yi0xfBRSkI/s2880/20230830_224414-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2880" data-original-width="2880" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNKMSbJhveOQxiCtloTSmbnr-7DxS6vmqBr0wNqHDxrJIxlqeQUOFa1AIszTFALnrZYtYvEBV1FfR9naTQrCnWM9AXxXmmDTvR36yEzcJZmzW5QOOuU5yfEMHfr-bGuxOwFufa404sFutttDuyuZqG6oFPacwVZ8Nwf5Xuk4QEHapnLRY0Yi0xfBRSkI/w640-h640/20230830_224414-COLLAGE.jpg" title="Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il gatto del cimitero ebraico - Il nano carcerato - <br />La vecchia via dei macellai - Panorama dalla barca</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><b><span style="font-size: medium;"><u>Diario di viaggio -
<a name="due">Secondo giorno</a></u></span></b></div><div><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#elenco"><span style="font-size: x-small;">Torna a Cosa fare a Breslavia</span></a></div><div><br /></div><div>Iniziamo la giornata visitando <b>l'isola della cattedrale</b>. Se volete andare in tram la fermata più vicina è Hala Targowa, bisogna attraversare il ponte rosso (Most Piaskowy) che porta alla chiesa Nostra Signora delle Sabbie, e poi il ponte <b>Tumski</b>. Tumski, oltre ad essere il più antico della città, è il più famoso "ponte degli innamorati" polacco, dove le coppie hanno l'abitudine di attaccare i lucchetti. Ad un certo punto i lucchetti erano talmente tanti che il ponte stava rischiando di crollare sotto tutto quel peso, così l'amministrazione ha deciso di toglierli e proibirli.</div><div><br /></div><div>Nell'isola della cattedrale <b>i lampioni sono a gas</b> e se vi trovate da queste parti all'alba o al tramonto potrete vedere l'omino delle luci che li accende (o li spegne) uno per uno.</div><div><br /></div><div>La <b>Cattedrale di Breslavia</b> è un imponente edificio gotico. Per la modica cifra di 15 PLN si può salire su una delle due torri. Il benessere è qui, e si chiama <b>ascensore</b>. Bisogna fare solo un pezzetto di scala a chiocciola e poi si va su senza fatica a godere del bellissimo panorama.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbb3Cqu-169HTax0XVJY1ZVvOddhXZWT06O00HkXmToi3e8cvpBpDrY3mLxed5lx4-KFBM0ScwmFvTTne622MiceS909f820QDgZo1Yk3TnUG2yUAUsmXqFwIpOy22qh--cpk92fAtITu3D0suwXqGIfOaoxizlxc6xDjhNXZyZR06EyHT0ZJTiygOO1s/s2046/20230821_090703-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbb3Cqu-169HTax0XVJY1ZVvOddhXZWT06O00HkXmToi3e8cvpBpDrY3mLxed5lx4-KFBM0ScwmFvTTne622MiceS909f820QDgZo1Yk3TnUG2yUAUsmXqFwIpOy22qh--cpk92fAtITu3D0suwXqGIfOaoxizlxc6xDjhNXZyZR06EyHT0ZJTiygOO1s/w640-h480/20230821_090703-COLLAGE.jpg" title="Breslavia Isola della Cattedrale" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il ponte Tumski e lo gnomo dei lucchetti</td></tr></tbody></table><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiALxKaV8D-JIt6DAVqhYlIEdjsgcCjmZJw29J2vgvwl0MLye1H0mdNSVKai2jOweefWiHp8V9sRDchcIjj90QuRTzM8ETisub8MjfE5Q0gYTQH6IMmcPmi2jlpEsmmfyChYDQmb-RbnyaF-j5XL2_t4X21H-AEr_2N-ovQ-PvZZsU0MWCvc6YbiJifVV4/s2046/20230821_101320-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiALxKaV8D-JIt6DAVqhYlIEdjsgcCjmZJw29J2vgvwl0MLye1H0mdNSVKai2jOweefWiHp8V9sRDchcIjj90QuRTzM8ETisub8MjfE5Q0gYTQH6IMmcPmi2jlpEsmmfyChYDQmb-RbnyaF-j5XL2_t4X21H-AEr_2N-ovQ-PvZZsU0MWCvc6YbiJifVV4/w640-h640/20230821_101320-COLLAGE.jpg" title="Cattedrale di Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama dalla Cattedrale</td></tr></tbody></table><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Torniamo a prendere il tram e andiamo a Hala Stulecia, la Sala del Centenario, che è chiusa il lunedì. Decidiamo quindi di attraversare la strada e andare allo zoo. <b>Lo zoo di Breslavia</b> è il più antico della Polonia, ha lo scopo di preservare le specie in via d'estinzione e presenta ampi spazi per ogni specie animale presente. C'è anche la piscina più profonda del mondo che ospita i pinguini. L'ingresso principale, del 1935, è una copia modernista della Porta di Brandeburgo di Berlino.</div><div><br /></div><div>Lo zoo è enorme, per visitarlo tutto ci va una giornata intera. Ci siamo emozionate a vedere il panda rosso, i lemuri, le foche e i pinguini. Il tunnel dell'acquario, nell'Afrykarium, è bellissimo ma impallato di gente. C'è tutta una parte dedicata al rettilario e un'altra ai pennuti. </div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhFTP3WyQCvg8T6SWVSWGVs1H9h8TvEK7FUhsehWvX1rd0YLg8_U9DmgwjR7RPIHErb7pybyGCdgb-G-gHWV7d_gAgB-KQRjkYovsL-f4mw6V0IJJ-Rpq-r0EMjcayXhMjgpt5010j0H_ZygZDEk265wsaDMh-_gkGEKK10xbuCM6jkEfymv_RNsLExNM/s2046/20230821_122206-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhFTP3WyQCvg8T6SWVSWGVs1H9h8TvEK7FUhsehWvX1rd0YLg8_U9DmgwjR7RPIHErb7pybyGCdgb-G-gHWV7d_gAgB-KQRjkYovsL-f4mw6V0IJJ-Rpq-r0EMjcayXhMjgpt5010j0H_ZygZDEk265wsaDMh-_gkGEKK10xbuCM6jkEfymv_RNsLExNM/w640-h640/20230821_122206-COLLAGE.jpg" title="Zoo di Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lo zoo di Breslavia</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div><br /></div><div>Torniamo indietro stravolte dal caldo, entriamo nella <b>Galeria Dominikańska</b>, un centro commerciale sponsorizzato su tutte le mappe gratuite della città. Non è niente di ché, anche perché non c'è un posto che serva la nostra stra-meritata birretta del pomeriggio. Sembra che nella zona intorno al centro commerciale non esista un bar, poi troviamo una piccola oasi di pace nel giardino interno di un enorme palazzo che ospita l'Hotel Hilton. Il pub dove ci fermiamo si chiama <b>Pinta</b>, e ha una vasta selezione di birre alla spina. </div><div><br /></div><div>Ricaricate le pile andiamo nel parco di fianco (Juliusz Słowacki Park) dove c'è il <b>Muzeum Panorama Racławicka</b>. È una struttura circolare che custodisce un dipinto a 360° che descrive la battaglia di Raclawice del 1794 in cui un gruppo di insorti polacchi sconfisse i russi. </div><div>L'enorme dipinto panoramico misura 15x120 metri ed è difficile spiegare o descrivere quanto sia bello. È incredibile non solo per la dimensione, ma soprattutto per la prospettiva, le proporzioni, le luci e le ombre. Alla base del dipinto circolare sono state inserite installazioni che lo rendono ancora più realistico, non si distingue la terra vera da quella dipinta, è pazzesco. La visita dura mezz'ora e viene fornita audioguida (in tutte le lingue tranne l'italiano), ma sinceramente ero talmente colpita da quello che stavo guardando che la spiegazione era superflua per me. </div><div><br /></div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh989P3W6m3AZ4qJthMFCQUdDjqGnLQsnDxCALiouKtY3IyvTgQ28k81208XWTdO5sEVArPOMX0QFq-Zyjw64DAtdsCOkepEPYppSWOSFv6wV6XgTQqmuZ6hWORzwAbhr-h_7sjsv5aPh82vBpiXxXQYq0Dk0t7OLajni78sOYQLU_fQhTBLvYnTUAB_I4/s4080/20230821_171249.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh989P3W6m3AZ4qJthMFCQUdDjqGnLQsnDxCALiouKtY3IyvTgQ28k81208XWTdO5sEVArPOMX0QFq-Zyjw64DAtdsCOkepEPYppSWOSFv6wV6XgTQqmuZ6hWORzwAbhr-h_7sjsv5aPh82vBpiXxXQYq0Dk0t7OLajni78sOYQLU_fQhTBLvYnTUAB_I4/w640-h360/20230821_171249.jpg" title="Panorama Racławicka" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Panorama Racławicka (particolare)</td></tr></tbody></table><br /></div><div><br /></div><div>Estasiate da quest'ultima visita ma non ancora stanche, concludiamo la giornata con un altro panorama, quello che si ammira dal <b>Ponte dei Penitenti</b>.</div><div>Vicino al Rynek, in via Swewska, c'è la Cattedrale di Maria Maddalena. Si riconosce subito perché ha il tetto a scacchi e due torri collegate da un piccolo ponte, chiamato "Ponte dei Penitenti" o "Ponte delle Streghe" perché una leggenda dice che nel ponte si trovano le anime delle ragazze che hanno trascorso la loro vita a divertirsi invece di crescere figli e badare alla casa. Scusate, state parlando di noi?</div><div><br /></div><div>La salita, ma soprattutto la discesa, è un po' ostica per chi soffre di vertigini come me. Io non ho paura dell'altezza, ma patisco il vuoto. Le scale della torre sono di metallo a grata, si vede di sotto, e sono altissime. Avrei potuto camminare senza guardare giù, ma le vertigini annullano completamente il mio equilibrio quindi forza e coraggio, il desiderio di andare è più forte. </div><div><br /></div><div>C'è un'altra leggenda su questa cattedrale e riguarda la Campana del Penitente. Il maestro a cui fu commissionata la realizzazione della campana si allontanò dal laboratorio lasciando solo l'apprendista che morì versando il metallo nello stampo. Nel 1945 una mina fece crollare una delle due torri, il ponticello è stato ricostruito, la campana no. Che storie allegre vero? Comunque il ponte è piccolino, la vista è splendida, e salire quassù ne è valsa la pena perché assistiamo ad un bellissimo tramonto (le foto vengono in controluce, ma il cielo è stupendo).</div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl7BTi-LVwxmaCovitqyorF-Ur2h8RVnaZwgtnuir-yIDaxUA2CXKii-g0xXwA4kPKVkgmooteREHPCGdRWXUQ4d-MWpFYVh2Q0de7o1C6sjN9mrMgYlNkdzshGT4yqMpuBQTuZSYrB4z3akp2E6vG5zlZAyZFMzKmnDVXv_RGdDULcO6fE2sUzQpnT6k/s2046/20230821_181144-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl7BTi-LVwxmaCovitqyorF-Ur2h8RVnaZwgtnuir-yIDaxUA2CXKii-g0xXwA4kPKVkgmooteREHPCGdRWXUQ4d-MWpFYVh2Q0de7o1C6sjN9mrMgYlNkdzshGT4yqMpuBQTuZSYrB4z3akp2E6vG5zlZAyZFMzKmnDVXv_RGdDULcO6fE2sUzQpnT6k/w640-h480/20230821_181144-COLLAGE.jpg" title="Breslavia Ponte dei Penitenti" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le streghe e il panorama del Ponte dei Penitenti</td></tr></tbody></table></div><div><br /></div><div>Questa sera per cena andiamo nel ristorante più antico d'Europa, si chiama <b>Piwnica Swidnicka</b> e si trova nel seminterrato del Municipio. Ordiniamo pierogi misti (carne - salmone - formaggio - crauti) e zuppa tradizionale servita in crosta di pane. La zuppa è spettacolare, i pierogi buoni ma mi sono piaciuti di più quelli di ieri. </div><div><br /></div><div>Andiamo a prendere il tram e corriamo a vedere lo spettacolo della <b>Fontana Multimediale</b>. Flussi d'acqua che arrivano fino a 40 metri d'altezza sono accompagnati da luci e musica, per uno spettacolo davvero imperdibile nelle sere d'estate a Breslavia. In inverno una parte della fontana diventa una pista di pattinaggio.</div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS8vGBLUH_-rFtMPEpzok_8qyGDJclMukgdchiKYf45bgBa7hFED7pTgqesJKM-bfDdk0lo-YjLOrPNmNBxf5oDBbuUSUl_XiPeaYVLJYZjiZu2nFMkYsEqQnhTp0_gnJ094pthKFdDPqfL678ASwD9YrXFbOQWLK-U-m-tYlPFq5CKTCOwf_K_HBS49w/s4080/20230821_215329.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS8vGBLUH_-rFtMPEpzok_8qyGDJclMukgdchiKYf45bgBa7hFED7pTgqesJKM-bfDdk0lo-YjLOrPNmNBxf5oDBbuUSUl_XiPeaYVLJYZjiZu2nFMkYsEqQnhTp0_gnJ094pthKFdDPqfL678ASwD9YrXFbOQWLK-U-m-tYlPFq5CKTCOwf_K_HBS49w/w640-h360/20230821_215329.jpg" title="Breslavia Fontana Multimediale" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fontana Multimediale</td></tr></tbody></table><b><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div>
<a name="tre"><span style="font-size: medium;"><u>Diario di viaggio - Terzo giorno</u></span></a></b></div><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#elenco"><span style="font-size: x-small;">Torna a Cosa fare a Breslavia</span></a><div><br /></div><div>La prima tappa di oggi è il <b>Mercato Centrale</b>, che si trova in un edificio di inizio '900 con banchi che vendono alimentari e fiori, un paio di bar e qualche ristorante. Su alcuni tavoli i piatti sono imbullonati e le posate incatenate. Una cosa curiosa che ho visto anche in un altro locale vicino a Piazza Solny, ma non ho capito se c'è un motivo particolare o se è legato a qualche tradizione del passato (o se la gente si fregava le posate e i ristoratori si sono ingegnati per trovare una soluzione).</div><div><br /></div><div>Di fronte al mercato c'è la Cattedrale dei santi Giacomo e Vincenzo. Sul marciapiede ci sono delle placche di bronzo che raccontano <b>la storia di Breslavi</b>a dall'anno 1000 ai giorni nostri.</div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-2-Rl_Vrpa9ZVpMJkzXD8db-EkC9IxUcgEzwiaqYG46dq-khIZMa1KUyY_h3yjlCMURh950I5laor2yBMtnaHIj25hMrY1hne6cTrWA9Qadb75hYcxIvy6jYDRiN1MDDS9RHZn5Ac3JHPIiBAEinqSWOHlPnrs87yWg00NttPKDHrHDYmENSeupJJe94/s4080/20230822_085641.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-2-Rl_Vrpa9ZVpMJkzXD8db-EkC9IxUcgEzwiaqYG46dq-khIZMa1KUyY_h3yjlCMURh950I5laor2yBMtnaHIj25hMrY1hne6cTrWA9Qadb75hYcxIvy6jYDRiN1MDDS9RHZn5Ac3JHPIiBAEinqSWOHlPnrs87yWg00NttPKDHrHDYmENSeupJJe94/w640-h360/20230822_085641.jpg" title="Tram di Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I tram di Breslavia</td></tr></tbody></table></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBU36uGKoPaS4lrLoMuas_ktJ8yll8RH5O3ix-29QDzI_aadxIWEuW0yLTCOJIdcX9eZXpBTKQUMyQ0XWKK20UkYgnJwVIeDchPspSe2yG4ujpPVJznV9nrR8YsidVIFkvBRqdqfYNGWGTVZDFfMftdFpiM-5qC6DHW4DgAz33HgcXntuM3MC8CU_p9jk/s4080/20230822_090802.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBU36uGKoPaS4lrLoMuas_ktJ8yll8RH5O3ix-29QDzI_aadxIWEuW0yLTCOJIdcX9eZXpBTKQUMyQ0XWKK20UkYgnJwVIeDchPspSe2yG4ujpPVJznV9nrR8YsidVIFkvBRqdqfYNGWGTVZDFfMftdFpiM-5qC6DHW4DgAz33HgcXntuM3MC8CU_p9jk/w640-h360/20230822_090802.jpg" title="Breslavia Market Hall" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mercato centrale</td></tr></tbody></table><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdu3Hbim_qT9suDtBL7HQ4ClibWpN6hPRm2tQIo-1AwSui5Xv8a5gPhRBA-3VyXz3bD_2uQbNQhwFlVit7gZhhtnvyeqKWTG5uDhkfOYhwbehjPsyMWwOYCDvmh22jZQzWMnn6MBBMzHOhPUZSgWhBouBzY4FB3fkagSRyd31qqeHjKziftHskjukQAZI/s4080/20230822_093348.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdu3Hbim_qT9suDtBL7HQ4ClibWpN6hPRm2tQIo-1AwSui5Xv8a5gPhRBA-3VyXz3bD_2uQbNQhwFlVit7gZhhtnvyeqKWTG5uDhkfOYhwbehjPsyMWwOYCDvmh22jZQzWMnn6MBBMzHOhPUZSgWhBouBzY4FB3fkagSRyd31qqeHjKziftHskjukQAZI/w640-h360/20230822_093348.jpg" title="Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una placca di bronzo che ricorda gli avvenimenti più importanti della storia di Breslavia</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div>Abbiamo deciso di abbandonare l'idea di salire sulla Sky Tower, di panorami dall'alto ne abbiamo già visti due e stamattina ci aspetta il terzo nella <b>St Elizabeth</b>, la chiesa gotica nella piazzetta vicino al Rynek, la riconoscete perché è quella con l'arco tra le due case. In tempi antichi l'arco era l'ingresso del cimitero di cui è rimasto solo una lapide con scritto "Morte - Porta della vita", e sotto alla pavimentazione ci sono i resti dei leader della rivolta del 1418, messi lì per essere calpestati dai passanti patendo eterna dannazione.</div><div><br /></div><div>La chiesa ha una torre sola, molto alta, che svetta sui tetti delle case. In origine era alta 130 metri ma crollò a causa di un uragano nel 1529, fu ricostruita ma andò nuovamente distrutta nell'incendio del 1976. In cima alla torre (che è alta poco più di 90 metri) c'è un osservatorio. Potessi tornare indietro nel tempo eviterei come la peste, ma ormai l'ho fatto, ci sono salita, e ve lo racconto. </div><div><br /></div><div>La scala a chiocciola è stretta, gli scalini hanno altezze che variano dai 20 ai 35 centimetri. È talmente ripida e stretta che il mancorrente è in verticale nel perno centrale. Claustrofobica, perché non hai la percezione del punto in cui sei arrivato e non vedi - letteralmente - 'la luce in fondo al tunnel' finché non esci all'esterno. Qui non posso nemmeno parlare di vertigini, ero oltre. Sembravo un bradipo ubriaco con la labirintite. Gli scalini poi terminano di botto e bisogna arrampicarsi di lato attraverso un passaggio basso, dove mi accuccio per passare, che sfocia su una piattaforma. Il sollievo di non essere più su quella scala maledetta viene spazzato via in un secondo appena vedo la stramaledetta scala di metallo che sale su altissima, ripidissima, levissima. Mi giro verso la Dany sventolando bandiera bianca, per me miss Italia finisce qui, quando vedo la porta. Giubilo e gaudio, siamo arrivate, quella scala non ci riguarda.</div><div><br /></div><div>Sono stata talmente male che pure all'aperto mi muovo rasente al muro e con sospetto. Devo ammettere però che questo è il panorama in assoluto più bello di Breslavia. Quando scendo però sono stravolta.</div><div><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLBx3Jfj8aV1Qgk_ba4Vvyep5AvilYkWnWKevSHCrsMDwXoTGnGkgyob9Q-HDBKKIK0jH_aEu6xH2qotv-vGU0tr82hGujyOvqtWGrjtRqUjr_b8ouvlFe7XM1JWjPp3Z3z9gXXHLOJMq6rXpXdF198UcpwzvnWEvFoTkj08pL8Ch7sX2I8tSmwHpuKms/s3196/20230831_135513-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLBx3Jfj8aV1Qgk_ba4Vvyep5AvilYkWnWKevSHCrsMDwXoTGnGkgyob9Q-HDBKKIK0jH_aEu6xH2qotv-vGU0tr82hGujyOvqtWGrjtRqUjr_b8ouvlFe7XM1JWjPp3Z3z9gXXHLOJMq6rXpXdF198UcpwzvnWEvFoTkj08pL8Ch7sX2I8tSmwHpuKms/w640-h480/20230831_135513-COLLAGE.jpg" title="Chiesta di Santa Elisabetta Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La scala a chiocciola per salire sulla torre<br /><span style="font-size: x-small;">Se guardate nella foto della torre vedrete sulla destra dov'è posizionata la scala, lì dove ci sono quelle finestrelle, e si intuisce anche il dislivello per raggiungere il corpo principale della torre, perché il belvedere è lassù in alto, appena prima della parte in metallo (dove si arrampica la scala non accessibile al pubblico).</span></td></tr></tbody></table></div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHvnPv6qNDCsM-NNrta2QechrZ5XywI1WJ6qa7MhAG_Q46YrzfAjW37E2BB_HTVAQgVY-N3qXKH5d4HfhbfJWwfLjF4FFkgejcWyV5uLHHTZ_QZ6xcDciiNcVfi5tapUEEyee-uzAJ5nAVtfdfShCPX1Od7xvn2lPesoXeBOsr_d3xTYNy6sO9nE1JsYw/s4080/20230822_102944.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHvnPv6qNDCsM-NNrta2QechrZ5XywI1WJ6qa7MhAG_Q46YrzfAjW37E2BB_HTVAQgVY-N3qXKH5d4HfhbfJWwfLjF4FFkgejcWyV5uLHHTZ_QZ6xcDciiNcVfi5tapUEEyee-uzAJ5nAVtfdfShCPX1Od7xvn2lPesoXeBOsr_d3xTYNy6sO9nE1JsYw/w640-h360/20230822_102944.jpg" title="Chiesta di Santa Elisabetta Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama dalla Chiesa Santa Elisabetta</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div><br /></div><div>Già che siamo in centro ci soffermiamo a visitare per bene il <b>Rynek</b> e <b>Plac Solny</b>. I palazzi colorati vanno osservati uno per uno, per notare i ghirigori e le decorazioni delle facciate. Adoro in particolare le case a forma di casa, la tipica forma che si disegna da bambini. </div><div><br /></div>Il <b>Rynek</b> (la Piazza del Mercato) è una piazza medievale circondata da 60 case col Municipio al centro. C'è gente a ogni ora del giorno e della notte, in gran parte turisti. Sulle facciate dei palazzi, in netto contrasto ma in un modo inspiegabilmente armonico spiccano le insegne di Mc Donald's, Hard Rock Cafè e Burger King. Meno armonico (e decisamente fuori luogo) il palazzone grigio della Santander Bank. La piazza è rinfrescata da alcune fontanelle con lo gnomo che spruzza acqua. </div><div><br /></div><div>Plac Solny ha una pianta quadrata con il mercato dei fiori al centro. Dietro la piazza c'è un vicolo con una libreria/caffetteria e un ristorante con cucina tradizionale polacca che si chiama Konspira. </div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivI5tMgbEIJ7cBwAkdBnCrAGqZa0oxOCm3dy0dbhpzeDn1KDJ60RGW4tAigtbtBs824BBjxlafYOiFlh7sz-MqpvIuLIxsklPInCr_P4Xptjg67PJywUHaxdBVZh-Aj0e9gHKQcuvGEQy7TGIWq_Me9GxSUpA8NyH1jbDSdayBl9fBGrZxEMyAw4SAtl8/s4080/20230822_193903.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivI5tMgbEIJ7cBwAkdBnCrAGqZa0oxOCm3dy0dbhpzeDn1KDJ60RGW4tAigtbtBs824BBjxlafYOiFlh7sz-MqpvIuLIxsklPInCr_P4Xptjg67PJywUHaxdBVZh-Aj0e9gHKQcuvGEQy7TGIWq_Me9GxSUpA8NyH1jbDSdayBl9fBGrZxEMyAw4SAtl8/w640-h360/20230822_193903.jpg" title="Breslavia Plac Solny" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Plac Solny</td></tr></tbody></table></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF8vhPchvxi9Spi_fB1HtQKLK5oOE1KdA3FPowO3NZyY9IKzbBZL8q2WknHifLtVOAONXsDxmVxLH_InROV5u2nz4bfrutHdIM1VQb4LWKtxUgyVU6ariYSyPA56voEpmvA_oEDSHM69uN-bOWhdPtLdaDbCpBZPMMVtUfBNHC6g2Fxcj9A1t39nVeBUo/s4080/20230822_110208.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF8vhPchvxi9Spi_fB1HtQKLK5oOE1KdA3FPowO3NZyY9IKzbBZL8q2WknHifLtVOAONXsDxmVxLH_InROV5u2nz4bfrutHdIM1VQb4LWKtxUgyVU6ariYSyPA56voEpmvA_oEDSHM69uN-bOWhdPtLdaDbCpBZPMMVtUfBNHC6g2Fxcj9A1t39nVeBUo/w640-h360/20230822_110208.jpg" title="Breslavia Rynek" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Rynek</td></tr></tbody></table><br /><br />Facciamo una pausa in un posto delizioso che vi consiglio. Si chiama <b>Czarna Magia</b> ed è vicino a Plac Solny. La sala interna è una bomboniera, ha un minuscolo dehor sulla strada e un cortile tranquillo dove ci fermiamo a prendere una meritata birretta. Ci piace talmente tanto che ci torniamo per cena.<div><br /></div><div>Dato che lunedì era chiuso, torniamo oggi a visitare Hala Stulecia, la <b>Sala del Centenario</b>. All'ingresso c'è una sala che introduce la storia con video interattivi, touch screen e mappe. Viene chiamata 'la perla del modernismo' e dal 2006 è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.</div><div><br /></div><div><div>L'architetto Max Berg (1870-1947) pensava che l'architettura può e deve essere democratica. Era un idealista socialdemocratico affascinato dal gotico e ispirato dall'espressionismo: oggi è conosciuto soprattutto per i suoi progetti modernisti e la Sala del Centenario resta la perla delle sue realizzazioni. Come architetto cittadino e urbanista, propose di dividere la città in zone in base alla loro funzione, perché per lui era la zona, non la forma, la cosa più importante.</div><div><br /></div><div>Secondo questi presupposti, nel 1913, in soli 13 mesi, fu costruita la Sala del Centenario. Nonostante i tumulti della storia, i molteplici cambiamenti dei sistemi politici e dei nomi dell'edificio stesso, la Sala è ancora al servizio degli abitanti e degli ospiti della capitale della Bassa Slesia, come previsto dal suo progettista.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZJI4-wuZKfI1YNyZ8l-nGBfFczIs9zVUkUd4BTshBHhin2gycnM1UlaT9YU4cd_arSuqb95mQBpZvxIKtvfZj5o_UwKzTxuG98Y1tTDXYGNCWqsZCKn-3DAd9A8VXQ5Lg2XdINmoJ2Ylh910l0QeEFKa3lrPq7C63NniHSg-CtlCyMiu9lABlzwUxQeU/s4080/20230822_140452.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZJI4-wuZKfI1YNyZ8l-nGBfFczIs9zVUkUd4BTshBHhin2gycnM1UlaT9YU4cd_arSuqb95mQBpZvxIKtvfZj5o_UwKzTxuG98Y1tTDXYGNCWqsZCKn-3DAd9A8VXQ5Lg2XdINmoJ2Ylh910l0QeEFKa3lrPq7C63NniHSg-CtlCyMiu9lABlzwUxQeU/w640-h360/20230822_140452.jpg" title="Hala Stulecia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La cupola della Sala del Centenario</td></tr></tbody></table><br />La Sala del Centenario si trova in un enorme zona verde poco fuori dal centro di Breslavia che comprende la Fontana Multimediale e il giardino giapponese. Dall'altra parte della strada si entende l'enorme parco dello zoo.</div><div><br /></div><div>La <b>fontana multimediale</b> è circondata da un pergolato a forma di semi ellisse composto da due file di colonne (in totale sono 750) coperte da griglie su cui si arrampicano le viti. </div><div><br /></div><div>Il <b>giardino giapponese</b> è una piccola oasi verde che merita una visita.</div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjreF_D1xcblzD-eg_nlhyLVozA1LE_zL7VfMDvlzp9OhsMxriYB0LzweBPKrUaUz_aswtycgWzmdIG-cxwUwde8f6CLgaIvSBUulBxNBOTPUchC4sucDpFvTPwG2M_Mvv08VDzyFcvuQOzuPn3mXgxXajU9v_DlRiOIfUm1F8wnT7bzgRTodyixWy83jc/s4080/20230822_145834.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="4080" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjreF_D1xcblzD-eg_nlhyLVozA1LE_zL7VfMDvlzp9OhsMxriYB0LzweBPKrUaUz_aswtycgWzmdIG-cxwUwde8f6CLgaIvSBUulBxNBOTPUchC4sucDpFvTPwG2M_Mvv08VDzyFcvuQOzuPn3mXgxXajU9v_DlRiOIfUm1F8wnT7bzgRTodyixWy83jc/w640-h360/20230822_145834.jpg" title="Giardino giapponese Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giardino giapponese</td></tr></tbody></table><br />Andiamo a prendere il tram per tornare in centro ma dopo più di mezz'ora non ne vediamo passare nemmeno uno ed è stranissimo. Abbiamo elogiato il sistema di trasporto pubblico da quando siamo arrivate, oggi siamo costrette a prendere un taxi. A quanto pare c'è stato un problema elettrico.</div><div><br /></div><div>Torniamo in stanza giusto in tempo, scoppia un temporale che dura fino a sera.<br /><div><br /></div><div><br /></div><div><b><span style="font-size: medium;"><u>
<a name="quattro">Diario di viaggio - Quarto giorno</a></u></span></b></div><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#elenco"><span style="font-size: x-small;">Torna a Cosa fare a Breslavia</span></a></div><div><br /></div><div>L'ultimo giorno abbiamo ancora tempo per vedere le ultime cose e dedicarci a un po' di shopping (poco. perché il bagaglio e minuscolo). In generale i prezzi sono davvero economici, ho comprato qualche quaderno, una scatola di acquerelli, una stilografica e altri articoli di cartoleria spendendo pochissimo.</div><div><br /></div><div>Nella Piazza del Mercato c'è un centro commerciale che si chiama Feniks, salite al piano dei giocattoli e della cartoleria, troverete di sicuro qualcosa da comprare. Nei negozi di Souvenir invece (a parte i timbri che ho già menzionato) ho preso una borsa di stoffa con una bella stampa.</div><div><br /></div><div>In aeroporto troverete le stesse cose a prezzi pressoché uguali. Le stampe e i pattern polacchi sono molto belli e sono riprodotti su tazze, piatti, foulard, calzini. Ho fatto un pensierino guardando uno splendido paio di stivali da pioggia, ma ho desistito.</div><div><br /></div><div>Di souvenir a tema culinario invece non ho trovato molto, però nei mercati vendono dei dolcetti carinissimi a forma di funghetto (grzybki). </div><div><br /></div><div>I palazzi sono talmente belli che entriamo nei negozi anche solo per vedere l'interno. Da H&M ad esempio vale la pena entrare anche solo per salire con le scale mobili fino all'ultimo piano.</div><div><br /></div><div>Abbiamo visitato il <b>Museo Civico all'interno del Municipio</b> che spesso ospita mostre e eventi. Noi siamo capitate durante la mostra di Dalì, che resta sempre uno dei miei artisti preferiti.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_340SdBsePV8uAni4IuAJVVLlT4BxQa1iwUbbTbEpKqsY25OJyPxmYZB_Mgf2gdw5pZTvfh1GQlOFydIwYrlgbLqlLuuz7V-qFXdHoOTiM99FspBZGKZUFyeSV5JpIjFGT_GRvlmhcsTZUvSSTLj-RhTO9qY3KkntoYPPmTknSWM0R76ECdSCi5l_L0g/s2880/20230831_164851-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2880" data-original-width="2880" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_340SdBsePV8uAni4IuAJVVLlT4BxQa1iwUbbTbEpKqsY25OJyPxmYZB_Mgf2gdw5pZTvfh1GQlOFydIwYrlgbLqlLuuz7V-qFXdHoOTiM99FspBZGKZUFyeSV5JpIjFGT_GRvlmhcsTZUvSSTLj-RhTO9qY3KkntoYPPmTknSWM0R76ECdSCi5l_L0g/w640-h640/20230831_164851-COLLAGE.jpg" title="Mostra Dalì Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dalì al Museo del Municipio di Breslavia</td></tr></tbody></table><br /><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn2sGMu0izZkoMPeonORt1DxsuiE5awkKunMXP3fpr8iwAzpASlgAwl60UdR6hko7jMEMvz-UuwSnDi8Cw3luxYN3WUJJ1Q53DflI7f_JQlzaEDAUrMKC2ofdjfw-kxgCrkk_iWqYbXiTBtiZTnF3TAew1sPbuLIYANb9hhc1YlI7BJRckHBU5h7cq870/s2880/20230831_165010-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2880" data-original-width="2880" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn2sGMu0izZkoMPeonORt1DxsuiE5awkKunMXP3fpr8iwAzpASlgAwl60UdR6hko7jMEMvz-UuwSnDi8Cw3luxYN3WUJJ1Q53DflI7f_JQlzaEDAUrMKC2ofdjfw-kxgCrkk_iWqYbXiTBtiZTnF3TAew1sPbuLIYANb9hhc1YlI7BJRckHBU5h7cq870/w640-h640/20230831_165010-COLLAGE.jpg" title="Municipio di Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Municipio di Breslavia</td></tr></tbody></table></div><div> </div><div><br /></div><h1 style="text-align: left;"><a name="quarto">CIBO</a></h1><div><span style="color: #444444; font-size: small;">
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/09/quattro-giorni-breslavia.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'indice</span></a></span></div><div><br /></div><div>Sono rimasta abbastanza stupita dalla quantità di ristoranti e pizzerie italiane che ci sono a Breslavia. Non mancano comunque le trattorie polacche dove vengono serviti i piatti tradizionali:</div><div><br /></div><div><b>Zurek</b> - minestra con salsiccia e uova sode.</div><div>Mangiare minestra in estate? Perché no, da Piwnica Swidnicka ho gustato la minestra più buona del mondo.</div><div><br /></div><div><b>Chlodnik</b> - zuppa fredda a base di barbabietola</div><div>Se la minestra non vi sembra un piatto estivo, c'è qualcosa di più fresco.</div><div><br /></div><div><b>Pierogi</b> - ravioli ripieni che assomigliano a quelli cinesi.</div><div>Sono fatti in tanti modi, possono essere bolliti, fritti o al forno. Il ripieno è vario, può essere di carne, pesce, crauti.</div><div><br /></div><div><b>Bigos</b> - stufato di carne</div><div>Quello che ho assaggiato io era sommerso da una marea di crauti.</div><div><br /></div><div><b>Kotlet schabowy</b> - cotoletta di maiale impanata</div><div>Non l'ho assaggiata perché come mi ha detto la Poison "sei venuta in Polonia per mangiare una cotoletta alla milanese?". In realtà è talmente appetitosa che se fossi rimasta un giorno in più l'avrei ordinata di sicuro.</div><div><br /></div><div><b>Pierniki</b> - biscotti con miele e spezie glassati o ricoperti di cioccolato</div><div>Il centro è pieno di negozi che vendono questi dolci che assomigliano a bomboloni giganteschi.</div><div><br /></div><div><b>Tyskie </b>- birra polacca</div><div>Troppo leggera per i miei gusti, ma va benissimo per accompagnare un piatto di carne.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwqBknV5I7DrWcqANIW_X7KVOHx6Dg40VWsIavfOMQVHex6iXbV6oPn0hTddaqEHBIUv4WsMvGuBmpJyowUkOgexG-sI7SnbBQj5j4ub-4zpH5XICZWJriWCtMvXUUIA-rNzC573NFZ5EfztGpAxKPwtY2NqRe3Sb_Dwri7yJ_aTjXA7p1qHF9vBmjrKM/s2880/20230901_121022-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2880" data-original-width="2880" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwqBknV5I7DrWcqANIW_X7KVOHx6Dg40VWsIavfOMQVHex6iXbV6oPn0hTddaqEHBIUv4WsMvGuBmpJyowUkOgexG-sI7SnbBQj5j4ub-4zpH5XICZWJriWCtMvXUUIA-rNzC573NFZ5EfztGpAxKPwtY2NqRe3Sb_Dwri7yJ_aTjXA7p1qHF9vBmjrKM/w640-h640/20230901_121022-COLLAGE.jpg" title="Cibo Breslavia" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Minestra in crosta di pane - pierogi bolliti - bigos - pierogi misti</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div>Tirando le somme direi che sono davvero entusiasta di questo viaggio. Non avevo mai preso in considerazione la Polonia e adesso vorrei visitarla tutta.</div><div><br /></div><div>Mi auguro che questa piccola guida di viaggio possa essere utile per chi è in partenza. Se volete vedere più foto o avere qualche dettaglio in più del viaggio ho messo in evidenza le storie di Breslavia su <a href="https://www.instagram.com/simo_ciccola/" target="_blank">Instagram</a>. Se invece ci siete stati e volete aggiungere consigli su posti da visitare scriveteli nei commenti.</div><div><br /></div><div>CZEŚĆ!</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><br /><br />Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com1Wroclaw, Polonia51.1078852 17.038537622.797651363821153 -18.1177124 79.418119036178837 52.1947876tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-59347834520722713072023-06-29T14:47:00.001+02:002023-08-25T18:00:02.618+02:00Due giorni a Lione<p>Succede che una coppia di amici si sposano.<br />Succede che Carlotta mi chiede di farle da testimone e io, felicissima accetto.<br />Urge organizzare un addio al nubilato, e ogni scusa è buona per un viaggetto, no?</p><p>Abbiamo pochissimo tempo a disposizione e una nuova città da scoprire.<br /><b>Questo è il mio resoconto di viaggio a Lione.</b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhHtg6oHyAvzQvRdPK9FXxCQtcO34DJa9uQgecQtl-FNsLx7q5QbDj5JJEjjesM05X9GNkQWYF8Ur0KfkfHAVowv7cUprqrvf2EKmgE5RcLJmBBYJHzgsBitC_IKt2Cz0LmW3rtvSGDAP3kQY7UD2aX_hcAQ-wA_S-sIZatc6dMIdRamIAv1973f83/s4640/Lione.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhHtg6oHyAvzQvRdPK9FXxCQtcO34DJa9uQgecQtl-FNsLx7q5QbDj5JJEjjesM05X9GNkQWYF8Ur0KfkfHAVowv7cUprqrvf2EKmgE5RcLJmBBYJHzgsBitC_IKt2Cz0LmW3rtvSGDAP3kQY7UD2aX_hcAQ-wA_S-sIZatc6dMIdRamIAv1973f83/w640-h288/Lione.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><h2 style="clear: both; text-align: left;">Come raggiungere Lione</h2><h3 style="clear: both; text-align: left;">La mia esperienza con Flixbus [prima parte]</h3><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Abbiamo scelto Lione per la vicinanza con Torino e con la <b>possibilità di arrivarci in autobus</b>, dato che per i giorni e gli orari che avevamo a disposizione non abbiamo trovato altro (volevamo andare a Londra ma mi rassegno, non ci andrò mai).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">All'andata devo dire che il viaggio è stato piacevole, anche se è partito maluccio: l'autista ce l'aveva con la pessima manutenzione degli autobus e se ne è lamentato per tutto il viaggio (non è molto tranquillizzante i passeggeri a bordo) e non eravamo neanche partiti che ci siamo ingolfati nella prima rotonda perché due automobilisti stavano litigando bloccando il traffico.</div><span><a name='more'></a></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Comunque, l'autobus era mezzo vuoto e abbiamo percorso tranquilli i 300 chilometri di distanza impiegando poco meno di cinque ore con due soste. Una, obbligata, alla dogana, e una all'autogrill dove ho gustato il primo caffè francese <i>(ammazza che zozzeria</i>). </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Quando eravamo ormai alle porte della città, in mezzo al traffico di Lione, decido di andare nel bagno dell'autobus e insomma, diciamo che bisogna avere un ottimo equilibrio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both;">Ricapitolando, siamo partite da Torino di lunedì alle 7:45 e siamo arrivate a Lione Perrache alle 12:40 (con tre quarti d'ora di ritardo sulla tabellina di marcia). Abbiamo viaggiato con un bagaglio in stiva e un bagaglio a mano, e comprando i biglietti due mesi prima abbiamo speso in totale 78 euro (a/r per due). </div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><h2 style="text-align: left;">Dove dormire a Lione</h2><h3 style="text-align: left;">La mia scelta</h3></div><div class="separator" style="clear: both;">Il nostro ostello, <b>Ho36 Hostel</b> (Rue Montesquieu 36), mi è piaciuto proprio tanto. Ci sono camerate, stanze private e una birreria con tavoli anche all'aperto dove c'è anche la reception sempre aperta. La nostra <b>doppia con bagno</b> privato era molto carina, piuttosto spaziosa e ben attrezzata. In bagno c'è anche il phon, quello vero (lo dico perché io mi sono portata il mio e potevo farne a meno).</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">La zona è perfetta perché è tranquilla, a due passi dal centro, ci passa il tram che porta alla stazione ed è abbastanza vicina ad una fermata della metro (Guillotière) dove invece sembra un po' di stare a Porta Palazzo a Torino e la gente spaccia sigarette (<i>e te credo</i>, un pacchetto costa il doppio rispetto all'Italia).</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Per due notti abbiamo speso € 150, a meno non ho trovato niente e meno male, perché stavo per prenotare in un hotel vicino alla stazione e sarebbe stata una pessima scelta come posizione e zona.</div></div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><h2 style="text-align: left;">Cosa vedere a Lione</h2><h3 style="text-align: left;">Primo giorno: itinerario a piedi</h3></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Arriviamo alla <b>stazione Perrache</b>, che è enorme e piuttosto brutta. Appena fuori, invece, Lione si presenta subito bene. C'è anche il sole, che in queste giornate di pioggia e meteo instabile è una vera fortuna. Lasciata la stazione alle spalle attraversiamo <b>Place Carnot </b>per imboccare <b>Rue Victor Hugo</b>, che è pedonale e molto carina. La prima cosa che noto è la presenza di molte librerie, poi osservo i palazzi e mi innamoro dei <b>comignoli</b> altissimi, sproporzionati, di un mattone grezzo in contrasto con i tetti eleganti e colorati. Sembrano messi a caso sui tetti e non avendo trovato nessuna spiegazione in rete, ho formulato la mia ipotesi. Secondo me sono posticci, aggiunti in tempi moderni su palazzi storici che erano sprovvisti di riscaldamento, ma se qualcuno conosce la vera storia dei comignoli di Lione è pregato di raccontarla nei commenti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Arriviamo a <b>Place Bellecour</b> per ritirare la <b>Lyon City Card</b> acquistata online. Questa tessera ha diverse durate, noi abbiamo fatto quella da 24 ore e costa € 27. Si attiva col primo utilizzo e comprende tutti i mezzi pubblici e diversi musei, oltre ad una crociera sul fiume e una visita guidata da prenotare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">A posteriori, considerando che non siamo riuscite a visitare i musei che volevamo (per svariati motivi che racconto più avanti) e che abbiamo preso pochi mezzi perché la città si gira benissimo a piedi, direi che è stata una spesa che potevamo tranquillamente evitare. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiagl0RhWygO6r_aW6Wu438r_UmXSlqs-5It7K8EeIYBIjflJNoG9J7NuluunE8lqEwP6KlfzNVCeJay_BWwEQhe4c0rnXKKvrzOMYHdnGiS4A1bZejAWAbhIWb-X1MEZauAXdeBxjYpwQ8SRgAp_Qo7_kCsp8O41VdhbsjP0V_QU5awh7tqOA0ROt_/s4640/Lione_1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiagl0RhWygO6r_aW6Wu438r_UmXSlqs-5It7K8EeIYBIjflJNoG9J7NuluunE8lqEwP6KlfzNVCeJay_BWwEQhe4c0rnXKKvrzOMYHdnGiS4A1bZejAWAbhIWb-X1MEZauAXdeBxjYpwQ8SRgAp_Qo7_kCsp8O41VdhbsjP0V_QU5awh7tqOA0ROt_/w640-h288/Lione_1.jpg" title="Place Bellecour" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Place Bellecour</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>Ci siamo fermate a pranzare in un ristorante in <b>Rue des Marronniers</b>, l'unico con un tavolo libero, e siamo andate a posare le valigie in ostello. Il tempo di cambiarci e ci siamo fiondate alla scoperta della città, dedicandoci a un po' di meritato shopping, visitando l'<b>Hôtel-Dieu</b>, un vecchio ospedale trasformato in hotel e centro commerciale con ristoranti e giardini bellissimi, e arrivando tardi al Museo delle Belle Arti (il lunedì chiude alle 18:00, il martedì è chiuso). </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lungo il Rodano ci sono barche trasformate in ristoranti e pub, gradinate con un dj set improvvisato e un sacco di (bella) gente. In <b>Place des Terraux</b> incappiamo in una piccola e pacifica manifestazione davanti al Municipio, non mi sarei mai aspettata di sentire dei francesi cantare Bella Ciao. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihdIP_XLnLdO_81Njt7u4Cd-mTYhX2H3FLmQXERNjd0ZPDtDVuIgLUuIz0mUmKCInbvw3X2nuSTJlfZIX6J0KxthYRDvVkSTeLIh7MQ2o2WUwkOhzTM301ojEeMDOHfExwGNf2wcO30xLpNhX5imyCHSqB8eatjxbbwPT26-6DmfThpYz5mlHQh9qd/s4509/Lione_6.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2029" data-original-width="4509" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihdIP_XLnLdO_81Njt7u4Cd-mTYhX2H3FLmQXERNjd0ZPDtDVuIgLUuIz0mUmKCInbvw3X2nuSTJlfZIX6J0KxthYRDvVkSTeLIh7MQ2o2WUwkOhzTM301ojEeMDOHfExwGNf2wcO30xLpNhX5imyCHSqB8eatjxbbwPT26-6DmfThpYz5mlHQh9qd/w640-h288/Lione_6.jpg" title="Hôtel-Dieu" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Hôtel-Dieu</td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoFS-y99CbQgfwJZhgoTg-EngVp13S8ROs_xSUtykwFmtvCSZ8Yqw4I0DX0Jf0hCCwIoW67LmbhDEc55vli9cYm33_j244yjLJ0o7ccGHe3Kjnr8duE7OReHysEPCpwSwJnEfqjYmensGXBgMn5WE3tN9ajj6X6LetOSJC9RGpnSwWHrbOtSp1LdXd/s4640/Lione_13.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoFS-y99CbQgfwJZhgoTg-EngVp13S8ROs_xSUtykwFmtvCSZ8Yqw4I0DX0Jf0hCCwIoW67LmbhDEc55vli9cYm33_j244yjLJ0o7ccGHe3Kjnr8duE7OReHysEPCpwSwJnEfqjYmensGXBgMn5WE3tN9ajj6X6LetOSJC9RGpnSwWHrbOtSp1LdXd/w640-h288/Lione_13.jpg" title="Palais de la Bourse" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Palais de la Bourse</td></tr></tbody></table><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Con una certa euforia ci fermiamo a fare aperitivo in un pub vicino all'<b>Opéra</b> e alla <b>Fontaine d'Ipoustéguy</b>. È lunedì e i locali sono pieni di gente, si mangia e si beve a tutte le ore, non sono abituata. Mi dà l'impressione di essere una città super giovane, allegra, movimentata. Mi piace molto. Per cena ci fermiamo al mercato <b>Halles de la Martinière</b> e ordiniamo due Galettes de sarrasin da Madamann. La mia, con magret de canard, era semplicemente deliziosa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Inizia a far buio, la temperatura è perfetta, abbiamo ancora voglia di camminare. Vicino al mercato c'è uno dei numerosi murales di Lione: <b>Fresque des Lyonnais</b>. Torniamo verso l'ostello passando dal centro con le piazze illuminate e la Cattedrale che ci fa da punto di riferimento, anche se devo ammettere che non ce n'è bisogno.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW_swA4k4iTW15zNRp8Ryhr997uHl0Em61iQbTqbTDSLXaRXs3y3EegjAk1yjc0DVFO8hSU5lZZGMe-ZZ6EAU-BzS07wibeH30I5m0NlMyg5truUVUNcTywP__H-erfOrMBJNz8otIHcFytvbl8C-maN8dcKDTPXB9AZJz10bKilxZ1aEP0HLd-2uo/s3200/Lione_9.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="3200" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW_swA4k4iTW15zNRp8Ryhr997uHl0Em61iQbTqbTDSLXaRXs3y3EegjAk1yjc0DVFO8hSU5lZZGMe-ZZ6EAU-BzS07wibeH30I5m0NlMyg5truUVUNcTywP__H-erfOrMBJNz8otIHcFytvbl8C-maN8dcKDTPXB9AZJz10bKilxZ1aEP0HLd-2uo/w640-h288/Lione_9.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lione notturna</td></tr></tbody></table><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><h2 style="clear: both; text-align: left;">Cosa vedere a Lione</h2><h3 style="clear: both; text-align: left;">Secondo giorno: itinerario e meteo avverso</h3></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ci svegliamo col cielo grigio e un vento gelido. Facciamo colazione in una boulangerie dove Carlotta assaggia una brioche aux pralines, un dolce rosa tipico di Lione che a me non ispira per niente. Partiamo, a piedi, alla volta della <b>Confluence</b> passando da <b>Avenue Jean Jaurès</b> dove incrociamo parecchi murales, compresi quelli intorno alla stazione. Appena passato il sottopasso c'è il più bello, Lumière Mural, che andrebbe visto di notte perché si illumina (<u><a href="https://citecreation.fr/en/realisation/lumiere-fresco-lyon/" target="_blank">qui</a></u> potete vedere una foto notturna).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Arriviamo al <b>Musée des Confluences</b> (incluso nella Lyon City Card) troppo presto, al vento si è aggiunta la pioggia, e cerchiamo rifugio nel centro commerciale al di là del fiume, utilizzando il tram che passa lì di fronte. L'idea è quella di comprare una felpa col cappuccio perché stiamo congelando, ma naturalmente in questo periodo i negozi hanno solo roba estiva leggera. Abbandoniamo l'idea del museo e ci spostiamo in <b>Rue de la République</b>, dove ci sono parecchi negozi tra cui l'Hard Rock Cafè e Uniqlo, dove ci compriamo un cappellino.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Ormai il nostro programma giornaliero è andato a farsi benedire, ed è già ora di pranzo. Diamo un senso alla Lyon Card prendendo di nuovo un mezzo, stavolta la metro, per tornare a Perrache dove si trova la storica <b>Brasserie Georges</b> (è del 1836). Per la precisione si trova in Cours de Verdun, ma appena usciti dalla stazione è difficile non notare l'insegna. I prezzi sono tutt'altro che economici ma è un'esperienza da fare anche solo per entrare nell'enorme sala in sile Art Decò. Abbiamo preso un saucisson pistache e una steack tartare accompagnate da due birre medie, concludendo l'ottimo pasto con due caffè che alla fine non erano neanche poi così cattivi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4DNrrlpGy2Gi9tgwyeOWwIQS2Ok6_WujUh0fBNT79QMFWRyORVc7rrtxtRG2MJCzJs0FDS2aaQCone8F5B41dPen_dVPRHAv2rnGKWfURCFXktxQmLzzCOLEWTebFJlj8AwYve4LRjUsQEmwMVXdzjIWBmJi3j8G6Aoa0T415VBd1KIlJXAYB4yvl/s4640/Lione_14.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4DNrrlpGy2Gi9tgwyeOWwIQS2Ok6_WujUh0fBNT79QMFWRyORVc7rrtxtRG2MJCzJs0FDS2aaQCone8F5B41dPen_dVPRHAv2rnGKWfURCFXktxQmLzzCOLEWTebFJlj8AwYve4LRjUsQEmwMVXdzjIWBmJi3j8G6Aoa0T415VBd1KIlJXAYB4yvl/w640-h288/Lione_14.jpg" title="Brasserie Georges" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Brasserie Georges</td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Con la panza piena siamo tornate in <b>Place Bellecour</b> alla ricerca della <b>statua di Saint-Exupérie</b>, l'autore del Piccolo Principe. La piazza è enorme, se volete trovarla al primo colpo senza macinare chilometri come abbiamo fatto noi arrivate da Rue Victor Hugo e girate subito a sinistra. Proseguendo si arriva sulla Saona. Un delizioso ponticello rosso, <b>passerelle Saint Georges</b>, attraversa il fiume e porta alla chiesa neogotica omonima. Da qui inizia la <b>Vieux Lyon</b>, che si sviluppa attraverso un reticolo di viuzze meravigliose. Passiamo davanti a <b>La Maison de Guignol</b>, il teatro delle marionette, e andiamo a prendere la funicolare che porta a <b>Notre-Dame de Fourvière</b>, che domina la città (infatti come dicevo è il punto di riferimento ideale per orientarsi subito) e assomiglia alla basilica del Sacro Cuore di Parigi. Dal piazzale della basilica si vede tutta Lione, una vista pazzesca anche col cielo grigio. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv9dXkuPs7zF2JKAEwx8wBZg9f6oHal6QmPJ8iDJkCV08ULinYMyb3wPhxP5XUnrvPz1DeaNwxZX1fNmzXAdhFfcmAvhL7ebTizClhu4GkDQVAvNf7ugZpjFTYjYEhkPl839s_na2WM8PMDKPDZ0mX4zVB6nOlyIcli_0ipqLmdTlYVxatrqsaTWhy/s4551/Lione_15.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="4551" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv9dXkuPs7zF2JKAEwx8wBZg9f6oHal6QmPJ8iDJkCV08ULinYMyb3wPhxP5XUnrvPz1DeaNwxZX1fNmzXAdhFfcmAvhL7ebTizClhu4GkDQVAvNf7ugZpjFTYjYEhkPl839s_na2WM8PMDKPDZ0mX4zVB6nOlyIcli_0ipqLmdTlYVxatrqsaTWhy/w640-h288/Lione_15.jpg" title="Vieux Lyon" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vieux Lyon</td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG0SWoBIGCXO5fzoqcxG11Ib0dm2kDz-3tdTTShk9x6OrovyIAs6hldImud-_TwSSuUqkNlW49ligPJDZ9zfrKj9kHNMkklUq5d3LiH58kfI1gtVmVkSE9hMDDKj_f-dXq9RxBmCuCbgjGxwV43p7T7ZqN9KUyX2dnSTOQW0Jieg04BkjYoHroLOIN/s4640/Lione_16.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG0SWoBIGCXO5fzoqcxG11Ib0dm2kDz-3tdTTShk9x6OrovyIAs6hldImud-_TwSSuUqkNlW49ligPJDZ9zfrKj9kHNMkklUq5d3LiH58kfI1gtVmVkSE9hMDDKj_f-dXq9RxBmCuCbgjGxwV43p7T7ZqN9KUyX2dnSTOQW0Jieg04BkjYoHroLOIN/w640-h288/Lione_16.jpg" title="Notre-Dame de Fourvière Lyon" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama da <span style="text-align: left;">Notre-Dame de Fourvière</span></td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Già che ci siamo facciamo un salto nel vicino <b>teatro gallo romano</b>, un sito archeologico usato per concerti e festival all'aperto. È annesso ad un museo (<b>Lugdunum</b>) ma si sta facendo tardi e abbiamo ancora troppe cose da vedere quindi lo saltiamo. Scendiamo giù trovando una scorciatoia in mezzo alle case, e in poco tempo ci ritroviamo di nuovo nella Vecchia Lione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Potremmo entrare al <b>Museo del Cinema e Miniature</b>, ma ormai la voglia di musei è passata e ci va solo di girare senza meta in cerca di qualche souvenir, per poi rifugiarci, distrutte, in un bar per un meritato aperitivo. <b>Le Café de la Cathédrale</b>, che si chiama così perché è di fianco alla <b>Cattedrale Saint-Jean Baptiste</b>, è uno di quei posti un po' strani che personalmente adoro. Al banco c'è un <i>simil-Kenzo</i> talmente gentile che finge di capire perfettamente il mio pessimo francese quando ordino due birre e un piatto di formaggi misti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Recuperate le forze ci rimettiamo in marcia. Il <b>Mur des Canuts</b> si trova vicino alla fermata Henon (metro C) ed è un murale pazzesco, enorme, così incredibilmente dettagliato che le foto non gli rendono giustizia, bisogna vederlo per forza dal vivo. È stato realizzato nel 1986 sulla facciata di 1.2000mq di un palazzo in Boulevard des Canuts. Il gigantesco trompe-l'oeil illustra scene di vita quotidiana che si sono modificate nel tempo (nel passaggio che si apre sulla sinistra ci sono le foto che ritraggono l'opera nel 1987, 1997 e 2013).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVhqNkDIWt4lxK3bfRENpaiLd2FLXSycTvZ65ywYZcQP5wAJOVCx6sv0PL3RmA_XWD55qr2_F8bV6IRmA_EsjiOvc_x4yXz7UmHujPj4GapOtTXr-AGHJk6ffF7vhMdONrTF8mhunkS461Gr1hQrY_4NZ6rcyiLQCK3fg_aNX5T0MhijKdFWlmvHSY/s4640/Lione_17.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVhqNkDIWt4lxK3bfRENpaiLd2FLXSycTvZ65ywYZcQP5wAJOVCx6sv0PL3RmA_XWD55qr2_F8bV6IRmA_EsjiOvc_x4yXz7UmHujPj4GapOtTXr-AGHJk6ffF7vhMdONrTF8mhunkS461Gr1hQrY_4NZ6rcyiLQCK3fg_aNX5T0MhijKdFWlmvHSY/w640-h288/Lione_17.jpg" title="Mur des Canuts" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mur des Canuts</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH_AWhiLddhRJg3QnOybAaR18aq0l6RerJS7WJnhwrgL9Vyz0wbFTkw6Z7pb7E2y7d1IpT7wNci8eNS4TCXORPAF2K4IdyRmxaerZ6XXh6wiM4NenpBGTtv95ysEKpPS96St4sdZMsVaGi86H4GgLNO53The_C4xtJP9_Se63S9s8jKVDoD68zS9MU/s4640/Lione_18.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH_AWhiLddhRJg3QnOybAaR18aq0l6RerJS7WJnhwrgL9Vyz0wbFTkw6Z7pb7E2y7d1IpT7wNci8eNS4TCXORPAF2K4IdyRmxaerZ6XXh6wiM4NenpBGTtv95ysEKpPS96St4sdZMsVaGi86H4GgLNO53The_C4xtJP9_Se63S9s8jKVDoD68zS9MU/w640-h288/Lione_18.jpg" title="Mur des Canuts" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mur des Canuts (particolare)</td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Torniamo indietro e ci fermiamo a cena da <b>Bistrot a Tartines, L'épicerie de Ginette</b>, in Rue de la Monnaie. Siamo in una zona pedonale piena di locali, c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Il posto è davvero accogliente e informale, con un gattone nero che gira tra i tavoli e ogni tanto sale in braccio a qualche cliente fortunato.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Dopo un milione di chilometri e una seconda, intensa giornata a Lione, torniamo in ostello dove ci aspetta una valigia da chiudere e una sveglia all'alba.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><h2 style="clear: both; text-align: left;">Arrivederci Lione</h2><h3 style="clear: both; text-align: left;">Rientro a casa con imprevisto</h3><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lasciamo prestissimo l'ostello, prendiamo il tram e andiamo a Perrache. Siamo in perfetto orario, c'è tempo anche per un caffè nell'unico bar già aperto della stazione e andiamo a cercare il nostro Flixbus. Quando saliamo la situazione è abbastanza drammatica, l'autobus arrivava da Parigi pieno come un uovo, la gente si è seduta a caso e i nostri posti assegnati ovviamente erano occupati.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Troviamo a fatica due sedili liberi, si parte con venti minuti di ritardo. Tappa a Chambery, qualcuno scende, ma molti salgono. Alcuni vengono lasciati giù perché non c'è posto, dev'esserci stato stato un casino con le prenotazioni. Chi sale cerca il suo sedile che ovviamente è occupato e nel caos generale riusciamo a spostarci negli unici due sedili vicini che si sono liberati. Intanto il ritardo sulla tabellina di marcia aumenta.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Si riparte, ma al secondo autista qualcosa non torna. Inizia a fare su e giù tra i sedili per contarci, chiede a tutti documenti e biglietto, salta fuori che abbiamo un abusivo. Non ha documenti, niente biglietto, non sembra capire nessuna lingua. Quello che è certo è che si è infilato di straforo a Parigi e dice di chiamarsi Mohammed Alì. L'autista lo minaccia dicendogli (mezzo in francese, mezzo in italiano) che se non paga lo abbandona all'autogrill. Intanto arriviamo al confine francese e i doganieri, già allertati, portano giù l'abusivo, controllano tutti e tutto, salta fuori un trolley che non è di nessuno, stiamo fermi lì un'eternità e poi ci restituiscono Mohammed Alì, passando la patata bollente ai doganieri italiani. Che ci tengono fermi un secolo pure loro, per decidere poi di tenersi l'abusivo e farci ripartire.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Finalmente si viaggia spediti per Torino, siamo quasi arrivati, e niente, è l'ora della sosta in autogrill perché tra una balla e l'altra non si era potuta fare prima. Transumanza di gente in bagno, gente in coda per il caffè, gente in coda a fare scorta di sigarette che qua costano meno. Con un ritardo assurdo, stravolte, siamo finalmente arrivate a destinazione, dove ci stava aspettando quel santo di Davide che mi ha dato uno strappo a casa. Poteva andare peggio eh, poteva succedere all'andata.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><u>In conclusione:</u></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">- mai dire mai, ma se lo conosci lo eviti quindi per me Flixbus è un grandissimo <b>no</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">- Lione è una città <b>splendida</b>, spero di tornarci per visitarla con più calma</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">- due giorni sono pochi, ne eravamo consapevoli, ma siamo riuscite a vedere tantissimo</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">- non è stato, ovviamente, un addio al nubilato convenzionale, ma un'occasione per un viaggio (io, <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2015/02/una-giornata-speciale.html" target="_blank">quando mi sono sposata</a>, non l'ho nemmeno fatto questo "addio", per dire)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHoXXYAJqSkGOZTPIgk-NcVjdd3z7XFmgr7q2z0ktQa_RZGZX73Od24OyvshYsnTcQx6fESdt2ODIezKUEFBlLEub3-uHrSjgjXHtFExHCoWk2c42_53mr9jlTyOog7a6KTBJwKN_klWxCVboD67YoLekdgZRzNm84OxSKXRTwF3fYd5fsCgDeRd0n/s4640/Lione_3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHoXXYAJqSkGOZTPIgk-NcVjdd3z7XFmgr7q2z0ktQa_RZGZX73Od24OyvshYsnTcQx6fESdt2ODIezKUEFBlLEub3-uHrSjgjXHtFExHCoWk2c42_53mr9jlTyOog7a6KTBJwKN_klWxCVboD67YoLekdgZRzNm84OxSKXRTwF3fYd5fsCgDeRd0n/w640-h288/Lione_3.jpg" title="Pont de l'Université de Lyon" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pont de l'Université de Lyon</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp1JMHdpmQ76fzX7YZUpkZRSDnUkUcosDKSzF7LYPGv4qIFOrAssHxaXdFh0wi56oTwibADoPyk-bNAQ4CW0a2MQ3fCousUvNavP7ZJX4G8G95z_ggtid2X7KeWOTKAgjY6yyr1i_Uupwj9H6fd9mNv0p7pVmg0BtyCLBKUxWSg18JrfDd-TsADb5x/s4640/Lione_7.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp1JMHdpmQ76fzX7YZUpkZRSDnUkUcosDKSzF7LYPGv4qIFOrAssHxaXdFh0wi56oTwibADoPyk-bNAQ4CW0a2MQ3fCousUvNavP7ZJX4G8G95z_ggtid2X7KeWOTKAgjY6yyr1i_Uupwj9H6fd9mNv0p7pVmg0BtyCLBKUxWSg18JrfDd-TsADb5x/w640-h288/Lione_7.jpg" title="Lyon, Place Louis Pradel" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lyon, Place Louis Pradel, dove c'è l'Opéra National e la Fontaine d'Ipoustéguy</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-86650744440595812002023-05-29T15:15:00.000+02:002023-05-29T15:15:13.968+02:00Da Palau a Olbia<p>Il mio breve viaggio in Sardegna si conclude con il racconto di una gita a Santa Teresa di Gallura e dell'itinerario in auto da Palau a Olbia.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKCguH1AM2hLMlYr-K1egWZC6XrhWvX8Al423rdHSIPt-F_X8ILnpOUHO20D7WUg3J2cZCqEpGSEgGYY_fGprNBFNiYFrXFrPbYUXavN4As5GY84aXJQza4EG8ga8DxZQLoZhdh4SJXHW_I7wFuRSKFMrXHc7r_hDjkzv9nGaWroOKU8KiSpWllq3m/s4640/Sardegna_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKCguH1AM2hLMlYr-K1egWZC6XrhWvX8Al423rdHSIPt-F_X8ILnpOUHO20D7WUg3J2cZCqEpGSEgGYY_fGprNBFNiYFrXFrPbYUXavN4As5GY84aXJQza4EG8ga8DxZQLoZhdh4SJXHW_I7wFuRSKFMrXHc7r_hDjkzv9nGaWroOKU8KiSpWllq3m/w640-h288/Sardegna_3.jpg" width="640" /></a></div><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><u>Santa Teresa di Gallura</u></h4><p>In quattro giorni sono riuscita a visitare bene <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/05/isola-maddalena.html" target="_blank"><b>la Maddalena</b></a> e <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2023/05/caprera-cosa-visitare-e-itinerari-piedi.html" target="_blank"><b>Caprera</b></a>, con una mattinata a <b>Santa Teresa di Gallura</b>, raggiunta col traghetto da Maddalena a Palau più autobus. L'autobus è una soluzione piuttosto economica per arrivare a Santa Teresa, ed è vero che ci si impiega di più rispetto al proprio mezzo, ma passa da località che altrimenti non avrei visto. Si ferma per esempio in un piccolo borgo (si chiama San Pasquale) dove c'è una chiesa molto bella con un nome particolare: La Madonna che scioglie i nodi. E poi lungo la strada, dato che non dovevo guidare io, mi sono goduta il paesaggio, le caprette nei prati e l'immensa distesa di verde con poche casette qua e là.</p><span><a name='more'></a></span><p>Il biglietto dell'autobus costa € 2.50, la fermata si trova al porto di Palau vicino alla biglietteria. Ci sono più linee e il passaggio è a orari fissi. Non ce ne sono molti al giorno, sono stata fortunata perché sono arrivata al momento giusto e ho aspettato solo una ventina di minuti. </p><p>Santa Teresa di Gallura ha un centro molto carino, quasi interamente pedonale. A pranzo ci siamo fermati in un emporio di prodotti tipici sardi con annesso ristorante dove ho mangiato per la prima volta i culurgiones, e mi sono piaciuti. Siamo poi andati a visitare la <b>Torre Longonsardo</b>, camminando poi lungo i bordi di quel che resta della antica cinta muraria. Il panorama è splendido, si vedono le Bocche di Bonifacio e la Corsica. Qui c'è anche la spiaggia bianca, che ho solo visto dall'alto perché il tempo non era dei migliori.</p><h2 style="text-align: left;"><b>Itinerario in auto da Palau a Olbia</b></h2><p>Lasciata la Maddalena, che già mi manca, abbiamo preso il traghetto per Palau e da lì abbiamo fatto diverse soste per arrivare a Olbia, dove ci aspettava il volo di rientro.</p><p><b><u>Prima tappa: Capo d'Orso</u></b></p><p>Per milioni di anni il vento ha scolpito la roccia creando una forma che assomiglia a un gigantesco orso. Questo monumento naturale è diventato un museo a cielo aperto, c'è un comodo parcheggio con biglietteria (l'ingresso costa 3 euro) dove il cassiere informa i visitatori che il percorso è limitato e non si vede tutto l'orso, ma solo una parte. Chi visita questo luogo per la prima volta, come me, accetta di buon grado l'informazione, ma per chi è stato qui diversi anni fa è un po' una delusione perché all'epoca questa pare che fosse terra di nessuno (o di tutti), ci si arrampicava ovunque, all'avventura.</p><p>Io penso che sia una cosa positiva l'aver messo in sicurezza il sito, sia per chi lo visita, sia per preservarne la bellezza è l'integrità. E comunque, nonostante la passerella ben fatta per salire in cima e i cartelli ben visibili di fare attenzione alla testa, sono riuscita a dare una craniata memorabile a uno spuntone di roccia. Le risate di scherno di Lore si sono sentite fino a Palau.</p><p>Comunque, tornando all'orso, si finisce proprio sotto alla testa. Da questa prospettiva bisogna lavorare di immaginazione per capire la figura intera, ma quello che mi ha colpito di più è la roccia stessa. In alcuni punti è così sottile che sembra fragile, mentre nell'insieme è imponente, enorme, sembra sovrastare tutta l'isola. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-oA3tqME30hAyP2q-y3DoZvbF40_bH0343fR7k4CAKTbf0uQXSmMlANfZoHFJf1dOFBAzOhFWKjo3kX5VTJySi3dMmijkJtwCkKgHhbcBIyr84DCSM1u9QAILQ_9qA0wav344J6g8r06UH1VklyBXW1is8RzsQnUZm1mGYQ80wwHizaQ32V-nzGSF/s4640/Sardegna_5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-oA3tqME30hAyP2q-y3DoZvbF40_bH0343fR7k4CAKTbf0uQXSmMlANfZoHFJf1dOFBAzOhFWKjo3kX5VTJySi3dMmijkJtwCkKgHhbcBIyr84DCSM1u9QAILQ_9qA0wav344J6g8r06UH1VklyBXW1is8RzsQnUZm1mGYQ80wwHizaQ32V-nzGSF/w640-h288/Sardegna_5.jpg" width="640" /></a></div><br /><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><u>Seconda tappa: Liscia di Vacca e Porto Cervo</u></h4><p><b>Liscia di Vacca </b>è una località sul mare con una bella spiaggia che in bassa stagione sembra disabitata. Ci arriviamo in ora di pranzo ed è praticamente tutto chiuso, anche il grande chiosco ristorante sulla spiaggia è deserto, quindi a parte il mare, bellissimo, non c'è molto.</p><p>Ci fermiamo in un bar sulla statale e andiamo a <b>Porto Cervo</b>, un posto da ricchi in cui probabilmente non andrei in vacanza nemmeno se fossi ricca. Che poi probabilmente la gente arriva al porto e sta sulla barca, scende solo per fare un giro nel villaggio turistico dei negozi di lusso e torna su, perché non c'è davvero niente. </p><p>La <b>Promenade du Port </b>assomiglia davvero a un villaggio turistico di Sharm el-Sheikh, solo che è uno shopping village con tutte le marche più famose e costose che vi vengono in mente. Il posto sarebbe anche carino se fosse pieno di botteghe artigiane, prodotti locali, spazi artistici. Invece. Non so, a me dà più soddisfazione tornare a casa con un pecorino sardo e una bottiglia di mirto, piuttosto di una borsa di Prada che posso tranquillamente comprare a Milano, avessi soldi da buttare. Ma magari sono io che sono strana.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuPiDdhyJsrIwj5sEQdQG5eL-QEs8tZ8zUvDncS9GJOSrTzwla-OQw_r0-vK8KVngHtjR1K0v0iyFZp0auvO7Ws_0Swqb7gqAXVmvyXzxpGH9BBu-zzNapnK0hN8qDWYcmpjpgwY5plZlU7E6YRhPTHmFjbtp7GJJv1VrXFa8L_jJOWjnd3lON_-ee/s2040/Sardegna_6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="912" data-original-width="2040" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuPiDdhyJsrIwj5sEQdQG5eL-QEs8tZ8zUvDncS9GJOSrTzwla-OQw_r0-vK8KVngHtjR1K0v0iyFZp0auvO7Ws_0Swqb7gqAXVmvyXzxpGH9BBu-zzNapnK0hN8qDWYcmpjpgwY5plZlU7E6YRhPTHmFjbtp7GJJv1VrXFa8L_jJOWjnd3lON_-ee/w640-h286/Sardegna_6.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr></tbody></table><p><br /></p><p><b><u>Terza tappa: Olbia</u></b></p><p>Olbia invece è davvero carina, con un bel centro pedonale, bei palazzi, locali e negozi. Il Municipio è in una villa in stile liberty e si trova vicino al porto con la ruota panoramica, all'inizio di una bella via pedonale (corso Umberto I). Al fondo della via, dall'altra parte della stazione, c'è la <b>Basilica di San Simplicio</b>, la chiesa più importante di Olbia.</p><p>Ad Olbia ci sono i resti dell'acquedotto romano, e se avessi avuto tempo mi sarebbe piaciuto andare a vedere la <b>Tomba dei Giganti</b> sul Monte S’Abe, un monumento funerario di epoca nuragica immerso nel verde, e il <b>Castello di Pedres</b>, un forte medievale costruito su una collina.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-bQW904P3bYlpf4HqmjoqZ8JKod8759vNLoI-LtfabWopBZj3WT5A9IH1DgaMRCv2armkibw8d0yFlhnOqN3FMR2m0UNUdvRsts_IJ3GFiN8PQzat5V4frJW38X89BuIY5LUjI9qbFpqmEBkpRWV84qfBnCSLeKGcgTMI3B7QdSEX5HaOzlNcBu0J/s2046/Sardegna_7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-bQW904P3bYlpf4HqmjoqZ8JKod8759vNLoI-LtfabWopBZj3WT5A9IH1DgaMRCv2armkibw8d0yFlhnOqN3FMR2m0UNUdvRsts_IJ3GFiN8PQzat5V4frJW38X89BuIY5LUjI9qbFpqmEBkpRWV84qfBnCSLeKGcgTMI3B7QdSEX5HaOzlNcBu0J/w640-h640/Sardegna_7.jpg" width="640" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Torniamo in aeroporto, lasciamo la macchina e partiamo in orario per rientrare a Torino. </p>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com0Sardegna, Italia40.1208752 9.012892599999998911.810641363821155 -26.1433574 68.431109036178839 44.1691426tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-90191711346875003382023-05-21T22:00:00.001+02:002023-05-21T22:00:10.745+02:00Caprera: cosa visitare e itinerari a piedi <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwogEZEihEq2UgzSNodyJSR-dga8rQO0hMmn8D45lMSsvfRosjI_dnvRXpYk63RpGidXbewp0jijGOM3jAnn2qMQcD5iSHIvaJ-J859cDZ1dkBxRWXJMDXYtyUQ8QUbuKA74CeHoTMIrWjb4uvzXa11LLHllx93cm7sLJDnR6o-TmV6886UI5JPS2U/s4640/IMG_20230420_155010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwogEZEihEq2UgzSNodyJSR-dga8rQO0hMmn8D45lMSsvfRosjI_dnvRXpYk63RpGidXbewp0jijGOM3jAnn2qMQcD5iSHIvaJ-J859cDZ1dkBxRWXJMDXYtyUQ8QUbuKA74CeHoTMIrWjb4uvzXa11LLHllx93cm7sLJDnR6o-TmV6886UI5JPS2U/w640-h288/IMG_20230420_155010.jpg" title="Caprera" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><br /></div>Dei quattro giorni trascorsi in Sardegna, uno l'ho passato a <b>Caprera</b>, la seconda isola più grande dell'<b>arcipelago della Maddalena</b>. È un'area completamente protetta, ed è collegata all'isola Maddalena con un ponte di 600 metri chiamato il "Passo della Moneta".<div><div><br /><h1 style="text-align: left;">Caprera: cosa visitare </h1><h4 style="text-align: left;">Compendio Garibaldino</h4><div>Caprera è stato il luogo dove Garibaldi visse per 26 anni, fino alla sua morte (avvenuta il 2 giugno 1882). La sua residenza è diventata un museo che fa parte del <b>Compendio Garibaldino</b>.</div><div>Immersa nella vegetazione, la<b> "Casa Bianca" </b>è un'abitazione semplice composta da stanze comunicanti. In questa casa Garibaldi avviò l'azienda agricola coltivano l'orto, il frutteto, il vigneto, prendendosi cura dei cavalli. Nella stalla, il posto più caldo, si trova ancora la sua vasca da bagno. </div><span><a name='more'></a></span><div><br /></div><div>A quattro chilometri dalla Casa Bianca si trova il <b>Memoriale</b>, nella fortezza Artibucci, in una zona panoramica di Caprera. Dal Memoriale parte il sentiero per la batteria militare antiaerea e antinavi di <b>Messa del Cervo</b>, con la stazione foto elettrica per l'individuazione notturna. </div><div><br /></div><div>Casa di Garibaldi - Intero € 8</div><div>Memoriale - Intero € 6</div><div>Biglietto cumulativo per i due musei € 12</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-ig47t4k8B41quFjutMJMGFZqDLdezQJyqppRBElokhPw9FIjYwq07shx7WfZt4MipzJIfGDGbpaOxG-NiGhER45xK3Dmd1vfjt707UnULhO3LkQ3algSc8w04_0-7V__oVgB-BSVGBLJw-xWazZILxH1pBvb9411xU8l68_ioEzNAw4LC0fSlAWs/s4640/IMG_20230418_112540.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-ig47t4k8B41quFjutMJMGFZqDLdezQJyqppRBElokhPw9FIjYwq07shx7WfZt4MipzJIfGDGbpaOxG-NiGhER45xK3Dmd1vfjt707UnULhO3LkQ3algSc8w04_0-7V__oVgB-BSVGBLJw-xWazZILxH1pBvb9411xU8l68_ioEzNAw4LC0fSlAWs/w640-h288/IMG_20230418_112540.jpg" title="Caprera, Casa di Garibaldi" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><h1 style="text-align: left;">Caprera: itinerari a piedi </h1><div>A Caprera ci sono diversi percorsi da fare a piedi. I sentieri sono ben segnalati e organizzandosi in anticipo si riesce a vedere quasi tutto in un giorno. Io ero in auto, ma l'isola è visitabile anche in bicicletta, oppure facendo una passeggiata a cavallo. C'è anche una navetta che ferma nei punti di maggior interesse.</div><div><br /></div><div>I sentieri sono piuttosto semplici da affrontare, ma non dimenticate di avere scarpe adatte, acqua e protezione solare. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-8qychHHBys53qbdFv7LCJiKRHXquA8OXD2pNYVGqXNh7fqHHBaf_nRQab7AUYnXhawtosOHqvq4SXWDspRVObeCMfVbqf3zYMc6C0GT-0Hii-v38i3nH2broItEyoASQr-IUbGHr5MMbDNee-99UysFvt6GISTuoJd1Y4_NAzZeyp01KC7-T-2Zq/s3200/IMG_20230420_110324.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="3200" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-8qychHHBys53qbdFv7LCJiKRHXquA8OXD2pNYVGqXNh7fqHHBaf_nRQab7AUYnXhawtosOHqvq4SXWDspRVObeCMfVbqf3zYMc6C0GT-0Hii-v38i3nH2broItEyoASQr-IUbGHr5MMbDNee-99UysFvt6GISTuoJd1Y4_NAzZeyp01KC7-T-2Zq/w640-h288/IMG_20230420_110324.jpg" title="Caprera" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><h4 style="text-align: left;">Borgo Stagnali</h4></div><div>Appena passato il ponte che porta a Caprera dalla Maddalena ho percorso la strada che va a sinistra, verso sud. Dopo aver parcheggiato nell'area picnic (posto bellissimo attrezzato con tavoli e panche di legno riparati dagli alti alberi) abbiamo preso il sentiero per <b>Borgo Stagnali </b>che passa da <b>Cala botte di vino</b>, una insenatura con una spiaggia di sabbia rossa e acqua bassa e trasparente.</div><div><br /></div><div>Siamo praticamente da soli, incrociamo giusto due persone a cavallo che stanno attraversando lentamente lo specchio d'acqua rendendo l'atmosfera ancora più romantica. </div><div><br /></div><div>Nell'ultimo tratto di sentiero dobbiamo farci strada tra le piante e i rovi (evidentemente era da un po' che non passava qualcuno da qui) e sbuchiamo a Borgo Stagnali, dove entriamo prima nella chiesa, poi nel <b>Museo del Mare e delle Tradizioni Marinaresche</b> (l'ingresso è gratuito). </div><div><br /></div><div>È quasi ora di pranzo e decidiamo di tornare alla macchina dove ci aspettano i panini presi stamattina al supermercato. Cerchiamo la strada più breve, e siccome la navetta è ferma chiedo indicazioni all'autista che, gentilissimo, ci spiega che se seguiamo la strada asfaltata facciamo in fretta, saranno 500 metri, ma se vogliamo ci dà un passaggio. Beh, se da lì è così vicino andiamo a piedi, no?</div><div><br /></div><div>Cammina cammina, a me sembra che abbiamo fatto molto più di 500 metri. Non è che <i>forse forse</i> dovevamo girare dove c'era il chiosco? Sì, dovevamo fare così, invece siamo finiti non so dove. Google maps ovviamente non ci aiuta perché non ha la minima idea nemmeno lui di dove siamo finiti. Vedo un altro chiosco (chiuso come tutti gli altri, è bassa stagione ed è TUTTO chiuso) dove c'è un ragazzo a cui porgo la mappa e chiedo dove siamo, ma soprattutto dove dobbiamo andare. </div><div><br /></div><div>Mi indica la direzione puntando un dito verso un bosco, e andiamo. Dovremmo trovare un sentiero ma a me sembra di vagare tra gli alberi e basta, con le serpi che corrono via spaventate e gli arbusti che ci fanno andare a zig zag. Finalmente riconosco gli alberi, siamo arrivati, è andata bene. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH0s546W5FFhm6ZQUDR59WA19s3URZeFg0K-PAK0UwdNEFXSClsdWzVVNpzexW_6DRZVDFD4qhRdPCOWANTVlw-Tm5wt43K6WhUyZ-qFmdqFy6nD4CEyl3KUv88jBMlNFO9yJBfss4uESsTPLbBvVtBTOeXh1T37l9idGaMYQbbZbvjn1KuOU4gKUw/s4640/IMG_20230420_110549.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH0s546W5FFhm6ZQUDR59WA19s3URZeFg0K-PAK0UwdNEFXSClsdWzVVNpzexW_6DRZVDFD4qhRdPCOWANTVlw-Tm5wt43K6WhUyZ-qFmdqFy6nD4CEyl3KUv88jBMlNFO9yJBfss4uESsTPLbBvVtBTOeXh1T37l9idGaMYQbbZbvjn1KuOU4gKUw/w640-h288/IMG_20230420_110549.jpg" title="Caprera, Cala botte di vino" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUK4QPBaTVgOvS6frAgaGwL15nVk1tEjy1z2tYUCGPk1gy6AU5yNNAkLWxklkyZ-k9j_jq3dkTpl38Wd5CmTeErgDgJMKXup8LZqazdboibG8oPBHS_Vs3EWYzAB4Q3wJwO5pAQC_dBmLmHebfXsfLB87erZ_ocrs01Wlt9DZ69_q4RMxW7nrMi50a/s4640/IMG_20230420_113448.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUK4QPBaTVgOvS6frAgaGwL15nVk1tEjy1z2tYUCGPk1gy6AU5yNNAkLWxklkyZ-k9j_jq3dkTpl38Wd5CmTeErgDgJMKXup8LZqazdboibG8oPBHS_Vs3EWYzAB4Q3wJwO5pAQC_dBmLmHebfXsfLB87erZ_ocrs01Wlt9DZ69_q4RMxW7nrMi50a/w640-h288/IMG_20230420_113448.jpg" title="Caprera, Borgo Stagnali" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><h4 style="text-align: left;">Punta Rossa</h4><div>Dopo esserci rifocillati prendiamo la macchina e andiamo verso la punta meridionale di Caprera, fermandoci a <b>Cala Portese</b> dove c'è la spiaggia dei due mari e a <b>Cala Andreani</b>, dove parcheggiamo vicino al vecchio gabbiotto militare che monitorava l'accesso al sito.</div><div><br /></div><div>Questa è una delle strade più belle che ho fatto in auto, nonostante sia sterrata e piuttosto stretta. Il panorama è incredibile, e l'acqua è di un blu intenso anche a riva. Ci incamminiamo a piedi costeggiando un vecchio edificio abbandonato e arriviamo a un complesso di casoni in stato di abbandono nei pressi di un molo: le Batterie militari di Punta Rossa.</div><div><br /></div><div>Poco più avanti c'è la <b>Fortezza Bastiani</b>, che si estende fino alla punta estrema dell'isola ed è completamente abbandonata. Per addentrarci saliamo su una scalinata di pietra che sembra stare in piedi per miracolo. Si arriva in cima e inizia l'esplorazione di questo posto decadente e affascinante, che un tempo serviva per scopi militari e adesso è in balia della natura che piano piano ma inesorabilmente si sta sovrapponendo e sostituendo. I tetti crollati mostrano i pavimenti di stanze dove sono cresciuti gli alberi. La copertura della parte centrale è diventato un enorme prato punteggiato di fiori rosa. L'interno delle stanze del corpo principale conservano scritte e date di epoca fascista, affiancate a scritte recenti degli avventori che non resistono al desiderio di lasciare traccia del proprio passaggio. Un gruppo di amici si è dato appuntamento qui ogni anno, l'ultima data risale a poco prima della pandemia. </div><div><br /></div><div>È un'esperienza strana, stranissima, la visita alla Fortezza Bastiani. Mi ha provocato vari sentimenti. Solitudine e spaesamento ma anche libertà e curiosità, tantissima curiosità per la storia di questo che non sono riuscita a trovare, solo poche righe qua e là nel web. Quindi ecco, diciamo che mentre osservavo questo luogo ho compensato l'ignoranza con l'immaginazione. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTt3nBaFbQHxaYyYKlLmT61-VKKp3VS7i2YNVR_kpy4OL0evjc5LfSDs87zc_LQNDRSv5xH7462NbERM-9L7tmVRkansBRK-_J0-SXjaDHb3kgRLvF-8We5i07j4oKZDWAs7ORsw4kiRcgRKwYYWVvqoFaIC_LEgDA4ztYEB_hJdQKklOdn-Pxzrr0/s4640/IMG_20230420_142445.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTt3nBaFbQHxaYyYKlLmT61-VKKp3VS7i2YNVR_kpy4OL0evjc5LfSDs87zc_LQNDRSv5xH7462NbERM-9L7tmVRkansBRK-_J0-SXjaDHb3kgRLvF-8We5i07j4oKZDWAs7ORsw4kiRcgRKwYYWVvqoFaIC_LEgDA4ztYEB_hJdQKklOdn-Pxzrr0/w640-h288/IMG_20230420_142445.jpg" title="Caprera, Fortezza Bastiani" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><h4 style="text-align: left;">Poggio Rasu</h4><div>Poggio Rasu è una città militare divisa in due parti di cui restano le rovine inglobate nella natura. <b>Poggio Rasu Inferiore</b> è un agglomerato di edifici al servizio del forte che si trova sulla collina.</div><div><br /></div><div>L'accesso a <b>Poggio Rasu Superiore</b> bisogna un po' inventarselo, dato che il ponte levatoio è crollato. Ci facciamo largo tra le piante per scendere alla base, dove troviamo una sorta di stanza con una scala che porta su, all'interno del forte. L'edificio principale è conservato piuttosto bene, le stanze affacciano sulla terrazza dove ci sono dei binari, e un corridoio nascosto collega la prima stanza con l'ultima. </div><div><br /></div><div>Il panorama è impressionante, man mano che si sale si aggiungono particolari e ci si rende conto della posizione strategica e della visuale del forte.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie4LENOMBxQK4B0iis7-YbCW4eM8VPK5AlEsLpB9Ky8oBlHvPK9_4ym2xnyT8H_xnDTurbGuOBIXSt1JlkGt38yVXwE4mZ24hz8iTt34iSf5MonY0FTiwHEMjQ7mFmB4WtdjKUzkDhvNfdAT4rtDS0LtBX13t18CD_4y2V1U3E1UvgXGiDihagjRUd/s4640/IMG_20230420_160741.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie4LENOMBxQK4B0iis7-YbCW4eM8VPK5AlEsLpB9Ky8oBlHvPK9_4ym2xnyT8H_xnDTurbGuOBIXSt1JlkGt38yVXwE4mZ24hz8iTt34iSf5MonY0FTiwHEMjQ7mFmB4WtdjKUzkDhvNfdAT4rtDS0LtBX13t18CD_4y2V1U3E1UvgXGiDihagjRUd/w640-h288/IMG_20230420_160741.jpg" title="Caprera, Poggio Rasu" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfawkbv-xghPxmCfMMdA3OwkcvJi1fGfungDMUkX-70ZYEHibxEMkJFfcY2q7opljO84maPXw6zw6JACsTreG3jn2KOWqtDTFmfcsiv1AwKh7KwYZKGyfqa8KpBe5BffMscTfriwALqRGSs0mhQ7uv6j3mVHT2b7MxA0nbzt624K-Cd2zP_3kS-dP/s4640/IMG_20230420_160754.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfawkbv-xghPxmCfMMdA3OwkcvJi1fGfungDMUkX-70ZYEHibxEMkJFfcY2q7opljO84maPXw6zw6JACsTreG3jn2KOWqtDTFmfcsiv1AwKh7KwYZKGyfqa8KpBe5BffMscTfriwALqRGSs0mhQ7uv6j3mVHT2b7MxA0nbzt624K-Cd2zP_3kS-dP/w640-h288/IMG_20230420_160754.jpg" title="Caprera" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com0Caprera, La Maddalena SS, Italia41.2069001 9.461699311.577054697543893 -25.6945507 70.8367455024561 44.6179493tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-77816026599613454002023-05-05T19:48:00.002+02:002023-05-05T19:48:53.919+02:00Isola Maddalena<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPDd6udP1jfsOHk5d2IgMZcd1eTmSwhU7EBQUts6u0rKnn-7ZPfTKmNF4bpVprsx_tge23LjHn0pXCOVzcxN0_GcMdHtvQr_8XmpWrd0wo1mI8NyERDBCVZcOrDHwo1LWeyxqMLAeh8v4_ywOEX1d9FK6wOL8k3DHRDLJmr7wc7R206g4v6sh2L5bg/s4640/IMG_20230419_161210.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPDd6udP1jfsOHk5d2IgMZcd1eTmSwhU7EBQUts6u0rKnn-7ZPfTKmNF4bpVprsx_tge23LjHn0pXCOVzcxN0_GcMdHtvQr_8XmpWrd0wo1mI8NyERDBCVZcOrDHwo1LWeyxqMLAeh8v4_ywOEX1d9FK6wOL8k3DHRDLJmr7wc7R206g4v6sh2L5bg/w640-h288/IMG_20230419_161210.jpg" title="Sardegna - Isola Maddalena" width="640" /></a></div><p><br /></p><p>Il mio resoconto di viaggio all'isola Maddalena, con informazioni, itinerari e consigli. Periodo di viaggio: aprile. </p><h4 style="text-align: left;">VOLO</h4><p>Ho volato da Torino a Olbia (1 ora). <b>Volotea</b> si conferma un'ottima compagnia aerea, per la velocità nelle procedure di imbarco, il comfort di volo, e le dimensioni del bagaglio a mano, che sono 55×40×20.</p><p>Per arrivare a Caselle è stata finalmente completata la bretella che collega corso Venezia all'aeroporto. Questo significa che da casa mia impiego un quarto d'ora scarso, ed è una cosa bellissima che fa venire voglia di viaggiare più spesso, peccato solo che da Torino continuano ad esserci sempre e solo quelle quattro destinazioni in croce (ma non ci lamentiamo su, sono poche ma buone, e per tutto il resto si va a Malpensa).</p><p>Ho usufruito del <b>parcheggio TorinoAirport</b> a lunga sosta livello strada, cinque giorni 22 euro.</p><p>A Caselle hanno aperto il baby parking per i bambini (una sala con casette e giocattoli) e hanno spostato la zona fumatori all'esterno, sulla terrazza, eliminando il box. </p><p>All'<b>aeroporto di Olbia</b>, invece, la zona fumatori è all'aperto ed è arredata con tavoli e sedie, e c'è pure l'angolo toilette per i viaggiatori a quattro zampe. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoYqDFznFEjrAF32dZMWZ4dN6D19S6CIUgmIfWW9oVnzc7IqFNdqkvwANYin7M6Xq5rXtK7-cpuAYBofVh82kHuuku8ZiGhUtyqSpWn6ZnVXgNFr3elRWZMi8vpBJCTCoR-gBEqf3C2wjfIzfH_OJsARrYnoX00oA5F4YnkwSDEhvhiwc-t_i-J4Lk/s4640/IMG_20230417_164446.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoYqDFznFEjrAF32dZMWZ4dN6D19S6CIUgmIfWW9oVnzc7IqFNdqkvwANYin7M6Xq5rXtK7-cpuAYBofVh82kHuuku8ZiGhUtyqSpWn6ZnVXgNFr3elRWZMi8vpBJCTCoR-gBEqf3C2wjfIzfH_OJsARrYnoX00oA5F4YnkwSDEhvhiwc-t_i-J4Lk/w640-h288/IMG_20230417_164446.jpg" title="Volotea" width="640" /></a></div><span><a name='more'></a></span><h4 style="text-align: left;"><br /></h4><h4 style="text-align: left;">NOLEGGIO AUTO</h4><p>Ho approfittato di un'offerta su Booking e ho affittato un'auto per cinque giorni a circa 100 euro. Le agenzie di noleggio si trovano appena usciti dall'aeroporto di Olbia, nella costruzione sulla destra dopo il chiosco bar. Ho scelto la compagnia <b>Maggiore</b>, mi hanno dato una 500 hybrid cabrio nuova di pacca.</p><p>Da Olbia a Palau ci ho messo circa un'ora (sono 45 km). Le strade sono bellissime e poco trafficate, quindi il viaggio è stato piacevole anche se non avevo mai guidato in Sardegna (non c'ero proprio mai stata, in Sardegna). Panorama stupendo e cielo pazzesco, un ottimo inizio. C'è da dire che siamo in <b>bassa stagione</b>, in estate probabilmente i tempi si allungano.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP1ou-lWnveauyfNzsvZeuYMbjUd2Lz0PVGurSWNvXHoiv6-_nll98RUkQkBBlThQswrcPAaBDuXc7JlyZBXU4UHOig7HXvwBejnUe4qgFe2ZL7l7hOpmtEuw_sN2LNYXXBGAYiOv9-6Er-1OhZeh1byri7CMF5TC8THhcurePM9XCkk8av3QOPfkq/s2040/IMG-20230425-WA0030.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="912" data-original-width="2040" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP1ou-lWnveauyfNzsvZeuYMbjUd2Lz0PVGurSWNvXHoiv6-_nll98RUkQkBBlThQswrcPAaBDuXc7JlyZBXU4UHOig7HXvwBejnUe4qgFe2ZL7l7hOpmtEuw_sN2LNYXXBGAYiOv9-6Er-1OhZeh1byri7CMF5TC8THhcurePM9XCkk8av3QOPfkq/w640-h286/IMG-20230425-WA0030.jpg" title="Noleggio auto in Sardegna" width="640" /></a></div><p><br /></p><h4 style="text-align: left;">TRAGHETTO PALAU - LA MADDALENA </h4><p>Per far prima avevo preso online il biglietto del traghetto, ma sono arrivata al porto alle 19.50 e la compagnia che avevo scelto viaggiava solo fino alle 19.30*. Una corsa alla biglietteria, ho rifatto i biglietti, alle 20.00 siamo partiti. <b>La traversata dura 15 minuti</b>, alle 20.15 eravamo a La Maddalena. Ho trovato subito parcheggio nei pressi del porto e in cinque minuti siamo arrivati a destinazione. </p><p>In questi giorni ho letto che stanno facendo dei lavori vicino al porto, quindi potrebbe esserci meno parcheggio. In ogni caso io ho sempre trovato lungo la strada o nel parcheggio libero che c'è sulla destra rispetto al porto. In alta stagione probabilmente parcheggiare è più difficile, ma per stare alla Maddalena in estate conviene affittare un motorino.</p><p>*Per essere precisi, ho sbagliato io. Il sito di prenotazione che ho usato menzionava le due compagnie di traghetti (Maddalena Lines e Delcomar) senza evidenziare differenze di orari. Ho preso un biglietto open per la data di arrivo, con Maddalena Lines, per due persone più auto a €24,50. Ovviamente mi sono resa conto solo in seguito che in bassa stagione gli orari sono ridotti, e niente, non si può modificare la data e non è previsto rimborso, quindi ho preso un nuovo biglietto e amen.</p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJgzti7_Y5IhuvnJcWHcVxS1MUVu8mHxl2QKyrZwFsToNp4E2DapnaQ8gjyFHS9ybIRXsFMwz6Cd1GGT2KMs6yAXSO2mpz-tIRkjdDj1NxiEBCPTmDvLcx-xGnZNq-NtiRKgPJmlyvp3345c2-O9e7JZwnL90rnnrL0hKK_Kk4KhSm5il5Ss2MqjWn/s4640/IMG_20230418_185655.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJgzti7_Y5IhuvnJcWHcVxS1MUVu8mHxl2QKyrZwFsToNp4E2DapnaQ8gjyFHS9ybIRXsFMwz6Cd1GGT2KMs6yAXSO2mpz-tIRkjdDj1NxiEBCPTmDvLcx-xGnZNq-NtiRKgPJmlyvp3345c2-O9e7JZwnL90rnnrL0hKK_Kk4KhSm5il5Ss2MqjWn/w640-h288/IMG_20230418_185655.jpg" title="Traghetto Palau - La Maddalena" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><h4 style="text-align: left;">La Maddalena - soggiorno presso Casa Ilva</h4><p>Ho scelto un appartamento per la comodità di avere una cucina. Cenare a casa almeno un paio di sere fa risparmiare parecchio, e considerando che non stavo benissimo (mi sono beccata una brutta bronchite) arrivavo a fine giornata distrutta quindi non avevo voglia di uscire. Ottima soluzione, al terzo piano di una palazzina storica (quindi niente ascensore), con una terrazza privata sul tetto. Carina, accogliente, grandi spazi, letto comodo. Può ospitare tranquillamente quattro persone, dato che in cucina c'è un divano letto, ma per due è davvero perfetta. </p><p>Incluso nel prezzo (ho speso 250 euro per quattro notti) c'è la colazione che viene servita al piano terra. Buona e varia con opzioni sia dolci che salate.</p><p>Essendo arrivati in serata ho usufruito del <b>self check in</b>. Mi sono registrata sul sito e via mail mi sono arrivate le istruzioni per trovare le chiavi ed entrare in casa. </p><p>La posizione poi è ottima, a cinque minuti a piedi dal porto, vicino alla chiesa con un piazzale molto carino pieno di locali, a due passi dalle vie pedonali. So che in estate organizzano gite in barca per Spargi, sto meditando di tornarci.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP4UhYvZJIhGD0ZYv8JyUcM7kJJ8vpJufSoUlSecjfchbQh_76HyrYhO2xrdWpMy4s7RtXoMpT0aeb5mv9giYVEJrkqDTTZEdTlrc28HxLuSHd9Rv5VgTgyqG7lfR3QBL-QoFIfqT7bwWBYWWup_zl7YDSaUp60Zbm801_O8Fmk8MX5k_0LFoN-qLH/s3196/20230504_213205-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP4UhYvZJIhGD0ZYv8JyUcM7kJJ8vpJufSoUlSecjfchbQh_76HyrYhO2xrdWpMy4s7RtXoMpT0aeb5mv9giYVEJrkqDTTZEdTlrc28HxLuSHd9Rv5VgTgyqG7lfR3QBL-QoFIfqT7bwWBYWWup_zl7YDSaUp60Zbm801_O8Fmk8MX5k_0LFoN-qLH/w640-h480/20230504_213205-COLLAGE.jpg" title="Casa Ilva La Maddalena" width="640" /></a></div><br /><p></p><h4 style="text-align: left;">DOVE MANGIARE A LA MADDALENA </h4><p>Secondo la mia esperienza, cenare a casa è stata una scelta azzeccata. Ho fatto tutti i giorni la spesa al Dettori Market, i prodotti sono ottimi e non ci siamo fatti mancare bistecche, cozze e frutti di mare. A pranzo pane e affettati, perché eravamo sempre in giro.</p><p>Abbiamo anche cenato fuori, in un posto che consiglio per la qualità, il costo e l'accoglienza: <b>I Curciareddhi</b>. Si trova in piazza Principe Tommaso, il locale è carino, fanno una buona pizza e diversi piatti di pesce squisiti.</p><p>L'altro posto è <b>Osteria da Liò</b>, perfetto per l'aperitivo, assolutamente deludente a cena. Mi auguro di aver trovato una serata no, perché mi dispiace sempre tanto scrivere recensioni negative ma i piatti che ci hanno portato erano davvero miseri e insapori. Abbiamo speso tanto e mangiato poco e male, peccato.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3P6wpz1ZKAWaMSyaUw7sqUPzu5-yT7_GLXXiACqUeKYaOq2KD39xp5FMWclm5ZEQAyfc4jC8UkfOYzFphAgzET-3ezgT7p_IDFm2NspNBNKUZEjQ3JtDD8QF-ZLno-PrTzc2Bep0lZhrkaI0GbDhhZcFSjTIkMIsdH5mRgFrqcrCIvzzPyOFivUs4/s4640/IMG_20230417_210335.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3P6wpz1ZKAWaMSyaUw7sqUPzu5-yT7_GLXXiACqUeKYaOq2KD39xp5FMWclm5ZEQAyfc4jC8UkfOYzFphAgzET-3ezgT7p_IDFm2NspNBNKUZEjQ3JtDD8QF-ZLno-PrTzc2Bep0lZhrkaI0GbDhhZcFSjTIkMIsdH5mRgFrqcrCIvzzPyOFivUs4/w640-h288/IMG_20230417_210335.jpg" title="I Curciareddhi" width="640" /></a></div><h4 style="text-align: left;"><br /></h4><h4 style="text-align: left;">COSA VEDERE ALLA MADDALENA- ITINERARIO IN AUTO</h4><p>La cittadina della Maddalena è deliziosa, ci sono vie pedonali, negozietti, scorci carini. Il nostro appartamento era di fianco alla chiesa Santa Maria Maddalena, poco distante dal mercato civico dove la mattina si può comprare il pesce appena pescato. Sul lungomare il mercoledì mattina c'è un altro mercato. Di fronte al municipio c'è la panchina con la statua di Garibaldi. </p><p>Girare l'isola in auto è semplicissimo, ci sono due strade, difficile perdersi. In estate va benissimo il motorino, davanti al porto ci sono diversi posti che li affittano.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWxAQ7Ey9iCGl9Ji-BWahJCFywp8AxYxEPzlg8mXhNMc2BLFUAf1gvoMaeh22zDoo9J-TVDo0Iy8WeFNYblLl8ohsRtBh7n-QkJANNdN6xbTvnk-rZh3T9I-T0fMt9nbFfrLVLwwirkL4lvNk_n21aw05cBDzq18NDeIuJtMDHr2tjuzx0iqtHf5Yo/s4640/IMG_20230419_124049.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWxAQ7Ey9iCGl9Ji-BWahJCFywp8AxYxEPzlg8mXhNMc2BLFUAf1gvoMaeh22zDoo9J-TVDo0Iy8WeFNYblLl8ohsRtBh7n-QkJANNdN6xbTvnk-rZh3T9I-T0fMt9nbFfrLVLwwirkL4lvNk_n21aw05cBDzq18NDeIuJtMDHr2tjuzx0iqtHf5Yo/w640-h288/IMG_20230419_124049.jpg" title="Panorami alla Maddalena" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><b>ISOLA GIARDINELLI</b></li></ul><p></p><p>In pochi minuti, in auto, si raggiunge il ponte che collega La Maddalena a Caprera (di cui vi racconto nel prossimo post). Proseguendo verso nord-est si arriva invece all'<b>isola Giardinelli</b>, collegata anche lei da un ponte (cortissimo). Appena passato il ponticello potete parcheggiare e iniziare l'esplorazione a piedi, oppure proseguire sulla stradina sterrata che porta a un parcheggio nei pressi della <b>Testa del Polpo</b>. Il tragitto è di circa un chilometro. Io ho preferito lasciare subito la macchina, il sentiero è facile e si arriva in una spiaggia dove una roccia ha la forma di una grande testa di polpo. L'acqua è di un colore che va dall'azzurro al turchese, ed è trasparente a riva.</p><p>Tornando indietro e seguendo il sentiero che va a nord si arriva alla <b>caletta di Giardinelli</b> e, poco più su, alla spiaggia. La bassa stagione permette di visitare questi posti senza incontrare molta gente, ma tra tutti questa zona è stata la più affollata.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEierRTM61guaj6p1xsNTyQCCq_lqpcEDwW9j1tUhhtxEg389pl8nnlffSDNnJ_2YNRCoyPZOKHtxfRH_2gF0GF8hAUuNJJTy2XtAdtwKdj-wnOZdCZWm9DT8pI-BbHHRX2_OAtXliVUv9-T7LcbnH0dsC99Be2gSuP3TJR1ZqLpqz4VPFTA4lM3XJmk/s3200/IMG_20230419_160404.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="3200" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEierRTM61guaj6p1xsNTyQCCq_lqpcEDwW9j1tUhhtxEg389pl8nnlffSDNnJ_2YNRCoyPZOKHtxfRH_2gF0GF8hAUuNJJTy2XtAdtwKdj-wnOZdCZWm9DT8pI-BbHHRX2_OAtXliVUv9-T7LcbnH0dsC99Be2gSuP3TJR1ZqLpqz4VPFTA4lM3XJmk/w640-h288/IMG_20230419_160404.jpg" title="Testa del Polpo - La Maddalena" width="640" /></a></div><p><br /></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><b>PORTO MASSIMO</b></li></ul><p></p><p>La strada che va a nord permette di vedere panorami stupendi. Ogni volta che trovavo un posto dove lasciare momentaneamente la macchina scendevo a fare due foto e a riempirmi gli occhi di blu. Se cercate su Maps la strada si chiama proprio Strada Panoramica e arriva a <b>Cala Spalmatore</b>. Proseguendo per baia Trinità arrivate a <b>Cala Lunga</b> e <b>Porto Massimo</b>. </p><p>Per arrivare nella punta nord dell'isola, a Punta Marginetto, non c'è un vero e proprio sentiero, ci si deve fare strada tra le rocce e non so se effettivamente è possibile arrivarci perché ho desistito.</p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_GSD3qUGs9EQiCJ6MAyMOa5j3FC41iF4F8TQvpb4_Z94Ni7w4e91HhTgPjEeiNaynYc34K39jOi6MnMpe-klrXKkKiqPD_CT6qMqwjwCjwA6AmvGXO9asCTLExqsviyrfDEifxRSM5KaHpog-Q8tZi6Yib3BSJ3T5ItfCbuWmQd1Eqp651-IVPH0M/s3200/IMG_20230419_132633.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="3200" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_GSD3qUGs9EQiCJ6MAyMOa5j3FC41iF4F8TQvpb4_Z94Ni7w4e91HhTgPjEeiNaynYc34K39jOi6MnMpe-klrXKkKiqPD_CT6qMqwjwCjwA6AmvGXO9asCTLExqsviyrfDEifxRSM5KaHpog-Q8tZi6Yib3BSJ3T5ItfCbuWmQd1Eqp651-IVPH0M/w640-h288/IMG_20230419_132633.jpg" width="640" /></a></div><p><br /></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><b>BASSA TRINITÀ E CALA FRANCESE</b></li></ul><p></p><p>La strada prosegue per la spiaggia <b>Monti d'à Rena</b>, sabbia gialla e mare stupendo, e poi si prosegue per la spiaggia di Bassa Trinità, dove ci sono tre calette e un bel chiosco (chiuso, come tutti gli altri). Le rocce sulla spiaggia hanno forme particolari, e il prato antistante è ricoperto di piante grasse con fiori rosa. </p><p>Poco più su c'è il <b>villaggio Trinità</b>, con una chiesa bianca molto carina che sembra spuntare dal nulla dopo una curva. Andando ancora avanti, iniziando a scendere nel versante ovest, si arriva in un punto panoramico dove c'è uno slargo per parcheggiare un momento. La vista è spettacolare. Sulla destra si vede <b>Cala d'inferno</b> e sulla sinistra <b>Cala Francese</b>.</p><p>Decido di percorrere a piedi il sentiero che porta a Cala Francese, segnalato con un cartello e un parcheggio. Il cartello dice anche che c'è un bar ma indovinate un po'? È chiuso, perché non so quante volte l'ho già scritto ma è bassa stagione. Importantissimo avere acqua a sufficienza, perché il percorso qui è più lungo. </p><p>Arriviamo abbastanza agevolmente a Cala Francese e alla minuscola <b>Cappella della Madonnetta</b>, che domina il mare. Andando avanti si arriva a <b>Cala Carlotto</b> dove si trova un edificio militare abbandonato. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir4w3Fnoiml6gSRh1p-E4i_uhwu-6ryVSgo4dGEiyvq_NWXbb-dCH7QnQQamgF7SYlKKm0NvQWG8NU-YeNILKkMDhI0PKEwqy70Wa7zb-vqdnaIFvSal1t-enu2E030JxZKVol7jRJA0pt2Tv9Zja9GpUYnXMCZYHA8fSZImVB2BCcaHR6oTogeoT7/s4640/IMG_20230419_123511.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir4w3Fnoiml6gSRh1p-E4i_uhwu-6ryVSgo4dGEiyvq_NWXbb-dCH7QnQQamgF7SYlKKm0NvQWG8NU-YeNILKkMDhI0PKEwqy70Wa7zb-vqdnaIFvSal1t-enu2E030JxZKVol7jRJA0pt2Tv9Zja9GpUYnXMCZYHA8fSZImVB2BCcaHR6oTogeoT7/w640-h288/IMG_20230419_123511.jpg" title="Villaggio Trinità" width="640" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgHxh9tLKJhFWgfT_0583S1t-nfoknU4c8gLiT0Ms43VUan5Abk-yvyZa24LJXSmmOaWkuXav6aEDZCCdVLFNkOuxuLvzJpbjS-pMAtArILYuCw88Dd9YAQB0adFhsKjgfYc31EK_fUgn8EHo2EPEtbk6gfF-0Th2xDpXj2z76tHV_lC1bCOJrsoac/s4640/IMG_20230419_113541.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgHxh9tLKJhFWgfT_0583S1t-nfoknU4c8gLiT0Ms43VUan5Abk-yvyZa24LJXSmmOaWkuXav6aEDZCCdVLFNkOuxuLvzJpbjS-pMAtArILYuCw88Dd9YAQB0adFhsKjgfYc31EK_fUgn8EHo2EPEtbk6gfF-0Th2xDpXj2z76tHV_lC1bCOJrsoac/w640-h288/IMG_20230419_113541.jpg" title="Cala Francese" width="640" /></a></div><p></p><p><br /></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><b>PUNTA TEGGE</b></li></ul><p></p><p>Il giro si conclude a <b>Punta Tegge</b>, dove mi fermo attirata dal cartello Bar / Ristorante APERTO. La voglia di caffè mi ha fatto scoprire un posto davvero carino, <b>Zi Antò</b>, con una splendida terrazza vicino alla spiaggia e alla scogliera da cui si può ammirare il tramonto. </p><p>Devo dire che in questi giorni ho faticato a trovare un buon caffè, ma la birretta come aperitivo è più buona se si sorseggia guardando il mare. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRXxnqzQnjGESouXLeuWZu-GwtGVbrQJFQJWiZrHInMPa-Ikv7bVj7Q1muGHPqroVBmkCTomNiR8n_WaC0FKS_bsGK9nNhg_39cFZnl2FK4nTsnLgerwT67asQ1REay4GA5RQg-y0vyU4xff6_lIV0a0z8v1ZuU84AIisK-UQ39Iojg7Tv3RBXmmE1/s4640/IMG_20230419_142007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRXxnqzQnjGESouXLeuWZu-GwtGVbrQJFQJWiZrHInMPa-Ikv7bVj7Q1muGHPqroVBmkCTomNiR8n_WaC0FKS_bsGK9nNhg_39cFZnl2FK4nTsnLgerwT67asQ1REay4GA5RQg-y0vyU4xff6_lIV0a0z8v1ZuU84AIisK-UQ39Iojg7Tv3RBXmmE1/w640-h288/IMG_20230419_142007.jpg" title="Zi Antò Punta Tegge" width="640" /></a></div><p></p><div><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH6_YG8KJRFMGAfz1Z8AfSLw04aA57dkM8wEyIqswADlBjowV3Jj9YXaKPHsJ5L2II_t1XMfu4pUdgcq0sBIWFAKCFg2lx1eWOKw5pYZUcj_WXbkk24047JnsxtQ7Wp6OXPVZWIjr57XdvMDQfRsRu_RTvEbdjiqBbu-XTIfbK69ShtD7pY48sI80O/s4640/IMG_20230419_195324.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2088" data-original-width="4640" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH6_YG8KJRFMGAfz1Z8AfSLw04aA57dkM8wEyIqswADlBjowV3Jj9YXaKPHsJ5L2II_t1XMfu4pUdgcq0sBIWFAKCFg2lx1eWOKw5pYZUcj_WXbkk24047JnsxtQ7Wp6OXPVZWIjr57XdvMDQfRsRu_RTvEbdjiqBbu-XTIfbK69ShtD7pY48sI80O/w640-h288/IMG_20230419_195324.jpg" title="Acquerelli" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Illustrazioni di viaggio</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com0La Maddalena SS, Italia41.2165538 9.404712199999998712.906319963821154 -25.7515378 69.526787636178852 44.5609622tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-19356394002065884432023-02-07T18:29:00.000+01:002023-02-07T18:29:12.367+01:00Alba e le Langhe<p> Ho preso tre giorni per staccare la spina e ho deciso di tornare nelle Langhe, il posto perfetto per trovare un po' di relax, tanto buon cibo e bellissimi panorami.</p><p>Gennaio e febbraio sono mesi in cui molti posti sono chiusi per ferie, quindi se è la prima volta che venite da queste parti vi consiglio di scegliere un periodo diverso (primavera e autunno sono le stagioni migliori).</p><p>Partiti sul tardi da Torino, siamo arrivati ad <b>Alba</b> per pranzo. Il parcheggio in piazzale Beausoleil è gratuito, si trova alle spalle della stazione ferroviaria ed è a due passi dal centro. Ci siamo fermati a mangiare in una trattoria e poi abbiamo preso possesso del nostro appartamento dove mi sono sentita subito a casa.</p><p>Alba è deliziosa, pur essendo piccola ha diverse cose da vedere. È possibile fare il biglietto per il <b>Sistema Museale Albese</b>, costa € 6 e comprende <span style="font-family: inherit;">il </span><span style="font-family: inherit;">Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio, </span><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">il </span><span style="font-family: inherit;">Centro Studi Beppe Fenoglio, </span><span style="font-family: inherit;">la </span><span style="font-family: inherit;">Chiesa di San Domenico,</span><span style="font-family: inherit;"> </span><span style="font-family: inherit;">il </span><span style="font-family: inherit;">Museo Diocesano</span><span style="font-family: inherit;"> e la </span><span style="font-family: inherit;"> </span><span><span style="font-family: inherit;">Chiesa di San Giuseppe. Di cosa vedere e fare ad Alba ho parlato in </span><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2017/06/gita-nelle-langhe.html" style="font-family: inherit;" target="_blank"><b>questo post</b></a><span style="font-family: inherit;">, ma all'epoca non c'era ancora "Alba", la bellissima scultura di ValerioBerruti in piazza </span>Ferrero.</span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUBSeblGkN5SLUL9actH5pEX3xw6GD05oqmWJoTAlyxlz-ErybWyzGOisrrqEqZ5v5MTvDfc9XhhgEiPT0OKG5Jal0d5GbuKdAIhxPWkWcjH10Q6l2CAboQkQRaU4lVRKWXXMi7hWWu3MLx2PsAYAQOU8iiy9UPKPpZeHtY4JTywCVK5b-Dcf0Q9LN/s4608/20230202_093755.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2184" data-original-width="4608" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUBSeblGkN5SLUL9actH5pEX3xw6GD05oqmWJoTAlyxlz-ErybWyzGOisrrqEqZ5v5MTvDfc9XhhgEiPT0OKG5Jal0d5GbuKdAIhxPWkWcjH10Q6l2CAboQkQRaU4lVRKWXXMi7hWWu3MLx2PsAYAQOU8iiy9UPKPpZeHtY4JTywCVK5b-Dcf0Q9LN/w640-h304/20230202_093755.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alba</td></tr></tbody></table><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><span><a name='more'></a></span><span><br /></span><p></p><p><span style="font-family: inherit;"><span>Per cena non abbiamo avuto molta scelta, tra chi era chiuso per ferie e chi ha il riposo settimanale di lunedì, erano pochi i ristoranti aperti. Siamo andati da <b>Cincillà</b>, un ristorante di fianco al cinema di Alba, un posto che entri e ti ritrovi negli anni 70/80, la classica pizzeria ferma nel tempo che ha sempre il suo perché. Non ho provato la pizza, ho scelto la combo bistecca e insalata e sono rimasta più che soddisfatta. I proprietari portano avanti il locale da una vita con passione e pazienza, lo si vede dai modi gentili che hanno nei confronti sia dei clienti abituali che dei forestieri come noi.</span></span></p><p><span><span style="font-family: inherit;">Il giorno seguente, sotto uno splendido cielo azzurro che ci ha accompagnati per tutto il soggiorno, siamo andati <b>in giro per le Langhe.</b></span></span></p><p>Itinerario di oggi: <b>La Morra, Barolo e Dogliani</b>.</p><p>Lungo la strada per La Morra si incontra una delle <b>panchine giganti delle Langhe</b>, quella rossa. Guidare per le Langhe è piacevole, il paesaggio è bellissimo. A La Morra ho parcheggiato in Piazza Martiri, dove c'è uno dei punti panoramici. Salendo su per via Umberto I si arriva in Piazza Castello, dove la vista è davvero spettacolare. Da qui parte un sentiero di due chilometri che arriva alla <b>cappella colorata del Barolo</b>. Io ci sono arrivata in macchina, la strada in certi punti è sterrata e piena di buche ma pian pianino si va, e tra l'altro c'eravamo solo noi quindi ce la siamo goduta. </p><p><b>La cappella del Barol</b>o fu costruita come riparo per i lavoratori delle vigne in caso di brutto tempo, e venne poi acquistata dalla famiglia Ceretto insieme ai terreni circostanti. Era praticamente un rudere quando il restauro fu affidato agli artisti Sol LeWitt e David Tremlett, che l'hanno resa un'opera d'arte contemporanea. </p><p>Da lì ho proseguito per <b>Barolo</b>, dove purtroppo era tutto chiuso per ferie, ma è comunque un posto bellissimo da visitare. Segnalo comunque il Museo del vino e il Museo del cavatappi.</p><p>A <b>Dogliani</b> il martedì c'è il mercato, quindi il centro è chiuso al traffico ma si parcheggia tranquillamente nel piazzale prima del ponte. Il centro storico è delizioso, si sale fino alla chiesa dove il panorama è tra i più belli, e anche a Dogliani c'è una panchina gigante. Ci siamo fermati a bere un bicchiere di vino con un piccolo tagliere di salumi e formaggi al Caffè Corte in Piazza Carlo Alberto. È un bar storico accogliente, la proprietaria è gentilissima e molto simpatica, il vino che ci ha consigliato mi è piaciuto così tanto che ho comprato una bottiglia da portare a casa.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjESy-R141jT6-HRkdnfmFdPZDljVHl13De5YgIiCSzjpYbch1Ejy6Br6JBSq5HCRq8ZZ9Tctu_yDAYOhozF_VcPcmAfaVqBlaA4e209COkjqZJbMrA0pzdihpjC1G5ZCJIkSsq1Y7YUAh0HCJKrYUMPcZFH7OMa9zbK9x97ad6n158RDlBrSpLJ1pk/s2046/20230131_115240-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjESy-R141jT6-HRkdnfmFdPZDljVHl13De5YgIiCSzjpYbch1Ejy6Br6JBSq5HCRq8ZZ9Tctu_yDAYOhozF_VcPcmAfaVqBlaA4e209COkjqZJbMrA0pzdihpjC1G5ZCJIkSsq1Y7YUAh0HCJKrYUMPcZFH7OMa9zbK9x97ad6n158RDlBrSpLJ1pk/w640-h640/20230131_115240-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Morra</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p>La sera ad Alba abbiamo cenato a <b>La Piola</b>, la cucina è sempre ottima ed è perfetta per un'occasione speciale. Abbiamo festeggiato il nostro anniversario con vitello tonnato, carne cruda, tajarin e agnolotti del plin, che bontà. </p><p>Secondo itinerario nelle Langhe: <b>Barbaresco, Neive e Guarene</b>.</p><p>Prima tappa a <b>Barbaresco</b>, dove c'è il castello e la torre, visitabili da marzo. Nella piazza del municipio c'è l'Enoteca Regionale del Barbaresco che si trova all'interno di una chiesa sconsacrata. Lì di fronte c'è una grande meridiana con 12 illustrazioni che raccontano il ciclo annuale della coltivazione della vigna.</p><p><b>Neive</b> è uno dei più bei borghi d'Italia. Ed è anche pieno di gatti, se può interessare. Ho lasciato la macchina nel parcheggio dell'area sosta dei camper dove c'è la scalinata che porta alla Parrocchia dei SS Pietro e Paolo, e da lì abbiamo girato senza meta tra le viuzze del borgo.</p><p>Ci siamo spostati a <b>Guarene</b>, dove abbiamo mangiato in un bar tabacchi con gastronomia e mini Market, carinissimo, e poi abbiamo visitato il birrificio artigianale che c'è lì di fianco. La birra che abbiamo assaggiato è davvero buona, mi sono trattenuta perché dovevo guidare ma ci siamo portati via una cassa di lager come souvenir. </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwGuE1Y7f0vIo2nrDZoFU6GdPz0qU-6qxMcYOfbAzAE1aGANeB4Oi5_GpzTL2UcCs3lPhv4zNlErH-8h2PNvivtM7ExiSA4G3qVTzv8t4Tj1pfZc97OsWKGZS_JtEtAk9mIC2jIf7DrdVMNqTeBDSHODmX1GjpXW1h28_boDukh3_CdrFdbdQLXkq1/s4032/20230201_125416.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1908" data-original-width="4032" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwGuE1Y7f0vIo2nrDZoFU6GdPz0qU-6qxMcYOfbAzAE1aGANeB4Oi5_GpzTL2UcCs3lPhv4zNlErH-8h2PNvivtM7ExiSA4G3qVTzv8t4Tj1pfZc97OsWKGZS_JtEtAk9mIC2jIf7DrdVMNqTeBDSHODmX1GjpXW1h28_boDukh3_CdrFdbdQLXkq1/w640-h302/20230201_125416.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Guarene</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p>Rientrati ad Alba, dopo <b>tre giorni passati quasi interamente a mangiare</b>, abbiamo deciso di passare la serata in un locale molto carino a bere un paio di birre con qualche stuzzichino per stare leggeri. Poi vabbè, abbiamo ordinato due piatti perché la carne cruda fa sempre gola, e anche stasera concludiamo la giornata con la pancia piena.</p><p>L'ultimo giorno, il tempo di fare colazione (nel nosto bar preferito), ultime compere al volo (salumi e tartufi), e via, si torna a Torino.</p><!--/data/user/0/com.samsung.android.app.notes/files/clipdata/clipdata_bodytext_230202_180203_166.sdocx--><h2 style="text-align: left;">Dove dormire ad Alba</h2><p><b>Residence Caffè Savona <br /></b>Via Roma 8, Alba</p><p>Ho prenotato un appartamento in pieno centro con cucina/salotto con terrazzino, corridoio con armadi, bagno e camera con balcone. Spazioso, pulito, caldo (fin troppo caldo). Ci sono ben due televisori enormi, uno in sala e uno in camera (mai accesi) e in bagno c'è il phon. Davvero bello e accogliente, anche perché ad occhio direi che è più grande di casa mia. La cucina è attrezzata con piano cottura e bollitore, non c'è il microonde e ad essere pignola le stoviglie sono un po' scarse (ad esempio c'erano due bicchieri da vino ma solo uno da acqua) e avrei gradito uno strofinaccio o della carta cucina, ma sono davvero dettagli. Il letto è davvero comodo, i cuscini un po' meno. </p><p>È in via Roma, a due passi dalla stazione ferroviaria e da Piazza Ferrero.</p><p><br /></p><h2 style="text-align: left;">Dove mangiare </h2><div>Preparatevi alla lunga lista perché, come ho già detto, è stata una vacanza gastronomica, e tutti i posti dove abbiamo mangiato sono super consigliati.</div><p><b>Trattoria da Sergio<br /></b>Via Mazzini 6 Alba</p><p>Cucina sarda e piemontese, abbiamo pranzato con due primi (tajarin al ragù e ravioli del plin burro e savia, buonissimi entrambi) accompagnati da due calici di vino. € 20 a testa.</p><p><b>Cincillà</b> <br />Via Vincenzo Giacosa 2 Alba</p><p>Ristorante pizzeria storica di Alba, aperta dal 1972. I proprietari sono gentilissimi, l'ambiente è famigliare e accogliente. Abbiamo preso due bistecche alla brace con insalata e patatine, accompagnate da birra alla spina, 20 euro a testa.</p><p><b>Monviso Italian Coffee Factory<br /></b>Vicolo dell'arco 1 Alba</p><p><span>Il mio posto del cuore per la colazione. Tanti tipi di caffè, pancake, torte e croissant. Alla macchina del caffè c'è un maestro assoluto della crema di latte. Mi sono innamorata del caffè col caramello, e il locale è davvero delizioso, con un cortile interno.</span> </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWaD3Bm_NDK3yCl9sxo9wH0sLPCKjvGyqh2LurhY-Iwfj4ZxffIZIpayCqulJxvZlepmwtir1pqCbFlwftkzvTzoS-5HGJLc3NoHdOCcLxA-Xajo10tP_-of_hbhWuZaS5CNwr6K3wBQ2zwe90NC1_r_X_Wc98iS5LuO13LrS1xqtcx-O78K3kmICg/s4032/20230131_094840.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1908" data-original-width="4032" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWaD3Bm_NDK3yCl9sxo9wH0sLPCKjvGyqh2LurhY-Iwfj4ZxffIZIpayCqulJxvZlepmwtir1pqCbFlwftkzvTzoS-5HGJLc3NoHdOCcLxA-Xajo10tP_-of_hbhWuZaS5CNwr6K3wBQ2zwe90NC1_r_X_Wc98iS5LuO13LrS1xqtcx-O78K3kmICg/w640-h302/20230131_094840.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Monviso Italian Coffee Factory </td></tr></tbody></table><br /><p><b>Bramardi Pasticceria Bar<br /></b>Via Vittorio Emanuele 19 Alba</p><p>Il posto giusto per comprare cioccolata, cioccolatini e dolci. Il caffè è molto buono e viene servito con un cuneese (per Lore al cointreau, per me fondente).</p><p><b>Caffè Corte<br /></b>Piazza Carlo Alberto Dogliani</p><p>Segnalo questo bar perché la proprietaria è davvero gentile, il vino è buono e l'ambiente è piuttosto retrò, con fotografie appese, libri e volumi sugli scaffali, pezzi di storia sulle pareti. Accogliente e informale come piace a me. </p><p><b>La Piola<br /></b>Piazza Risorgimento Alba</p><p>Sempre una garanzia di qualità e bontà La Piola, con la terrazza vetrata sulla piazza (ma stavolta abbiamo cenato nella sala grande del ristorante). Due antipasti, tra cui il vitello tonnato più buono di sempre, due primi, un tris di formaggi, acqua e vino. Abbiamo speso € 113.</p><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img alt="La Piola" border="0" data-original-height="2880" data-original-width="2880" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqE0hhCNDOfZaiQdMONZhUY786Xsu7DconwA3UoYiWQYI7ey--xXAy9P8YQSewd0wRUizJw5PrxfTV2Ql2WY6oP4Wj9yoLZtJ6i5qZ90oQb5yLrNhTiauCMu3fKW-AfGlMvErTUw6hdrIBbfdQbYKXT451JIf9io5APgFq8AxjLHifGM3D3IzWFtwd/w640-h640/20230206_121819-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Piola</td></tr></tbody></table><p><b>Na Bunta<br /></b>Via Alessandro Roero 25/a Guarene</p><p>Mini market bar gastronomia ristorante tabacchi, c'è davvero tutto e si mangia proprio bene. Lì vicino c'è il Birrificio Artigianale Alba, che abbiamo potuto visitare (degustazione inclusa) ma non so se è aperta al pubblico abitualmente. Provate a suonare, la birra è buona ma è in vendita solo a casse e non a singole bottiglie. </p><p><b>I Malpensanti - Piccolo Ristoro Collettivo <br /></b>Piazza Elvio Pertinace 5 Alba</p><p>L'ambiente è super intimo e accogliente, ottima musica di sottofondo e buona cucina. È il posto perfetto per fare aperitivo, per cenare, o anche solo bere un bicchiere. Gestito da ragazzi molto gentili, chiuso il lunedì. </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrMiAKlm1PkgVd5TxnQY0CtK_4v6zfQ2-ZDreoJMevuEUHEY4Nl-v2ccPatIbarw4wrbyV0zL7sRSrnVy1A4cVOcPNbBmOveiR0aMfJsmfLPYrR7w3BffUrwVhcuABMPDp15QYUlMel4xHAqhd3wKCNiWi_R1N7RYNLdeBa-J7zEho9u8KWGwSBFNX/s2046/20230201_200257-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="I Malpensanti" border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrMiAKlm1PkgVd5TxnQY0CtK_4v6zfQ2-ZDreoJMevuEUHEY4Nl-v2ccPatIbarw4wrbyV0zL7sRSrnVy1A4cVOcPNbBmOveiR0aMfJsmfLPYrR7w3BffUrwVhcuABMPDp15QYUlMel4xHAqhd3wKCNiWi_R1N7RYNLdeBa-J7zEho9u8KWGwSBFNX/w640-h640/20230201_200257-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I Malpensanti </td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-90111192758892205862023-01-31T17:10:00.002+01:002023-01-31T17:11:22.449+01:00Usare il Bullet Journal come agenda creativa<p>La scelta dell'<b>agenda</b> annuale è sempre un momento cruciale: mi deve accompagnare per 365 giorni, perciò la devo amare alla follia, deve farmi venire voglia di essere creativa, mi deve spingere a riempirla di cose belle e di bei ricordi. Deve quindi avere delle caratteristiche particolari, come lo <b>spessore delle pagine, il formato, il peso</b>. </p><p>Il classico diario (ho usato la Smemo per una vita, a scuola e negli anni seguenti) o una normale agenda (giornaliera o settimanale) non fanno quindi per me. Da qualche anno uso i <b>bullet journal</b> che mi permettono di:</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><b>organizzare</b> le pagine in base a quanto ho da scrivere, senza l'obbligo di avere uno spazio standard per ogni giorno (a volte una settimana mi sta su due pagine, altre su tre)</li><li><b>creare</b> il planner mensile usando liste e colori che possono cambiare da mese a mese (a seconda del mese scadenze e liste diverse)</li><li><b>avere</b> più pagine a disposizione per poter incollare biglietti, foto e disegni senza dover rispettare gli spazi giornalieri che nelle agende tradizionali spesso è limitato</li></ul><p></p><p></p><p></p><p>I bullet journal non sono tutti uguali, naturalmente. Mi piacciono molto quelli di Tiger, che hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo, ma in genere li uso per progetti e liste. Quest'anno ho scelto il bullet jounal di <b><u><a href="https://saypaper.it/" target="_blank">saypaper</a></u></b>, con un prezzo sicuramente più alto ma assolutamente giustificato dalla qualità. Le pagine sono spesse (pennarelli, timbri ed evidenziatori non trapassano), con puntinatura leggera, piacevolmente lisce al tatto. Al fondo c'è una tasca, ma siccome non mi basta ne ho aggiunta un'altra dietro la copertina.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQNn1BtiNWAVm5AhkpNCvfWwwbocBemThec0wePzYRFPqA4j3xjwlXscvt71ayxawEJ56QoPn5JpTNlIW2IglUCphKIVzxxJsL-1uSxmSaOjJbJjJH-zcc3pLcALEEQCuRP0OHjiVG6ESvMEH78jhFUoLHxZ-cWHcOQ7_d4Imj27NLrKo5Ew7_XEOZ/s2727/Bullet%20Journal%201.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1698" data-original-width="2727" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQNn1BtiNWAVm5AhkpNCvfWwwbocBemThec0wePzYRFPqA4j3xjwlXscvt71ayxawEJ56QoPn5JpTNlIW2IglUCphKIVzxxJsL-1uSxmSaOjJbJjJH-zcc3pLcALEEQCuRP0OHjiVG6ESvMEH78jhFUoLHxZ-cWHcOQ7_d4Imj27NLrKo5Ew7_XEOZ/w640-h398/Bullet%20Journal%201.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Come ho personalizzato la copertina dell'agenda </td></tr></tbody></table> <span><a name='more'></a></span><h4 style="text-align: left;"><br /></h4><h4 style="text-align: left;">Idee per riempire il bullet journal di cose belle</h4><p>Negli ultimi due mesi ho rivoluzionato casa, e tra le varie cose da sistemare e i progetti da realizzare mi sono imposta di <b>ricavare un angolo scrivania organizzato e ordinato</b>. In futuro chissà, realizzerò il sogno di avere uno studio tutto mio, ma per ora mi devo accontentare del piccolo angolo ricavato in cucina. Mettendo a posto ho diviso tutti i materiali per tipo, i pennarelli con i pennarelli, le matite con le matite, e così via per tutta la marea di roba da disegno che accumulo da sempre. Ho quindi diviso in cassetti i timbri (ho un serio problema con i timbri), i washi tape (ne ho almeno cinquanta, uno più bello dell'altro), gli stickers, i ritagli, e <b>mi sono imposta di usarli tutti</b>. Perché il grosso problema di chi, come me, accumula oggetti di cartoleria, è che poi le spiace usarli e li lascia lì, se ne dimentica, continua a comprarli, e non se ne esce più.</p><p>Ecco che l'agenda creativa diventa il luogo dove custodire adesivi e tutto ciò che per anni è rimasto chiuso in un cassetto. Inizialmente ero titubante, ma basta iniziare e darsi tempo. Sono riuscita ad usare un biglietto che avevo preso in Giappone nel 2010, per dire, della serie meglio tardi che mai.</p><p>Per il mese di gennaio 2023 ho deciso di <b>inserire diverse tabelle</b>. Ho lasciato perdere i propositi, che mi creano solo ansia da prestazione e stress, e ho dato spazio a:</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><b>lista dei regali</b> fatti e ricevuti a Natale, perché potrebbe tornare utile l'anno prossimo per non ripetermi</li><li><b>lista dell'umore</b>, una casellina al giorno da colorare (quattro colori che corrispondono all'umore principale della giornata). Ho scelto: verde/calma viola/tristezza arancione/gioia rosso/ira. Il mio obiettivo è di tenere a bada la rabbia, e sono felice di non aver usato mai il rosso per il mese di gennaio.</li><li><b>libri letti</b>, con un piccolo riassunto della trama e dei sentimenti che mi ha suscitato</li><li><b>film e serie tv</b>, con una personale recensione</li><li><b>musei e mostre</b>, con spazio per il biglietto d'ingresso</li></ul><div><br /></div><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhMgqBwbI8--gkwaAmEYgCiIyFWCMFZL2ybyrMKDG40YyXODjjUQ0QecTVBH2TJulmJ-jxdBdjG_qYrI2UM0OPB1p-PohYFsoAM65PV4eKEydjZYHZfsOutrXJS86PcqpFwwl_e7wtYwaiz8w2ZCAjtSaRpJ-f9mE9q08gd4UNUEUkR73J99yP2mcz/s2727/Bullet%20Journal%202.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1698" data-original-width="2727" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhMgqBwbI8--gkwaAmEYgCiIyFWCMFZL2ybyrMKDG40YyXODjjUQ0QecTVBH2TJulmJ-jxdBdjG_qYrI2UM0OPB1p-PohYFsoAM65PV4eKEydjZYHZfsOutrXJS86PcqpFwwl_e7wtYwaiz8w2ZCAjtSaRpJ-f9mE9q08gd4UNUEUkR73J99yP2mcz/w640-h398/Bullet%20Journal%202.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Planner mensile su due pagine<br />con tabelle (e adesivi)</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p>Nel <b>planner mensile</b>, all'inizio, ho disegnato il calendario abbastanza grande per poter scrivere nelle caselle dei giorni i miei turni di lavoro, gli appuntamenti e i compleanni. Di fianco ho inserito due riquadri per appuntare le scadenze, gli obbiettivi del mese, le entrate.</p><p>Nell'ultima pagina del mese ho usato dei <b>post-it per il riepilogo</b>: lista dei libri, film, musei.</p><p>Perché salti all'occhio la data del giorno uso gli <b>evidenziatori</b> con una combinazione di colore che cambia da un mese all'altro. Ogni mese mi trasmette un colore diverso, a gennaio ho usato il rosso per il planner e per i singoli giorni ho abbinato il nero al rosa. Per febbraio userò il giallo come colore principale. Questo mi stimola a creare ogni mese una diversa armonia di colori, l'agenda diventa più allegra e non c'è pericolo che mi stufi, perché la monotonia mi annoia.</p><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwdnYD9vp8msn9rO-FeWLASRujDXxzpGjQQzlIEGloQ8s3bFGObV4OFhvN5a5tkYp4PhOlItvsUK1Yq5ziaOAFyXB8N2v4kKNMiR5HhuW-t7-O7FVTjepfwiqnG-O7dZzoGcnVvWRyJjLpK3yPkv8io1OFoht5Y8OOUkD18Q5SnGixEtk34dCwh3Pf/s2727/Bullet%20Journal%203.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1698" data-original-width="2727" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwdnYD9vp8msn9rO-FeWLASRujDXxzpGjQQzlIEGloQ8s3bFGObV4OFhvN5a5tkYp4PhOlItvsUK1Yq5ziaOAFyXB8N2v4kKNMiR5HhuW-t7-O7FVTjepfwiqnG-O7dZzoGcnVvWRyJjLpK3yPkv8io1OFoht5Y8OOUkD18Q5SnGixEtk34dCwh3Pf/w640-h398/Bullet%20Journal%203.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una pagina tipo dell'agenda quotidiana, con spazio per la recensione di un film, una foto e il racconto della giornata. <br />L'ultima pagina del mese con i post-it dei riepiloghi.</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p>In alcune pagine aggiungo delle <b>buste riciclate</b> per inserire delle cartoline o dei biglietti che non voglio incollare, oppure che voglio usare più avanti.</p><p>Ci sono poi le <b>fotografie</b>, che ogni tanto stampo nel formato mini e incornicio su una pagina con i <b>washi tape</b>. È un modo carino anche per raccontare i viaggi o le gite, che arricchisco con disegni e schizzi (per le tavole di viaggio uso quaderni da acquerello, ma quella è un'altra passione di cui ho già parlato e di cui parlerò sicuramente ancora, ma in un altro momento).</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH3hJXljeSky4tsp5SprZWRA_Zvvp-e9v8WhPvHitmPLt4FT1spmLCrTw53fxoYxUDsgV12xVNqkh4LGtfTVv_joC1aU0SwelUeaCAaOK9y94noi_CIQC2R-JbNb0OHsII3k_4HzqliLYBpFn365lC1lM0RvIy3viqvwgDuD3l518735bJCkN4BXtv/s2727/Bullet%20Journal%204%20(1).jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1698" data-original-width="2727" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH3hJXljeSky4tsp5SprZWRA_Zvvp-e9v8WhPvHitmPLt4FT1spmLCrTw53fxoYxUDsgV12xVNqkh4LGtfTVv_joC1aU0SwelUeaCAaOK9y94noi_CIQC2R-JbNb0OHsII3k_4HzqliLYBpFn365lC1lM0RvIy3viqvwgDuD3l518735bJCkN4BXtv/w640-h398/Bullet%20Journal%204%20(1).jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La tabella dell'umore</td></tr></tbody></table><p><br /></p><p>Sarà un caso, ma rispetto agli anni scorsi questo gennaio è stranamente volato. Forse perché ho deciso di prendermi dei giorni liberi a fine mese per staccare da tutto (di cui racconterò presto) o forse perché l'agenda, organizzata così, mi rende più piacevoli le giornate. E il tempo scorre più in fretta.</p><p>Ho già impostato il <b>planner di febbraio</b>, devo ancora decidere come organizzare le tabelle ma il bello del bullet journal è proprio questo, l'agenda segue il ritmo della mia creatività. </p><p>Ora che ho raccontato in lungo e in largo cos'è per me l'agenda mi piacerebbe sapere come la usate voi (se la usate) e come la organizzate. Potrebbero uscire nuove idee interessanti!</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><br /></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-62936870681364580782023-01-13T17:14:00.001+01:002023-01-29T18:30:57.425+01:00Fantasmi & Spiriti del Giappone - Tenoha<p>Tenoha è un angolo di Giappone a Milano.</p><p>La prima volta ci sono stata per vedere <b>“Botteghe di Tokyo – The Exhibition”</b>. Una mostra interattiva basata sui meravigliosi acquerelli di Mateusz Urbanowicz, un artista e illustratore polacco che vive a Tokyo. Se non l'avete vista è un gran peccato, perché era gratuita (bisognava solo prenotare) ma non c'è più, e chi ama i gadget sarebbe impazzito alla vista del passaporto giapponese come biglietto d'ingresso.</p><p>La mostra in corso, <b>Fantasmi & Spiriti del Giappone</b>, è invece a pagamento ma sono soldi ben spesi perché merita tantissimo. Quindi nuova gita a Milano, direzione Tenoha, per immergermi questa volta nel magico mondo di Benjamin Lacombe, uno degli artisti più bravi in assoluto (secondo il mio modestissimo parere).</p><p>Se non lo conoscete date un'occhiata ai libri illustrati da Benjamin Lacombe pubblicati da <a href="https://www.ippocampoedizioni.it/catalogo/autore/293/benjamin-lacombe" target="_blank">L'Ippocampo</a> (la casa editrice più figa del mondo, sempre a mio modestissimo parere). Due suoi libri in particolare, <b>"Spiriti e creature del Giappone"</b> e <b>"Storie di fantasmi del Giappone",</b> sono i protagonisti della nuova mostra che doveva terminare a gennaio ma è stata prorogata fino ad aprile quindi se amate le illustrazioni, il Giappone, gli spiriti siete ancora in tempo!</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwyT0m0evkbW88ZTXZOnATTFNn4pP0tr7ck1mTLks-fTAbStSi6ieTnMLcXuu4UIE581d3NkYVW3ECXMhwgoelLgno5Vagq9dgXAq0oSDqa8BDycjc-cHtI9CwZPaqoHny3v3IQTnPMwNrvyjOfz9Gn8yZHLCE69C15eC8dBxWTcVZnrLvHLkhFGIg/s5808/Tenoha_2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Tenoha Milano" border="0" data-original-height="4032" data-original-width="5808" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwyT0m0evkbW88ZTXZOnATTFNn4pP0tr7ck1mTLks-fTAbStSi6ieTnMLcXuu4UIE581d3NkYVW3ECXMhwgoelLgno5Vagq9dgXAq0oSDqa8BDycjc-cHtI9CwZPaqoHny3v3IQTnPMwNrvyjOfz9Gn8yZHLCE69C15eC8dBxWTcVZnrLvHLkhFGIg/w640-h444/Tenoha_2.jpg" title="Gattosandro Viaggiatore" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'esterno, con i banner della mostra e i Daruma in vetrina / alcune stampe di Benjamin Lacombe / una carinissima Kitsune all'ingresso della mostra </td></tr></tbody></table><span><a name='more'></a></span><p>I biglietti si fanno online ma bisogna passare comunque dalla cassa del negozio per ritirare il <b>tegata</b> (Tsuko-tegata 通行 手 形 cioè il “passaporto di legno”). A dir la verità non pensavo di dover fare la coda insieme a chi doveva ancora fare il biglietto (non pensavo che si potesse fare il biglietto in loco, non pensavo di dover fare la coda) quindi non ho ben capito quale sia la convenienza di pagare in anticipo indicando giorno e orario di visita, ma non importa. </p><p>Lo<b> shop</b> di Tenoha meriterebbe un post a parte perché è il paradiso del made in Japan, ogni volta ci lascio mezzo stipendio e tre quarti di cuore. A parte il merchandising della mostra (mi sono portata a casa una stampa, diversi adesivi e due cartoline mentre i libri della mostra stavolta non li ho presi perché li avevo già) si trovano libri, oggetti di cartoleria, abbigliamento, articoli per la casa e snack.</p><p>Attraversato il negozio si arriva nella caffetteria ristorante (ce n'è un altro specializzato in ramen di fianco al negozio) dove avrei voluto prendere un tè matcha ma visti i prezzi a sto punto meglio una birra (Asahi, Kirin o Sapporo) e poi si esce in giardino, dove c'è l'ingresso dello spazio espositivo.</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGbFNQiVZEFnjf-TALPLGSwoC8L4Kvu7R1R_n3kTypAVwpLJ1-iAfeyzFHOOZ1E7Ad2R6tqQZbip5EgV0Rbr8t3Jbtaf1yymQwYrTBcBW10jbfmsFOqFMxmKqzofUzQSJIDbO2N2B6UjX6ZUhZa3mdJOaxIUKZf9TF4e8Ks9anIC5wNcVVslU2kecJ/s2764/Tenoha_9.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Tenoha Milano" border="0" data-original-height="1728" data-original-width="2764" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGbFNQiVZEFnjf-TALPLGSwoC8L4Kvu7R1R_n3kTypAVwpLJ1-iAfeyzFHOOZ1E7Ad2R6tqQZbip5EgV0Rbr8t3Jbtaf1yymQwYrTBcBW10jbfmsFOqFMxmKqzofUzQSJIDbO2N2B6UjX6ZUhZa3mdJOaxIUKZf9TF4e8Ks9anIC5wNcVVslU2kecJ/w640-h400/Tenoha_9.jpg" title="Gattosandro Viaggiatore" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Creature marine</td></tr></tbody></table><br /><p></p><p><br /></p><p>All'ingresso, una dolcissima yōkai vestita di bianco con ombrello, maschera da volpe e Adidas Superstar ci ha introdotto al tema della mostra (gli yōkai 妖怪 sono creature soprannaturali della mitologia giapponese, e alcuni hanno sembianze animali come la volpe, Kitsune 狐)</p><p>La mostra, dunque. Senza raccontare troppo, perché non vorrei rovinare la sorpresa, vi dico solo che si entra nel mondo di alcuni spiriti giapponesi seguendo le indicazioni dei <b>kodama</b> per non sbagliare strada rischiando di non fare ritorno. </p><p>Ogni storia è raccontata con disegni e didascalie che preparano alla rappresentazione animata e illustrata della leggenda. Spesso l'incantesimo che colpisce il protagonista è rotto dalla sua curiosità o dall'incapacità di mantenere una promessa (se una donna bellissima ti dice di non aprire una scatola tu non aprirla! e invece...). Altre volte bisogna accettare un compromesso per sopravvivere.</p><p><br /></p><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNSW_-scJL0akAoh2bwPdc7J1JV3ewjofgI9oCg8IMxYqItPn0Y-UcUKoOJmFoKFsOpzG491g4fQVZJdC1-sVwUlAu94m3RSmlJsF3k7vGoPL39fS05392CmvxDsbT0uC2BWeAGHzHMoSLydGe33wV3qHA6ygbxGBB9_V2eDuwsDXB7u8WjYrgJmWP/s4016/Tenoha_5.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Tenoha Milano" border="0" data-original-height="4016" data-original-width="3896" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNSW_-scJL0akAoh2bwPdc7J1JV3ewjofgI9oCg8IMxYqItPn0Y-UcUKoOJmFoKFsOpzG491g4fQVZJdC1-sVwUlAu94m3RSmlJsF3k7vGoPL39fS05392CmvxDsbT0uC2BWeAGHzHMoSLydGe33wV3qHA6ygbxGBB9_V2eDuwsDXB7u8WjYrgJmWP/w620-h640/Tenoha_5.jpg" title="Gattosandro Viaggiatore" width="620" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kodama e Kappa</td></tr></tbody></table><br /><p>Il kappa (河童), chiamato anche Kawatarō (川太郎 "ragazzo di fiume") o Kawako (川子 "figlio del fiume"), è uno yōkai che vive in laghi, fiumi e stagni.</p><p><i>"Affogo gli intrusi che, come te, invadono il mio regno. A meno che non mi si offrano dei cetrioli..."</i></p><p>I kodama (木魂) sono gli spiriti che risiedono in alcuni alberi. Compaiono nel film Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki.</p><p> </p><p>Secondo me è una mostra bellissima, mi sono sentita come una bambina che va per la prima volta in un luna park, e mi è venuta una gran voglia di tornare in Giappone.</p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh15TU4vVd3aohV2Mqu7yKnGyV_cKF2qXVOKOf_-RLMalwGdtTemleFdGvSh6Sa3j9xWqsz3AmgyA9sUlRWXtHasAwr3bcUWEdwaAzbJraKcx_429tn22-VnFbUkWgd7-JNXfizEFJcs9VyFVvuoHNZdVPVeTMulOivjmXo436oSyAykLY2YMUUDcrq/s1080/FANTASMI_WEB_adv2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Tenoha Milano" border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh15TU4vVd3aohV2Mqu7yKnGyV_cKF2qXVOKOf_-RLMalwGdtTemleFdGvSh6Sa3j9xWqsz3AmgyA9sUlRWXtHasAwr3bcUWEdwaAzbJraKcx_429tn22-VnFbUkWgd7-JNXfizEFJcs9VyFVvuoHNZdVPVeTMulOivjmXo436oSyAykLY2YMUUDcrq/w640-h640/FANTASMI_WEB_adv2.jpg" title="Gattosandro Viaggiatore" width="640" /></a></div><br /><p></p><p><a href="https://www.tenoha.it/" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Tenoha Milano</b></span></a><br />via Vigevano18 MILANO</p><p><b>Fantasmi & Spiriti del Giappone – Don’t cross the red bridge</b><br />Dal 9 Settembre 2022 al 23 Aprile 2023</p><p>Tutti i giorni 11:00 - 20:30 - Sabato 11:00 - 22:00</p><p>INTERO € 16<br />RIDOTTO € 14 (Ragazzi dai 14 ai 25, Studenti, Over 65, Disabili, Insegnanti, Militari)<br />RIDOTTO € 10 (Bambini da 6 a 13 anni.)<br />OMAGGIO (Bambini da 0 a 5 anni compresi, guide turistiche italiane munite di tesserino di abilitazione, 1 accompagnatore per persone con disabilità che presentino necessità).</p><p><br /></p>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-7771834049306884242022-07-14T17:52:00.022+02:002022-07-14T18:00:14.699+02:00Tre giorni a Madrid<p> Torno sul blog per raccontare qualcosa dei miei ultimi viaggi e inizio da <b>Madrid</b> dove ho trascorso un week end. Sono partita di venerdì e sono rientrata il lunedì, era fine febbraio e a parte un po' di pioggia il primo giorno il tempo è stato clemente e la temperatura piacevole.</p><div>Lo dico subito, tre giorni sono pochi, specialmente quando è amore a prima vista come è successo a me, ma con una tabellina di marcia giornaliera ben organizzata si riescono a vedere parecchie cose. <a name="inizio"></a><div><div><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#primo">Arrivo a Madrid</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#secondo">Dove dormire a Madrid, la mia scelta </a></li></ul></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#terzo">Cosa vedere a Madrid in tre giorni </a></li></ul><div style="text-align: left;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#itinerari"><span> </span><span> <span> </span><span> </span> </span>Itinerari</a></div><div style="text-align: left;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#musei"><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span>Musei</a></div><div style="text-align: left;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#parchi"><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span>Parchi</a></div></div></div></div><ul style="text-align: left;"><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#quarto">Dove mangiare a Madrid </a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#quinto">Souvenir da Madrid </a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#sesto">Il viaggio illustrato </a></li></ul><a></a>
<a name="primo"></a><h2><span style="font-size: large;">Arrivo a Madrid</span></h2><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#inizio">Torna all'inizio</a></span>
<div><br /></div><div>Al momento del viaggio era ancora necessario compilare il PLF, adesso pare che non ci siano più restrizioni e che addirittura non sia più obbligatoria la mascherina su alcuni voli, ma come sempre conviene sempre controllare gli aggiornamenti e verificare le regole da seguire sul sito della compagnia aerea e su <a href="https://www.viaggiaresicuri.it/" target="_blank"><b>viaggiare sicuri</b></a> prima di partire. </div><div><br /></div><div>Il <b>volo</b> Ryanair Torino - Madrid dura circa due ore e comporta una levataccia sia all'andata che al ritorno. Arrivare la mattina presto a destinazione comunque è un vantaggio perché in genere la prima giornata si perde col viaggio, mentre così è piena.</div><div><br /></div><div>Dall'aeroporto di Madrid si raggiunge la città in metro. Nei distributori automatici acquistiamo la <b>Tarjeta turistica</b> (la tessera dei mezzi pubblici) su cui carichiamo il biglietto giornaliero che costa € 8.40. Orientarsi è abbastanza facile, ma per controllare i percorsi può essere utile visitare <a href="https://www.metromadrid.es/es" target="_blank"><b>il sito ufficiale della Metro di Madrid</b></a>.</div><div><br /></div><div><br />
</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiewtmnasBZB3m9k-ylTJs7MPES-XlTgdvijCFDXOwlULjZyI5QDYuwJm3OFdCLFAYFHu1MI-dRrvSmReTB5nOUNaAZL1T4R3ir5hQCFP4twWgfuFX9Li_UrBe7ZrnoZPsun9KGgtApPvcmlCWBeplpzWRpq2loVGhl5MAipZTtc1YlIWCLCkhAbTP4/s3851/20220226_170900.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2165" data-original-width="3851" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiewtmnasBZB3m9k-ylTJs7MPES-XlTgdvijCFDXOwlULjZyI5QDYuwJm3OFdCLFAYFHu1MI-dRrvSmReTB5nOUNaAZL1T4R3ir5hQCFP4twWgfuFX9Li_UrBe7ZrnoZPsun9KGgtApPvcmlCWBeplpzWRpq2loVGhl5MAipZTtc1YlIWCLCkhAbTP4/w640-h360/20220226_170900.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b>Palacio Real<br /></b></span>In Metro: Ópera (L2, L5, R), Plaza de España (L2, L3, L10)<br />Ingresso gratuito da lunedì a giovedì dalle 17:00 alle 19:00 (dalle 16:00 alle 18:00 in inverno)</td></tr></tbody></table><br /><span><a name='more'></a></span><h2 style="text-align: left;"><a name="secondo"></a>Dove dormire a Madrid, la mia scelta </h2><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#inizio">Torna all'inizio</a></span>
<div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Con pochi giorni a disposizione è molto importante trovare una sistemazione centrale vicino ad una fermata della metro. Viaggiando con una neonata abbiamo optato per un <b>appartamento</b> con due camere, due bagni, salotto con divano-letto e cucina. Su richiesta ci hanno fornito anche la culla e il seggiolone.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">La posizione è ottima, a due passi da Plaza de España, la Gran Via e il Tempio di Debod. Inoltre la via in cui si trova questo appartamento è pedonale, con ristoranti, cinema e locali molto belli. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>Freelathome Madrid Suites Apartments</b></div><div style="text-align: left;">Calle de Martin de los Heros, 6</div><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheklX4RYbx1jzVljC25AAfgZqKN29VfyYF_XbiHtymP9jNdFN9Rnw6Yv4EV2HKfi3JFYkopgqxq8kegn0haGkMwdkR3bjfXC_Bua9LAyikgheGDf1618i6PlPg58a0xtuqZXmzAAlpJNaop1F4lxxaReVgCjrej8xip_kaGvplUSqQh0KlbGyBLcnt/s2046/20220225_124602-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheklX4RYbx1jzVljC25AAfgZqKN29VfyYF_XbiHtymP9jNdFN9Rnw6Yv4EV2HKfi3JFYkopgqxq8kegn0haGkMwdkR3bjfXC_Bua9LAyikgheGDf1618i6PlPg58a0xtuqZXmzAAlpJNaop1F4lxxaReVgCjrej8xip_kaGvplUSqQh0KlbGyBLcnt/w640-h480/20220225_124602-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>El Oso y el Madroño</b>, la statua dell'orso e il corbezzolo, simbolo di Madrid,<b> </b> a Puerta del Sol</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><br /></div>
<a name="terzo"></a><h2 style="text-align: left;">Cosa vedere a Madrid in tre giorni</h2><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#inizio">Torna all'inizio</a></span>
</div><div style="text-align: left;"><br /></div>
<a name="itinerari"></a><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Itinerari</span></h4><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Il centro di Madrid si visita tranquillamente a piedi, ed è in gran parte pedonale. Ho macinato una media di circa venticinquemila passi al giorno (poco più di 17 km) e non me ne sono quasi accorta. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Come <b>primo itinerario</b> della città siamo partiti dalla Gran Via dove c'è sempre un sacco di gente e i palazzi sono splendidi, per tornare indietro verso Sol e proseguire per Plaza Mayor. Sotto ai portici della piazza c'è un ufficio turistico che vende souvenir carini, sono entrata a dare un'occhiata e mi hanno regalato la guida di Madrid.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Alle spalle di Plaza Mayor c'è il Mercado de San Miguel, un bellissimo mercato al coperto. Se avete ancora voglia di camminare, proseguendo verso ovest si arriva alla cattedrale (Catedral de Santa Maria la Real de la Almudena) e al Palacio Real. Di fronte c'è Plaza de Oriente e poco più su Plaza de España, da cui siamo partiti.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Il <b>secondo percorso</b> è quello del Paseo del Arte, arrivando al Parque del Retiro, un enorme parco dove ci sono alcuni posti imperdibili come il Palazzo di Cristallo e la Fontana dell'Angelo Caduto.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Per il <b>terzo percorso</b> abbiamo scelto Malasaña e Chueca, lasciandoci del tempo libero per tornare nei posti che ci sono piaciuti di più, tornare in Plaza de España e per fare shopping, ma questo lo spiego meglio più avanti.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Come ho detto all'inizio, tre giorni sono troppo pochi e ho dovuto rinunciare a molte cose, ma è un motivo in più per tornare a Madrid.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Nella <b>cartina qui sotto</b> ho inserito tutti i posti da vedere a Madrid e i vari percorsi che ho fatto (io penso che per conoscere una città bisogna calpestare più strade possibili, solo camminando riesco a orientarmi in fretta e a sentire "mio" un posto, ma non è una gara di resistenza, ci si può spostare anche con i mezzi).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe height="480" src="https://www.google.com/maps/d/embed?mid=1JOmW0KwIgD2jX-PIt2Hs84yn1WDgLdX4&ehbc=2E312F" width="640"></iframe></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUK7fzOeQdZKCP9OlbDPNeQtdFmamJpAC5GGn9CbgG27Y4SuvtsgYEPiSqxu7AL1othJX5SSHuodN973qsdXmagrxIMnfz0Mn1nMaIt5CPG_w7ysKong99-lvRuekBkfTOSptGl_Low7i16J6Y4DftM75KbdiwODvC-G1HzykR8ahIpiDMhajLvadX/s2046/20220226_143654-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUK7fzOeQdZKCP9OlbDPNeQtdFmamJpAC5GGn9CbgG27Y4SuvtsgYEPiSqxu7AL1othJX5SSHuodN973qsdXmagrxIMnfz0Mn1nMaIt5CPG_w7ysKong99-lvRuekBkfTOSptGl_Low7i16J6Y4DftM75KbdiwODvC-G1HzykR8ahIpiDMhajLvadX/w640-h480/20220226_143654-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Plaza Mayor e il Mercado de San Miguel</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJyOBsPyGM5ls0NJmzjf_E2TPD_bJEPbQkQce-dxW1yUQPeWklnVdd9QHuGEUa7QbWNso8aZaDTN982qrnfYP6-CFyNj7IXMZ24btbJ4qnTz4CAidGoNMJiOlV28oWTHsOnq-NZ2_v6WZ-0AuhvK7DRpqJGG1urK32JnSqC1mUseW9SS9FQp0qRtu4/s2046/20220225_111136-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJyOBsPyGM5ls0NJmzjf_E2TPD_bJEPbQkQce-dxW1yUQPeWklnVdd9QHuGEUa7QbWNso8aZaDTN982qrnfYP6-CFyNj7IXMZ24btbJ4qnTz4CAidGoNMJiOlV28oWTHsOnq-NZ2_v6WZ-0AuhvK7DRpqJGG1urK32JnSqC1mUseW9SS9FQp0qRtu4/w640-h480/20220225_111136-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Negozi e vie di Madrid</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYWvnOXUY7gFiGXmBhZIwLkyJboroCT6W-XVciABE3cGw0ChkvnQq4hR8y0452KZV5aHgdiiNDihEXsJ5E7NtJCsSxr7M5vHE8knH6m0f5PatzVrxduTiEzrEOMRAYMqgbkFjLSSDvjS4_0cua7AFxNMj6ZnL8MRTVjSHNvelUy9PAY91FlPMz6RgT/s2046/20220227_091605-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYWvnOXUY7gFiGXmBhZIwLkyJboroCT6W-XVciABE3cGw0ChkvnQq4hR8y0452KZV5aHgdiiNDihEXsJ5E7NtJCsSxr7M5vHE8knH6m0f5PatzVrxduTiEzrEOMRAYMqgbkFjLSSDvjS4_0cua7AFxNMj6ZnL8MRTVjSHNvelUy9PAY91FlPMz6RgT/w640-h640/20220227_091605-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Banco de España - il murales su un palazzo a Chueca <br />la walk of fame di Madrid - locale a Chueca</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><br /></div>
<a name="musei"></a><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Musei</span></h4><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Con pochi giorni a disposizione è difficile dedicare del tempo ai musei, ma <b>se amate l'arte</b> Madrid è il posto giusto e soprattutto ci sono delle opere davvero imperdibili (disse colei che arrivò tardi al Reina, trovandolo chiuso, e rimase depressa tutto il giorno per non essere riuscita a vedere Guernica di Picasso). Oltretutto in determinati orari <b>l'ingresso è gratuito</b>, quindi sembra proprio un peccato non approfittarne.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Vi metto qui sotto le <b>info essenziali</b>, poche ma buone, su tutto quello che la città offre.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><b>Museo del Prado</b></li></ul></div><div style="text-align: left;">gratuito lun/sab 18/20 - dom 17/19</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><u>Da vedere assolutamente: </u>Goya, Velazquez, Beato Angelico (Annunciazione), Antonello da Messina (Cristo in pietà e un angelo), Caravaggio (Davide e Golia), Artemisia Gentileschi (Nascita di San Giovanni Battista), Paolo Veronese (Venere e Adone).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><b>Museo Reina Sofia</b></li></ul></div><div style="text-align: left;">gratuito lun/sab 18/20 - dom 13.30/14.30</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Mi sono mangiata le mani per non essere riuscita a vedere: Guernica di Picasso e la Ragazza alla finestra di Salvador Dalì.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><b>Museo Thyssen</b> € 13</li></ul></div><div style="text-align: left;">Tra le tante opere: Canaletto (Piazza San Marco verso la Basilica), Caravaggio (Santa Caterina d'Alessandria), Vittore Carpaccio (Ritratto di Cavaliere) e Domenico Ghirlandaio (Ritratto di Giovanna Tornabuoni).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div><ul style="text-align: left;"><li><b>Real Academia de Bellas Artes de San Fernando</b> € 8</li></ul></div><div>Ho avuto la fortuna di trovare una mostra su Picasso, ma ci sono andata soprattutto per vedere La sepoltura della sardina di Goya.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxl0gUO6up543xFWGszTeI0KFpOIxeaKvbJ0mYu9NR3Y2NDnEllxKnVO5tOdAJhivjALUHjcNe3mfwFmIJULgUTWWGld0BKFBZVIbJ38c7gQVd4IqyBCB-sz4RHRqwxgsy8XCIdPOOTUD6JfN8aa_0ob232uJ4YNn3VGfncCsVJ8m-8penAGSpRQYc/s2046/20220226_115651-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxl0gUO6up543xFWGszTeI0KFpOIxeaKvbJ0mYu9NR3Y2NDnEllxKnVO5tOdAJhivjALUHjcNe3mfwFmIJULgUTWWGld0BKFBZVIbJ38c7gQVd4IqyBCB-sz4RHRqwxgsy8XCIdPOOTUD6JfN8aa_0ob232uJ4YNn3VGfncCsVJ8m-8penAGSpRQYc/w640-h480/20220226_115651-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Picasso e Goya</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><b>Circulo de Bellas Artes</b></li></ul></div><div style="text-align: left;">Posto perfetto anche se non siete interessati all'arte, dato che l'accesso all'edificio e alla caffetteria-ristorante è gratuito, ma per salire sulla terrazza sul tetto con vista panoramica si paga solo € 5 (lun/dom 12/01).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><b>Museo del romanticismo</b> € 3</li></ul></div><div style="text-align: left;">Museo interessante all'interno di uno splendido palazzo dove rinchiudersi in caso di pioggia, visto il costo simbolico.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_YdhfDF0H2UHBncItMQuaa1A5ZckBYXwIxTzIIKaGAsSu951cTsRWm-BoLCDOjuNt1VmK6LiFdtroFB_FCvbqxr-wHkC4lk_phljW5zqbfgxCGUlb5vWeXIRvXXqWMHGmYEofHU-CcEoLkaVN8p5i1rVmJV1fGB9PXp-beuBFZ4_eC3OPPiQNVJs/s2046/20220225_114959-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_YdhfDF0H2UHBncItMQuaa1A5ZckBYXwIxTzIIKaGAsSu951cTsRWm-BoLCDOjuNt1VmK6LiFdtroFB_FCvbqxr-wHkC4lk_phljW5zqbfgxCGUlb5vWeXIRvXXqWMHGmYEofHU-CcEoLkaVN8p5i1rVmJV1fGB9PXp-beuBFZ4_eC3OPPiQNVJs/w640-h480/20220225_114959-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Museo del Romanticismo</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>
<a name="parchi"></a><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Parchi</span></h4><div style="text-align: left;"><div><b>Tempio di Debod</b> gratuito</div><div><br /></div><div>Nel parco del Cuartel de la Montaña, poco lontano da Plaza de España, c'è il Tempio di Debod, un Tempio egizio del II secolo a.C. donato alla Spagna dal governo egiziano per evitare che venisse sommerso in seguito alla costruzione della diga di Assuan.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuKtCRzOyNJgbetD0chEyaEJ9OD8nsa66HE8PpVehXCzM8EKqGlyD0235NODKikkLJQ2AiFRp7XWWElv0M2pnyY8vdgh3ZQ9BxPhiqgPKWgDRrsE4GuvGx1JBEfjjpv9RUq6YvRFj0_3rGoSBTiuvRn28Howk9CoJXbS9mR-05EbfTR394XaOL5ahw/s2046/20220225_172302-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuKtCRzOyNJgbetD0chEyaEJ9OD8nsa66HE8PpVehXCzM8EKqGlyD0235NODKikkLJQ2AiFRp7XWWElv0M2pnyY8vdgh3ZQ9BxPhiqgPKWgDRrsE4GuvGx1JBEfjjpv9RUq6YvRFj0_3rGoSBTiuvRn28Howk9CoJXbS9mR-05EbfTR394XaOL5ahw/w640-h480/20220225_172302-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><b>Parque del Retiro</b> gratuito</div><div><br /></div><div><div>Oasi verde nel centro di Madrid dove si trova il Palacio de Cristal, un padiglione romantico creato per ospitare una mostra di piante esotiche all’Esposizione delle Filippine del 1887.</div><div><br /></div><div>In un punto panoramico c'è la statua El Ángel caído (l’angelo caduto) che rappresenta Lucifero nel momento in cui viene cacciato dal Paradiso. Questa scultura è opera di Ricardo Bellver, che la scolpì nel 1878 per l’Esposizione universale di Parigi e in seguito fu acquistata dal Comune di Madrid, che incaricò l’architetto Francisco Jareño di progettare il piedistallo in granito, bronzo e pietra a formare una fontana con un’ampia vasca.</div></div><div><br /></div><div>All'ingresso del parco ci sono diverse bancarelle che vendono libri usati, e in tutta l'area del parco, che è enorme, ci sono laghetti, prati e splendidi giardini. Io sono capitata proprio durante la fioritura dei ciliegi!</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKfUOdHzZe8rmeteCU4XLZCd79YKaHmjeoafLs48Dbjochj8XBBco6wi_XGqHJeYXn9sa37hd9Z6Sv7iLWKBEVSgfJzUkaYcBMaGyqTs87R_RZuk9udRHLZfIdS8-UcCbULbthKQoCVxIlHz1et2ET8hA9O6pkVuY5QwOvSuxFBxfYEmMFOPbL3MYA/s2047/20220227_153042-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2047" data-original-width="2047" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKfUOdHzZe8rmeteCU4XLZCd79YKaHmjeoafLs48Dbjochj8XBBco6wi_XGqHJeYXn9sa37hd9Z6Sv7iLWKBEVSgfJzUkaYcBMaGyqTs87R_RZuk9udRHLZfIdS8-UcCbULbthKQoCVxIlHz1et2ET8hA9O6pkVuY5QwOvSuxFBxfYEmMFOPbL3MYA/w640-h640/20220227_153042-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Parque del Retiro</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSdJn2pJlFrqHzAkM9KzZgU659pk-0mtNwKCP4iNM8y9d8oupa4cV0Ge53YQyrKYygwgYJaATeM6j2qcmvXe5aLvUc1Hi3ANUVLARPbsUA8yIGpkduiqBWC12yt85M26MHYsHcYDYaEIgPRRluqOOHWRC__4eZvyla_w3KefPu7Ce7YCYaZJhS9Qh6/s2046/20220227_155128-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSdJn2pJlFrqHzAkM9KzZgU659pk-0mtNwKCP4iNM8y9d8oupa4cV0Ge53YQyrKYygwgYJaATeM6j2qcmvXe5aLvUc1Hi3ANUVLARPbsUA8yIGpkduiqBWC12yt85M26MHYsHcYDYaEIgPRRluqOOHWRC__4eZvyla_w3KefPu7Ce7YCYaZJhS9Qh6/w640-h480/20220227_155128-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Palacio de Cristal</span></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><b>Stazione di Atocha</b></div><div><b><br /></b></div><div>Non è un parco, ma all'interno della stazione più bella di Madrid c'è un incredibile giardino tropicale con laghetti e oltre 7000 piante. </div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu4ZfuJBKi6aBXQHltczVAEeJ--ZiB8Cjb8QvxzLrE35t1Rg3SccnTd-vxTF8ZZg0YtqBQye1jKDI03Z-t9Jlb1Ml3aqNuStDKOIS4p-deqYt_CrJQZ8gTSfMxB-9AUKdgg7ASSzSfSwJwUoqbPFKAtiMsavS43TQm0gGA0_iTvJQGCEUPFe9NJPS7/s2046/20220227_144625-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu4ZfuJBKi6aBXQHltczVAEeJ--ZiB8Cjb8QvxzLrE35t1Rg3SccnTd-vxTF8ZZg0YtqBQye1jKDI03Z-t9Jlb1Ml3aqNuStDKOIS4p-deqYt_CrJQZ8gTSfMxB-9AUKdgg7ASSzSfSwJwUoqbPFKAtiMsavS43TQm0gGA0_iTvJQGCEUPFe9NJPS7/w640-h480/20220227_144625-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Atocha</td></tr></tbody></table><div><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>Faro de Moncloa</b> € 4</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Non ho fatto in tempo a includere questa tappa nel mio itinerario, ma è un motivo in più per tornare a Madrid, dato che adoro vedere le città dall'alto.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">→ mar/ven 9.30-14.30 / 15.30-19.30</div><div style="text-align: left;">→ fine settimana 9.30-14 - 14.30-19.30</div><div style="text-align: left;">(In caso di maltempo il belvedere è chiuso)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>
<a name="quarto"></a><h2 style="text-align: left;">Dove mangiare a Madrid </h2><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#inizio">Torna all'inizio</a></span>
</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">A Madrid c'è l'imbarazzo della scelta, ci sono talmente tanti posti che è quasi impossibile sbagliare. Eppure appena siamo arrivati la stanchezza e la fame ci hanno traditi, e abbiamo scelto un posto dove la cucina era davvero pessima. Ripassando davanti a questo ristorante nei giorni successivi, a mente fresca, è stata proprio colpa della stanchezza a farci entrare nel primo posto a caso, perché stava quasi scritto sull'insegna che avremmo mangiato male.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Esclusa questa piccola parentesi,<b> l'esperienza culinaria a Madrid è stata eccellente</b>. Credo di aver assaggiato ogni tipo di tapas e piatto tipico, con tanto di pausa a metà mattina con panino e birretta (la famosa e internazionale colazione dei campioni). C'è un chioschetto vicino all'Hard Rock Cafè che fa panini con jamón serrano che sono la fine del mondo (anche se il migliore è il jamón ibérico, dicono gli esperti).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Anche solo per vedere la bellezza dei locali i <b>caffè letterari tradizionali</b> meritano una visita. I più famosi sono Cafè Gijon (Paseo de Recoletos 21) e Westin Palace (Plaza Cortes), entrambi in zona Paseo del Arte.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Non ho potuto assaggiare le entresijos e gallinejas (<b>frattaglie e interiora d'agnello</b>), dato che sono pietanze tipiche di Lavapiés e Embajadores, due quartieri che non ho visitato. Quando scrivo questi resoconti di viaggio inserisco sempre dei promemoria che mi tornano utili quando decido di ritornare in posti già visitati. Se qualcuno c'è già stato mi può scrivere nei commenti se ne vale la pena, così prendo appunti. Ho invece assaggiato il pulpo a la gallega (polpo alla galiziana), il pescaíto frito (frittura di pesce) e il buonissimo <b>rabo de toro</b> (coda di toro). Non amo particolarmente la paella, ma è di sicuro un piatto da assaggiare almeno una volta.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Un posto che consiglio, pur essendo super famoso, è la <b>Chocolateria de San Ginés</b>, locale rinomato per i churros con la cioccolata e il liquore al corbezzolo (madroño). Bisogna affrontare una lunga coda per arrivare al bancone a ordinare e abbiamo optato per l'asporto perché la fila per sedersi ai tavolini era ancora più lunga, ma a saperlo prima avremmo condiviso i <b>churros</b>, dato che una singola porzione basta e avanza per tre persone.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Tra i ristoranti provati ne consiglio tre: </div><div style="text-align: left;">La Casa de Abuelo, dove ho mangiato ottimi <b>gambas all'ajillo</b> (gamberi all'aglio)</div><div style="text-align: left;">Avi-Leña, il ristorante sotto al nostro appartamento, dove oltre alle deliziose tapas abbiamo mangiato buonissimi piatti di carne</div><div style="text-align: left;">El Café de la Reina, di fronte al museo Reina Sofia, dove ho mangiato le migliori patatas bravas</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Una menzione speciale a <b>Ocho y Medio</b>, libreria specializzata in cinema, dove c'è una piccola cucina che propone piatti semplici e fantasiosi cocktail. Oltre ad essere il posto dei miei sogni (se mi proponessero un'assunzione mi trasferirei immediatamente) ha una saletta bar interna stupenda, tavolini sulla strada pedonale, due cinema di fronte e una marea di libri.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOslv-mT2wjf9pVM8ASwXqaE40WVavrtyyNizWftQLTtb7oOkC3nDO5MS1XW8C0adRgeDVH_jkWYbo2VRRPtXL2yor2APD1aFTfVtw-L_Ql1rRR7-USmuu0DshNQgQacB7R1-XUNhgc-WS7SmW8eiC92ee7j0QwJkuNSLlvHl6Jd8Jr0TQviMepRBa/s2046/20220225_181606-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOslv-mT2wjf9pVM8ASwXqaE40WVavrtyyNizWftQLTtb7oOkC3nDO5MS1XW8C0adRgeDVH_jkWYbo2VRRPtXL2yor2APD1aFTfVtw-L_Ql1rRR7-USmuu0DshNQgQacB7R1-XUNhgc-WS7SmW8eiC92ee7j0QwJkuNSLlvHl6Jd8Jr0TQviMepRBa/w640-h480/20220225_181606-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ocho y Medio</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJJQStINK02IC2UbnC_IXECusmJBBCp7Z8Vkq-ZTCehauGoT3bzzRpyiJcTVfIUW478RfxjZbk0ussu4Q4ukljv_RASpseIFQGFzKMSscSN6s7CNL_X1ednlPxfQO-dYclu7I6HEYtoEm1zjsB39i2_eja7pNlmIvb8keQ8YwykXpSJ6UPIctDxJcv/s2046/20220227_134208-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJJQStINK02IC2UbnC_IXECusmJBBCp7Z8Vkq-ZTCehauGoT3bzzRpyiJcTVfIUW478RfxjZbk0ussu4Q4ukljv_RASpseIFQGFzKMSscSN6s7CNL_X1ednlPxfQO-dYclu7I6HEYtoEm1zjsB39i2_eja7pNlmIvb8keQ8YwykXpSJ6UPIctDxJcv/w640-h640/20220227_134208-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><br /><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9sbVHwOAGA4HNaMzzsvvRBhWRAPUThaw5eAMAZzMsc9spOBaPlCLNHHm5h61cNuQfDZMfhzM0QMm7J9_kaoEe2PHyeS15PoAvihfsUp7JoJU-XNgMNw0TaZtwOi7aNTV2eDc0L2fDavVxsI_KfCpIjyeDrUcJ5WYwYHW8X9wGdWVcDleLbiYC5PCx/s2046/20220225_203323-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9sbVHwOAGA4HNaMzzsvvRBhWRAPUThaw5eAMAZzMsc9spOBaPlCLNHHm5h61cNuQfDZMfhzM0QMm7J9_kaoEe2PHyeS15PoAvihfsUp7JoJU-XNgMNw0TaZtwOi7aNTV2eDc0L2fDavVxsI_KfCpIjyeDrUcJ5WYwYHW8X9wGdWVcDleLbiYC5PCx/w640-h640/20220225_203323-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsWHNuVHL19VoRYRvGr8u7bynyyFowFro6I0VggNpeZIwUI6GHoNGLYTR1aSQSdblQhWb3QJsHwHjJBt6LqhEGpDo6uVGj5D8knFgr1lc3iq8jJWmfdL1qVMSpSmuaHsPeNdeoaijD0wgskOvCfBwwlfJPj9ugO4TwZuXUVje8cYEPWIX19x5a5f3y/s2046/20220226_132521-COLLAGE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsWHNuVHL19VoRYRvGr8u7bynyyFowFro6I0VggNpeZIwUI6GHoNGLYTR1aSQSdblQhWb3QJsHwHjJBt6LqhEGpDo6uVGj5D8knFgr1lc3iq8jJWmfdL1qVMSpSmuaHsPeNdeoaijD0wgskOvCfBwwlfJPj9ugO4TwZuXUVje8cYEPWIX19x5a5f3y/w640-h640/20220226_132521-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></div><br />
<a name="quinto"></a><h2 style="text-align: left;">Souvenir da Madrid </h2><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#inizio">Torna all'inizio</a></span>
<div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Chi mi conosce sa che ho un debole per i quaderni e gli oggetti da disegno (è quasi una malattia la mia) quindi per me i souvenir migliori si trovano negli <b>shop dei musei</b>, nelle librerie e nei negozi che vendono cartoleria.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Un'idea carina (non legata alla cartoleria) però è la scatolina di caramelle alla viola (si trovano ad esempio a La Violeta, plaza de Canalejas 6) o lo zafferano (La Melguiza- calle de Santiago 12).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">Se invece siete amanti della carta come me, potrebbero piacervi le mappe illustrate di Walk with me (calle del Leon 30), le cartoline di Madrid (El Moderno, Corredera Baja de San Pablo 19) e i souvenir della Metro di Madrid (i negozi ufficiali nelle stazioni Sol e Plaza de Castilla).</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b>Casa de la panaderia</b> è il centro turistico ufficiale di Madrid in Plaza Major, dove tra i vari gadget mi sono portata via anche la guida gratuita. La guida si trova anche nel punto informazioni vicino al Reina Sofia.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWUM9Y5P1-4sZSzIDuzMlpU7F_Sdbe-6bfj66c14kOMeMQQH0Lzjl8BXes99wu-llu2_1F_LMwSNO6bUN247f1nlOwORdVn1xWiWeOsgfD3tuz-2tKEEAohSPBzSfpwlw3IPwYO-5cg8YtyyKHkCa6htViYuMkBaIema4FzfIy7Yc1SzwCAmasEDZx/s2046/20220227_114521-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWUM9Y5P1-4sZSzIDuzMlpU7F_Sdbe-6bfj66c14kOMeMQQH0Lzjl8BXes99wu-llu2_1F_LMwSNO6bUN247f1nlOwORdVn1xWiWeOsgfD3tuz-2tKEEAohSPBzSfpwlw3IPwYO-5cg8YtyyKHkCa6htViYuMkBaIema4FzfIy7Yc1SzwCAmasEDZx/w640-h480/20220227_114521-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Palacio Longoria</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><br /></div>
<a name="sesto"></a><h2 style="text-align: left;">Il viaggio illustrato </h2><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2022/07/tre-giorni-madrid.html#inizio">Torna all'inizio</a></span> <div><br /></div><div>Come spiegavo nel precedente post, sto disegnando moltissimo e ultimamente mi diverto a creare quaderni illustrati ad acquerelli, forse perché in questo periodo riesco ad esprimermi meglio con i disegni rispetto alle parole. Quello di Madrid è stato il mio primo progetto completo di viaggio illustrato.</div><div><br /></div><div>Per vedere tutte le tavole che ho realizzato basta andare <a href="https://www.instagram.com/simo_ciccola/" target="_blank">sul mio profilo Instagram</a> e guardare le storie in evidenza raccolte sotto 'Paint_Madrid'.</div><div><br /></div><div>Ho in mente di raccogliere tutti i lavori in un nuovo blog dedicato al disegno, ma questo magari ve lo racconto quando il progetto prenderà forma.</div><div><br /></div><div><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVgtOgjc5-uzwceeJz6gr2a6jesj4bGEQmJkaYKDlUqSFXVsh3o0HlI4JchBVCFkLhJXSL9Z1VsytFpEQedEILth8jRqoWOaSxf5QPXSEsdPAz7u1tceCH0AdOMrlmLTZoezsm9J8QWtWnHqUyOnuH5BQyCwOKPDXPn-spwzRDVNR9VY5DIPnHdJ9G/s2046/20220225_225551-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVgtOgjc5-uzwceeJz6gr2a6jesj4bGEQmJkaYKDlUqSFXVsh3o0HlI4JchBVCFkLhJXSL9Z1VsytFpEQedEILth8jRqoWOaSxf5QPXSEsdPAz7u1tceCH0AdOMrlmLTZoezsm9J8QWtWnHqUyOnuH5BQyCwOKPDXPn-spwzRDVNR9VY5DIPnHdJ9G/w640-h480/20220225_225551-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gran Via</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6XOtpoW6ZNCCrSaQhN7KB0fWZV79FMXkfsSCKQtULkBim28HBofUFxTqD56EbWYv0ENW2X5lRCikkhullgxrfqV2902-ph2Dpw8hGln3cu9jEzXnEj8e1rZQw8iUez9Ay755UrS9EFOFTZeFST1ZaJRmv3AV19zPStBuWMV6uiTepDIzSk0tqMYJN/s2046/20220227_125623-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6XOtpoW6ZNCCrSaQhN7KB0fWZV79FMXkfsSCKQtULkBim28HBofUFxTqD56EbWYv0ENW2X5lRCikkhullgxrfqV2902-ph2Dpw8hGln3cu9jEzXnEj8e1rZQw8iUez9Ay755UrS9EFOFTZeFST1ZaJRmv3AV19zPStBuWMV6uiTepDIzSk0tqMYJN/w640-h480/20220227_125623-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Caixa Forum</td></tr></tbody></table><div><br /></div>Se avete consigli, domande, appunti o volete semplicemente condividere la vostra esperienza a Madrid, fatemelo sapere nei commenti.<br /><span><!--more--></span>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-75984895445900226522022-03-24T20:23:00.002+01:002022-03-24T20:24:39.647+01:00A volte ritorno<p> Stavo sistemando i documenti per il 730 e dopo mesi ho dovuto per forza rimettermi davanti al PC. Ho stampato una decina di scartoffie ed eliminato quelle cento o duecentomila mail inutili e quando ho finito mi è venuto naturale aprire il blog.</p><p>Ho dato un'occhiata all'ultimo post pubblicato e mi sono resa conto che l'ho scritto a dicembre! Ma come è possibile?</p><p>Nel mentre sono passate le festività natalizie, è arrivata la primavera, siamo passati in un amen da una emergenza all'altra avendo sempre più la sensazione che il tempo si sia messo a correre, perché non è possibile che siamo già quasi ad aprile ed io non ho avuto più tempo per aggiornare il blog.</p><p>Il motivo tra l'altro ce l'ho sotto le mani in questo preciso momento: il blog per esistere deve contemplare un PC, una tastiera e una memoria piena di foto a portata di mano. Con lo smartphone o il tablet purtoppo non si possono scrivere articoli per il blog, anche perché diciamolo, la app di Blogger fa schifo.</p><p>Che poi ci sia ancora qualcuno che legge i blog è un problema secondario, dato che pure io spesso dimentico di averne uno.</p><p>A proposito, se qualcuno è all'ascolto e ha scritto qualcosa su Barcellona mi può linkare gli articoli nei commenti? Sono in partenza e mi piacerebbe segnarmi qualche consiglio di chi ci è stato di recente (a Barcellona sono stata una volta tanti anni fa, credo nel '93).</p><p>Detto ciò, vorrei condividere alcuni argomenti di cui vorrei scrivere articoli approfonditi, perché in questi tre mesi ho fatto davvero un sacco di cose.</p><h2 style="text-align: left;">Ho ricominciato a disegnare seriamente, tutti i giorni.</h2><p>Ho iniziato ad ottobre, partecipando su Instagram al tag <a href="https://www.instagram.com/explore/tags/inktober2021/" target="_blank">#inktober</a> e non mi sono più fermata. A dicembre ho realizzato un calendario dell'avvento a tema viaggi (il mio cuore è sempre lì), a gennaio ho ripreso a disegnare i personaggi di Miyazaki e a febbraio ho iniziato a usare gli acquerelli. Sono ancora una principiante ma quanto sono belli gli acquerelli? Da quando li uso non riesco a guardare un panorama senza pensare a come potrei disegnarlo.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><p>Mi rende davvero felice poter legare la mia passione per i viaggi con quella per il disegno. Forse è questo il mio destino, di sicuro il mio più grande desiderio, viaggiare e disegnare. </p><p>Per la serie "cosa bolle in pentola" sto portando avanti alcuni progetti, tra cui:</p><p>- Quaderno di viaggio in bianco e nero di Torino<br />- Quaderno di viaggio a Madrid a colori<br />- I miei viaggi ad acquerelli <br /></p><p>Se mi concentro solo su una cosa sola può capitare che mi stufo, perché a volte non ho la giusta ispirazione e non riesco a disegnare niente. Avendo più progetti in corso mentre ne seguo uno mi vengono in mente idee per un altro ed è molto stimolante.</p><p>Per non farmi sfuggire nessuna intuizione ho un quaderno dove prendo appunti, faccio bozzetti e seguo l'andamento dei vari progetti. Lo trovo di una utilità fondamentale per questo tipo di lavoro.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggGWKliiryje18WU3C_WO7bZqySguKKHYOQEMaFuL1y-6WVhVP2jABp0eTKzJQQSJ0BTUDIlAdA_C4Uvc22Ni-9v2GHm3t2NMbCqnscKh-KwnaAA5mMfw9Rmp-Pi4WThR3II-TR1gYS-ZKPdMBBc5E-X4dakbDKOobvLj1OpBUB6pfXhWPJxOvuxTl/s4032/Quaderno%20di%20viaggio%20Madrid.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggGWKliiryje18WU3C_WO7bZqySguKKHYOQEMaFuL1y-6WVhVP2jABp0eTKzJQQSJ0BTUDIlAdA_C4Uvc22Ni-9v2GHm3t2NMbCqnscKh-KwnaAA5mMfw9Rmp-Pi4WThR3II-TR1gYS-ZKPdMBBc5E-X4dakbDKOobvLj1OpBUB6pfXhWPJxOvuxTl/w640-h360/Quaderno%20di%20viaggio%20Madrid.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Quaderno di viaggio a Madrid</span></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEfPSIFkZsprB6HAmPbXIPr1DLyd2J17wsc-hnIGGIM7CYJjmpj4UzDzj-3uof7ZLexNkQxcfJASz7WNoPb9L6WHT9PCfgr7HfbdXfSum0AE3y_rxx6W8EDHELaOEtOHEA5YpagPMV0Efpnp1I4TEDyZ1VPLlem4QsN9UhT887vx_e3GzheYHgFCoY/s3425/I%20miei%20viaggi%20ad%20acquerelli_2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2083" data-original-width="3425" height="390" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEfPSIFkZsprB6HAmPbXIPr1DLyd2J17wsc-hnIGGIM7CYJjmpj4UzDzj-3uof7ZLexNkQxcfJASz7WNoPb9L6WHT9PCfgr7HfbdXfSum0AE3y_rxx6W8EDHELaOEtOHEA5YpagPMV0Efpnp1I4TEDyZ1VPLlem4QsN9UhT887vx_e3GzheYHgFCoY/w640-h390/I%20miei%20viaggi%20ad%20acquerelli_2.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quaderno di Torino</td></tr></tbody></table><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuVsoTGzR5QtcqyRJ-RM8vdmekifJhl-s7gwkF0PR1u6u2AiICzNe4wbQwJFIOVP4GgP4sACC3RmhDqjU9N0qBxbNo3x-b5SQ72HWHQ4C5cgxOJklic7HVJ3YDHzoS24g9myyb-1wvBRt_056uVHdNC15GFJrDcZBlKEbcNEQOV9QLWIIQk4NsUi5o/s2268/I%20miei%20viaggi%20ad%20acquerelli_3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1832" data-original-width="2268" height="516" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuVsoTGzR5QtcqyRJ-RM8vdmekifJhl-s7gwkF0PR1u6u2AiICzNe4wbQwJFIOVP4GgP4sACC3RmhDqjU9N0qBxbNo3x-b5SQ72HWHQ4C5cgxOJklic7HVJ3YDHzoS24g9myyb-1wvBRt_056uVHdNC15GFJrDcZBlKEbcNEQOV9QLWIIQk4NsUi5o/w640-h516/I%20miei%20viaggi%20ad%20acquerelli_3.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">I miei viaggi ad acquerelli</span></td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><h2 style="text-align: left;">Scoprire Torino (e dintorni) con la Tessera Musei</h2><p>La mia parola del 2022 è CULTURA. Ho deciso di farmi un regalo di Natale: la Tessera Musei. Perché Torino è bellissima (motivo per cui sto realizzando un album a disegni) ma è anche ricca di storia, arte e cultura.</p><p>Ogni settimana dedico un paio di mattinate ai musei, e quando riesco faccio anche qualche gita. Fare la turista nella mia città è una cosa che adoro, e grazie a questa tessera sto scoprendo posti che non conoscevo. </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV2i1T-g0wGQdoBXOrobV7S0luB9CqLfQA4jLedikuTI3vK-eqP0-GW04raAFUav46RV7mY1Wq9h4R6Zvr6fIVlHEMec3ikXOufiEXCi9VqrSvWB4y_VjbNX4WoM4oiBUkcAVKaGlgFplaEWR1VWBGqWiSTn9QQdTMRN1vSgJAajWf2pQkUyhBETis/s4032/Palazzo%20Madama.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV2i1T-g0wGQdoBXOrobV7S0luB9CqLfQA4jLedikuTI3vK-eqP0-GW04raAFUav46RV7mY1Wq9h4R6Zvr6fIVlHEMec3ikXOufiEXCi9VqrSvWB4y_VjbNX4WoM4oiBUkcAVKaGlgFplaEWR1VWBGqWiSTn9QQdTMRN1vSgJAajWf2pQkUyhBETis/w640-h360/Palazzo%20Madama.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torino</td></tr></tbody></table><br /><h2 style="text-align: left;">Tre giorni a Madrid</h2><p>Come avrete intuito dal quaderno di viaggio dedicato, sono stata a Madrid e me ne sono innamorata. Devo confessare un segreto, non ho mai avuto particolare interesse per la Spagna. Poi c'è stata Valencia, Lanzarote, ora Madrid e a breve pure Barcellona quindi direi che la situazione si è completamente ribaltata (talmente tanto che sto addirittura studiando lo spagnolo, giusto per rendere l'idea).</p><p>Riuscirò a raccontare nel dettaglio la mia mini vacanza? Non lo so, ma per ora posso anticipare che:</p><p>- Tre giorni a Madrid sono davvero troppo pochi per vedere tutto, bisogna studiare bene l'itinerario e fare delle scelte e parecchie rinunce. Mi consolo sapendo che ci tornerò di sicuro (anche perché non sono riuscita a vedere la Guernica di Picasso ed è una mancanza a cui devo assolutamente rimediare)</p><p>- Madrid è una fonte di ispirazione artistica pazzesca</p><p>- Non è una città cara come immaginavo, è molto pulita e il centro è quasi completamente pedonale</p><p>- C'è una marea di gente in giro, a qualsiasi ora. Non ero più abituata a camminare tra la folla e la cosa mi ha creato un po' di panico. Ma basta allontanarsi di poco dalle vie più conosciute per trovare una tranquillità quasi surreale.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEuYK3JuWNOXEG3_11z9to1E5g53AZwA4TFX-Ha-uQNPYAehooISRWr5vDBvdlPLN_nU5NNTtaGXuk-hKx42j_-bZrWB26c0GO4NZGTpqXsPWXj8XqUsfkG4mV3LCrz5U6VUn1IuqIvUXFAtssL1der-hOKRZajsE2IER0ql0xegO1Q1e228ArScXJ/s3960/Madrid.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2227" data-original-width="3960" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEuYK3JuWNOXEG3_11z9to1E5g53AZwA4TFX-Ha-uQNPYAehooISRWr5vDBvdlPLN_nU5NNTtaGXuk-hKx42j_-bZrWB26c0GO4NZGTpqXsPWXj8XqUsfkG4mV3LCrz5U6VUn1IuqIvUXFAtssL1der-hOKRZajsE2IER0ql0xegO1Q1e228ArScXJ/w640-h360/Madrid.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Madrid</td></tr></tbody></table><br /><p>Rinnovo l'invito a mandarmi i link dei vostri post su Barcellona, oppure, se vi va, ci vediamo su Instagram, mi trovate <u><a href="https://www.instagram.com/simo_ciccola/">QUI.</a></u></p><p style="text-align: center;">¡hasta pronto!</p><br />Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-43711800971123000802021-12-15T11:32:00.012+01:002021-12-15T12:00:06.449+01:00Lanzarote in 4 giorni<a name="inizio"></a>Novembre a <b>Lanzarote</b>. E pensare che avevo programmato il viaggio per un'altra destinazione, al momento chiusa ai turisti, e Lanzarote è stato un fortunato ripiego per non dover rinunciare al volo già acquistato. <div><br /><div>La scelta si è rivelata azzeccata perché questa isola delle Canarie è un vero gioiellino.</div><div><br /></div><div>Se siete in procinto di partire questa guida può esservi utile.</div><div><div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></div>
<ul style="text-align: left;">
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#primo"><b>Arrivo a Lanzarote</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#secondo"><b>Dove dormire a Lanzarote</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#terzo"><b>Cosa vedere a Lanzarote</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#quarto"><b>Dove mangiare a Lanzarote</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#quinto"><b>Souvenir da Lanzarote</b></a></li>
</ul>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEifGalKP-B5OdJuLFqkF5jSqb-HpKpf-P6EzxIkLmP0vsf0GzvB6n4FkrxckMQ6BUJPnzUSC-8CFiQmzYbQfwXEEc2JcEOlRhpAQPPTcyQVxeZCD5DNKCv3h5SRHM4Wt4rfZb-nKnOBgFFGsSWSQToGcPQJkBXnKH8vKcQ4M4P-zLO-Oc_whVPjluXA=s4032" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Lanzarote" border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEifGalKP-B5OdJuLFqkF5jSqb-HpKpf-P6EzxIkLmP0vsf0GzvB6n4FkrxckMQ6BUJPnzUSC-8CFiQmzYbQfwXEEc2JcEOlRhpAQPPTcyQVxeZCD5DNKCv3h5SRHM4Wt4rfZb-nKnOBgFFGsSWSQToGcPQJkBXnKH8vKcQ4M4P-zLO-Oc_whVPjluXA=w640-h360" title="Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lanzarote</td></tr></tbody></table><br /><span><a name='more'></a></span></div>
<a name"primo"></a><h2 style="text-align: left;">Arrivo a Lanzarote</h2><div>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#inizio">Torna all'inizio</a></span></div><div><span style="font-size: x-small;"><br /></span><br /></div><div>Le Canarie sono isole spagnole, quindi potete viaggiare sia col passaporto che con la carta d'identità. Al momento è ancora necessario compilare il <a href="https://www.spth.gob.es/" target="_blank">PLF</a>, se non lo avete trovate i moduli all'arrivo ma per evitare di perdere tempo vi consiglio di farlo in anticipo, così in aeroporto avrete già il QR code. Oltretutto in alcuni aeroporti italiani (per esempio Caselle) ve lo chiedono al momento dell'imbarco, insieme al Green Pass.</div><div><br /></div><div>Il volo da Torino Caselle (con Ryanair) è diretto e dura 4 ore. Una volta arrivati, dopo aver portato indietro di un'ora le lancette del vostro orologio, conviene dirigersi subito verso il parcheggio dove ci sono le agenzie di noleggio auto.</div><div><br /></div><div>Questo perché per visitare l'isola è assolutamente necessario avere un proprio mezzo. Le strade sono bellissime, si viaggia davvero bene e le indicazioni sono molto chiare. Direi che è praticamente impossibile perdersi, ma se anche dovesse succedere vi ritroverete di sicuro in un paesaggio da cartolina.</div><div><br /></div><div>Abbiamo prenotato in anticipo l'auto scegliendo l'agenzia più economica. L'ufficio è un gabbiotto in cemento al fondo del parcheggio scoperto, un po' spartano e imboscato. Ci aspettavamo una Panda (dopo<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html" target="_blank"> il viaggio in Greci</a>a io e la <a href="https://viaggiandomeno.blogspot.com/" target="_blank">Poison</a> avevamo la sensazione che fosse una specie di maledizione) e invece otteniamo una splendida Polo con aria condizionata e monitor a sensori per il parcheggio. Che lusso.</div><div><br /></div><div><a name="secondo"><br /></a></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZfSe0cY0m7M/YZuYYlnifxI/AAAAAAABF0E/Wus5TrDmS4IaZUumhVKv5eQdgXGZAmhigCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_16.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Lanzarote" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZfSe0cY0m7M/YZuYYlnifxI/AAAAAAABF0E/Wus5TrDmS4IaZUumhVKv5eQdgXGZAmhigCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_16.jpg" title="Aeroporto Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aeropuerto César Manrique<br />César Manrique ha lasciato a Lanzarote tracce indelebili del suo percorso artistico, con interventi sul territorio che rispettano e si integrano con l'ambiente naturale. Per conoscere meglio le sue opere (che ricoprono interamente l'isola) cliccate <u><b><a href="https://www.ciaoisolecanarie.com/larte-di-cesar-manrique/" target="_blank">qui</a>.</b></u></td></tr></tbody></table><br /><a name="secondo"><br /></a></div><div><a name="#secondo"><br /></a></div><h2 style="text-align: left;"><a name="secondo">Dove dormire a Lanzarote</a></h2><div>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><br /></div><div>Il nostro viaggio inizia ad Arrecife, dove abbiamo preso un alloggio davvero carino con due camere, bagno, soggiorno con angolo cottura e una bella terrazza arredata. Siamo in tre, la Bionda, la Rossa e la Mora. Che trio! È novembre ma la temperatura è piacevolmente calda, al sole si sta in maniche corte e mi aspettavo più vento.</div><div><br /></div><div>L'alloggio è in centro città, nei pressi di una via pedonale e poco distante dal lungomare. Trovare parcheggio nei dintorni non è semplicissimo, infatti il centro è pieno di parcheggi multipiano a pagamento. Noi abbiamo trovato una specie di cantiere abbandonato poco distante da casa, dove non sono del tutto sicura si potesse lasciare la macchina (anche se era sempre pieno) presidiato da parcheggiatori abusivi più inclini a bere che a riscuotere la mancia, ma non mi sento di consigliarlo.</div><div><b><br /></b></div><div><b>City Life Arrecife Apartment</b> (su <a href="https://www.booking.com/hotel/es/city-life-apartment.it.html" target="_blank">Booking</a>)</div><div><span face="BlinkMacSystemFont, -apple-system, "Segoe UI", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif" style="color: #262626; font-size: 14px;">Calle Sol, 35500 Arrecife, Spagna</span></div><div>Appartamento perfetto per tre persone, circa € 30 a notte a testa. </div><div>Se scegliete questo appuntamento non vi portate niente di superfluo (viaggiando col bagaglio a mano è un grande punto a favore) perché c'è tutto, persino i teli mare e l'ombrellone da spiaggia.</div><div><br /></div><div>Se amate i classici posti "da mare" pieni di locali, negozi, ristoranti e vita notturna cercate una sistemazione a Puerto del Carmen. Se vi piacciono i paesini isolati con un bel centro storico (ma piccolino) potrebbe piacervi Teguise (l'abbiamo amata molto) o San Bartolomè. Gli amanti del mare selvaggio e del surf dovrebbero alloggiare a Famara, posto incantevole.</div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Pt7pyb1iFdg/YZua-ZFLY2I/AAAAAAABF0M/b57lG7TTw-4L17Vpb_y1H6TjiP-uo5czwCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-Pt7pyb1iFdg/YZua-ZFLY2I/AAAAAAABF0M/b57lG7TTw-4L17Vpb_y1H6TjiP-uo5czwCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_2.jpg" title="Arrecife, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arrecife</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-bQsJMk35qdk/YZub2fVTIFI/AAAAAAABF1w/o8cJu5NfLjkD-pFGMUfaWCFjRrI-pI7aACLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-bQsJMk35qdk/YZub2fVTIFI/AAAAAAABF1w/o8cJu5NfLjkD-pFGMUfaWCFjRrI-pI7aACLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_1.jpg" title="Arrecife, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arrecife</td></tr></tbody></table><br /></div><h2 style="text-align: left;"><a name="terzo">Cosa vedere a Lanzarote</a> </h2><div><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><br /></div><div>Quattro giorni sono più che sufficienti per vedere l'isola. Siamo riuscite a visitarla praticamente tutta, concedendoci persino una mattinata in spiaggia (ho fatto il bagno nell'Oceano a novembre, non l'avrei mai immaginato).</div><div><br /></div><div>La cosa più bella di Lanzarote è il paesaggio, ho amato i colori, la terra nera, i riflessi delle nuvole, gli improvvisi scorci a strapiombo sul mare, le lunghe strade in mezzo ai vulcani e la sensazione di libertà che mi trasmettevano i panorami.</div><div><br /></div><div>Al fondo trovate la mappa con tutti i posti segnalati, in questa sezione vi racconto i miei preferiti.</div><div><br /></div><div><b>TEGUISE</b></div><div>Paesino delizioso con una bella piazzetta centrale. Ci sono dei localini e dei negozi davvero carini, ma devo dire che gli orari di apertura e chiusura mi hanno lasciata un po' interdetta. Tipo che alle 17 il pub stava chiudendo, e alcuni negozi tengono chiuso di venerdì. Nonostante queste strane cose, Teguise merita una visita, e se vi capita di arrivare percorrendo la LZ-30 buttate un occhio sulla sinistra, c'è una casa davvero particolare piena di opere d'arte e oggetti di recupero sparsi nel grande giardino pieno di cactus visibile dalla strada. </div><div>Tutte le domeniche, dalle 10 alle 14 a Teguise c'è il mercato.</div><div><br /></div><div><b>LA GERIA</b></div><div>La "geria" è la tradizionale buca a forma di cono scavata nella ghiaia vulcanica dove vengono coltivate le viti. Intorno alle buche ci sono delle pietre per riparare la coltivazione dal vento, un metodo davvero ingegnoso, oltre che scenografico, per produrre un vino eccezionalmente buono, considerando il luogo in cui viene lavorato. </div><div>Il paesaggio è stupendo, è visibile già dalla strada, ma consiglio una visita guidata nelle vigne perché merita. In alcune ore viene fatta in inglese, se non capite lo spagnolo, e compreso nel prezzo c'è la degustazione di vino (bianco, rosso e passito) con la possibilità di acquistare a prezzi convenienti le bottiglie. </div><div><br /></div><div>Volando col solo bagaglio a mano non ho preso niente. Le stesse bottiglie si trovano in aeroporto, ma i prezzi super gonfiati non invogliano all'acquisto. (Personalmente ho preferito acquistare le birre di Lanzarote, un souvenir molto più economico e altrettanto buono).</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JdrAsmtSz9o/YZubSp9oPCI/AAAAAAABF0g/QZrIZRb1gpI1rDyC65DJpIDctVCEMK7dACLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_13.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-JdrAsmtSz9o/YZubSp9oPCI/AAAAAAABF0g/QZrIZRb1gpI1rDyC65DJpIDctVCEMK7dACLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_13.jpg" title="La Geria, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Geria</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div><b>PARCO NATURALE LOS VOLCANOS E PARCO NAZIONALE DI TIMANFAYA</b></div><div>Il primo è gratuito, un paesaggio vulcanico con particolari formazioni emerse in seguito alla solidificazione della lava, il secondo è un parco vulcanico con viste panoramiche sull'isola. A Timanfaya ci si muove in autobus attrezzati (9-18, € 10) che percorrono un tratto di strada che si sviluppa lungo il nucleo principale delle eruzioni, con grotte, fornaci e colate. </div><div><br /></div><div>I due luoghi sono visibili dalla strada che passa attraverso i parchi.</div><div><b><br /></b></div><div><b>GIARDINO DEI CACTUS</b></div><div>Posto magnifico. Se vi piacciono i cactus è un paradiso, se non vi piacciono potreste scoprire di amarli. Realizzato da César Manrique, artista presente ovunque sull'isola, a cui si deve anche la pregevole mancanza di cartelli pubblicitari nelle città e lungo le strade. La sua arte in alcuni casi è estremamente astratta (ai limiti della comprensione, come il monumento al Campesino, che personalmente non mi ha trasmesso molto) ma la sua importanza e la sua visione è incredibilmente integrata con il paesaggio.</div><div><br /></div><div>Questo girdino è imperdibile, ci sono tantissime varietà di cactus e la cosa più incredibile è la dimensione di molti esemplari (oltre alle forme ed ai colori).</div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-GsUNWCS0I9s/YZubUq5uesI/AAAAAAABF08/xLogAVyG4JcBLP4gLVPELtKJ4V4LFS0dACLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_8.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-GsUNWCS0I9s/YZubUq5uesI/AAAAAAABF08/xLogAVyG4JcBLP4gLVPELtKJ4V4LFS0dACLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_8.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giardino dei Cactus<br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ogvoH3F9EkY/YZubVDfNGiI/AAAAAAABF1A/wvC8NqAVx8AxxdWijcICAKYSgiKzL6BogCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_9.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-ogvoH3F9EkY/YZubVDfNGiI/AAAAAAABF1A/wvC8NqAVx8AxxdWijcICAKYSgiKzL6BogCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_9.jpg" title="Giardino dei Cactus, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giardino dei Cactus </td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><br /></div><div><br /></div><div><b>CALETA DE FAMARA</b></div><div>Ci sono stata nel tardo pomeriggio e probabilmente è il momento migliore. La strada che porta alla spiaggia è costeggiata da dune, che con la luce del tramonto assumono colori pazzeschi. La spiaggia è enorme. Il mare agitato, perfetto per gli amanti del surf, sembra lontanissimo, ma le onde che si infrangono a riva bagnano una grande area di sabbia, che assume le sembianze di un lago per il riflesso dei raggi solari. </div><div><br /></div><div>Caleta de Famara è un antico villaggio di pescatori con un piccolo porto.</div><div>Nei dintorni c'è un minimarket (abbastanza caro) e un pub (economico e consigliato, anche se mi hanno servito birre piccole al posto di birre medie, ma per chi mi hanno presa??). </div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-qgMtJJi45lU/YZubTVeZpWI/AAAAAAABF0o/I7r7dn_L9KYvfZolbZTVkOiNgtOWQ24LwCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-qgMtJJi45lU/YZubTVeZpWI/AAAAAAABF0o/I7r7dn_L9KYvfZolbZTVkOiNgtOWQ24LwCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_3.jpg" title="Famara, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Famara</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_q7eBT21YrM/YZubTs9qLsI/AAAAAAABF0s/WXBuHJqLCfUpuyVs1-g2ARzMRBMANDWxACLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_4.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-_q7eBT21YrM/YZubTs9qLsI/AAAAAAABF0s/WXBuHJqLCfUpuyVs1-g2ARzMRBMANDWxACLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_4.jpg" title="Famara, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Famara</td></tr></tbody></table><br /><b>PARCO NATURALE LOS AJACHES</b></div><div>La strada che porta a questo parco è l'unico tratto di sterrato che si percorre a Lanzarote. L'ingresso costa € 3 a veicolo, i posti da visitare sono principalmente le spiagge e le scogliere lungo la costa. Siamo nell'estremo sud dell'isola, <b>Playa Mujeres</b> è la prima tappa, che permette di prendere confidenza con l'acqua dell'Oceano (gelida). Diversi percorsi escursionistici partono da qui, ma senza fare troppa fatica si raggiungono le scogliere a picco sul mare, ammirando un panorama pazzesco.</div><div><br /></div><div><b>Play Papagayo</b> è secondo me la spiaggia più bella, più scenografica, e più accessibile. È qui che ho fatto il bagno, a novembre, nel gelido Oceano, e se c'è l'ho fatta io che faccio fatica a bagnarmi in Liguria a giugno, significa che è uno spettacolo accessibile a chiunque. </div><div><br /></div><div>Segnalo un ristorante (al momento della nostra visita chiuso) e un bar (aperto) in una posizione panoramica invidiabile su Playa Papagayo. Per il resto non c'è nulla, per cui portate acqua e viveri se avete intenzione di trascorrere la giornata qui.</div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-HrLCoMldJC8/YZubT056JNI/AAAAAAABF0w/e73nBYHdta0ObGvBt7n8XAlgOUIRFTbVQCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_5.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-HrLCoMldJC8/YZubT056JNI/AAAAAAABF0w/e73nBYHdta0ObGvBt7n8XAlgOUIRFTbVQCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_5.jpg" title="Playa Papagayo, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Playa Papagayo</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>SALINAS DE JANUBIO</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La strada che porta alle saline Janubio è bellissima, non si può restare impassibili allo splendore dei panorami di Lanzarote. Le saline, una serie di lagune naturali a ridosso del mare, fanno parte di un'area naturale protetta che merita una visita, anche solo per andare a mangiare nel ristorante Mirador de las Salinas. Un pranzo da leccarsi i baffi (a prezzi più che onesti) con una vista magnifica. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg8wdIdtI01EbZuJG-KKnbIa4OGGspK3-JeLYpicueYrFPUBalriBjvLTJdAZaEpy7jeDGkhp0pKGbbmfdqzeuJpNcK6OnQyzAIo79Dg-qhmn5qZ8l3e8GksnVbRXtPGSIcziNifelIh7584c2vDJfeAcZOpvFZuo9LXowx3Knto-BsjOAOHZMZDtj7=s3882" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2183" data-original-width="3882" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg8wdIdtI01EbZuJG-KKnbIa4OGGspK3-JeLYpicueYrFPUBalriBjvLTJdAZaEpy7jeDGkhp0pKGbbmfdqzeuJpNcK6OnQyzAIo79Dg-qhmn5qZ8l3e8GksnVbRXtPGSIcziNifelIh7584c2vDJfeAcZOpvFZuo9LXowx3Knto-BsjOAOHZMZDtj7=w640-h360" title="Salinas de Janubio, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Salinas de Janubio</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><b>MIRADOR DEL RIO</b></div><div>A Lanzarote non mancano di certo i punti panoramici, Mirador del Rio è nell'estremo nord dell'isola ed è uno dei più scenografici, soprattutto se ci arrivate percorrendo la strada che corre quasi a strapiombo sulla costa. È sempre la LZ-202 ma ad un certo punto c'è un bivio, le strade hanno lo stesso nome ma quella che sale verso sinistra è la più spettacolare, se non avete paura di incrociare auto che scendono (dato che è abbastanza stretta).</div><div><br /></div><div>Il Mirador del Rio è una costruzione sul punto più alto, ma non è necessario pagare l'ingresso per ammirare il panorama. Da qui si vede la Graciosa, la piccola isola vicina a Lanzarote che si può raggiungere in traghetto.</div><div><br /></div><div>A proposito di punti panoramici, c'è n'è uno meno famoso ma altrettanto splendido, specialmente al tramonto: <b>Mirador de Eremita de las Nieves</b>, vicino a Famara. Sulla LZ-10 c'è un piccolo cartello che indica la strada sterrata che porta a questo Mirador dove ho visto uno dei tramonti più belli, nonostante le nuvole e il vento gelido.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJrPcHZ3FPkwesbAswTMXYykof7_l5s8jNPUjUhaHWk97JWRkbhsShPecdMAMhlua2dPdqjHNF7xV5n7Y767lapnNqmMofeptlUs4m1vHRNAZgwhldPSZfFOKuqC7EQOEB4SOOo497m67NvGLCg5dl-Y_t6ya-JZroIv7FKc5Uuz7w2CJHnrSZGwbl=s4032" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJrPcHZ3FPkwesbAswTMXYykof7_l5s8jNPUjUhaHWk97JWRkbhsShPecdMAMhlua2dPdqjHNF7xV5n7Y767lapnNqmMofeptlUs4m1vHRNAZgwhldPSZfFOKuqC7EQOEB4SOOo497m67NvGLCg5dl-Y_t6ya-JZroIv7FKc5Uuz7w2CJHnrSZGwbl=w640-h360" title="Mirador de la Neive, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mirador de Eremita de las Nieves </td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEivDfDAhQjSloKC9hguZ9wqJ7EzKU8DsFLcOXttEoxrmU4iGzHQNyp8p9_HwbvNQ0AFyYF1Zrsy5dSydX5NYHma3QxvDQRwU8mxntx__zA_s9VFp4GBwqLiprl5_nCInvGnTL2woQz1wYC2bXde_RQTiZ0xsBSrb2Ua80n4WtH2m55d_6y_3qpGxqrN=s4032" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEivDfDAhQjSloKC9hguZ9wqJ7EzKU8DsFLcOXttEoxrmU4iGzHQNyp8p9_HwbvNQ0AFyYF1Zrsy5dSydX5NYHma3QxvDQRwU8mxntx__zA_s9VFp4GBwqLiprl5_nCInvGnTL2woQz1wYC2bXde_RQTiZ0xsBSrb2Ua80n4WtH2m55d_6y_3qpGxqrN=w640-h360" title="Mirador del Rio, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mirador del Rio </td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><b>CUEVA DE LOS VERDES</b></div><div>Una grotta formata dopo l'eruzione del vulcano la Corona, composta da due gallerie sovrapposte con passaggi abbastanza disagevoli in alcuni punti (attenzione alla testa e a non scivolare!). Si visita esclusivamente con una guida, a gruppi di circa 20 persone. Merita una visita per i colori e le illusioni ottiche generate dalle forme particolari delle grotte, ma ammetto di aver optato per questa visita solo perché il tempo, quella mattina, non era dei migliori.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEge0qGX7eCCdBOUzOJA44yXPYXZeI_cmjs7lbmxknf2eFe5MjizJpMuecv1gNV_k_2YFjSPD39DWkk3s11yeUw46V3J2OlzvF995Bfyrd4KPSQWl0_Eoyq3vbYXwIL_Ifgz9dqjHzczq61G7fRTsebBbLyfRhQArxZayoMTc8UUxnqGPUwsEKml2I4V=s4032" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="2268" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEge0qGX7eCCdBOUzOJA44yXPYXZeI_cmjs7lbmxknf2eFe5MjizJpMuecv1gNV_k_2YFjSPD39DWkk3s11yeUw46V3J2OlzvF995Bfyrd4KPSQWl0_Eoyq3vbYXwIL_Ifgz9dqjHzczq61G7fRTsebBbLyfRhQArxZayoMTc8UUxnqGPUwsEKml2I4V=w360-h640" title="Cueva de los Verdes, Lanzarote" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cueva de Los Verdes</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div></div><div><b>PUNTA MUJERES</b></div><div>Piccola e tranquilla località con diverse piscine naturali lungo la costa. C'è anche una casa particolare, casa Carmelina, piena di decorazioni e piante.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgbskeusFn7JHz02uAJXIiezdA-x9wkVLiPqn3jK2nQA0SrEND1Wy2vRnrNHIrfbcAR5i4yjxgpXGrxYjYNe9PHZaM-WbIF_sVlGeuFXjyPS-yQoIKXuYBnL5eqE0qABUXuGLgsLHz4hsLxeN-Puqz71KviWFkpP-iUXdHUxErfP24ZuhoV_i3elQ8o=s4608" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgbskeusFn7JHz02uAJXIiezdA-x9wkVLiPqn3jK2nQA0SrEND1Wy2vRnrNHIrfbcAR5i4yjxgpXGrxYjYNe9PHZaM-WbIF_sVlGeuFXjyPS-yQoIKXuYBnL5eqE0qABUXuGLgsLHz4hsLxeN-Puqz71KviWFkpP-iUXdHUxErfP24ZuhoV_i3elQ8o=w640-h360" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Punta Mujeres <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><br /><a href="https://1.bp.blogspot.com/-bsf410p5GpY/YZubUQgHh0I/AAAAAAABF04/Cf5OaSARRGcv2GZOAkxIwNZnCgyrvE8YQCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_7.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-bsf410p5GpY/YZubUQgHh0I/AAAAAAABF04/Cf5OaSARRGcv2GZOAkxIwNZnCgyrvE8YQCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_7.jpg" title="Ounta Mujeres, Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Punta Mujeres </td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><h2 style="text-align: left;">
<a name="quarto">Dove mangiare a Lanzarote</a></h2><div>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><br /></div><div>Devo dire che ho mangiato male solo la prima sera, perché eravamo stanche e vicino casa c'erano pochi posti aperti (e invitanti). Oltretutto gli orari degli esercizi commerciali a Lanzarote sono parecchio strani, i locali nella via pedonale ad esempio la sera sono chiusi. Non sapendolo ci siamo sedute e abbiamo ordinato, per poi scoprire che da lì a pochi minuti avrebbero chiuso baracche e burattini. Se il cameriere ce l'avesse detto mi sarei risparmiata la peggiore frittura di calamari della storia.</div><div><br /></div><div>Archiviata la prima, deludente, cena, il resto del viaggio è stata una perfetta escalation di gusti e sapori locali. Ho apprezzato tutto, dalle tapas alla carne, al pesce, piatti davvero abbondanti, buoni, e ben presentati. </div><div><br /></div><div>Per la serie "riesco a incontrare gente che conosco ovunque" sono persino capitata, per puro caso, nel ristorante dove lavora un mio vecchio amico che abita a Lanzarote da 15 anni!</div><div><br /></div><div>Come sempre consiglio di provare i piatti locali, anche quelli dal nome strano, perché sono quasi sempre una garanzia, Occhio alle quantità, in quella che per loro è una porzione singola ci si mangia spesso abbondantemente in due, e chiedete sempre il pane con le salse, ogni località ha le sue e sono tutte ottime (se amate l'aglio).</div><div><br /></div><div>Un po' di indirizzi da segnalare, se vi trovate in zona e avete fame:</div><div><b><br /></b></div><div><b><a href="https://miradordelassalinas.dtouch.es/#/" target="_blank">Mirador de las Salinas</a></b> (l'ho già nominato ma lo metto anche qui)</div><div>Sulla LZ-703, la strada che porta alle saline e alla spiaggia di sabbia nera vulcanica. È l'unico ristorante, quindi non potete sbagliare. Ha una splendida terrazza, i piatti sono deliziosi, abbondanti e presentati con cura. </div><div>Abbiamo preso i gamberoni al sale, paella e il guanciale di maiale nero delle Canarie, oltre a un dessert buonissimo con fragole di Lanzarote. </div><div><br /></div><div><b>Restaurante la Maresia</b></div><div>Calle la Quemadita 18, Orsola</div><div>Pranzo più che ottimo, con porzioni esagerate e prezzi davvero economici. Abbiamo preso crocchette miste, tonno scottato e grigliata mista di pesce (una porzione che abbiamo finito a fatica in tre), Se capitate in questo posto chiedete di Tito e ditegli che lo saluta Simona del Velvet!</div><div><b><br /></b></div><div><b><a href="https://www.lapuntillacomidas.es/" target="_blank">La Puntilla</a></b></div><div>Arrecife, sul porto vecchio, alle spalle della Chiesa San Gines. Il posto è davvero carino e i piatti sono buoni, peccato per il servizio estremamente lento e poco attento ai clienti occasionali. Devo però ammettere che il filetto di manzo con formaggio caramellato era davvero spettacolare. Prezzi sopra la media, che giustificano la qualità ma non il servizio (due ore per un piatto è inaccettabile secondo me).</div><div></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-GazqtyNghTo/YZubhCVogeI/AAAAAAABF1E/hm-hHj4INokt0et-iPMQXdhAVpkPkzJNgCLcBGAsYHQ/s2046/Lanzarote_19.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-GazqtyNghTo/YZubhCVogeI/AAAAAAABF1E/hm-hHj4INokt0et-iPMQXdhAVpkPkzJNgCLcBGAsYHQ/w640-h640/Lanzarote_19.jpg" title="Specialità culinarie di Lanzarote" width="640" /></a></div><a name="quinto"><br /></a><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-nRnC6WjW6RI/YZubSpdmFDI/AAAAAAABF0c/zMqp1yd_Zv8gpfuvpWI1ZIduK3e3ioQqwCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_12.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-nRnC6WjW6RI/YZubSpdmFDI/AAAAAAABF0c/zMqp1yd_Zv8gpfuvpWI1ZIduK3e3ioQqwCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_12.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lanzarote <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Nu--3GD8xPw/YZubRokmAoI/AAAAAAABF0U/xOFlkHJkaf4fnvg6LuieljlUVHM-8RxVwCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_11.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-Nu--3GD8xPw/YZubRokmAoI/AAAAAAABF0U/xOFlkHJkaf4fnvg6LuieljlUVHM-8RxVwCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_11.jpg" title="Lanzarote" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lanzarote </td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></div><div><a name="quinto"><br /></a></div><h2 style="text-align: left;"><a name="quinto">Souvenir da Lanzarote</a> </h2><div><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/12/lanzarote-in-4-giorni.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br />
<a name"quinto"><br /></a>
</div></div><div><br /></div><div>Troverete praticamente ovunque negozi dedicati all'aloe, spesso indicati come musei LANZALOE, dove si possono comprare prodotti locali come creme e burrocacao. Ci sono anche diverse botteghe artigianali con oggetti originali molto carini, dalle stampe alle cartoline con illustrazioni dei posti più famosi dell'isola. </div><div><br /></div><div>Nei negozi di souvenir si trovano calamite con mini cactus (vivi), pietre laviche per la cura dei piedi, magliette e felpe con i simboli di Lanzarote e confezioni di sale.</div><div><br /></div><div>I supermercati sono il posto migliore per acquistare le salse piccanti (nei formati mignon, così le potete portare tranquillamente nel bagaglio a mano), peccato invece per i vini locali e le birre artigianali, che nel bagaglio a mano non si possono portare. Le ritroverete al duty free in aeroporto (a prezzi raddoppiati) dove ci sono tanti negozi davvero carini. Io ho rinunciato al vino, ma ho preso una confezione di birre che avevo assaggiato e mi erano piaciute.</div><div><br /></div><div>Il souvenir più bello è comunque il ricordo di questo bellissimo viaggio, di cui conservo una marea di foto, video e immagini stampate nella memoria.</div><div><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-DzTUa4t9lpI/YZubr0ukglI/AAAAAAABF1k/EZ2Q7vM_CWU9I4NHfRSL9Zre1WqgBLXHwCLcBGAsYHQ/s2047/Lanzarote_18.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2047" data-original-width="2047" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-DzTUa4t9lpI/YZubr0ukglI/AAAAAAABF1k/EZ2Q7vM_CWU9I4NHfRSL9Zre1WqgBLXHwCLcBGAsYHQ/w640-h640/Lanzarote_18.jpg" title="Lanzarote souvenir" width="640" /></a></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-SRNlgPKLsig/YZub9CJGN7I/AAAAAAABF2A/T1dJz0RAtkowsD7-Esa1zENPF5VsjoVbgCLcBGAsYHQ/s2046/Lanzarote_17.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-SRNlgPKLsig/YZub9CJGN7I/AAAAAAABF2A/T1dJz0RAtkowsD7-Esa1zENPF5VsjoVbgCLcBGAsYHQ/w640-h640/Lanzarote_17.jpg" title="Lanzarote vini" width="640" /></a></span><div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JrFteLTAsDk/YZubr0W2rTI/AAAAAAABF1g/Q8We0wjLalM54ZLCQvwYL60KORhD1LvHwCLcBGAsYHQ/s2048/Lanzarote_14.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-JrFteLTAsDk/YZubr0W2rTI/AAAAAAABF1g/Q8We0wjLalM54ZLCQvwYL60KORhD1LvHwCLcBGAsYHQ/w640-h360/Lanzarote_14.jpg" title="Arcobaleno Lanzarote" width="640" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #0000ee;"><u><br /></u></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #0000ee;"><u><br /></u></span></div><br /><div style="text-align: center;"><iframe height="480" src="https://www.google.com/maps/d/embed?mid=1EgMZ5hPS8SVg38sKKnpI8NzpKmZPT8Pe&ehbc=2E312F" width="640"></iframe></div>
</div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-56827095534663671742021-11-15T18:07:00.004+01:002021-11-15T18:11:09.937+01:00Una settimana in Grecia, tra benessere e disagio<p>Sto già pensando a Natale e non ho ancora raccontato niente della mia settimana estiva in Grecia, e lo so che siete lì che vi disperate per questa imperdonabile mancanza. Prima di raccontare <i>tutto tutto tutto</i> devo fare però una premessa banale ma doverosa. </p><p>Spesso la compagnia è il valore aggiunto di una vacanza, ma a volte è una rovina. Archiviando questa splendida estate posso dire che ho scoperto l'acqua calda: i compagni d'avventura vanno selezionati con cura.</p><p style="text-align: left;">
<a name="inizio"></a></p>
<br />
<ul style="text-align: left;">
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#primo"><b>Viaggiare in Grecia</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#secondo"><b>Cosa vedere ad Alonissos </b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#terzo"><b>Cosa mangiare ad Alonissos</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#quarto"><b>Retroscena del viaggio, tra benessere e disagio</b></a></li>
<li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#quinto"><b>Consigli pratici per un viaggio ad Alonissos</b></a></li>
</ul>
<p style="text-align: left;"><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-dzHP7dG1ZMA/YWVUj8EU7DI/AAAAAAABEGo/cMU-nKASaFUPDXj9R_frhzXqjiGsRndEwCLcBGAsYHQ/s2048/20210805_184019.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Sporadi" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-dzHP7dG1ZMA/YWVUj8EU7DI/AAAAAAABEGo/cMU-nKASaFUPDXj9R_frhzXqjiGsRndEwCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210805_184019.jpg" title="Sporadi" width="640" /></a></div><h2 style="text-align: left;"><a name="primo">Viaggiare in Grecia</a></h2><h3 style="text-align: left;">Tutto quel che serve per entrare in territorio greco ai tempi del Covid</h3><p></p><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br />
<p>A breve, si spera, cambierà tutto, ma al momento per entrare in Grecia occorre avere il Green Pass (con vaccinazione completa da almeno due settimane) oppure il tampone, e bisogna compilare il PLF e un questionario sul mio stato di salute. Ogni Paese ha la propria burocrazia, prima di organizzare qualsiasi viaggio controllate il sito <a href="http://www.viaggiaresicuri.it/country/GRC" target="_blank">Viaggiare Sicuri </a>e leggete bene la scheda dello Stato in cui volete andare. </p><p><span></span></p><a name='more'></a>L'aeroporto di Torino è piccolo, siamo arrivati con largo anticipo (troppo anticipo) e la coda ai controlli si è smaltita velocemente nonostante fosse la settimana centrale di agosto. <p></p><p>Abbiamo volato da Torino Caselle a <b>Skiathos</b>, la principale isola delle Sporadi, che ha una delle piste più corte del mondo (con un atterraggio da 10 e lode, applauso e bacio accademico). Compagnia aerea Volotea, di cui avevo letto peste e corna prima di partire ma che nel mio caso è stata promossa a pieni voti nonostante un leggero ritardo sull'orario di partenza.</p><p>All'arrivo ci hanno controllato i documenti, a qualcuno è stato fatto il tampone, e appena usciti dall'aeroporto siamo stati accolti da 30 gradi (percepiti 45). Fortunatamente la proprietaria del nostro B&B è venuta a prenderci in macchina, altrimenti ci saremmo sciolti come le meduse sulla sabbia.</p><p>La nostra meta è <b>Alonissos</b>, ma per comodità abbiamo passato a Skiathos una notte all'arrivo (Studio LaLu, carinissimo) e una notte a fine viaggio prima di rientrare in Italia (Penzion Eliza, gran bell'appartamento con tre stanze e balcone). Ad Alonissos eravamo ospiti a casa di un amico (gran bella casa che in estate è su Airbnb).</p><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-qaTyhkdnRWc/YWVUkX3b4GI/AAAAAAABEGs/kRuMVWOeplIWEJg8XzzgoWBalTLR8fr5ACLcBGAsYHQ/s2048/20210806_160249.jpg"><img alt="alonissos tsoukalia" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-qaTyhkdnRWc/YWVUkX3b4GI/AAAAAAABEGs/kRuMVWOeplIWEJg8XzzgoWBalTLR8fr5ACLcBGAsYHQ/w640-h360/20210806_160249.jpg" width="640" /></a></div><h2 style="text-align: left;"><a name="secondo">Cosa vedere ad Alonissos</a></h2><h3 style="text-align: left;">Racconto tragicomico della mia settimana greca</h3><p></p>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><p>Eravamo in tre. Una sorta di <i>Grazia Graziella e Graziealcazzo</i> in salsa tzatziki (o se preferite <i>Mimì Cocò e Cacamucazz</i>). Oltre a quella santa donna della <a href="https://viaggiandomeno.blogspot.com/" target="_blank">Poison</a> c'era un terzo compagno di viaggio che per gentilezza chiamerò BagnoSchiuma, abbreviato BS.</p><p>La prima notte l'abbiamo trascorsa a Skiathos, in un posto davvero carino con due camere separate e angolo cottura, proprio di fronte ad un tennis club dove basta ordinare qualcosa per avere accesso libero a lettini e piscina. La birretta di inizio vacanza ha sempre il sapore della felicità, se poi ti viene servita da uno splendore di ragazzo chiamato Yanis prende il gusto della vittoria.</p><p>Tutto questo poltrire fa venire fame, ma prima di cercare un ristorante facciamo un piccolo aperitivo in un posto molto scenografico (e caro come il fuoco) sul porto vecchio di Skiathos. A cena andiamo invece sul lungomare, in un ristorante con vista panoramica dove io prendo un delizioso cosciotto d'agnello e la Poison una muossaka (BS non merita menzioni, dato che ha ordinato spaghetti bolognese).</p><p>Devo fare un <i>mea culpa</i>, ho voluto a tutti i costi il vino rosso, che essendo a temperatura ambiente sfiorava i 50°. Ho imparato la lezione, in Grecia si bene vino bianco ghiacciato, che per il vin brulé bisogna aspettare ancora qualche mese.</p><p>La mattina seguente abbiamo preso il traghetto per Alonissos, dove abbiamo trascorso cinque giorni a casa di Fra. Ancora prima di salire sul traghetto ci è venuto il dubbio che BS non avesse capito come funziona quando si viaggia insieme, e a posteriori mi pento di non aver messo in chiaro subito cose che per me sono scontate. Tipo che se io anticipo i soldi per l'albergo o per la cena non sto offrendo, ma sto, appunto, anticipando. Infatti è finita come quando inizi a giocare a Risiko senza aver chiarito prima le regole ed è rissa perché qualcuno capisce sempre <i>cazzi per mazzi</i>.</p><p>Comunque.</p><p>Da Skiathos ad Alonissos ci vogliono due ore in traghetto, un'ora in aliscafo. Il viaggio è piacevole, soprattutto se quando arrivi a destinazione c'è un amico che ti aspetta. Neanche il tempo di acclimatarmi che sto sfrecciando su un motorino scassato per andare a ritirare la macchina a noleggio. Una inutile Panda che in salita non va avanti mentre sono da sola, immaginate in tre. Ma soprattutto immaginate in tre, di notte col buio pesto, andando a memoria e a caso per tornare a casa dopo neanche mezza giornata sull'isola. Che è vero, Alonissos la conosco perché ci sono già stata, ma è successo 12 anni fa e all'epoca non ero io a guidare.</p><p>Lasciando stare i particolari, Alonissos è un'isola che offre diverse spiagge, panorami da cartolina, un clima stupendo e due zone decisamente diverse paesaggisticamente parlando. A sud colline morbide e coste rocciose che portano a deliziose spiagge, a nord strade sterrate e tratti più montuosi che portano alla zona più selvaggia e meno frequentata.</p><p>Per girare l'isola è fondamentale avere un mezzo (l'auto costa circa € 40 al giorno in alta stagione, e la benzina ha costi esagerati) perché ci sono degli autobus ma passano sporadicamente. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-l0naMCNqa9w/YWVUkb38WqI/AAAAAAABEGw/yRFKE8qHknUTny59JQD_Q9EATvmZ1vZ3wCLcBGAsYHQ/s2048/20210806_171715.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Alonissos" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-l0naMCNqa9w/YWVUkb38WqI/AAAAAAABEGw/yRFKE8qHknUTny59JQD_Q9EATvmZ1vZ3wCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210806_171715.jpg" width="640" /></a></div><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-h4rRYIDx7Us/YWVUmSBcxAI/AAAAAAABEHM/c_hqArHaEgUIh4V3gNHqXcKKuadN7w92wCLcBGAsYHQ/s2048/20210808_180714.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Alonissos" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-h4rRYIDx7Us/YWVUmSBcxAI/AAAAAAABEHM/c_hqArHaEgUIh4V3gNHqXcKKuadN7w92wCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210808_180714.jpg" width="640" /></a></div></b><h3 style="text-align: left;"><b><br /></b></h3><h3 style="text-align: left;"><b>I posti più belli di Alonissos secondo me:</b></h3><p></p><p>- <b>Tsoukalia</b>, una spiaggia di sassi con un vecchio mulino e un piccolo chiosco dove ho assaggiato il migliore tzatziki dell'isola</p><p>- <b>Kokkinocastro</b>, la spiaggia più scenografica, una baia circondata da una meravigliosa scogliera rossa</p><p>- <b>Tzortzi Gialos</b>, non tanto per la spiaggia, che è minuscola, ma per il ristorante dove ho mangiato la migliore frittura di calamari della storia</p><p>- l<b>a vecchia città di Alonissos</b>, un luogo delizioso da visitare in ogni momento della giornata. La mattina presto, quando si trova facilmente parcheggio, in giro c'è pochissima gente e i colori delle case, del mare del cielo, si fondono poeticamente con i rari profumi di caffè dei pochi posti aperti dove fare colazione riempiendosi gli occhi di azzurro. Di pomeriggio, quando le vie si animano ed è bello passeggiare cercando un souvenir. Di sera, quando è tutta illuminata e arrivano le orde di locali e turisti, tutti i ristoranti sono aperti (e trovare parcheggio è quasi impossibile).<br />Mi aspettavo di trovare gatti ovunque, ma ho saputo che da qualche anno è iniziata una campagna di sterilizzazione per contenere il numero - diventato insostenibile dicono - di felini, e il risultato è che ne sono rimasti pochissimi.</p><p>- <b>Gerakas</b>, nell'estremo nord dell'isola, uno dei posti meno turistici dell'isola e forse il più bello e più genuino. Dove ho bevuto un terribile caffè greco (assomiglia a quello turco ma peggio) passando un pomeriggio così fitto di chiacchiere con la Poison che ci siamo persino dimenticate di fare il bagno nelle acque trasparenti della spiaggia protetta dal molo. </p><p>Per la cronaca, il mare, ad Alonissos, è bello ovunque.</p><p>Vicino a Gerakas c'è una zona quasi completamente disabitata, accessibile tramite una impervia e disastrata strada dove ho temuto seriamente di scassare la Panda pur andando a passo di lumaca, che porta ad un punto panoramico da cui ho visto uno dei tramonti più belli. </p><p>- <b>Megalo Mourtias</b>, la comfort beach. Come spiaggia non è sicuramente la più bella, ma ci sono i lettini più comodi, il bar più bello, il ristorante più scenografico. Tra l'altro, si paga solo cinque euro per due lettini e un ombrellone, e il birrozzo da 66 costa 4 euro. Benessere super economico.</p><p>- <b>Votsi</b>, il porto dove ogni tramonto è uno spettacolo, soprattutto se ti concedi una cena da <a href="https://www.instagram.com/dendrolimano/" target="_blank">Dendrolimano</a>.</p><p>- <b>Patitiri</b>, il porto principale, con viuzze carucce e localini vista mare. Le barche per le escursioni giornaliere e i traghetti per Skopelos (la terza isola principale delle Sporadi) partono da qui.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RcZtRQ0qBzg/YWVUlUwBmqI/AAAAAAABEHA/Okucpz-1f7o-lNcIV5JjEQnLzRYTS9elACLcBGAsYHQ/s2048/20210807_195944.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Alonissos" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-RcZtRQ0qBzg/YWVUlUwBmqI/AAAAAAABEHA/Okucpz-1f7o-lNcIV5JjEQnLzRYTS9elACLcBGAsYHQ/w640-h360/20210807_195944.jpg" title="Votsi" width="640" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-WR3xQvgQtEU/YWVUm4MgifI/AAAAAAABEHU/tUJGKxDq-XkNkcBi9ED5I-kzxnV56J2GwCLcBGAsYHQ/s2048/20210809_191641.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Alonissos" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-WR3xQvgQtEU/YWVUm4MgifI/AAAAAAABEHU/tUJGKxDq-XkNkcBi9ED5I-kzxnV56J2GwCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210809_191641.jpg" title="Alonissos" width="640" /></a></div><h2 style="text-align: left;"><a name="terzo">Cosa mangiare ad Alonissos</a></h2><h3 style="text-align: left;">Della serie "Come so' ste olive? So' greche"</h3><p></p>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><p>Se posso dare un consiglio, ma se leggete questo blog non ce n'è bisogno, non fate come BS e sperimentate, siete in Grecia, <i>magnate</i> roba greca. Come in tutti posti del mondo, ci sono ristoranti ottimi e ristoranti così così, ma la cucina greca è indubbiamente ottima.</p><p>Ho adorato i dolmadés, involtini di carne nella foglia di vite, il mossakà, una specie di lasagna con le melanzane, lo tzatziki e la feta. La carne è ottima (ho mangiato un capretto delizioso, con tutti i sensi di colpa annessi e connessi, dato che al nord <i>le caprette ti fanno ciao </i>sul ciglio della strada) ma se leggete "souvlaki" di fianco al nome di un piatto andate sul sicuro, perché è un tipo di cottura spettacolare al forno con patate e verdure.</p><p>Capitolo caffè, parliamone. Il <b>caffè greco</b> è una <b>bevand</b>a, non è caffè. Quello che chiamano <i>caffè e basta</i> nemmeno, ma sarò strana io. Se chiedete un <i>espresso</i> forse, e dico forse, avrete fortuna, ma preparatevi, è una delle poche cose, dopo la benzina, ad essere davvero cara. Per capirci, un espresso al bar costa € 2.50, che a sto punto con € 3 prendo una birra e sono più contenta. </p><p>Uno dei pochi posti dove ho trovato un espresso decente a un prezzo umano è alla bakery di Patitiri, dove la commessa scorbutica è compresa nel prezzo. Tra l'altro l'unico posto dove non sono stata trattata con gentilezza, perché in giro per l'isola ho solo ricevuto sorrisi. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5JfAeXFjRi4/YWVUlF6ovVI/AAAAAAABEG4/YNT-DHgaKH0qu6pWHkIPKRLdI5P1jHw3wCLcBGAsYHQ/s2048/20210807_102630.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Alonissos" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-5JfAeXFjRi4/YWVUlF6ovVI/AAAAAAABEG4/YNT-DHgaKH0qu6pWHkIPKRLdI5P1jHw3wCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210807_102630.jpg" title="Alonissos città vecchia" width="640" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5JfAeXFjRi4/YWVUlF6ovVI/AAAAAAABEG4/YNT-DHgaKH0qu6pWHkIPKRLdI5P1jHw3wCLcBGAsYHQ/s2048/20210807_102630.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://1.bp.blogspot.com/-LwgtPQy_fUo/YWVUmoUxZII/AAAAAAABEHQ/WHOi2qOWVP4VpjkSPYCJYOpkrjPuZ6b_QCLcBGAsYHQ/s2048/20210809_141259.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Alonissos" border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-LwgtPQy_fUo/YWVUmoUxZII/AAAAAAABEHQ/WHOi2qOWVP4VpjkSPYCJYOpkrjPuZ6b_QCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210809_141259.jpg" title="Kokkinocastro" width="640" /></a></div></div><h2 style="text-align: left;"><a name="quarto">Di quanto è bello viaggiare insieme, se sai viaggiare</a></h2><h3 style="text-align: left;">Retroscena del viaggio, tra benessere e disagio</h3><p></p>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><p>Di quanto sono felice di aver conosciuto la Poison, tramite blog prima e di persona poi, credo di averlo già detto più di una volta in questo blog. Sono partita con lei ad occhi chiusi, e questo viaggio ha confermato la nostra sintonia. </p><p>E poi la Poison mi fa scassare dal ridere.<br />C'è stato un momento, tipo al sesto chilometro di sterrato a Gerakas (che chiamarlo sterrato non rende l'idea di quell'ammasso infinito di sassi deformi enormi e appuntiti su cui stavo cercando di non sfracellare noi e l'urfida Panda) in cui mi sono dovuta fermare in preda alla ridarola potente perché lei ha fatto una battuta. <br />Un pomeriggio eravamo a Patitiri a fare la spesa e quando saliamo in macchina metto la retro, mi prende un crampo fulmineo al piede, la Panda si spegne di botto e avendo già inserito la marcia fa un preoccupante balzo avanti (avevo parcheggiato a strapiombo sul porto). Mentre un po' mi spavento e un po' mi lamento per il dolore lei, candidamente, ride. </p><p>Mi sono trovata benissimo con Fra, nonostante da lui ci fossero altri ospiti non del tutto finiti (gente esaurita e dove trovarla). I tramonti dal suo terrazzo sono stati una favola, e mi sono sentita a casa.<br /></p><p>Capitolo a parte per BS, che non solo è partito con pochissimi soldi (l'ho scoperto quando ormai li aveva finiti, e quando l'ho scoperto invece di buttarsi a pietà mi ha insultata pesantemente), si è pure comportato male, e poi no, una settimana senza farsi una doccia non è tollerabile. Non voglio infierire, penso si sia reso conto di aver buttato via l'occasione di fare una bella vacanza e la mia amicizia. Allo scontro ho comunque preferito l'indifferenza, e alla fine (senza di lui) ci siamo davvero divertite.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ACDkghD94vc/YWVUki8VzsI/AAAAAAABEG0/RkxIubysf0QfZpbpHRnv1Rt5OHeSc5PjACLcBGAsYHQ/s2048/20210807_083021.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-ACDkghD94vc/YWVUki8VzsI/AAAAAAABEG0/RkxIubysf0QfZpbpHRnv1Rt5OHeSc5PjACLcBGAsYHQ/w640-h360/20210807_083021.jpg" width="640" /></a></div><p></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-xFoA7iH5NzY/YWVUlU4qJVI/AAAAAAABEG8/HFT175XjwVEqUU5Q12imYXQar9Rj0kj8ACLcBGAsYHQ/s2048/20210807_124610.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-xFoA7iH5NzY/YWVUlU4qJVI/AAAAAAABEG8/HFT175XjwVEqUU5Q12imYXQar9Rj0kj8ACLcBGAsYHQ/w640-h360/20210807_124610.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><h2 style="clear: both; text-align: left;"><a name="quinto">Consigli pratici per un viaggio ad Alonissos</a></h2>
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/11/alonissos2021.html#inizio">Torna all'inizio</a></span><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">L'isola è piccolina, cinque giorni sono sufficienti per visitarla in lungo e in largo, sette giorni sono perfetti se volete abbinare alle visite un po' di relax.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Avendo qualche giorno in più si possono abbinare alcuni giorni a Skiathos e a Skopelos, le altre due isole principali delle Sporadi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">In estate ci sono voli diretti per Skiathos, le altre isole sono raggiungibili in traghetto. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Skiathos è più economica rispetto ad Alonissos, c'è più offerta turistica e per affittare un mezzo di trasporto basta andare vicino al porto. Per Alonissos invece, specialmente ad agosto, conviene prenotare in anticipo l'auto e il traghetto, soprattutto se avete pochi giorni a disposizione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Dove dormire a Skiathos:</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://www.booking.com/hotel/gr/studios-lalu.it.html" target="_blank">Studios Lalu<br /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ammoudia Area, Città di Skiathos, 37002, Grecia</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Mini appartamento con due camere con un giardino molto carino. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://www.booking.com/hotel/gr/pension-eliza.it.html?label=gog235jc-1DCAsoXEIMc3R1ZGlvcy1sYWx1SBRYA2hxiAEBmAEUuAEGyAEM2AED6AEB-AECiAIBqAIDuAKji8qMBsACAdICJDk4OGQ1MDI5LTViOWQtNGM2MC1iY2NkLTk5ZGZjNGYwYWFlONgCBOACAQ&sid=548abc3a9048a95ae4a445d408df238b&aid=356980&ucfs=1&arphpl=1&dest_id=-828369&dest_type=city&group_adults=2&req_adults=2&no_rooms=1&group_children=0&req_children=0&hpos=0&hapos=0&sr_order=popularity&srpvid=32be717b87bc000d&srepoch=1636992505&from=searchresults#hotelTmpl" target="_blank">Pension Eliza </a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ksanemou 11, Città di Skiathos, 37002, Grecia</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Appartamento con tre camere e balcone, vicino al centro e al porto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Dove dormire ad Alonissos:</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Patitiri e Votsi offrono più scelta per quanto riguarda negozi, ristoranti e minimarket, se preferite un soggiorno di relax al mare cercate invece una sistemazione a <a href="https://www.booking.com/hotel/gr/marpunta.it.html?aid=356980;label=gog235jc-1DEgxkaXNjb3ZlcmNpdHkoXEIIc2tpYXRob3NIFFgDaHGIAQGYARS4AQbIAQzYAQPoAQH4AQOIAgGoAgO4Ao6KyowGwAIB0gIkNGVhNTVjMWUtMzA3OS00MWI2LTk4ZDgtMDQ4MjYzMDE1ZTdk2AIE4AIB;sid=548abc3a9048a95ae4a445d408df238b;dest_id=-825758;dest_type=city;dist=0;group_adults=2;group_children=0;hapos=0;hpos=0;no_rooms=1;req_adults=2;req_children=0;room1=A%2CA;sb_price_type=total;sr_order=popularity;srepoch=1636992798;srpvid=faf3720edb7b0050;type=total;ucfs=1;sig=v1BLQMxj-6&#hotelTmpl" target="_blank">Marpunta</a>. La città vecchia è la più animata sia di giorno che di sera, ma per muovervi verso le spiagge è necessario un mezzo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><br />
<iframe height="480" src="https://www.google.com/maps/d/embed?mid=11HepZEHjt8dlIvWO0rUqmttvj91w6UrG" width="640"></iframe>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com145V9P+MW Alonnisos, Grecia39.169126299999988 23.887267138.742022564368092 23.33795069375 39.596230035631883 24.43658350625tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-5188354289123088762021-08-15T17:08:00.001+02:002021-08-15T17:08:51.646+02:00Cronache estive #4 (Il mio week-end in Spagna)<p>Ho fatto i calcoli, ed esattamente 14 giorni dopo la seconda dose di vaccino sono su un volo per la Spagna, da sola. L'aeroporto di Caselle non è mai stato troppo trafficato, figuratevi adesso. Dato che nei giorni scorsi ci sono state diverse persone che si sono presentate senza i necessari documenti per andare all'estero (i famosi passeggeri bloccati perché non avevano il PLF, informarsi crea fastidio e disagio, si sa) Ryanair mi ha fatto terrorismo psicologico prima della partenza. Una mail al giorno. Ce li hai i documenti in regola? Hai controllato bene? Sei sicura? Sicura sicura? Controlla bene, poi non dire che non ti abbiamo avvertita. Ogni giorno così per una settimana.</p><p>Mi sveglio di colpo la mattina della partenza con uno strano suono inquietante ma familiare, la sveglia. In piedi dopo 3 ore scarse di sonno (la sera prima ho pensato bene di fare bisboccia con gli amici perché sono un genio del male) faccio un rapido controllo del <i>celo celo manca</i> per essere sicura di avere tutto nel mio striminzito bagaglio a mano:</p><p>Plf per la Spagna, <i>celo </i>✓ <br />Travel Healt Certificate, <i>celo </i>✓<br />Green Pass, <i>celo</i> ✓<br />Passaporto, <i>celo</i> ✓<br />Telefono con check in già fatto, <i>celo</i> ✓</p><p>Arrivo a Caselle due ore prima, come mi ha caldamente consigliato Ryanair, e passo i controlli in cinque minuti, roba che per prendere il caffè al bar ho fatto più coda. Tappa da Tiger per acqua e stupidaggini utilissime (ho preso degli adesivi bellini per l'agendina), e ho aspettato un'ora l'apertura del gate.</p><span><a name='more'></a></span><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-WH4AK338oxc/YRknUSzO3vI/AAAAAAABCpo/P0uX-Y0sXrc-ptdVY7zV_70jwnAxBbopACLcBGAsYHQ/s2048/Spagna_7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-WH4AK338oxc/YRknUSzO3vI/AAAAAAABCpo/P0uX-Y0sXrc-ptdVY7zV_70jwnAxBbopACLcBGAsYHQ/w640-h360/Spagna_7.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La spiaggia di Castillon</td></tr></tbody></table><p><br /></p><p>All'imbarco hanno controllato Green Pass, passaporto e Plf, siamo partiti in orario, e alle 11 ero a Valencia. In aeroporto ho passato il QR code sul lettore e in pochi minuti ero fuori. Ad aspettarmi c'era il mio migliore amico che abita in Spagna da quasi vent'anni (e ancora non ero andata a trovarlo).</p><p>Dei miei tre giorni a Valencia non ho molto da raccontare, anche perché Chry abita a Castillon de la Plana e siccome non lo vedevo da quasi tre anni la mia vacanza si è svolta quasi interamente in spiaggia davanti a una birra ghiacciata a chiacchierare senza sosta.</p><p>A Valencia ci sono stata il giorno successivo, siamo andati in treno alzandoci miracolosamente presto nonostante le poche ore di sonno: la sera prima siamo andati avanti a parlare, ridere e raccontarci cose fino alle due passate (ma tanto stiamo diventando anziani e gli anziani si sa, dormono poco).</p><p>Il treno costa poco e ci mette un'oretta, Valencia è piccolina e in un giorno si vede praticamente tutto, se escludiamo l'acquario e la città delle arti e delle scienze che portano via più tempo. La stazione nord è all'interno di un bel palazzo Art Nouveau, di fianco alla Plaza de Toros, una struttura tipo Colosseo dove fanno le corride, e puntando verso il centro storico incrociamo Plaça de l'Ajuntament dove c'è il municipio. Abbiamo pranzato con tapas e birrette in un localino delizioso in Plaça Redona, Pintxo i Trago, dopo essere stati al Mercato Centrale.</p><p>Proseguendo la visita, andando un po' a caso, siamo arrivati in Plaça de la Reina, dove c'è la Cattedrale, e alle imponenti torri in stile gotico (Torres de Serrans) che facevano parte delle antiche mura della città. La vista da lassù è panoramica e l'ingresso è gratuito. La parte nord del centro è meno patinata e più tranquilla, ci sono un sacco di murales nelle viuzze ed è probabilmente la parte che mi è piaciuta di più, nonostante ci sia poco da vedere.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-EfoLgEaxh50/YRknhcJkRbI/AAAAAAABCps/vyk7mpI3zJgGazt52ENPhBzrkzABmxNBACLcBGAsYHQ/s2048/Spagna_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-EfoLgEaxh50/YRknhcJkRbI/AAAAAAABCps/vyk7mpI3zJgGazt52ENPhBzrkzABmxNBACLcBGAsYHQ/w360-h640/Spagna_1.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Valencia</td></tr></tbody></table><p><br /></p><p>In giro non ci sono molti turisti, nei locali si entra con la mascherina, e le distanze vengono abbastanza rispettate. Ci fermiamo in un pub con i tavolini all'aperto, dove scopro che si può bere solo seduti e si fuma in piedi, a un metro dal tavolo. Se ti confondi e per caso bevi in piedi e fumi seduto sei passibile di multa. Questo vale anche per i locali sulla spiaggia, per fumare ti alzi e vai sotto a un albero, ma non sulla spiaggia, perché non si può nemmeno lì. Questa parte interesserà a pochissimi, lo so, ma ognuno dà le informazioni che ha. Per la cronaca, le sigarette costano meno rispetto all'Italia, e anche la benzina. Bere e mangiare costa più o meno uguale, ma in tre giorni ha mangiato fuori solo due volte quindi non sono attendibile.</p><p>Un'altra cosa bizzarra della Spagna, nello specifico di Castillon: la domenica è tutto chiuso, pure i centri commerciali. Sarà che sono abituata a lavorare la domenica, ma mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando anche da noi i negozi erano chiusi nei giorni festivi e se avevi bisogno di comprare qualcosa, le sigarette per esempio, ti attaccavi al tram. Fare colazione in spiaggia comunque non ha prezzo, lì un bar aperto l'abbiamo trovato, ed è un bel modo di vivere, quando hai il mare a cinque minuti da casa tua.</p><p>Abbiamo anche trovato un bar aperto (Chry oltre ad essere il mio più grande amico è il mio compagno di bevute preferito) e una sala giochi, dove ci siamo sfidati al gioco con i dischetti ad aria, che dalla regia mi dicono si chiami air hockey. La prima partita l'ho vinta io, e non ho fatto in tempo a gongolare che ho perso malamente le due successive. Così ha gongolato lui, dannazione.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RpN5CXFoUa4/YRknyHJcAtI/AAAAAAABCp4/N908VkA575gAO_veD_orYUfEdBG3YX0WwCLcBGAsYHQ/s2048/Spagna_6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-RpN5CXFoUa4/YRknyHJcAtI/AAAAAAABCp4/N908VkA575gAO_veD_orYUfEdBG3YX0WwCLcBGAsYHQ/w640-h360/Spagna_6.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Plaza de la Virgen</td></tr></tbody></table><p><br /></p><p>Tre giorni sono davvero pochi, sono volati via in un amen.</p><p>Con due ore di sonno sul groppone (anche oggi, si dorme domani) ci siamo alzati che era ancora buio. Mi ha accompagnata in aeroporto (un'oretta di macchina), lui è tornato a Castillon a lavorare, io ho preso il volo per Torino. Ai controlli ero un po' sovrappensiero e mentre recuperavo lo zainetto non ho capito cosa mi stava dicendo l'addetta alla sicurezza, forse perché mi parlava in spagnolo. Pensavo di aver lasciato qualche liquido o qualcosa che non andava bene nel bagaglio a mano, invece con un sorrisone mi stava facendo i complimenti per la mia maglietta di Totoro.</p><p>Pensavo di raccontare anche il resto, dato che due giorni dopo sono andata in Grecia, ma siccome sono troppe le cose da raccontare (uuuuh, se ce ne sono!) rimando alla prossima volta. Concludo dicendo che il volo di ritorno è stato tranquillo (quanto mi è mancato volare? TROPPO) e che giunta a Torino sono uscita col mio dPlf in mano ma non me l'ha chiesto nessuno. Non c'erano proprio i controlli, cose che io boh.</p><p>Per chi se lo stesse chiedendo (sempre che ci sia ancora qualcuno che capita su questo blog), il dPlf è il documento da compilare per rientrare in Italia, si scarica dal sito Viaggiare Sicuri, dove si trovano tutte le informazioni e i moduli da compilare per viaggiare in qualsiasi Paese.</p><p>A presto pubblicherò le cronache greche, ci sarà da ridere. <br />Buon Ferragosto a tutti.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-otwWnG6e83E/YRkokZpklCI/AAAAAAABCqA/11m9oOOmDrcGmVZRwmRwlUieOfP-0YQHgCLcBGAsYHQ/s2048/Spagna_8.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-otwWnG6e83E/YRkokZpklCI/AAAAAAABCqA/11m9oOOmDrcGmVZRwmRwlUieOfP-0YQHgCLcBGAsYHQ/w360-h640/Spagna_8.jpg" width="360" /></a></div><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-gshZirekM-I/YRkosJTeIoI/AAAAAAABCqE/DSW0KofivNY4tXO3x_PY1e_meVwloU2HgCLcBGAsYHQ/s2048/Spagna_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-gshZirekM-I/YRkosJTeIoI/AAAAAAABCqE/DSW0KofivNY4tXO3x_PY1e_meVwloU2HgCLcBGAsYHQ/w360-h640/Spagna_3.jpg" width="360" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-65143383769107430342021-07-20T17:14:00.001+02:002021-07-21T15:04:13.745+02:00Cronache estive #3<p>Sarà che ho avuto un sacco di cose da fare, ma il tempo sta volando e il blog è fermo da un sacco di tempo. Dove eravamo rimasti? Racconti in ordine sparso di questa prima parte di estate 2021.</p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">L'estate per me comincia a maggio</span><br /><span style="font-size: medium;">Di compleanni e libri pubblicati</span></h4><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-A88Eq9b4YqA/YPLlgT12oqI/AAAAAAABBpY/nb_PGVgVTvEUwyyRSkpuQuuIWJjiED7MwCLcBGAsYHQ/s2048/20210512_195027.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-A88Eq9b4YqA/YPLlgT12oqI/AAAAAAABBpY/nb_PGVgVTvEUwyyRSkpuQuuIWJjiED7MwCLcBGAsYHQ/w640-h360/20210512_195027.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La mia torta di compleanno</td></tr></tbody></table><br />A maggio le giornate si allungano, inizia a fare caldo, si sente l'estate nell'aria, e io festeggio il mio compleanno. Compleanno che come al solito è durato una settimana, sono sempre molto sobria nei festeggiamenti io. Quest'anno poi sono successe in particolare due cose bellissime. <p></p><p>Dopo due anni è riuscito a tornare a Torino il mio amico che abita in Danimarca, e quando c'è lui la mia vita si trasforma in un intenso week-end da leoni (dieci giorni di follia, ne avevo davvero bisogno).<br />Ho pubblicato la mia prima guida da colorare, il risultato di mesi di fatica amore passione e impegno. Ne ho pubblicate in seguito altre due, l'ultima è uscita ieri, ed è la conclusione - temporanea - di un progetto a cui tengo davvero molto.</p><p>Molte persone mi hanno chiesto come si autopubblica un libro, forse sarebbe utile scriverci un post dettagliato a parte. In breve posso dire che non è facile fare tutto da soli, ma se ci sono riuscita io di sicuro non è impossibile. Quando ho buttato giù la prima bozza ho inviato il pdf ad alcune persone per avere un parere ho ricevuto commenti sinceramente entusiasti sul mio lavoro, e quasi tutti mi hanno consigliato di proporre il libro ad una casa editrice.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><p>Perché allora ho scelto l'autopubblicazione? Primo, perché non ho i numeri per assicurare una vendita importante alla casa editrice, secondo, perché non ho individuato un editore a cui proporre il mio progetto. Mi sono fatta forza (forse non sembra ma sono molto timida) e ho chiesto consiglio ad una scrittrice piuttosto famosa che mi ha telefonato per darmi qualche dritta. Ha ascoltato la mia idea, ha sentito il mio entusiasmo, e mi ha detto di fare da me, che se il prodotto è valido un editore arriverà. Grazie, <a href="https://acasadisimo.blogspot.com/" target="_blank">Simo</a>. </p><p>Ho scelto dunque di fare tutto da sola, su Amazon, gestendo le date di uscita, il formato e il contenuto (contenuto che viene sottoposto a verifica: dal caricamento del file alla pubblicazione passano alcuni giorni). A onor del vero, proprio tutto tutto da sola no. Una mia carissima amica ha letto e riletto tutti i testi scovando refusi e dandomi preziosi suggerimenti, non la ringrazierò mai abbastanza.</p><p>Se a qualcuno interessa un tutorial su impaginazione, editing, ideazione copertina, cazzi, mazzi e intrallazzi, fatemelo sapere che ci scrivo un post serio.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-x5uiRJMIo1Y/YPLpIvgqdgI/AAAAAAABBrI/NUsYSANLmIMkglZ5SjnN3X-kXBtl3aeEwCLcBGAsYHQ/s2046/20210621_150302-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1535" data-original-width="2046" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-x5uiRJMIo1Y/YPLpIvgqdgI/AAAAAAABBrI/NUsYSANLmIMkglZ5SjnN3X-kXBtl3aeEwCLcBGAsYHQ/w640-h480/20210621_150302-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le mie guide da colorare</td></tr></tbody></table><p></p><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Mw37QZijygk/YPLl4p2Q3wI/AAAAAAABBpg/kKQM5VB5c9YrwT6pEAaMosAqp7jH1tqHwCLcBGAsYHQ/s2048/20210512_194930.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1064" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Mw37QZijygk/YPLl4p2Q3wI/AAAAAAABBpg/kKQM5VB5c9YrwT6pEAaMosAqp7jH1tqHwCLcBGAsYHQ/w332-h640/20210512_194930.jpg" width="332" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Cuggi e la festeggiata</td></tr></tbody></table><br /> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-qGx7bgwMin4/YPbiUuHRSVI/AAAAAAABBvo/PsGyBVCyx4EsJjNGzYHh5kEATaXoIkFWQCLcBGAsYHQ/s2048/20210611_120046.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-qGx7bgwMin4/YPbiUuHRSVI/AAAAAAABBvo/PsGyBVCyx4EsJjNGzYHh5kEATaXoIkFWQCLcBGAsYHQ/w360-h640/20210611_120046.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un bellissimo regalo: Gatti in origami</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-YY_OJV2ouLU/YPbiZ8dkm9I/AAAAAAABBvw/5pNbagGaIwMjq2QuOuTwiGLILwK5dvK-gCLcBGAsYHQ/s2048/20210702_163956.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1934" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-YY_OJV2ouLU/YPbiZ8dkm9I/AAAAAAABBvw/5pNbagGaIwMjq2QuOuTwiGLILwK5dvK-gCLcBGAsYHQ/w604-h640/20210702_163956.jpg" width="604" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altro bellissimo regalo: Puzzle Artsy Cats</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Vedo gatti ovunque</span><br /><span style="font-size: medium;">Della serie: se andate in vacanza chiamate zia Simo</span></h4><p>Filippo, il mio cuoricino grigio, ha compiuto un anno ed è diventato un gattone. Continua ad essere un fifone, è sempre più appiccicoso, ed è entrato nella fase adolescenziale per cui fa casino e si lamenta se lo sgrido. Non sono ancora riuscita a smettere di pensare a Sandro (tra un mese sono due anni che mi ha lasciata e ancora mi viene da piangere al pensiero) ma ormai Filippo è la mia ombra e non poteva capitarmi gatto migliore.</p><p>Nella mia banda non sono l'unica gattara, naturalmente. In questi mesi sono stata felicissima di fare da cat-sitter a ben due gatti, e se butta male col lavoro (prospettiva purtroppo altamente probabile) potrei quasi inventarmi una professione. </p><p>Dicono che riempio troppo le ciotole, forse è per questo che i gatti mi amano, ma questo magari nelle referenze non lo scrivo và.</p><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-oKs0pf0hzq4/YPLoMLenfII/AAAAAAABBqU/pNCEbGmUA4A_9wPpdQis_DKNR-C5nxGxwCLcBGAsYHQ/s2048/gatti.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1774" data-original-width="2048" height="554" src="https://1.bp.blogspot.com/-oKs0pf0hzq4/YPLoMLenfII/AAAAAAABBqU/pNCEbGmUA4A_9wPpdQis_DKNR-C5nxGxwCLcBGAsYHQ/w640-h554/gatti.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Filippo, Maikol, Gattabusiva, Rugantino</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Torino amore mio</span><br /><span style="font-size: medium;">Di quanto è bello fare la turista nella mia città</span></h4><p>Ho passato sette mesi attaccata al PC, sono diventata praticamente a forma di sedia. Dire che mi sono ritrovata ad essere fuori forma è poco, quindi mi sono messa a camminare. Torino è una città ideale per passeggiare, ed io sono fortunata ad abitare a due passi dal centro quindi è un attimo percorrere una media di dieci chilometri al giorno. </p><p>Poi a volte esagero e mi ritrovo con le ginocchia che chiedono pietà, ma non demordo.</p><p>È incredibile il fatto che non mi stanco mai di passare da strade che conosco benissimo trovando sempre un particolare nuovo da osservare, da fotografare. Qualcosa di cui non conoscevo la storia, qualcosa da approfondire.</p><p>Non vedo l'ora di tornare a viaggiare, ma è sempre un piacere fare la turista nella mia città.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZwFrqIqJTXw/YPLom5yv1gI/AAAAAAABBqc/2Ub_O2OVVm0SxwjYQuZQY7p17c2jstW2gCLcBGAsYHQ/s2046/20210625_152359-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZwFrqIqJTXw/YPLom5yv1gI/AAAAAAABBqc/2Ub_O2OVVm0SxwjYQuZQY7p17c2jstW2gCLcBGAsYHQ/w640-h640/20210625_152359-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torino - Piazza Statuto e via Garibaldi</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-IKjE0SYzZAw/YPLonDSPCBI/AAAAAAABBqk/wKhNIUYkGr43R377yfwplmifU-hLyEq5QCLcBGAsYHQ/s2048/20210705_173013.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-IKjE0SYzZAw/YPLonDSPCBI/AAAAAAABBqk/wKhNIUYkGr43R377yfwplmifU-hLyEq5QCLcBGAsYHQ/w360-h640/20210705_173013.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Mole ♥</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5vGs9BVjfA0/YPLonGfPb_I/AAAAAAABBqg/vnJsWWrOgzsvtjHm7ntfY_Ph-n_rLfiFQCLcBGAsYHQ/s2047/20210705_173515-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2047" data-original-width="2047" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-5vGs9BVjfA0/YPLonGfPb_I/AAAAAAABBqg/vnJsWWrOgzsvtjHm7ntfY_Ph-n_rLfiFQCLcBGAsYHQ/w640-h640/20210705_173515-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torino</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-VlZ-IfVjZqc/YPLon1bCIsI/AAAAAAABBqo/ToIZWL7VPxck_Fw5Ro_auAYBVsWGkbaZQCLcBGAsYHQ/s2048/20210706_155956.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-VlZ-IfVjZqc/YPLon1bCIsI/AAAAAAABBqo/ToIZWL7VPxck_Fw5Ro_auAYBVsWGkbaZQCLcBGAsYHQ/w360-h640/20210706_155956.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">TOH, il maxi torèt dell'artista Nicola Russo in Piazza Arbarello.<br />A Torino ce ne sono tre, hanno suscitato critiche e polemiche (e quando mai).<br />A me fa simpatia.<br /><br /></td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Mangia, vivi, ama</span><br /><span style="font-size: medium;">Della serie: no, quest'anno non ho superato la prova costume e sticazzi</span></h4><p>Come dicevo, sono a forma di sedia e pure ingrassata, me ne farò una ragione. Sono talmente dispiaciuta (non è vero, mi sto prendendo in giro) che tanto vale dare un senso a questi chili in più andando a mangiare fuori, no?</p><p>Nella mia zona ci sono alcune piole piemontesi dove si mangia benissimo. Ottimo cibo a prezzi onesti (mi posso togliere lo sfizio anche se sono povera) e volendo esagerare, senza spendere una barca di soldi, c'è anche un posto dove ci sono enormi piatti di pesce - deliziosi - che sembra quasi di stare al mare.</p><p>Cucina piemontese: <br />Manasse, via Don Bosco 41<br />La Piola dal 1929, via Ceva 41/A<br />La Taverna del Bergè, via Don Bosco 10C</p><p>La scorpacciata di pesce:<br />Casa Donato, via San Donato 66B</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5gFWB1wofi4/YPLo_3r50tI/AAAAAAABBrE/3gqYXr2n7ls_G2-E29R4C7OZTkKsqj04ACLcBGAsYHQ/s2046/20210612_204248-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2046" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-5gFWB1wofi4/YPLo_3r50tI/AAAAAAABBrE/3gqYXr2n7ls_G2-E29R4C7OZTkKsqj04ACLcBGAsYHQ/w640-h640/20210612_204248-COLLAGE.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Piola</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Svuotare l'armadio in maniera etica</span><br /><span style="font-size: medium;">Come dire addio a capi mai messi senza sentirsi in colpa<br /><br /></span></h4><h4 style="text-align: left;"><span style="font-weight: normal;">Non ho mai fatto il cambio armadio, io sono in grado di stipare maglioni con costumi, vestiti con giacche, mutande con magliette. In questo caos riesco - quasi sempre - a trovare tutto, ma come dicevo prima, la pandemia mi ha regalato una taglia in più ed è venuto il momento di fare un po' di ordine.</span></h4><p></p><p>Mi viene sempre l'ansia quando svuoto i cassetti, perché trovo sempre una marea di roba mai messa, presa solo perché magari era in saldo, o perché mi convinco sempre che prima o poi avrò l'occasione di metterla (occasione che non arriva mai), o perché, diciamolo, quando sono triste mi consolo facendo inutili acquisti online di cui mi pento all'istante.</p><p>Ho difficoltà a buttare via, mi sembra uno spreco assurdo e uno schiaffo alla povertà. Dunque ho scaricato Vinted, e sto vendendo a prezzi stracciati cose praticamente nuove. E naturalmente sto anche comprando, perché il lupo perde il pelo ma non il vizio.</p><p>Penso che vendere e comprare roba usata sia una cosa molto bella, eticamente corretta, e mi fa sentire bene. Sono anche diventata cintura nera della raccolta differenziata, quindi Greta, non mi conosci ma saresti fiera di me!</p><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Fm_IUDfNwjw/YPLo7YXmEmI/AAAAAAABBq4/K3tLwitNoxYBgrQ5coHINmsFinkJ5U9jQCLcBGAsYHQ/s2048/20210709_132534.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1852" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Fm_IUDfNwjw/YPLo7YXmEmI/AAAAAAABBq4/K3tLwitNoxYBgrQ5coHINmsFinkJ5U9jQCLcBGAsYHQ/w578-h640/20210709_132534.jpg" width="578" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quando sai benissimo che dovresti prendere il 36 ma ti fidi della commessa e prendi il 37 perché "fidati che calza piccolo e poi ti stringono". Tacci sua, li avevo pagati 200 euri, mi stanno larghi pure con triplo calzettone, e ora sono su Vinted a un prezzo ridicolo.</td></tr></tbody></table><br /><br /><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Siamo una squadra fortissimi</span><br /><span style="font-size: medium;">Quanto mi sono mancate le partite con gli amici?</span></h4><p>Non vedevo l'ora che iniziassero gli europei, e sarà un po' paraculo dirlo a cose fatte, ma io me lo sentivo che avremmo vinto noi. Partita dopo partita, gol dopo gol, ho esultato come una matta e mi sono anche commossa. Perché sembra una banalità, ma poter di nuovo vedere un evento sportivo in compagnia, soffrire, gridare, applaudire insieme è una cosa che fino ad un anno fa sembrava impossibile.</p><p>Mi è mancato tanto. Ci voleva proprio.</p><p>Poi, il chiosco porta bene, c'è poco da fare. La combinazione birra e polpette è stata un connubio vincente, la gente del chiosco è bellissima, ed è stato stupendo tifare insieme a loro. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6oON347tYCw/YPLpOX_KwhI/AAAAAAABBrU/R-YrVji9_ucro7B9U3RTf1-h4pR1aRmpgCLcBGAsYHQ/s834/img.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="834" data-original-width="630" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-6oON347tYCw/YPLpOX_KwhI/AAAAAAABBrU/R-YrVji9_ucro7B9U3RTf1-h4pR1aRmpgCLcBGAsYHQ/s320/img.jpg" /></a></div><br /><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">La vacinada</span><br /><span style="font-size: medium;">Di quanto è bello poter tornare a viaggiare</span></h4><p>Sono reduce da una seconda dose di vaccino che mi ha stesa. Dopo 24 ore di febbre alta e ossa rotte sono di nuovo in pista, col mio Green Pass in tasca, e un cauto entusiasmo per quello che verrà.</p><p>Ma soprattutto, ho un passaporto immacolato che a breve userò di nuovo, e due voli da prendere. Sto organizzando due viaggetti e partirò a breve, quanto sono emozionata e agitata da uno a dieci?<br />Questa pandemia mi ha resa ancora più emotiva, mi viene da piangere dalla felicità.</p><p>Vado cauta e lascio solo un piccolo spoiler, ché qua tra varianti e sfighe non vorrei mandarmela.<br /></p><p>Buona estate a tutti ♥</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-D_jXVGkcjoU/YPLpVerctCI/AAAAAAABBrc/wsm0DvFbe5Uk1xAOk254eAHWH8nyQkndACLcBGAsYHQ/s2048/20210625_201316.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-D_jXVGkcjoU/YPLpVerctCI/AAAAAAABBrc/wsm0DvFbe5Uk1xAOk254eAHWH8nyQkndACLcBGAsYHQ/w360-h640/20210625_201316.jpg" width="360" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br />Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-80735957415257452732021-05-19T14:26:00.003+02:002021-07-17T14:19:55.424+02:00Colora il tuo viaggio<p> Sono stata lontana dal blog per molto tempo, e adesso torno per spiegarne il motivo. Dicono che i blog hanno ormai perso interesse e attrattiva, ma a me piace continuare a coltivare questo spazio che è la mia piccola isola felice da più di dieci anni.</p><p>In questi lunghi mesi di stop forzato ho deciso di mettere anima e cuore nel progetto che avevo in mente da un po' ma non avevo mai tempo per svilupparlo. Ho messo insieme le cose che amo fare, <b>viaggiare e disegnare</b>, e ho creato delle mini guide da colorare. </p><p>Non so descrivere l'emozione e la felicità che provo lavorando ad un progetto tutto mio, nel vederlo nascere, crescere e prendere forma. Condividere questa idea con altre persone e riuscire a trasmettere il mio stesso entusiasmo poi è davvero bello.</p><p>E quindi niente, non sono brava a fare auto-promozione, perciò lo dico e basta, <b>è uscita la mia prima guida da colorare</b>, ed è sulla Corea del Sud.</p><p>Non è una guida classica, ma ci sono informazioni su come muoversi, cosa vedere, e tantissime illustrazioni da colorare. In più c'è un diario di viaggio da compilare e spazio per scrivere i propri pensieri. Non è necessario essere bravi con le matite, ciò che conta è esprimere la propria creatività.</p><p><b>La mini guida sulla Corea del Sud è disponibile su <a href="https://www.amazon.it/Mini-Guide-Corea-del-Sud/dp/B094CXWWD5/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=39M5XMIJFO7G&dchild=1&keywords=le+mini+guide+corea+del+sud&qid=1621424206&sprefix=le+mini+guide+%2Caps%2C179&sr=8-1" target="_blank">Amazon</a></b>, e a breve pubblicherò anche Giappone e Taiwan.</p><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Csp_Avxcuo8/YKUB2ksaCSI/AAAAAAAA_oE/1yU_iiYVU4UuWLFe81c2zTMxIOBAYQQRQCLcBGAsYHQ/s2048/Mini_guide_Korea_1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Csp_Avxcuo8/YKUB2ksaCSI/AAAAAAAA_oE/1yU_iiYVU4UuWLFe81c2zTMxIOBAYQQRQCLcBGAsYHQ/w360-h640/Mini_guide_Korea_1.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La copertina</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-LKa8JnIuXpg/YKUCVLhxvpI/AAAAAAAA_oQ/2Z2JA1UXKmQQ1mGjY8A2QFkPuADChsSBgCLcBGAsYHQ/s2048/Mini_guide_Korea.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-LKa8JnIuXpg/YKUCVLhxvpI/AAAAAAAA_oQ/2Z2JA1UXKmQQ1mGjY8A2QFkPuADChsSBgCLcBGAsYHQ/w360-h640/Mini_guide_Korea.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ho già iniziato a colorare!</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p> Edit: sono uscite anche le guide sul <a href="https://www.amazon.it/Mini-Guide-GIAPPONE-Organizza-racconta/dp/B096TW85MG/ref=sr_1_1?dchild=1&qid=1626524165&refinements=p_27%3ASimona+Zanellato&s=books&sr=1-1" target="_blank"><b>Giappone</b></a> e <a href="https://www.amazon.it/Mini-Guide-Organizza-racconta-viaggio/dp/B099C12JCN/ref=sr_1_3?dchild=1&qid=1626524303&refinements=p_27%3ASimona+Zanellato&s=books&sr=1-3" target="_blank"><b>Taiwan</b>.</a></p><p><br /></p>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-27925168877260452742021-01-13T13:52:00.002+01:002021-07-03T17:46:17.664+02:00Cronache estive #2<h1 style="text-align: left;">Cronache estive #2</h1><p>È già inverno, fa un freddo boia, ed io ho bisogno di scaldarmi con i ricordi estivi. La prima parte dell'estate l'ho raccontata <b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2020/09/cronache-estive-1.html" target="_blank">qui</a></b>. Questa è la seconda (e ultima) parte. Cronache estive in ordine sparso, per ricordare qualcosa di bello successo nel 2020.</p><h2 style="text-align: left;">Torino d'estate è ancora più bella</h2><div>I mesi del <i>lockdown</i> mi hanno resa scalpitante. La cosa che desideravo di più era camminare, e in effetti appena è stato possibile ho macinato parecchi chilometri. Ho fatto la turista nella mia città, che è un'attività che amo moltissimo. Torino è sempre bella, ma d'estate è davvero stupenda.</div><div><br /></div><div>I miei consigli su dove andare per innamorarsi di Torino:</div><div><br /></div><div>- <b>Il Parco del Valentino</b>, che è bello tutto l'anno perché cambia colore e atmosfera in base alle stagioni, ma d'estate mostra il lato più bello. E poi all'ombra degli alberi si trova un po' di fresco, che fa sempre piacere. </div><div><br /></div><div>Il mio dentista ha lo studio proprio in riva al Po, quindi ho colto spesso l'occasione per fare una passeggiata (dopo 3 anni di apparecchio le mie avventure - e disavventure - odontoiatriche non sono terminate, anzi, credo che avrò bisogno di cure e controlli a vita, ahimè)</div><div><br /></div><div>Sono felice di aver rivisto <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2014/07/gita-in-toscana.html" target="_blank">i miei amici di Arezzo</a>, con cui sono andata al Valentino (naturalmente). Purtroppo il Borgo Medievale era chiuso, ma ci siamo presi una piacevole pausa-birretta all'Imbarchino.</div><div><br /></div><div><br /></div><div>- <b>Le vie del centro</b>, di cui <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2019/01/torino-modo-mio-guida-alla-mia-citta.html" target="_blank">ho raccontato ampiamente in questo post</a>. Ma perdendosi soprattutto nelle viuzze laterali, un po' per allontanarsi dalle vie troppo affollate, un po' per godersi la bellezza dei palazzi lontano dal baccano. Posso dire con orgoglio di aver visto la maggior parte della gente comportarsi in maniera coscienziosa, nonostante tutto. Ma le vie principali (via Garibaldi, via Roma, via Po) erano spesso stracolme.</div><div><br /></div><div>Dopo tanto tempo chiusa in casa mi è sembrato un lusso anche solo sedermi a prendere un caffè con un amico. Ma anche da sola. </div><div><br /></div><div>- <b>Parco di Villa Genero</b>, per vedere Torino dall'alto, al tramonto.</div><div>È sopra la Villa della Regina, ed è un parco stupendo da cui si vede la Mole Antonelliana e tutto il centro storico.</div><div><br /></div><div><br /></div><div>E parlando di piccoli lussi, poter <b>mangiare fuori</b> è una cosa forse banale che però mi è mancata moltissimo. Penso che il 2020 mi abbia insegnato a dare valore alle piccole cose che spesso diamo per scontate. Un abbraccio, un banale pomeriggio di shopping, un caffè a casa di mamma e papà. Un aperitivo con gli amici.</div><div><br /></div><div>Due posti su tutti: un pranzo da <b>Poormanger</b>, in via Palazzo di Città (che è una via che adoro, tra via Garibaldi e il Quadrilatero Romano) e una cena ai <b>Du Cesari</b> (in corso Regina Margherita, la migliore cucina romana a Torino).</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-O8-wORqjzi0/X_2k-xnDooI/AAAAAAAA9BA/zqq3U2UmqTMZtybgL6UvjR0Wxy7luGVAQCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_10.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1424" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-O8-wORqjzi0/X_2k-xnDooI/AAAAAAAA9BA/zqq3U2UmqTMZtybgL6UvjR0Wxy7luGVAQCLcBGAsYHQ/w444-h640/Torino_10.jpg" width="444" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La fontana dei 12 mesi - Parco del Valentino</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span><a name='more'></a></span><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-NxtMqJea4ao/X_2lE4SGMfI/AAAAAAAA9BM/nkGHjnJaRxA9aXid_pq0fXj0g71bZczhQCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_4.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-NxtMqJea4ao/X_2lE4SGMfI/AAAAAAAA9BM/nkGHjnJaRxA9aXid_pq0fXj0g71bZczhQCLcBGAsYHQ/w480-h640/Torino_4.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Palazzo Carignano - via Accademia delle Scienze</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-83ZBme5ML4Q/X_2lEtQkLdI/AAAAAAAA9BI/7CxD8LPNo4QHmHhl_KvLoZZvKcZ5K6svgCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_5.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-83ZBme5ML4Q/X_2lEtQkLdI/AAAAAAAA9BI/7CxD8LPNo4QHmHhl_KvLoZZvKcZ5K6svgCLcBGAsYHQ/w480-h640/Torino_5.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Galleria Subalpina - Piazza Castello</td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-uU0YeTk_Quc/X_2lESNuW8I/AAAAAAAA9BE/1oZss-5BbOwpaiSrjmcGZlWy59asKaMuwCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_6.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-uU0YeTk_Quc/X_2lESNuW8I/AAAAAAAA9BE/1oZss-5BbOwpaiSrjmcGZlWy59asKaMuwCLcBGAsYHQ/w480-h640/Torino_6.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Mole Antonelliana, vista da via Po</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-fbYj39pz508/X_2lFBF3_kI/AAAAAAAA9BQ/pXiH7uezi3EXGJXpd-yQcHaL11Ipie8cQCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_7.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-fbYj39pz508/X_2lFBF3_kI/AAAAAAAA9BQ/pXiH7uezi3EXGJXpd-yQcHaL11Ipie8cQCLcBGAsYHQ/w640-h360/Torino_7.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il panorama di Torino dal Parco di Villa Genero</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-javnyRvvlv0/X_2lFVOv56I/AAAAAAAA9BU/zMU-DI89C7cjXbWQPjs2GbCNeF2ABvvrQCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_8.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-javnyRvvlv0/X_2lFVOv56I/AAAAAAAA9BU/zMU-DI89C7cjXbWQPjs2GbCNeF2ABvvrQCLcBGAsYHQ/w360-h640/Torino_8.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Imbarchino e il Po</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ojrgapfRdRw/X_2lFrx0VeI/AAAAAAAA9BY/GxseU_jMJVcJj2OzfoTqxccV7lpQ8VS-gCLcBGAsYHQ/s2048/Torino_9.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-ojrgapfRdRw/X_2lFrx0VeI/AAAAAAAA9BY/GxseU_jMJVcJj2OzfoTqxccV7lpQ8VS-gCLcBGAsYHQ/w360-h640/Torino_9.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Po, e il Monte dei Cappuccini sullo sfondo</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0wK2NtaEHZk/X_207tj_QJI/AAAAAAAA9D0/pZpqvjuhQYcMllbtG1J4_qDunvXa2J1yACLcBGAsYHQ/s2048/Torino_dove%2B%2Bmangiare.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1350" data-original-width="2048" height="422" src="https://1.bp.blogspot.com/-0wK2NtaEHZk/X_207tj_QJI/AAAAAAAA9D0/pZpqvjuhQYcMllbtG1J4_qDunvXa2J1yACLcBGAsYHQ/w640-h422/Torino_dove%2B%2Bmangiare.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da <b>Poormanger</b> la specialità è la patata ripiena, ma quando ho letto che in menu c'era la salsiccia di Bra non ho potuto resistere - Ai <b>Du Cesari</b>, invece, non ho dubbi: la carbonara di Danilo Pelliccia è spettacolare.</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><h2 style="text-align: left;">Un nuovo tatuaggio (anzi due) per ricordare il 2020</h2><div>Ho (avevo) nove tatuaggi. Fatti tutti in un lasso di tempo relativamente ristretto, tra i 19 e i 25 anni. Il tatuaggio per me è qualcosa che si avvicina tantissimo alla dipendenza, poi mi è successa una cosa alla vigilia del decimo, ho dovuto disdire l'appuntamento e mi sono - temporaneamente - fermata.</div><div><br /></div><div>Appena hanno riaperto gli studi d tatuaggi sono andata immediatamente a prenotare, era venuto il momento di ricominciare.</div><div><br /></div><div>Per suggellare il ritorno ho preso due decisioni. La prima è stata quella di scegliere un tatuatore che non conoscevo, e il motivo è complesso e cervellotico, da buona ansiosa paranoica quale sono. Il 2020, nel bene e nel male, ha segnato un punto molto importante nella mia vita.</div><div>Lavoro da quando avevo 16 anni, in questo 2020 ho avuto uno stop inaspettato e forzato (come tanti, so di non essere l'unica) che inizialmente mi ha destabilizzato davvero tanto, ma che mi ha aiutata a rivedere e <b>riconsiderare le mie abitudini</b>. E questo, riguardo al mio nuovo tattoo, ha un senso.</div><div><br /></div><div>Il senso è questo: ho trovato un tatuatore davvero bravo, sono andata a parlargli, e a pelle mi è piaciuto davvero tanto. Ho messo da parte l'ansia da "tradimento" e mi sono fidata. Il risultato ha dato ragione al mio istinto.</div><div><br /></div><div>La seconda decisione è il soggetto che ho scelto. Cosa cacchio mi sono tatuata?? Lo so che guardando le foto qui sotto qualcuno se lo sta chiedendo.</div><div>Ogni tatuaggio ha un significato personale. Questa giustificazione toglie dall'imbarazzo di dover spiegare, o più semplicemente di dover dare per forza un valore a quello che la gente ha indelebile sulla pelle.</div><div><br /></div><div>Io non ho problemi a dire che su un braccio ho un'orchidea semplicemente perché è un fiore che mi piace, così come non mi vergogno a raccontare che il mio nuovo - bellissimo - tatuaggio è il simbolo degli ori delle carte napoletane. Del due di denari, per essere precisi. Che ha più di un significato. </div><div><br /></div><div>Il due di denari è la mia carta preferita. Quando ho iniziato a giocare a carte con la mia banda dicevo sempre <i>"prima o poi me la tatuo"</i>. Sono di parola.</div><div>Questo è un anno che difficilmente dimenticherò. Il due, nel 2020, si ripete due volte.</div><div>Il seme dei denari è un po' un amuleto, e in un periodo difficile come questo mi sembra come minimo di buon auspicio. </div><div><br /></div><div>E voilà. Ecco qua cos'ho tatuato sull'avambraccio. Lo adoro.</div><div><br /></div><div><br /></div><div>Siccome i tatuaggi devono essere dispari (superstizione che assecondo esclusivamente per sentito dire, o come scusa per continuare a ricoprirmi di inchiostro) ne ho fatto subito dopo un altro. Più piccolo, più intimo. Identico alla persona con cui l'ha fatto, con cui ho un legame affettivo stretto e unico.</div><div><br /></div><div>E sono undici.</div><div><br /></div><div>Per la cronaca (visto che siamo in tema di cronache estive) il tatuaggio che vedete in foto l'ho fatto da ToroVerde. Il secondo (di cui non allego foto) da Iguana Tattoo.</div><div><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-K0BQe6smkPA/X_2wV8PBhtI/AAAAAAAA9B0/nn2o-JnRB5o0BSOi6bz_kDXPbfMQdbUGACLcBGAsYHQ/s12224/Tatoo.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="12224" height="212" src="https://1.bp.blogspot.com/-K0BQe6smkPA/X_2wV8PBhtI/AAAAAAAA9B0/nn2o-JnRB5o0BSOi6bz_kDXPbfMQdbUGACLcBGAsYHQ/w640-h212/Tatoo.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il mio tatuaggio</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><h2 style="text-align: left;">Qualche gita estiva</h2><div><br /></div><div>Estate per me è sempre stata sinonimo di viaggi. Il 2020, lo sappiamo tutti, è stato sinonimo di <b>stiamo a</b> <b>casa</b>. E vabbè, me ne sono fatta una ragione. Appena è stato possibile muoversi un minimo, però, ho caricato la macchina (oppure ho preso il treno) e ho fatto qualche gita.</div><div><br /></div><div>Due toccate e fuga in montagna, come raccontavo nelle cronache precedenti, e qualche altra gita.</div><div><br /></div><h4 style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: large;">Gita al fiume</span></li></ul></h4><div><br /></div><div>A pochi chilometri da Torino ci sono un sacco di posti dove si può andare a cercare un po' di refrigerio in riva al fiume. </div><div><br /></div><div>Un po' survival, un po' scampagnata all'avventura, ho caricato la macchina con cibo, bottiglie e amici e sono andata alla ricerca di quel posticino nascosto sulle rive dello Stura di Lanzo. Stile Leonardo Di Caprio in The Beach (infatti non vi darò le informazioni precise su come raggiungere questo posto, ma se volete vi potrei disegnare una mappa), questo è un posto da veri <i>fricchettoni</i>, frequentato da nudisti e naturisti.</div><div><br /></div><div>Attraversare fiumi carichi come muli perdendo una ciabatta portata via dalla corrente, cercare legnetti per accendere il fuoco, mettere ad arrostire la carne, riattraversare fiumi (scalza perché la ciabatta è andata) avendo cura di non lasciare rifiuti in giro, farsi un bagno nell'acqua gelata del fiume, cercare una pietra abbastanza larga e piatta per giocare a carte.</div><div><br /></div><div>Quando sei in buona compagnia non fai nemmeno troppo caso alle zanzare assassine e alle formiche invadenti. E ci scappa pure un pisolino all'ombra, ché il sole (e il vino) picchia forte.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ciZFl3R4pyI/X_2w-Hyw3JI/AAAAAAAA9B8/Fq8fgTt6E6c0C0A65fm1mhPNX02HYVnSgCLcBGAsYHQ/s2048/Fiume_1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-ciZFl3R4pyI/X_2w-Hyw3JI/AAAAAAAA9B8/Fq8fgTt6E6c0C0A65fm1mhPNX02HYVnSgCLcBGAsYHQ/w480-h640/Fiume_1.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gita al fiume</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><h4 style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: large;">Toccata e fuga in Slovenia</span></li></ul></h4><div><br /></div><div>Senza entrare nei dettagli (come, cosa, ma soprattutto perché??) sono andata in Slovenia. Andata e ritorno in 24 ore, con piccola sosta in Friuli per riprenderci un po' dalla notte insonne in autostrada.</div><div><br /></div><div>Premessa. Un mio amico arriva al chiosco e mi dice che deve accompagnare sua cugina in Slovenia. </div><div>Mi chiede se ho voglia di aggregarmi, perché il viaggio è lungo.</div><div>Dopo aver chiesto la località esatta della meta ero già su google per capire cosa c'era da vedere in un giorno.</div><div><br /></div><div>E niente, se avete bisogno di compagnia o supporto morale per affrontare un lungo viaggio in macchina, chiedete ad un'amica dall'animo viaggiatore e state sicuri che sta già preparando lo zaino.</div><div><br /></div><div>Che dire, un giorno scarso in un posto appena oltre il confine italiano non mi può certo permettere di dare consigli attendibili, ma un posto carino - che consiglio - l'ho visto.</div><div><br /></div><div>Sono stata ad Ancarano, e siamo andati a Punta Grossa dove ho anche fatto il bagno (anche se l'acqua del mare era freddissima). Non ho trovato una vera e propria spiaggia, non come la intendo io, dato che non c'è sabbia, ma una bella pineta e bei prati su cui stendere l'asciugamano o improvvisare un barbecue. Il paesaggio compensa la breve durata della gita. A ripensarci adesso mi sembra una follia aver fatto tanta strada in così poco tempo, ma ho riso tantissimo, ho conosciuto persone ospitali, e ho passato bei momenti.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_m0z2jtxzDQ/X_2xEURxfdI/AAAAAAAA9CA/fPiK-HLGMqMIGaM6NZ5gvUAyEeTnboPdACLcBGAsYHQ/s2048/Slovenia_1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-_m0z2jtxzDQ/X_2xEURxfdI/AAAAAAAA9CA/fPiK-HLGMqMIGaM6NZ5gvUAyEeTnboPdACLcBGAsYHQ/w640-h480/Slovenia_1.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ancarano (Slovenia)</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6lDeAOA2irY/X_2xEtR0B3I/AAAAAAAA9CE/EGHoLjqXHSErkdZZoZhAWqj9ALGyhKe3ACLcBGAsYHQ/s2048/Slovenia_2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-6lDeAOA2irY/X_2xEtR0B3I/AAAAAAAA9CE/EGHoLjqXHSErkdZZoZhAWqj9ALGyhKe3ACLcBGAsYHQ/w640-h480/Slovenia_2.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Punta Grossa - Slovenia</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><h4 style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: large;">Qualche giorno ad Albenga </span></li></ul></h4><div>Ho visto il mare. Non una, ma due volte. Dunque l'estate 2020 è salva.</div><div><br /></div><div>Metti una cugina con una roulotte in un campeggio molto ma molto carino.</div><div>Metti una branda libera in due momenti diversi (inizio luglio e metà agosto).</div><div>Metti che ti aggreghi e stacchi - finalmente - la spina.</div><div>Metti che ci voleva proprio.</div><div><br /></div><div>Su quanto sto bene con mia cugina (e i suoi splendidi figli) non ho molto da dire, se non che per me è come se fosse mia sorella.</div><div><br /></div><div>Su quanto sto bene in campeggio posso dire che è stato come tornare bambina, quando i nostri genitori montavano le tende - appena arrivati - e noi eravamo già corsi in spiaggia a fare casino. Devo dire che non ho patito né i bagni in comune (sono abituata), né le code per le docce. Ammetto che adoro vivere in infradito e pantaloncini (confessando un'indole fricchettona già espressa altre volte) e ho apprezzato tempi e orari da mare e da famiglia.</div><div><br /></div><div>Su Albenga, invece, ho alcune cose da dire.</div><div><br /></div><div>Nonostante abbia frequentato molto la Liguria (sono piemontese, la Liguria è "il mio mare vicino" da quando sono nata) Albenga non la conoscevo. </div><div><br /></div><div>Il centro storico (ovviamente pedonale) è molto bello e ha delle caratteristiche interessanti. I vicoli sono caratteristici, con abitazioni basse rossastre, botteghe antiche e piazzette. La mancanza del turismo di massa mi hanno regalato passeggiate in solitaria tranquille e piacevoli. Nei locali aperti ho ricevuto sorrisi e gentilezza (cose che ho sperimentato anche in passato, ad essere sincera) e in generale ho potuto soddisfare la mia indole chiacchierona (aspetto del mio carattere che si è potenziato durante la quarantena).</div><div><br /></div><div>In un vicolo del centro storico (Vico dei Collegi) c'è un'associazione che si chiama Fieui dei Caruggi che organizza iniziative benefiche per la città sotto il simbolo della Fionda (simbolo della ribellione nell'Albenga dominata dai francesi nel 1798 ma oggi da loro utilizzata come strumento contro le ingiustizie e a favore dei più deboli). Dal 2007 viene assegnato il premio "Fionda di legno" a chi ha saputo tirare fiondate contro la violenza e le truffe, in difesa della solidarietà. Le pareti del vicolo sono ricoperte dai personaggi famosi a cui è stato assegnato questo premio e da frasi, citazioni e dediche. È davvero un posto bellissimo e interessante.</div><div><br /></div><div>In Piazza del Popolo c'è un chiosco fioraio che vende piante bellissime e chi ci lavora è di una gentilezza estrema. Ho comprato una pianta di incenso da mettere nella veranda della roulotte. Pare che contro le zanzare sia meglio di un zampirone.</div><div><br /></div><div>Tra i ricordi migliori della vita da campeggio, comunque, non posso non menzionare il cibo. Che sia un banale caffè nel bar sulla spiaggia, al mattino presto, o una fritturina da asporto, da gustare al tramonto, o un pentolone di cozze alla marinara. </div><div><br /></div><div>Al mare, non so perché, è tutto più buono. Anche una pizza da asporto in spiaggia e un prosecchino nei bicchieri di plastica.</div><div><br /></div><div>Perché il mare, è mare. Terapeutico. Che si trovi dall'altra parte del mondo, o a due ore da casa tua.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-V2zqMZwe-iQ/X_2xWKjBC0I/AAAAAAAA9CU/76mghqhVQ9sX59swhAk2atOgz_D0EYfcwCLcBGAsYHQ/s2048/Albenga_1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-V2zqMZwe-iQ/X_2xWKjBC0I/AAAAAAAA9CU/76mghqhVQ9sX59swhAk2atOgz_D0EYfcwCLcBGAsYHQ/w640-h480/Albenga_1.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Isola Gallinara</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-dbkD-gXpucE/X_2xWM1zcdI/AAAAAAAA9CY/IxGThCAlJ5g7bOnUoxe198c0_XOnycfkgCLcBGAsYHQ/s2047/Albenga_2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2047" data-original-width="2047" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-dbkD-gXpucE/X_2xWM1zcdI/AAAAAAAA9CY/IxGThCAlJ5g7bOnUoxe198c0_XOnycfkgCLcBGAsYHQ/w640-h640/Albenga_2.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fieui di Caruggi</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_2zKHuHpa5Q/X_2xWdap0gI/AAAAAAAA9Cc/d3rKNlI8nRwSHpZ-Ww949dLybdG0FNBEACLcBGAsYHQ/s2048/Albenga_3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-_2zKHuHpa5Q/X_2xWdap0gI/AAAAAAAA9Cc/d3rKNlI8nRwSHpZ-Ww949dLybdG0FNBEACLcBGAsYHQ/w480-h640/Albenga_3.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una via del centro storico di Albenga</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-d3Qvg9lUnRk/X_2xXZOCexI/AAAAAAAA9Ck/ZkU97Raawg0RhWxj0Lyq5ZIACBUpvcC9wCLcBGAsYHQ/s2048/Albenga_5.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-d3Qvg9lUnRk/X_2xXZOCexI/AAAAAAAA9Ck/ZkU97Raawg0RhWxj0Lyq5ZIACBUpvcC9wCLcBGAsYHQ/w480-h640/Albenga_5.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Benessere del primo mattino: caffè e croissant al bar della spiaggia</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-BH_hO5tlyNA/X_2xXXvdw6I/AAAAAAAA9Co/bzDZsaPNXC8BBt3jLFhvSkETueelL9wiQCLcBGAsYHQ/s2048/Albenga_6.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-BH_hO5tlyNA/X_2xXXvdw6I/AAAAAAAA9Co/bzDZsaPNXC8BBt3jLFhvSkETueelL9wiQCLcBGAsYHQ/w360-h640/Albenga_6.jpg" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Benessere del tardo pomeriggio: frittura mista sulla spiaggia</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-kHcHxoDw1y8/X_2xXuAX_nI/AAAAAAAA9Cs/CHqtRZEhz5UY71uPwwHpRLmuOYVY8yBRQCLcBGAsYHQ/s2048/Albenga_7.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-kHcHxoDw1y8/X_2xXuAX_nI/AAAAAAAA9Cs/CHqtRZEhz5UY71uPwwHpRLmuOYVY8yBRQCLcBGAsYHQ/w640-h360/Albenga_7.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La spiaggia di Albenga</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-A2jVeuKGsLk/X_2xef7CfJI/AAAAAAAA9Cw/QQFdZge1xCEs4K255v4nKPaGmVQsfk3_QCLcBGAsYHQ/s2048/Albenga_7%2BNoli.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-A2jVeuKGsLk/X_2xef7CfJI/AAAAAAAA9Cw/QQFdZge1xCEs4K255v4nKPaGmVQsfk3_QCLcBGAsYHQ/w640-h360/Albenga_7%2BNoli.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tornando a Torino ho fatto una tappa a <b>Noli</b></td></tr></tbody></table><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><h2 style="text-align: left;">Piccoli gatti crescono (Filippo, my love)</h2></div><div><br /></div><div>Mi rendo conto solo ora di quanto è cresciuto, ma soprattutto di quanto era piccolo solo pochi mesi fa. Filippo è entrato da subito nel mio cuore, è un gatto, e come ogni gatto ha un suo carattere felino che lo rende speciale.</div><div><br /></div><div>Capiamoci. <b>Sandro è stato e sarà per sempre il mio cuoricino nero</b>. È stato il mio compagno di vita per 18 anni, mi ha vista crescere, mi è stato vicino nel periodo più bello della mia vita ed è stato il mio pilastro nei momenti più bui. Non potevo immaginare la mia vita senza di lui, e quando mi ha lasciata (non riesco a rievocare quel momento senza sentire le lacrime rotolare giù come macigni) si è portato via un pezzo di me.</div><div><br /></div><div><b>Filippo è arrivato per caso</b>, dopo un anno "senza gatti" e si è ritagliato prepotentemente lo spazio che gli spetta legittimamente. In casa e nel mio cuore. Nel cuore di tutti, perché ha un'indole curiosa e coccolona che ti conquista con la sua - paurosa - affettuosità.</div><div><br /></div><div>È anche un amabile rompicoglioni, come ogni gatto che si rispetti. È anche per questo che lo amo alla follia.</div><div><br /></div><div>La bellezza struggente e assoluta di avere un cucciolo è che questo privilegio dura pochissimo tempo. In pochi mesi quel ragnetto indifeso è diventato un gatto sempre più gatto e sempre meno racchietto spelacchiato. Osservandolo bene, oltre a fargli duecento foto e ottomila video ogni momento, la noto benissimo quella strana evoluzione (che si chiama crescita) per cui mi sveglio una mattina e noto che gli sono cresciute le zampe dietro. Ma quelle davanti sono ancora corte, quindi saltella che sembra un leprotto.</div><div>Un altro giorno ha la testa grande e il corpo minuscolo.</div><div>Un giorno fa fatica ad arrampicarsi sul letto, il giorno dopo lo trovo sull'armadio.</div><div><br /></div><div>Filippo poi, è davvero strano.</div><div><br /></div><div>Ama l'acqua.</div><div>Gli apro un po' il rubinetto perché forse ha sete, e lo trovo zuppo.</div><div>Mi faccio la doccia e devo tenere la porta ben chiusa perché me lo ritrovo a sguazzare tra il bagnoschiuma e la saponetta.</div><div><br /></div><div>Adora i baci sul naso. </div><div>La mattina mi sveglia così. E poi mi lecca, con quella lingua rasposa sulle guance, sul naso, sulle labbra. Carta vetrata tipo peeling violento. Praticamente il mio estetista privato un po' maldestro.</div><div><br /></div><div>È un fifone.</div><div>Fa lo spavaldo con me ma si spaventa se un estraneo entra in casa. Dall'amico mai visto prima al tecnico della caldaia. Un fifone grigio. Adorabile.</div><div><br /></div><div>È un gatto da riporto. </div><div>Un ladro patentato. </div><div>Un dormiglione pisolone.</div><div><br /></div><div>Filippo è la cosa migliore del mio 2020.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-z_KZkpj99O0/X_20O2nyJEI/AAAAAAAA9DY/5NUfPY7-4-EwaaqmTWkXbC0OrqwDFPQZACLcBGAsYHQ/s2048/Filippo2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1932" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-z_KZkpj99O0/X_20O2nyJEI/AAAAAAAA9DY/5NUfPY7-4-EwaaqmTWkXbC0OrqwDFPQZACLcBGAsYHQ/w604-h640/Filippo2.jpg" width="604" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">È cresciuto, ma continua a dormire a pancia in su</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9f1RadNwtRU/X_20OVAVAgI/AAAAAAAA9DU/jhQLhLIBGdEGllBZqAn6GZ-bJalqLjt4wCLcBGAsYHQ/s2048/Filippo.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1924" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-9f1RadNwtRU/X_20OVAVAgI/AAAAAAAA9DU/jhQLhLIBGdEGllBZqAn6GZ-bJalqLjt4wCLcBGAsYHQ/w602-h640/Filippo.jpg" width="602" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da micro micio a gattone, sempre con la passione per il bidet</td></tr></tbody></table><div><br /></div><div><br /></div><h2 style="text-align: left;">E poi ci sono io, con un paio di progetti in cantiere</h2><div><br /></div><div>Il cinema ha riaperto a fine agosto, per chiudere dopo due mesi. Zona rossa, zona gialla, zona arancio e zona grigia. L'estate è finita, e pure l'autunno. Ho bisogno di investire il mio tempo in qualcosa di concreto che mi faccia stare bene.</div><div><br /></div><div>Un progetto lo sto portando avanti con un impegno quotidiano costante, ed è questo blog. Controllo, revisione, link che non vanno più, badge inesistenti.</div><div><br /></div><div>Dall'aggiornamento di vecchi post per controllare che le informazioni siano ancora valide alla verifica che i link funzionino. Mi sono accorta che quasi tutti i badge - di cui andavo anche piuttosto fiera - non erano più validi. Li ho cancellati senza farmi troppe domande. Ho scoperto che un mio articolo su un sito di viaggi è stato eliminato, così ho rimosso il link.</div><div><br /></div><div>Ho stilato una marea di liste per avere un piano di lavoro giornaliero, e da un paio di mesi lo sto rispettando.</div><div><br /></div><div>Insomma, archiviato il 2020, mi sono messa sotto seriamente, perché io a questo blog (che ha compiuto 10 anni a maggio) tengo davvero tanto. </div><div><br /></div><div>Il secondo è in cantiere, mi sta impegnando tanto in termini di tempo e creatività. Non è ancora il momento di raccontarlo nei dettagli, ma sto lavorando a un progetto che mette insieme le due cose che amo di più: l'organizzazione del viaggio e il disegno.</div><div><br /></div><div>Per scaramanzia non dico altro, ma per una volta mi auto incoraggio.</div><div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-7DyIK27fR_o/X_20Mh8DPhI/AAAAAAAA9DQ/ou45HI-cUFw_nIm-NvLIDPlEn1pZamjYACLcBGAsYHQ/s2048/Simo.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-7DyIK27fR_o/X_20Mh8DPhI/AAAAAAAA9DQ/ou45HI-cUFw_nIm-NvLIDPlEn1pZamjYACLcBGAsYHQ/w480-h640/Simo.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Proposito per il 2021: sorridere sempre e ridere di cuore ♥</td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></div></div>Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6130245904541662154.post-70452256805696584632021-01-02T17:21:00.014+01:002021-01-03T17:42:28.563+01:00Itinerario di viaggio in Cina #4Mi manca tantissimo viaggiare, ma mi manca ancora di più organizzare e ideare i miei viaggi.<div>In questi giorni di totale inattività ho pensato che non importa se e quando riuscirò a viaggiare di nuovo, ho voglia di impiegare il mio tempo libero facendo ciò che ho sempre amato.</div><div><br /></div><div>Programmare, stilare itinerari, progettare.</div><div><br /></div><div>Ecco quindi <b>il mio nuovo itinerario di viaggio in Cina</b>, che è in cantiere da un anno e prima o poi diverrà realtà. Lo so.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><i>Se siete capitati nel mio blog perché volete viaggiare in Cina ma non ci siete mai stati, vi consiglio di leggere i miei precedenti itinerari di viaggio:</i></div><div><ul style="text-align: left;"><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2016/07/come-organizzare-un-viaggio-in-cina.html" target="_blank">Come organizzare un viaggio in Cina</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2016/07/come-organizzare-un-viaggio-in-cina_12.html" target="_blank">Itinerario di viaggio del mio primo viaggio in Cina la prima</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2016/07/come-organizzare-un-viaggio-in-cina_18.html" target="_blank">Itinerario di viaggio del mio secondo viaggio in Cina</a></li><li><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2016/12/viaggio-in-cina-fai-da-te.html" target="_blank">Itinerario di viaggio del mio terzo viaggio in Cina</a></li></ul></div><div><br /></div><div>Se invece in Cina ci siete già stati, e come me <b>state progettando di tornarci</b>, spero che questa guida vi sarà utile per un itinerario un po' alternativo. Ogni consiglio, precisazione, appunto, è ben accetto, lasciatemi un messaggio e provvederò a migliorare, correggere e arricchire questa guida.</div><div><br /><iframe height="480" src="https://www.google.com/maps/d/embed?mid=1V3-RvVJWXPIN8Ts8cebzz690pPKaDtGy" width="640"></iframe></div><div><br /></div><div><br /></div><h1 style="text-align: left;">ITINERARIO DI VIAGGIO IN CINA #4</h1><h4 style="text-align: left;"><ul style="text-align: left;"><li>
<a name="indice"></a><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#primo">Guangzhou (Guangdong)</a></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#secondo">Guiyang, Kaili e Tongren (Guizhou)</a> </b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#terzo">Chongqing (Sichuan)</a> </b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#quarto">Chengdu (Sichuan)</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#quinto">Kunming (Yunnan)</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#sesto">Dali (Yunnan)</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#settimo">Lijiang (Yunnan)</a></b></li><li><b><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#ottavo">Guangzhou (Guangdong)</a></b></li></ul></h4><div><br /></div><div>Durata: 30 giorni</div><div>Mezzo di trasporto: treno</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-FZCMDq4ClAc/X-sflYUV2cI/AAAAAAAA8x4/7KHvg-3wPusGuBo68Kz82MYrW7w2dUQ-ACLcBGAsYHQ/s844/Guangzhou%252C%2BChina.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="844" data-original-width="750" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-FZCMDq4ClAc/X-sflYUV2cI/AAAAAAAA8x4/7KHvg-3wPusGuBo68Kz82MYrW7w2dUQ-ACLcBGAsYHQ/w568-h640/Guangzhou%252C%2BChina.jpg" width="568" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Guangzhou - Foto da <a href="https://www.pinterest.it/pin/604889793696142099/" target="_blank">Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><span><a name='more'></a></span><div><br /></div><div><h4 style="text-align: left;"><a name="primo"><span style="font-size: large;">1° tappa Guangzhou (Guangdong)</span></a></h4><div><span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice">Torna all'itinerario</a></span></div><div><br /></div><div>Probabilmente ci saranno ulteriori controlli all'arrivo rispetto alle normali procedure (anche se le precauzioni diventate abituali ultimamente - come il controllo della temperatura - erano già in vigore prima del 2020). L'aeroporto di <b>Guangzhou</b> è collegato alla città dalla linea metropolitana, orientarsi è facilissimo, basta seguire i cartelli. In città, scegliere una sistemazione vicino ad una fermata metro aiuta ad ambientarsi più velocemente ed è più pratico per muoversi.</div><div><br /></div><div>Su Guangzhou ho scritto tantissimo. I miei consigli e le mie esperienze le trovate nei miei diari di viaggio in Cina e nei link che ho messo a inizio post. Studiando questo nuovo itinerario ho pensato di andare alla scoperta di <b>luoghi che non ho mai visto a Guangzhou</b>, concentrandomi sui dintorni della città.</div><div><br /></div><div><b><span style="font-size: medium;">Cosa vedere a Guangzhou: gite di un giorno nei dintorni</span></b></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: medium;"><b>Colline della nuvola bianca (Báiyún shān 白云山) </b></span></li></ul></div><div>Sono un prolungamento dei Monti Dayu (Dayu Ling, un tempo disseminati di templi e monasteri). Il punto più alto si chiama Moxing Ling "il picco che tocca le stelle" (382 metri).</div><div><br /></div><div><u>Come arrivare</u>: da Yuntai Garden prendere un autobus che porta a Baiyuan Suodao (la stazione della funivia, ¥ 25 per salire, ¥ 20 per scendere). L'ingresso costa ¥ 5.</div><div><br /></div><div>Per visitare la zona si può prendere l'<u>autobus turistico </u>(¥ 10) che fa questi percorsi: </div><div>Summit Park → Tempio di Nengren</div><div>Padiglione Dangxiong → Casa Mingzhu</div><div>Tempio di Nengren → Porta sud del monte Baiyun</div><div>Summit Park → Moxing Ridge</div><div>Summit Park → Padiglione Dangxiong</div><div><br /></div><br /><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Villaggio XIAOZHOU </span></b></li></ul></div><div>Un antico villaggio nella zona sud dell'isola Haizhu (20 km a sud di Tianhé). Attraversato da canali con alti ponti di pietra e case costruite con gusci di ostrica. Molte dimore antiche sono diventate gallerie e atelier perché diversi artisti si sono trasferiti in questo villaggio.</div><div><br /></div><div><u>Come arrivare:</u> Metro line 8 per Kecun (exit D) e bus 252 direzione est per Xiaozhou Zhan (14 fermate)</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">FOSHAN 佛山市</span></b></li></ul></div><div>Foshan, che significa "Collina del Buddha", è famosa per le ceramiche. Prendendo Guangzhou come base per cominciare e finire il viaggio in Cina lascerei questa gita alla fine del viaggio, per non dover viaggiare con lo zaino pesante (la ceramica è un bel souvenir da portare a casa, secondo me).</div><div><br /></div><div>→ <b>Foshan Ancestral Temple </b>(Zumiao 祖庙)</div><div>il più importante santuario del Guangdong dedicato a Beidi (il dio taoista del nord, Pak Tai)</div><div><br /></div><div><u>Come arrivare:</u> metro Guangfo (GF) per Zumiao (exit D) </div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-us0HjHurwSg/X-uASBIGjYI/AAAAAAAA8yI/XuMrKv2BnmwIZ3Jp6F1y2Xc62C0GX3BBACLcBGAsYHQ/s847/Baiyun%2BMountain%2BGuangzhou.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="847" data-original-width="608" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-us0HjHurwSg/X-uASBIGjYI/AAAAAAAA8yI/XuMrKv2BnmwIZ3Jp6F1y2Xc62C0GX3BBACLcBGAsYHQ/w460-h640/Baiyun%2BMountain%2BGuangzhou.jpg" width="460" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Baiyun Mountain - Foto da <a href="https://www.pinterest.it/pin/332281278763827759/" target="_blank">Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><b><span style="font-size: medium;">Trasferimento</span></b></div>
<fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border: 4px double rgb(4, 137, 148); padding: 5px; width: 95%;">
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: left;">Guangzhou</span> <b><span style="font-size: large;"> <span style="text-align: left;">广州</span> </span></b> <b>→</b> <span style="text-align: left;">Guìyáng</span> <span style="text-align: left;"><b><span style="font-size: large;">贵阳</span></b></span> </div>
</fieldset>
<br /><div>Treno D o G (controllare da quale stazione di Guangzhou parte e se arriva a Guiyang est 东 o nord 北) circa 5 ore - ¥ 317</div><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="secondo"><span style="font-size: large;"><b>2° tappa Guiyang (Guizhou)</b></span></a></div><div><br />
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice">Torna all'itinerario</a></span></div><div><br /></div><div><b>Guiyang</b> è la capitale del <b>Guizhou</b>, una meta meno famosa (e di conseguenza poco turistica) che merita secondo me alcuni giorni. In base alle distanze è necessario fermarsi una notte o due in altre località. </div><div><br /></div><div>In questa seconda tappa in Guizhou dunque ci fermeremo a<b> Guiyang</b>, <b>Kaili</b>, <b>Tongren</b>.</div><div><br /></div><div>Guiyang, spero di non sbagliarmi, mi sembra una città molto interessante e con un certo fascino tipicamente cinese. Da vedere ci sono il <b>Parco Qianling</b> e i <b>templi Hongfu e Qianming</b>. </div><div>Nei dintorni, nelle mie continue ricerche, ho scovato:</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">QINGYAN Ancient Town</span></b></li></ul></div><div>Antica città costruita interamente in pietra, circondata da mura con quattro porte d'accesso. All'interno del centro storico ci sono templi, botteghe, cortili e palazzi antichi. Sono sempre alla ricerca di luoghi come questi, in Cina, perché adoro l'architettura tipica cinese e l'atmosfera che si respira nei vicoli. A volte i posti più famosi sono un pochino rovinati dal turismo (il primo impatto con Pingyao ad esempio mi aveva lasciata interdetta, pur essendo splendida), per questo motivo ho scelto Guiyang e spero di non restare delusa.</div><div><br /></div><div>→ Autobus 203 - 210</div><div>9:00 - 17:30 / Ingresso ¥ 60 </div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Zhaoxing Dong Village</span></b></li></ul></div><div>Per la serie <i>Villaggi Antichi</i> eccone un altro, questa volta con palafitte di legno. Splendido!</div><div>La mia intenzione è di arrivarci da Guiyang ed eventualmente fermarmi una notte nei dintorni se il viaggio è troppo lungo (e se il posto merita più tempo). Questo villaggio è raggiungibile anche da Guilin (che è una tappa da prendere in considerazione se non ci siete mai stati).</div><div><br /></div><div>→ Treno alta velocità (D) da Guiyang per Congjiang (1h30, ¥ 107 ) più Autobus per Zhaoxing (¥ 2)</div><div>Sempre aperto - Ingresso ¥ 100 </div><div><br /></div><div>Mi sposterei poi a <b>Kaili </b>(da Guiyang treno G - 38 minuti - ¥ 98 oppure treno K - 2h24 - ¥ 28.5) per visitare:</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">XIJIANG QIANHU MIAO VILLAGE</span></b></li></ul></div><div>Splendido villaggio Miao dove le case di legno su palafitte sono strettamente collegate tra loro, costruite lungo il contorno della collina e seguendo il corso del fiume.</div><div><br /></div><div>→ Dalla stazione degli autobus di Kaili, circa un'ora per Xijiang (fermandomi una notte a Kaili conto di trovare un ostello dove poter trovare informazioni più dettagliate per raggiungere il villaggio. Kaili tra l'altro è una piccola cittadina interessante per conoscere la cultura delle etnie Miao e Dong: la domenica c'è il mercato dedicato a queste minoranze).</div><div><br /></div><div>Ingresso ¥ 90</div><div>All'interno del villaggio c'è un autobus turistico (¥ 5 a corsa) che collega le principali attrazioni turistiche. Avendo un po' di tempo in più ci si può fermare una notte, tenendo conto che le strutture sono antiche e non hanno isolamento acustico e termico.</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Zhenyuan Old Town</span></b></li></ul></div><div>Un'altra splendida città antica del popolo Miao famosa per il Dragon Boat Festival che si tiene ogni anno a maggio. Da visitare: </div><div>- <b>la Grotta del Drago Nero</b> (Qinglong, ingresso ¥ 60) che è un antico complesso di templi</div><div>- l'area panoramica del <b>fiume Wuyang</b>, passeggiando o prendendo parte ad una crociera tra gole, picchi e paesaggi da favola (¥ 100 per il battello).</div><div><br /></div><div>→ Treno K Kaili - Zhenyuan (1h20 - ¥ 14.5) più taxi (¥ 5)</div><div>Ingresso gratuito per la città</div><div><br /></div><div><br /></div><div>Come ultima tappa in Guizhou inserisco il luogo che mi ha portato a scegliere questa regione:</div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Fanjingshan</span></b></li></ul></div><div>Luogo sacro per i buddisti (Fanjing significa terra pura) è una riserva naturale ricoperta da foresta vergine e una fauna che comprende alcune specie rare come le scimmie dorate e il pangolino (♥). </div><div>Sono però i due templi sulle cime dorate collegati da un ponte di pietra (il Tempio di Buddha e il Tempio Maitreya) il mio oggetto del desiderio.</div><div><br /></div><div>→ Per visitare Fanjingshan bisogna fare tappa a <b>Tongren</b> (treno G Kaili - Tongren 1h10 - ¥ 89)</div><div>Autobus dalla stazione degli autobus turistici di Tongren (vicino alla stazione ferroviaria) portano direttamente nell'area panoramica (partenza alle 07:30, 8:30 e 10:30)</div><div><br /></div><div>8:00 - 19:00 - Ingresso ¥ 100 </div><div>Autobus turistico ¥ 20 a/r (oppure ¥ 10 solo andata)</div><div>Funivia ¥ 160 a/r (oppure ¥ 90 solo andata)</div><div>Biglietto combinato: ¥ 290 incluso biglietto d'ingresso, bus turistico e biglietti di andata e ritorno per la funivia.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-qHp7wq7mkrs/X-s4v4JvHGI/AAAAAAAA8yA/1YyRZ_kqCh4lWXoe524BeU4tETImtTI5wCLcBGAsYHQ/s738/Fanjingshan%252C%2Bchina.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="738" data-original-width="590" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-qHp7wq7mkrs/X-s4v4JvHGI/AAAAAAAA8yA/1YyRZ_kqCh4lWXoe524BeU4tETImtTI5wCLcBGAsYHQ/w512-h640/Fanjingshan%252C%2Bchina.jpg" width="512" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fanjingshan - Foto da <a href="https://www.pinterest.it/pin/303500462394245695/" target="_blank">Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div>
</div><div><div><b><span style="font-size: medium;">Trasferimento</span></b></div>
<fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border: 4px double rgb(4, 137, 148); padding: 5px; width: 95%;">
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: left;">Tóngrén <b><span style="font-size: medium;">同仁</span></b> → Chóngqìng</span> <span style="font-size: large;"><b>重庆</b></span> </div></fieldset><br /><div>Treno K Tongren - Chongqing (stazione nord 北 o ovest 西) 7h10 - ¥ 72)</div></div><div><br /></div><div><br /><a name="terzo"><span style="font-size: large;"><b>3° tappa Chongqing (Sichuan)</b></span></a></div><div><a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'itinerario</span></a></div><div><br /></div><div>Lo ammetto, inizialmente ho inserito <b>Chongqing</b> nell'itinerario per un motivo puramente logistico. Andando dal Guizhou allo Yunnan (la meta finale di questo viaggio) mi sembrava doveroso passare dal <b>Sichuan</b> , anche se questa città non mi ispirava particolarmente. Invece, come spesso succede, dopo qualche ricerca mi sono resa conto che è una città che deve assolutamente essere presente nel mio itinerario.</div><div><br /></div><div>Premesso che ogni città e ogni luogo va visitato a prescindere dai luoghi famosi o turistici (questa è la mia filosofia di viaggio che mi accompagna sempre, lo sottolineo solo per chi capita qui per caso e non mi conosce), ecco <b>cosa vedere a Chongqing</b>:</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Ciqikou Old Town</span></b></li></ul></div><div>A costo di risultare ripetitiva e noiosa, io in Cina voglio vedere LA CINA. Che è sicuramente la versione moderna e futuristica delle grandi città (che amo) ma soprattutto la versione antica e romantica delle città vecchie (che amo ancora di più). Ecco quindi questa città antica, con edifici storici, case da té e negozi dove si possono gustare specialità della regione in un'atmosfera suggestiva. Che poi racchiude l'immaginario e l'idea romantica che accompagna il mio desiderio di scoperta.</div><div><br /></div><div>→ Metro 1 Cigikou Station</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b style="font-size: large;">Ropeway of Yangtze River</b></li></ul></div><div>Adoro le funivie, in barba al mio problema con le vertigini. Adoro i panorami dall'alto e immagino che la vista sulla città e sul fiume Yangzte valga sicuramente la pena di soffrire un pochino la paura dell'altezza.</div><div><br /></div><div>→ Metro 1 Xiaoshenzi Station ¥ 15 (7:30 - 22:30)</div><div><a href="ropeway https://www.ichongqing.info/attraction/yangtze-river-cableway/" target="_blank">sito ufficiale</a></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Jiefangbei Pedestrian Street</span></b></li></ul></div><div>Il quartiere degli affari e dello shopping, con la possibilità di assaporare la cucina dello Sichuan in Bayi Food Street e ottimo come posto dove soggiornare (oltre ad alberghi internazionali ci sono ostelli).</div><div><br /></div><div>→ Metro 1 Jiaochangkou station exit 3</div><div><div>Metro 1 Xiaoshizi station exit 1</div><div>Metro 2 Linjiangmen exit B o D</div><div>Metro 6 Xiaoshizi exit 6</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-size: medium;"><b>Hongya Cave Dawan Tea</b></span></li></ul></div><div>Un tempo fortezza militare, ora è un complesso di palafitte lungo una scogliera. Bellissima di giorno, magica di sera quando col buio si illumina dando vita a profili luminosi e suggestivi. </div><div><br /></div><div>→ Metro 2 Linjiangmen exit A / procedere verso est lungo Lijiang road x 700 metri</div><div>Metro 1 o 6 Xiaoshizi exit 6 / procedere verso nord lungo Cangbai road x 700 metri</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Da Chongqing: Crociera sullo Yangtze → Yichang</span></b></li></ul></div><div>Avendo 3/4 giorni a disposizione si potrebbe prendere in considerazione l'idea di fare una crociera sullo Yangtze. Da quello che ho visto le crociere sono piuttosto costose, sono affollate (naturalmente), e propongono più o meno tutte le stesse tappe, che sono:</div><div>- <b>La Fortezza di pietra</b></div><div>- <b>La città fantasma Fengdu</b></div><div>- <b>Le TRE gole</b></div><div><br /></div><div>Il panorama è sicuramente spettacolare, e merita di farci un pensierino. <b>Nella versione fai da te ed economica</b> io sarei propensa a pensare di andare direttamente a <b>Yichang</b> in treno (treno D o G Chongqing - Yichang 4h ¥162) per visitare le tre gole (poco distante dalla stazione si trova Xilingxia Grand Canyon Scenic Area Ticket Office).</div></div><div><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-p9u0TQMOodM/X-uRY3VGzbI/AAAAAAAA8yY/tbiMb2s3ItAXAc2Pd7qu1tzlgDr80Y_RQCLcBGAsYHQ/s2048/Yangtze%2BRiver%2BThree%2BGorges%2BCruise%252C%2BChongqing%252C%2BChina.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1367" data-original-width="2048" height="428" src="https://1.bp.blogspot.com/-p9u0TQMOodM/X-uRY3VGzbI/AAAAAAAA8yY/tbiMb2s3ItAXAc2Pd7qu1tzlgDr80Y_RQCLcBGAsYHQ/w640-h428/Yangtze%2BRiver%2BThree%2BGorges%2BCruise%252C%2BChongqing%252C%2BChina.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Yangtze River - Foto da <a href="https://www.pinterest.it/pin/433330795395503962/" target="_blank">Pinterest</a></td></tr></tbody></table></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: medium;"><b>Trasferimento</b><fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border: 4px double rgb(4, 137, 148); padding: 5px; width: 95%;">
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: left;">Chóngqìng</span> <span style="font-size: large; font-weight: bold;"><b> </b><b>重庆</b><b> </b></span><b style="font-weight: bold;"> →</b><b> </b><span style="text-align: left;">Chéngdū</span><b> </b><span style="font-size: large; font-weight: bold;"><b>成都</b></span><b> </b></div></fieldset><br /><div>Treno Z Chongqing nord (北 ) - Chengdu 2h50 - ¥ 45.5 </div><div>oppure treno G Chongqing ovest (西) - Chengdu est (东) 1h20 - ¥ 256</div></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="quarto"><b><span style="font-size: large;">4° tappa Chengdu (Sichuan)</span></b></a></div><div><br />
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'itinerario</span></a></div>
<div><br /></div><div>Chengdu mi attira per due motivi: il cibo e i panda. Immagino ci sia molto altro da scoprire, ma per ora questo è il mio progetto:</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Chengdu Panda Base</span></b></li></ul></div><div>Con mio grande dispiacere non è più possibile iscriversi al programma di volontariato per vedere i panda giganti da vicino e tenere in braccio i cuccioli (piango) . Non so se questo è dovuto all'emergenza Covid-19 o se (mi auguro) sia per il benessere dei panda. </div><div><br /></div><div>Detto ciò (facciamo <i>ciao-ciao</i> al mio sogno di cullare un pandino e mettiamoci l'anima in pace) la riserva è comunque visitabile, ed è un luogo dove i panda - e non solo - sono curati rispettando le loro esigenze e il loro habitat naturale. Un'esperienza che rende omaggio al panda, considerato tesoro nazionale cinese.</div><div><br /></div><div>→ Metro 3 Dong Wu Yuan station exit B + bus 198 o 198a</div><div>Ingresso ¥ 58</div><div>7:30 - 18:00 (al mattino, 9:00 - 10:00 si assiste alla colazione ^_^)</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Street Food e cibo tipico</span></b></li></ul></div><div>Il Sichuan è famoso per il cibo piccante. Nei miei viaggi in Cina ho avuto esperienze culinarie piccanti abbastanza estreme, pur non essendo mai stata in Sichuan, perciò confesso di avere un po' paura. La curiosità però è fortissima, e comunque le esperienze culinarie sono una parte fondamentale del viaggio quindi facciamoci coraggio e lanciamoci nell'impresa.</div><div><br /></div><div>Tra i tanti, ci sono alcuni piatti del Sichuan che vanno assolutamente assaggiati:</div><div><br /></div><div><b>- Hot Pot</b>, il calderone di brodo piccante in cui i commensali cuociono carne e verdura</div><div><b>- Pollo Kung Pao</b>, bocconcini di pollo con arachidi (occhio a chi soffre di allergie) e una quantità importante di spezie e peperoncino che danno un sapore davvero particolare</div><div><b>- Zuppa piccante di manzo</b> (non conosco il nome preciso del piatto, perdonatemi) bocconcini di manzo in una zuppa rosso fuoco</div><div>- <b>Ma Po Tofu</b> (che sembra un piatto vegetariano ma occhio, è fatto con la carne macinata perché in Cina la cucina vegetariana e vegana pura l'ho trovata solo nei monasteri quindi anche qui, occhio) tofu in salsa piccante</div><div><br /></div><div>In generale, parlando di street food, spiedini e snack vari locali si trovano in quelli che si chiamano <b>night market</b> (anche se sono aperti anche di giorno).</div><div><br /></div><div>Dove?</div><div><br /></div><div>- <b>Chunxi Road</b>, via pedonale (paradiso dello shopping) dove si trovano i tipici snack di Chengdu</div><div>→ Metro 2 o 3 Chunxi Beikou station</div><div>- <b>Jinli Ancient Street</b>, vicolo suggestivo pieno di botteghe tipiche e meraviglie da visitare con calma, gustando le delizie locali</div><div>→ Autobus 1, 57, 82, 334, 335 o 1126 per Wu Hou Ci (Tempio di Wuhou<b>*</b>)</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Wuhou Temple</span></b></li></ul></div><div>* Abbinerei la visita a questo tempio alla passeggiata in Jingli Ancient Street, quindi il percorso migliore secondo me è questo: tempio + street food (per nutrire anima e corpo in un solo giorno).</div><div><br /></div><div>I templi, in Cina, sono un'esperienza emotiva, estetica e spirituale, a prescindere dal proprio credo religioso. Non vorrei dilungarmi troppo - considerando la lunghezza di questo post - ma sono convinta che per avvicinarsi ad una cultura così diversa dalla nostra sia necessario approcciarsi ad almeno tre aspetti facilmente osservabili durante un viaggio: cibo, abitudini, religioni.</div><div><br /></div><div>→ Metro 3 Gaoshengqiao station + 3 minuti a piedi verso est in Wuhouci Avenue</div><div>8:00 - 20:00 - Ingresso ¥ 50</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: large;">LESHAN</span></b></li></ul></div><div>Tappa fondamentale in Sichuan, il <b>Buddha gigante</b> (restaurato da poco). Fattibile in giornata da Chengdu oppure fermandosi una notte a Emeishan (opzione che sto prendendo in considerazione).</div><div> </div><div>→ Treno C Chengdu - Leshan 52 min ¥ 54 (la fermata successiva, Emeishan, è a 14 minuti e costa ¥13 in più)</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-q6SqaN5Ca2Q/X-3DXBhIeQI/AAAAAAAA8y4/zM1laZ2gRhwwWhfEnMIWdzSTNoCr2VgDQCLcBGAsYHQ/s621/Leshan%2BGiant%2BBuddha.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="413" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-q6SqaN5Ca2Q/X-3DXBhIeQI/AAAAAAAA8y4/zM1laZ2gRhwwWhfEnMIWdzSTNoCr2VgDQCLcBGAsYHQ/w426-h640/Leshan%2BGiant%2BBuddha.jpg" width="426" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Buddha Gigante, Leshan - <a href="https://www.pinterest.it/pin/289497082301615709/" target="_blank">Foto da Pinteres</a>t</td></tr></tbody></table><br /><div><div><span style="font-size: medium;"><b>Trasferimento</b><fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border: 4px double rgb(4, 137, 148); padding: 5px; width: 95%;">
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: left;">Chéngdū</span><b> </b><span style="font-size: large; font-weight: bold;"><b> </b><span style="font-size: large;"><b>成都</b></span><span style="font-size: medium;"> </span><b> </b></span><b style="font-weight: bold;"> →</b><b> </b><span style="text-align: left;">Kūnmíng</span><b> </b><span style="font-size: large; font-weight: bold;"><b>昆明</b></span><b> </b></div></fieldset><br /><div>Treno G Chengdu est (东) - Kunming sud (南) 5h50 - ¥ 500 </div></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="quinto"><span style="font-size: large;"><b>5° tappa Kumning (Yunnan)</b></span></a></div><div><br />
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'itinerario</span></a></div>
<div><br /></div><div>Finalmente lo Yunnan, tenuto volutamente alla fine del viaggio. <b>Kunming</b> ha un centro molto elegante, con vie pedonali (come Nanping e Guanghua) e interessanti night market (Kundu).</div><div><br /></div><div><u>Cosa vedere a Kunming:</u></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Foresta di pietra</span></b></li></ul></div><div>Il posto più famoso, probabilmente, dello Yunnan raggiungibile facilmente da Kunming. Una formazione calcarea che dà vita ad un paesaggio carsico dalle forme incredibili. </div><div><br /></div><div>→ treno G Kunming sud per Shilin ovest (20 minuti - ¥ 18) più autobus 99 per la zona panoramica</div><div>7:00 - 18:00 / Ingresso ¥ 130</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Lago Dianchi</span></b></li></ul></div><div>Una gita al lago che comprende le numerose attrazioni che lo circondano, dai parchi (Daguan e Baiyukou) ai templi e pagode. C'è anche il Villaggio delle nazionalità dello Yunnan (¥ 90), un posto interessante per avvicinarsi alla cultura locale.</div><div><br /></div><div>→ autobus 24, 44, 73, 94, 135, 172 o 233 per Haigeng Gongyuan (Haigeng Park)</div><div><br /></div><div>Kunming è la base perfetta per visitare l<b>e terrazze di riso dello Yunnan</b>. Lasciando i bagagli in ostello dedicherei tre giorni alla visita di <b>Yuanyang</b> cercando di capire se è fattibile in autonomia o se conviene aggregarsi ad un tour organizzato. Ho solo un dubbio: il tempo e la stagione migliore per visitare le terrazze. Sul tempo non c'è molto da progettare, è un'incognita che mi ha fatto modificare in corsa più di un viaggio. Sulle stagioni non ho trovato informazioni certe, chi dice autunno, chi dice primavera. Io che viaggio (viaggiavo) principalmente in estate potrei rischiare di non vedere le terrazze nel massimo splendore.</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">YUANYANG</span></b></li></ul></div><div>→ Bus lunga distanza da Kunming: Kunming sud - Xinjie Town (7 ore)</div><div>oppure Treno Kunming - Jianshui (2h 45) + bus Jianshui - Yuanyang (3h)</div><div><br /></div><div>Un minivan fa la spola tra le terrazze. Questo è il programma che ho studiato per la visita:</div><div><br /></div><div><u>1° giorno</u>: arrivo a Yuanyang e visita del <b>Villaggio Folcloristico di Jinkou</b>, poi risaie <b>Laohuzui</b>. Rientro in ostello a <b>Xinjie Old Town</b>.</div><div><br /></div><div><u>2° giorno</u>: sveglia prestissimo per raggiungere la piattaforma panoramica di <b>Duosishu</b> per ammirare l'alba sui villaggi. Passeggiata intorno alle terrazze e <b>Shengcun</b> per il mercato etnico Han. Nel pomeriggio terrazze <b>Bada</b> per vedere il mare di nuvole e il tramonto.</div><div><br /></div><div><u>3° giorno</u>: mattinata alle terrazze <b>Longshuba</b> e nei villaggi dei dintorni. Rientro a Kunming.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-4syhvZOZqpQ/X-95Pukdm7I/AAAAAAAA82E/h7AS3FpknpwaWOBoLObpjDet3XymST1CACLcBGAsYHQ/s640/Yuanyang%2BRice%2BTerraces%2Bin%2BYunnan%252C%2BChina%2B%2528by___.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="426" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-4syhvZOZqpQ/X-95Pukdm7I/AAAAAAAA82E/h7AS3FpknpwaWOBoLObpjDet3XymST1CACLcBGAsYHQ/w426-h640/Yuanyang%2BRice%2BTerraces%2Bin%2BYunnan%252C%2BChina%2B%2528by___.jpg" width="426" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Yuanyang - <a href="https://www.pinterest.it/pin/608408230902123590/" target="_blank">Foto da Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><div><div><span style="font-size: medium;"><b>Trasferimento</b><fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border: 4px double rgb(4, 137, 148); padding: 5px; width: 95%;">
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: left;">Kūnmíng</span><b> </b><span style="font-size: large; font-weight: bold;"><b> </b><b>昆明</b><span style="font-size: medium;"> </span><b> </b></span><b style="font-weight: bold;"> →</b><b> </b><span style="text-align: left;">Dàlǐ</span><b> </b><span style="font-weight: bold; text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>大理</b></span></span></div></fieldset><div style="font-weight: bold;"><span style="background-color: #e3f8f9;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white;">Treno D Kunming - Dali 2h - ¥ 145</span></div></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="sesto"><b><span style="font-size: large;">6° tappa Dali (Yunnan)</span></b></a></div><div><br /></div><div>
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'itinerario</span></a></div>
<div>imo</div><div><br /></div><div><div>Dali è una tappa fondamentale per visitare la città antica e le attrazioni intorno al lago Erhai. Ho pensato di dedicare a Dali due giorni, quindi devo calcolare bene i tempi ed eventualmente rinunciare a qualcosa (gli spunti, in fase di progettazione, servono ad avere un quadro generale che poi va stabilito sul posto in base alle necessità del momento).</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">La città antica di Dali</span></b></li></ul></div><div>Col treno si arriva a Dali, ma la città Antica è più a nord. L'ideale sarebbe trovare un ostello qui, per avere più tempo per poter passeggiare tra le vie lastricate dove sono presenti le case tradizionali della minoranza etnica Bai. Poco distante ci sono le tre pagode (ingresso <span style="background-color: white;">¥ 75)</span> ed è nei pressi del lago Erhai.</div><div><br /></div><div>→ dalla stazione ferroviaria Bus 4 o 8</div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Lago Erhai</span></b></li></ul></div><div>Dalla città antica di Dali il mezzo più veloce per arrivare al lago è il taxi (la tariffa dovrebbe essere circa <span style="background-color: white;">¥ 10). Per visitare la zona si possono noleggiare biciclette oppure fare un giro in barca (</span><span style="background-color: white;">¥ 142)</span></div><div><br /></div><div><ul style="text-align: left;"><li><b><span style="font-size: medium;">Monte Cangshan</span></b></li></ul></div><div>C'è un percorso escursionistico di 18 km lungo il fianco della montagna, che permette di vedere il lago Erhai dall'alto e di incontrare diverse attrazioni naturali lungo il cammino. </div><div><br /></div><div>Per risparmiare tempo si può invece prendere una funivia:</div><div>- la funivia <b>Gatong</b> che porta al tempio Gatong (<span style="background-color: white;">¥ 80 a/r)</span></div><div><span style="background-color: white;">- la funivia <b>Xima Pool</b> che porta alla piscina Xima sul Monte Cangshan da cui si può vedere l'antica città di Dali dall'alto (ferma in tre stazioni, da </span><span style="background-color: white;">¥ </span><span style="background-color: white;">140 a </span><span style="background-color: white;">¥ </span><span style="background-color: white;">300 a/r) </span></div><div><span style="background-color: white;">- la funivia <b>Zhonge</b> che porta al tempio Zhonge (</span><span style="background-color: white;">¥ 60 a/r)</span></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-EQs4Y67g63E/X--Kj3FzQ5I/AAAAAAAA82Y/ICoGRJnoJP4roB7E0gTWdvKe4DFMiZ29QCLcBGAsYHQ/s2048/Visit%2BDali%2BYunnan%2B_%2BTop%2B6%2BMost%2BInstagrammable%2BSpots%2B-%2BAnnie%2527s%2BWanderland.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1250" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-EQs4Y67g63E/X--Kj3FzQ5I/AAAAAAAA82Y/ICoGRJnoJP4roB7E0gTWdvKe4DFMiZ29QCLcBGAsYHQ/w390-h640/Visit%2BDali%2BYunnan%2B_%2BTop%2B6%2BMost%2BInstagrammable%2BSpots%2B-%2BAnnie%2527s%2BWanderland.jpg" width="390" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dali - Foto da <a href="https://www.pinterest.it/pin/667517976013943132/" target="_blank">Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="settimo"></a><div><a name="settimo"><div><b><span style="font-size: medium;">Trasferimento</span></b></div></a><fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border-color: rgb(4, 137, 148); border-style: double; border-width: 4px; padding: 5px; width: 95%;"><div style="text-align: center;">Dàlǐ <span style="font-size: large; text-align: left;"><b>大理</b><span style="font-size: medium;"> </span><b> </b></span><span style="text-align: left;"> </span><b style="text-align: left;">→</b><span style="text-align: left;"> </span><span style="text-align: left;">Lìjiāng</span><span style="text-align: left;"> </span><span style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>丽江</b></span></span></div></fieldset></div></div></div></div></div></div><div><br /></div><div><span style="background-color: white;">Treno K Dali - Lijiang 2h30 - ¥ 34</span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="settimo"><br /></a></div><span style="font-size: large;"><b>7° tappa Lijiang (Yunnan)</b></span><div><br />
<a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2021/01/itinerario-di-viaggio-in-cina-4.html#indice"><span style="font-size: x-small;">Torna all'itinerario</span></a></div>
<div><br /></div><div><br /></div><div>Lijiang ha un meraviglioso centro storico nel cuore della città vecchia (<b>Lijiang Old Town</b>) costruito lungo il profilo della montagna, seguendo i corsi d'acqua che la attraversano. È l'unica città antica priva di mura ed è popolata dalla minoranza etnica Naxi, che amano decorare le abitazioni con piastrelle colorate e illustrate.</div><div><br /></div><div>Per visitare alcune attrazioni della città vecchia bisogna pagare una tassa di <span style="background-color: white;">¥ 50.</span></div><div><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white;">Da Lijiang si possono fare alcune escursioni. Siccome la mia idea è di restare il più possibile in città per godermi con calma la bellezza dei vicoli ne ho scelta solo una:</span></div><div><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div><ul style="text-align: left;"><li><span style="background-color: white;"><b><span style="font-size: medium;">Tiger Leaping Gorge (Hutiao Gorge)</span></b></span></li></ul></div><div><span style="background-color: white;">Il nome di questo posto nasce dalla leggenda secondo la quale una tigre usasse questa roccia per saltare dall'altra parte della gola. È una delle gole più profonde del mondo, e dal canyon panoramico si possono ammirare le ripide scogliere.</span></div><div><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white;">→ Autobus Lijiang - Tiger Leaping Gorge (1h30)</span></div><div><span style="background-color: white;">9:00 - 16:30 / Ingresso </span><span style="background-color: white;">¥ 35</span></div><div><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div><br /></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-LZ5OpsSddSA/X--I347UZyI/AAAAAAAA82M/Et-SKwqTe1QHVUBlpH3oD4QGF3cf4fQdwCLcBGAsYHQ/s1104/The%2BOld%2BTown%2Bof%2BLijiang.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1104" data-original-width="736" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-LZ5OpsSddSA/X--I347UZyI/AAAAAAAA82M/Et-SKwqTe1QHVUBlpH3oD4QGF3cf4fQdwCLcBGAsYHQ/w426-h640/The%2BOld%2BTown%2Bof%2BLijiang.jpg" width="426" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lijiang - <a href="https://www.pinterest.it/pin/129689664256819209/" target="_blank">Foto da Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="settimo"><b><span style="font-size: medium;">Trasferimento</span></b></a><fieldset style="background: rgb(227, 248, 249); border-color: rgb(4, 137, 148); border-style: double; border-width: 4px; padding: 5px; width: 632.486px;"><a name="settimo"></a><div style="text-align: center;"><a name="settimo"></a><span style="text-align: left;">Lìjiāng</span> <span style="font-size: large;"><b> </b><b style="text-align: left;">丽江</b><span style="font-size: medium;"> </span><b> </b></span> <b>→</b> <span style="text-align: left;">Kūnmíng </span><b style="font-size: x-large;">昆明</b></div><div style="text-align: center;"><span style="text-align: left;">Kūnmíng </span><b style="font-size: x-large;">昆明 →</b><span style="text-align: left;"> Guangzhou</span> <span style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>广州</b></span></span></div></fieldset><br /><div>Treno D Lijiang - Kunming 3h - ¥ 220</div></div><div>Treno G Kunming - Guangzhou 7h ¥ 535.5</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a name="ottavo"><b><span style="font-size: large;">8° tappa Guangzhou (Guangdong)</span></b></a></div><div><br /></div><div>
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<div><br /></div><div>Il rientro a Guangzhou è l'ultima tappa dell'itinerario. Il viaggio da Lijiang è piuttosto lungo, si potrebbe viaggiare di notte per non perdere una giornata (in questo caso conviene acquistare i biglietti del treno con largo anticipo per trovare posto nelle cuccette).</div><div><br /></div><div>L'ultimo giorno di viaggio ho la tradizione di darmi allo shopping sfrenato, tornando nei posti della città che amo di più.</div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-T_gwt3moASI/X_CZtW19l_I/AAAAAAAA820/FmAluKZVGJkaIDZsfj3r6rPSGQSpAhDIwCLcBGAsYHQ/s850/china%2Bcity%252C%2BGuangzhou.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="850" data-original-width="787" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-T_gwt3moASI/X_CZtW19l_I/AAAAAAAA820/FmAluKZVGJkaIDZsfj3r6rPSGQSpAhDIwCLcBGAsYHQ/w592-h640/china%2Bcity%252C%2BGuangzhou.jpg" width="592" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Guangzhou - <a href="https://www.pinterest.it/pin/604889793696142059/" target="_blank">Foto da Pinterest</a></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div><br /></div><div style="text-align: center;">Chiudo questo programma di viaggio chilometrico col <b>riassunto del programma</b>:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-lPc69pgbx1k/X_CYff7Y4bI/AAAAAAAA82s/IwK5Fg5h_R87K2QwtvxvzuNRjdlu_nR3gCLcBGAsYHQ/s839/Itinenario.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="547" data-original-width="839" height="418" src="https://1.bp.blogspot.com/-lPc69pgbx1k/X_CYff7Y4bI/AAAAAAAA82s/IwK5Fg5h_R87K2QwtvxvzuNRjdlu_nR3gCLcBGAsYHQ/w640-h418/Itinenario.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><div><i>Un itinerario per Sichuan e Yunnan lo trovate anche qui: <a href="https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2019/03/cina-itinerario-di-viaggio-in-yunnan-e.html" target="_blank"><b>[CINA] Itinerario di viaggio in Yunnan e Sichuan</b></a></i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Le foto di questo post provengono da Pinterest.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Tutte le tappe indicate le trovate nella mia mappa a inizio post. Se cliccate troverete altre foto per ogni singola località e alcuni appunti che ho preso nel corso delle mie ricerche.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Questa guida è frutto delle mie ricerche (ci sto lavorando da circa un anno) mi scuso per eventuali inesattezze.</i></div><div><i><br /></i></div><div><i><br /></i></div><div>Avrei voluto terminare in tempo questa guida per chiudere in maniera produttiva il 2020.</div><div>Ne approfitto invece per farvi gli auguri di Buon Anno ♥</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><span></span><br />Simona http://www.blogger.com/profile/17877154462450249103noreply@blogger.com6